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Autore: sangueoro    03/04/2017    2 recensioni
Le vicende si svolgono dopo il finale di The Vampire Diaries.
Nella scuola che Caroline decide di aprire, arriva una bambina speciale… che ha bisogno di “protezione e preparazione“…
Ma chi proteggerà e preparerà Caroline al ritorno di Klaus nella sua vita?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Nuovo personaggio, Rebekah Mikaelson | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caroline era adagiata sul divano, i capelli raccolti in una crocchia improvvisata tenuta ferma da una matita.

Stava leggendo dei documenti e delle fatture ma proprio non riusciva a concentrarsi “Dobbiamo assumere un commercialista!“ pensò mentre accomodava meglio le lunghe gambe.

Era sabato e i ragazzi ospiti del collegio stavano facendo una passeggiata nei boschi con Alaric e Jeremy.

Le sue figlie, Josie e Lizzie, invece erano rimaste a scuola e ora le sentiva ridere e sghignazzare con Bonnie in cucina.

Le due bambine in un primo momento erano rimaste deluse dalla mancata gita, ma poi Caroline gli aveva spiegato che faceva affidamento su di loro per un incarico importantissimo... stava arrivando una nuova studentessa e il loro compito era quello di farla sentire a proprio agio.

«Voi due siete fortunate! Vivete insieme a me e papà, e poi avete zia Bonnie… zio Jeremy, lei invece viene da un’altra città ed ha dovuto salutare i propri famigliari. Conto su di voi ragazze!”

Aveva funzionato ovviamente, quelle due scimmiette, come le chiamava Damon, avevano subito cominciato a discutere su cosa far fare e vedere alla nuova arrivata.

“Dovrebbero essere qui a momenti“ rifletté Caroline mentre metteva via con un gesto stizzito i documenti che teneva in mano.

“A chi voglio darla a bere? Non mi serve un commercialista, mi serve uno psicologo! Possibile che ancora mi faccia questo effetto? Gli assomiglierà?”

Il suono del campanello la riportò alla realtà.

«Ci siamo» sospirò «stai calma e sorridi!»

 

«Rebekah…»

«Ciao Caroline» rispose la bionda.

Care guardava negli occhi l’Originale, cercando il coraggio di abbassare lo sguardo e quando lo fece le mancò un battito.

Due occhioni vispi la scrutavano curiosi, un delizioso nasino a patatina accompagnava il sorriso furbetto “Si… gli assomiglia… decisamente“ si rispose.

«Tu devi essere Hope» il suo tono era un po' troppo alto, risultando artificioso.

Rebekah la guardava divertita.

«Piacere, io sono Caroline, Caroline Forbes… Salvatore» aggiunse «Ma prego… entrate».

Si scostò per farle passare ed intravide le figlie al centro del salone, tenute a stento da Bonnie.

«Hope… loro sono le mie figlie Josie e Lizzie e Miss Bennet, che sarà una delle tue insegnanti” 

«Bonnie…» salutò la vampira originale.

«Rebekah…» rispose la strega.

La tensione nella stanza era palese, le tre ragazze avevano parecchi trascorsi ed era difficile fare finta di nulla, ma avevano deciso di voltare pagina per il bene di tutti.

Fu Bonnie a prendere in mano la situazione «Ok Hope vieni con noi, tua zia e Mrs Forbes devono discutere di cose noiosissime e io e le ragazze stavamo preparando la merenda… hai fame?»

«Da morire!» rispose Hope, unendosi a loro senza neanche voltarsi a guardare sua zia.

«Bene…» disse Caroline sedendosi sul divano e facendo cenno a Rebekah di imitarla «come vi siete organizzati?»

«Freya ha fatto un amuleto di protezione che impedisce anche gli incantesimi di localizzazione, Hope lo ha al collo e ne ho uno anche io» rispose la vampira originale, alzando la mano per far vedere un grazioso anellino di lapislazzuli «nessuno potrà sapere dove siamo a parte mia sorella… e mio fratello, ovviamente…»

«Perfetto» sospirò Caroline abbassando lo sguardo, per non far vedere alla sua interlocutrice quanto il solo accenno a Klaus la turbasse.

«Ora…» continuò professionale «questo è un collegio e non è permesso ai parenti dei nostri allievi di stare qui… quindi ho dovuto darti un incarico. Sarai la nuova insegnante di letteratura antica”

«Cosa?» strabuzzò gli occhi Rebekah.

«Abbiamo quindici studenti, ora sedici con Hope» continuò Caroline incurante della sua reazione «E il numero è destinato a salire, abbiamo continuamente delle nuove richieste di iscrizione.

Le lezioni si svolgono nel piano inferiore dell’ala centrale che è stato ampliato ed è presente anche un cortile interno che i nostri ragazzi usano al momento della ricreazione.

Poi abbiamo costruito un edificio attiguo e collegato dove ci sono le camere dei nostri alunni.

Nel convitto ci sono anche delle stanze destinate al corpo docenti e ai nostri collaboratori, ma se preferisci puoi stare in una delle camere del piano superiore.

E’ la nostra area privata e ci viviamo io, Bonnie, Alaric e Jeremy, ti consiglio vivamente questa soluzione.

Le mie figlie dormono nella zona riservata agli allievi per favorire la loro integrazione e non farle apparire delle privilegiate… dovresti permettere ad Hope la stessa cosa.

L’edificio è assolutamente sicuro, abbiamo dei guardiani e del personale molto qualificato, sappiamo benissimo che non abbiamo a che fare con degli studenti “convenzionali” ma vogliamo che nelle piccole cose si sentano dei ragazzi il più “normali” possibile»

«Klaus vorrebbe che non la perdessi un attimo di vista, ci… » Rebekah guardò Caroline «ha affidato la persona più importante che ha al mondo»

«Lo so… » rispose Caroline «e noi… la terremo al sicuro» continuò ricambiando lo sguardo.

«Bene…» sospirò la vampira originale «non ci resta che discutere del mio presunto “incarico”. Non ho nessuna intenzione di fare l’insegnante! Di lettere antiche poi!» disse alzandosi in piedi e mettendosi le mani sui fianchi con fare minaccioso, guardando la biondina seduta sul divano.

«Non c’è nulla di cui discutere, è già deciso!» rispose Caroline per nulla intimidita.

“Ora si che la riconosco!“ pensò Care.

Erano tornate ad essere le due ragazze che discutevano per l’organizzazione del ballo studentesco! Non le piaceva la versione seria e ragionevole di Rebekah!

«I grimori sono scritti in lingue un po' desuete, lo sai bene… chi meglio di te? Così antica?»

«ANTICA?»

«Preferisci… vegliarda? Converrai che sei una donna di altri tempi! E la maggior parte di quelle lingue per te erano di uso quotidiano! La nostra l’hai vista nascere!» esclamò Caroline allargando le braccia.

«Ma non potrei insegnare un qualcosa di più chic? Tipo… lezioni di bon-ton?» chiese Rebekah.

«Ti sembra di essere in un collegio svizzero per signorine aristocratiche? 

Tra l’altro abbiamo anche studenti maschi… 

E ti risenti pure se ti apostrofo come donna “arcaica”… ma poi, permettimi, tu lezioni di buone maniere?… Esilarante!»

«Ehi! Io sono stata una nobildonna! Ricevuta in più di una corte reale!» replicò risentita l’Originale.

«Esatto!» scoppiò a ridere Caroline «Sfruttiamo questo tuo passato così blasonato!».

“Uno a zero per me!“ si disse compiaciuta Care, vedendo la sua rivale a corto di parole… sia antiche che moderne!

«In ogni caso, torniamo a cose veramente importanti» continuò Caroline «che tu voglia o meno sistemarti al convitto, Hope in ogni caso dividerà la sua camera con una compagna.

Il suo nome è Felicity ed è un po' più grande, ha 14 anni… ed è una vampira».

«Una vampira di 14 anni?» esclamò Rebekah stupita «Come… chi può aver… ad una bambina!» la ragazza era indignata

«E’ una ragazza dolcissima e tranquilla» proseguì Caroline «si troveranno molto bene. Felicity è qui per imparare a convivere con la sua nuova natura… la sua trasformazione è stata un evento piuttosto recente e me ne occupo personalmente.

Una giovane vampira in una scuola di streghette e stregoni… non è ben vista dai suoi compagni… ho pensato che Hope, al contrario, non avrebbe avuto problemi…»

Rebekah stava per insistere nel volerne sapere di più, ma le tre ragazzine tornarono come tornati in soggiorno.

«Una merenda con troppi zuccheri» si rammaricò Bonnie.

«Bene! Tanto qui abbiamo finito, ci siamo dette tutto…» si alzò Caroline «Facciamo un giretto Hope? Vuoi vedere la tua nuova casa? Se ti fa piacere inizierei dal parco…»

«Certo!» esclamò la ragazzina che presa per mano dalle due scimmiette stava già correndo fuori.

   
 
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