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Autore: TheStrangeCaseOfCass    03/04/2017    3 recensioni
Dal capitolo 3: "Scosse la testa, contrariata. Diamine, era lì per divertirsi o no? Via questi cavolo di pensieri, occupavano già troppe delle sue giornate. Doveva lasciarsi andare quella sera, divertirsi come non faceva da troppo tempo, o forse come non aveva mai fatto."
Dal capitolo 5: "Lzzy annuì, felice di non dover tagliare fuori dalla sua vita quella magica ragazza che vi era entrata così all'improvviso. Era sempre stata una persona molto espansiva, aperta alle nuove esperienze, in diciotto anni aveva stretto amicizia con centinaia di persone in tutto il mondo e sentiva in qualche modo una speciale affinità con la strega."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 26
 

Il giorno dopo, al White Horse.
 
Sembravano essere passati secoli dall’ultima volta che le Trix erano state al White Horse. Miss Greta, la proprietaria, non era particolarmente entusiasta della loro visita, ma il suo viso invecchiato continuò imperterrito a mostrare il sorriso di chi ha affrontato i ragazzacci di almeno tre generazioni di studenti. Come al solito, il locale era affollato di ragazzi di tutte le età.
Icy avrebbe voluto fare una foto del bar per Lzzy, che più volte aveva manifestato una certa curiosità sia per il Lago di Roccaluce sia per i posti frequentati dalla sua compagna di mente, ma non osava farlo davanti a Cassandra e alle altre ragazze per non sollevare domande.
Bloom guidò le amiche sulla terrazza, verso alcuni tavolini appartati, seminascosti da una piccola siepe.
- Qui non ci disturberà nessuno. - disse la fata del fuoco.
- Continuo a non capire perché non potevamo parlare ad Alfea. - disse Darcy prendendo posto.
Stormy sospirò.
- Perché nessuna di noi aveva voglia di restare in quella scuola color confetto un minuto di più! -
La mattinata era stata pesantissima. Certo, le lezioni non potevano essere interrotte  a causa di Valtor, ma era comunque frustrante passare cinque ore fra la biblioteca e il laboratorio di pozioni senza concludere niente.
- E anche per Desirè e Maria. - aggiunse Ioanna più gentilmente.
Lei e le sue amiche avevano un altro motivo per non restare ad Alfea: avrebbero avuto sotto gli occhi Adelaide che faceva le valigie. La fata dai capelli bianchi non aveva voluto unirsi a loro nell’avventura. Non solo, sarebbe tornata sulla Terra e lì avrebbe studiato presso la scuola di Tir Nan Og e la partenza era prevista per quella stessa sera.
Arrendendosi al fatto che lei era l’unica a non gradire quel pomeriggio pieno di sole, la strega dell’oscurità passò alle cose importanti.
- Cosa sappiamo del Mystérion? - chiese infatti quando anche le altre si furono sedute.
- Ho fatto delle ricerche - esordì Tecna.
- Come sempre. - sogghignò Aisha.
La fata della tecnologia alzò gli occhi al cielo e continuò:
- L’autore del Mystérion è sconosciuto e c’è chi ipotizza che sia stato scritto da più di una persona dato che gli incantesimi che raccoglie provengono da epoche e mondi anche lontanissimi fra loro. L’incantesimo più recente che vi è riportato risale a due secoli fa e… -
- Due secoli fa?! Alla faccia del “fin quasi ai giorni nostri” della preside! - esclamò Francesca.
Icy ridacchiò. La reazione della bionda era simile a quella degli Halestorm quando avevano scoperto che Wizgiz vantava svariati secoli di servizio.
- Il senso del tempo di voi terrestri sembra essere più contratto del nostro. - commentò.
- Stavo dicendo, l’incantesimo più recente contenuto nel libro risale a circa duecento anni fa e potremmo dire che è una nostra vecchia conoscenza: l’Incantesimo degli Elementi. - riprese Tecna per venire nuovamente interrotta da Desirè.
- Mai sentito. -
- Siete mai state nel Phoenix? - chiese Aisha.
- Sì, è il nuovo quartiere nella zona ovest se non sbaglio. - rispose Cassandra senza cogliere il collegamento fra i due argomenti.
- Quel quartiere era stato distrutto quattro anni fa da un terremoto causato da Valtor, impossessatosi dell’Incantesimo degli Elementi. - disse Aisha.
- Terra su Magix, Acqua su Torrenuvola, Vento su Fonterossa e Fuoco su Alfea. -  borbottò Darcy con gli occhi bassi.
Se lo ricordava bene il tono terribile con cui quelle parole erano state pronunciate per la prima volta, anni prima. Desirè e le altre rabbrividirono di fronte alla portata dell’incantesimo.
- Credete che lo userà di nuovo? - chiese Giunia.
Stormy scosse la testa.
- E’ improbabile, non è più in suo possesso e inoltre l’altra volta è quasi affogato usandolo. Valtor non è il tipo da ripetere gli stessi schemi del passato, specie quando non lo avevano portato ad un buon risultato. -
- Allora possiamo supporre che lavorerà da solo stavolta. - disse Cassandra rimediando un’occhiata fulminante dalle Trix. - Scusate. -
- Devo ammettere che hai ragione. - disse Darcy storcendo il naso con un certo disappunto - Lavorare per conto di qualcuno con una collega l’ha portato all’ibernazione, dare ordini a noi tre lo ha condotto al fallimento… A questo punto non gli rimane che mettersi in solitario. -
- In tal caso, buon per noi. Da come ha deviato il fulmine di Stormy sembra che non abbia bisogno di alleati stavolta. Ma torniamo al libro. - disse Musa.
- Non ho molto altro da dire Musa, quel libro era custodito gelosamente e non ci sono molte informazioni in rete. Posso dirvi solo che gran parte degli incantesimi raccolti nel Mystérion sfiorano la magia proibita: evocazioni, scambi di anima… Cose che non si dovrebbero neanche pensare. C’è perfino una prima stesura della Rinuncia. - disse Tecna.
Alla parola “Rinuncia” Icy si raddrizzò sulla sedia con il cuore in gola. Se Valtor sapeva delle intenzioni sue e di Lzzy, avrebbe potuto approfittarne in qualche modo. Seppur ignara, Flora le diede una speranza.
- Per la Rinuncia bisogna che sia presente il diretto interessato e noi non abbiamo intenzione di farci rapire, no? -
- Conosciamo altri incantesimi provenienti da quel libro? - domandò Maria.
Tecna spiegò che, per ovvie ragioni, si conoscevano solo incantesimi di magia positiva, perlopiù legati alla medicina.
- Quindi non sappiamo neanche cosa potrebbe colpirci. Direi che non abbiamo esattamente il coltello dalla parte del manico. - disse Aisha con aria sconsolata.
Rebecca rifletteva ad alta voce.
- Non conosciamo l’autore o gli autori. Ma ci saranno degli studiosi che si sono occupati del Mystérion. Se li trovassimo magari ci darebbero una mano. -
- Oppure ci cacciano a pedate perché chiediamo informazioni su un libro proibito. - ribattè Cassandra.
La rispostaccia di Rebecca venne soffocata da un’impennata delle voci provenienti da oltre la siepe: dei ragazzi erano appena usciti sulla terrazza e avevano l’aria di essere una di quelle compagnie chiassose e, alla lunga, insopportabili. Bloom, che si era voltata istintivamente verso il rumore, tornò a fissare lo sguardo sul tavolo, coprendosi il volto con una mano. Il gesto era alquanto ridicolo, dato che i suoi capelli rossi erano inconfondibili.
- Cavolo, è Jordan! - sibilò.
- Sento odore di pettegolezzi. - disse Icy, ben contenta di tormentare la rossa, che si era piegata il più possibile sul tavolino - Chi è Jordan? -
Con finta indifferenza Aisha le indicò un ragazzo alto e palestrato, con la carnagione ambrata sulla quale risaltavano i capelli lunghi e neri.
- Quello è Jordan. Uno spaccone. -
- Incosciente. - aggiunse Stella.
- Donnaiolo. - rincarò Musa.
- Con un fisico da paura. -
Rebecca non si accorse neanche degli sguardi delle altre, troppo impegnata a rifarsi gli occhi.
- Ricordati di Mick. - disse Ioanna agitandole una mano davanti agli occhi.
Rebecca le afferrò il polso senza nemmeno guardarla.
- Sai cos’è la poligamia Ioa? -
- Sì, e penso tu sia oltre la soglia di mariti consentita. -
- Sei sposata, Rebecca? - chiese Darcy che, come le altre, faticava a trattenere le risate.
- Mhmh. Hai davanti la moglie segreta di Mick Jagger. - rispose la fata, sempre senza staccare gli occhi da Jordan.
- E Orlando Bloom, Andy Biersack, Tom Hanks… - elencò Cassandra, tenendo il conto con le dita.
Rianimata da quei nomi, Rebecca distolse finalmente lo sguardo dal moro.
- Non nominare Tom invano, eretica. -
Ridacchiando, Tecna riportò il gruppo all’ordine.
- Pausa finita ragazze. L’idea di rintracciare gli studiosi non è male. Ci potrebbe volere un po’, ma almeno sapremmo cosa aspettarci. -
- E per trovare Valtor? - chiese Francesca.
- Quello resta un problema. - rispose Flora - Sembra che Valtor abbia trovato un modo per annullare la sua aura. -
- Cavolo, quello era il modo migliore per trovarlo. - esclamò Giunia con una smorfia di disappunto.
Desirè non era sorpresa.
- Mica è uno sprovveduto, lo sa pure lui. Non è che anche il Mystérion ha un’aura? Un libro magico dovrebbe emettere dell’energia magica. -
Musa si portò una mano al mento.
- Per quanto ne sappiamo, il Mystérion è un libro di magia, non un libro magico come il Legendarium. -
- Anche il Libro del Destino però possiede un’aura… - disse Flora.
- Sì, quella di Bartleby. - ribattè Stella.
- E poi il Libro del Destino e magico, riconosce i membri della famiglia reale di Domino. - aggiunse Bloom.
- Sto morendo dalla voglia di chiedervi di questo Libro del Destino ma mi trattengo. - disse Francesca.
- Oh, è un libro che raccoglie la storia della mia famiglia. - rispose Bloom - Mio padre, re Oritel, protesse l’intera biblioteca dove era custodito con un incantesimo e lo affidò ad un custode, Lord Bartleby, in modo da salvarlo dalla distruzione di Domino. -
- Comunque siamo punto e daccapo, per trovare il Mystérion dobbiamo trovare Valtor e per trovare Valtor dobbiamo sapere se il Mystérion emette energia magica, rintracciarla e seguirla e per fare questo dobbiamo cercare una serie di professoroni che non sappiamo neanche dove sono. - intervenne Darcy.
Stormy era più ottimista e la riteneva già una buona base da cui partire, quindi disse:
- Un passo alla volta sorella. -
- Stormy ha ragione, guardare troppo in là non ci aiuta. - disse Maria.
- Perché non chiediamo a Faragonda se sa chi ha studiato o stava studiando il libro? Oppure a Barbatea, magari lo ha letto lei stessa. -
Flora rise e Musa disse:
- Potrebbe anche averlo fatto, conoscendola. -
Tutte approvarono l’idea della fata dei fulmini: Faragonda poteva conoscere qualcuno che si era occupato del libro, e ad ogni modo avrebbe sicuramente ricevuto più collaborazione di loro. Dal momento che la compagnia di Jordan era sempre più allegra e fastidiosa e non avevano più motivo di stare lì, le ragazze decisero di fare una passeggiata sul lungolago. Bloom non era entusiasta di farsi vedere dal ragazzo, anche solo per passargli davanti fingendo di non vederlo, ma non aveva scelta. “Fachenonmivedfachenonmiveda” pregava silenziosamente la fata, camminando  il più lontano possibile dal ragazzo, che infatti non vide lei. Non subito almeno.
- Guarda chi c’è qui! - disse infatti Jordan - Le temibili Trix. O forse dovrei dire le ex-temibili, non saprei. -
I suoi amici risero e una delle streghe che li accompagnava, più svestita che vestita, aggiunse, prendendole in giro:
- Come va nella nuova scuola? Vi stanno spuntando le ali? -
Stormy avrebbe raccolto la provocazione assai volentieri, ma fu trattenuta da Aisha. Darcy si fece scivolare la cosa addosso, come suo solito, sembrava non aver neanche sentito qualcosa. Pur decisa ad imitarla, Icy non riuscì ad evitare di sibilare tra i denti:
- Swallen head. -
“Pallone gonfiato” non era il suo insulto migliore, ma non aveva voglia di litigare. Non era mai stata particolarmente attaccabrighe. Permalosa, orgogliosa e anche un po’ narcisista magari, ma non era nella sua indole andare in cerca di guai senza un ottimo motivo. Molti avrebbero riso di questa sua convinzione, facendole notare che negli ultimi anni non aveva fatto altro, ma la verità era che le Antenate avevano dato a lei e alle altre il miglior motivo possibile: se avessero eseguito i loro ordini avrebbero risparmiato le loro famiglie. La famiglia era un argomento al quale Icy all’epoca non era particolarmente sensibile, ma Darcy e Stormy erano la sua debolezza e loro non avrebbero sopportato la perdita.
Quando i genitori di Darcy erano venuti a sapere della sua trasformazione in strega e avevano chiesto alla figlia il perché di tale cambiamento, Darcy si era chiusa a riccio e dopo la partenza per il college aveva interrotto i contatti con loro, nonostante questo la facesse soffrire moltissimo. Sua madre non lo aveva mai detto apertamente per non turbarla, ma in cuor suo sperava che la figlia tornasse ad essere una fata e Darcy non se l’era sentita di toglierle questa speranza: tagliando le ali a lei e ad Icy, infatti, Lillis e Belladonna si erano assicurate che la trasformazione delle due non fosse reversibile. Una volta strappate, infatti, le ali potevano ricrescere, anche se dopo anni, proprio come era successo alle fate terrestri; ma se venivano tagliate non c’era più niente da fare. Darcy aveva sempre avuto un ottimo rapporto di fiducia con i suoi genitori e il dover mentire loro, anche se per proteggerli, la faceva sentire un mostro.
Anche Stormy aveva sofferto per il distacco. Più che di sua madre e suo padre, però, la strega delle tempeste sentiva la mancanza del fratello Donnie, di quattro anni più piccolo di lei. Proprietari di un piccolo locale, i genitori di Stormy non erano quasi mai a casa con i loro figli e questo aveva fatto sì che il rapporto con loro fosse molto distaccato, mentre i due fratelli erano affezionatissimi l’una all’altro. Stormy non aveva esitato un istante ad accettare la proposta, o meglio, a sottostare al ricatto delle Tre Antenate: non avrebbe mai messo in pericolo suo fratello, che all’epoca non aveva che dieci anni. Non lo avrebbe mai ammesso, ma Icy era sicura che ogni tanto Stormy pensava ancora a lui, lo capiva da come evitava di parlarne con chiunque. Chissà se lei e Darcy avrebbero mai trovato il coraggio di tornare a quella vita.
Icy venne sottratta ai suoi pensieri dalla voce stridula della strega di prima.
- Guardala, non reagisce neanche. Si è veramente rammollita! -
“Eh no, questo non dovevi dirlo!” pensò la strega dei ghiacci girandosi di scatto e facendo ammutolire la ragazza con uno sguardo.
- Scusa, puoi ripetere? Non mi ero accorta che stessi parlando, sentivo solo un ronzio fastidioso! -
- Icy… - bisbigliò Musa, preoccupata dalla piega che aveva preso la situazione.
- Tranquilla Musa, se c’è da litigare ci pensiamo noi, tanto è tutto esercizio. - disse Desirè mettendosi fra Icy e la strega.
Jordan intervenne per raffreddare gli animi, consapevole che per la sua amica non si stava mettendo bene.
- Dai Julia, lasciale perdere e godiamoci la serata. -
Julia si lasciò convincere facilmente e Icy e le altre poterono finalmente scendere le scale che portavano sul lungofiume.
- Avresti davvero iniziato una rissa… per noi? - chiese Darcy alla strega dell’arte.
Desirè si strinse nelle spalle.
- Sarebbe stata la cosa giusta da fare. -
- Avrei voluto suonargliele io! - borbottò Stormy per poi alzare gli occhi al cielo e prevenire i rimproveri delle altre: - Lo so, non posso. Ma di fronte a certe persone mi prudono davvero le mani. -
Icy sentì vibrare il suo cellulare, segno che le era arrivato un messaggio. Istintivamente lo lesse, senza preoccuparsi di essere vista dalle altre.
 
“Ultimi minuti prima di salire sul palco. Tensione alle stelle. Non so se riuscirò a reggere tutta la sera. Preparati ad accogliere una fuorilegge. A presto sis”
 
Più che un messaggio sembrava un telegramma, Lzzy doveva averlo scritto in fretta e furia per non farsi scoprire. “Maledizione!” Ci mancava solo che si facesse prendere dal panico! Icy chiuse la chat e fece vagare lo sguardo sulla superficie del lago, dove gli ultimi raggi del sole facevano luccicare le onde, e cercò di trasmettere alla sua compagna di mente tutta la fiducia e la tranquillità possibili.
 
§§
 
- Lz, sembri preoccupata. Va tutto bene? -
Lzzy annuì con aria assente alla biondina vivace che le aveva parlato. Era ora di salire di nuovo sul palco e aveva una fifa blu, nel vero senso della parola: se avesse liberato la sua aura avrebbe avuto quel colore. Già in condizioni universalmente normali sarebbe stata tesa, ma era il primo concerto da quando aveva scoperto i suoi poteri, poi col rischio di essere fatta fuori da Valtor… Cosa poteva andare storto? Tutto!
- Eho? - La ragazza le agitò la mano davanti al naso. - Guarda che si vede, è inutile che fai finta di niente. Ci sono problemi con Joe? -
La neutra si arrese a rispondere a voce, anche se questo significava mentire ad una cara amica.
- No Detroit, Joe non c’entra. E’ solo che ho avuto qualche… problema con la voce ultimamente, e ho paura di non riuscire a cantare. -
“Questa è l’unica balla che può andar bene” pensò Lzzy. Detroit sapeva quanto fosse stata male quando la sua voce era cambiata, quale insicurezza l’avesse presa.
- Ma scherzi? Tu sei Lzzy Hale degli Halestorm tesoro, vai e spacca! -
Così dicendo la ragazza la spinse giocosamente verso il palco. Lzzy sorrise, prese la chitarra bianca e oro e la mise a tracolla, quindi raggiunse gli altri vicino alle scalette.
- Pronti? - chiese.
- Quando vuoi Lz. - rispose Arejay.
- Allora andiamo. -
Il palco era buio, le luci spente. Come già centinaia di volte, ognuno prese silenziosamente il suo posto sul palco. Lzzy inspirò ed espirò, poi riempì di nuovo i polmoni e…
- Oh! I miss the misery! -
Il pubblico la accolse con un boato, le luci si accesero e i ragazzi iniziarono a suonare.
 
Spazio dell'autrice
Eccomi qui con il primo aggiornamento di aprile ;)
Mamma quante cose da dire! Perdonate la schematicità della nota autore ma ci sono diverse cose da puntualizzare e non ho voglia di fare saggi brevi a quest'ora XD
Il White Horse è un locale/bar molto di moda fra i ragazzi di Magix, di tutte le scuole, e appare molto spesso nei magazine. Bloom infatti lavora qui come cameriera, almeno fino al periodo corrispondente alla quarta stagione. Cosa che mi secca: nella serie tv non si vede mai nemmeno da lontano quindi non so dove collocarlo, ma sono pignola io XD
Jordan compare in alcuni numeri in cui Bloom è sola e disperata (9.9) perchè il suo biondo re deve sedare delle rivolte su Eraklyon e resta lontano per mesi, motivo per lei sufficiente per invaghirsi del primo palestrato fanfarone che incontra.
Il Libro del Destino compare nel primo film e, oltre alle spiegazioni date da Bloom, c'è da dire che Bartleby era legato al libro da un incantesimo che lo rendeva incorporeo, come un fantasma. Questo gli permette però di conservare i suoi poteri (perchè dubito che Oritel incatenerebbe qualcuno ad un libro se non avesse i mezzi per proteggerlo) e di conseguenza la sua aura. Tuttavia in quel caso particolare sono sia il libro che Bartleby ad avere un'aura.
Icy insulta la strega in inglese perchè ci sono meno probabilità che la capisca e se la prenda con lei dato che, come abbiamo visto, l'inglese non è la lingua più parlata della Dimensione Magica.
Detroit fa davvero parte della troupe, ma personalmente non ho ancora capito quale sia il suo ruolo ^^'
Questo è il lyric video di I Miss The Misery...
  https://youtu.be/VfyUIT-Dmco
Questo invece è un live che non è proprio come quello che ho descritto ma ci si avvicina ed è una cosa bellissima so la condivido con chi ha voglia di aprire il link XD <3 https://youtu.be/xAp9o2rWR-E?list=LLqimJD5QHXg9vkVMh6fbWRg
Ringrazio tutti coloro che leggono e/o recensiscono ;))
See y'all
Cass


 
   
 
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