Serie TV > The 100
Segui la storia  |       
Autore: CreepyArkensaw220215    05/04/2017    1 recensioni
Nonostante i suoi soli diciassette anni, Ontari Pramheda è ''The Ice Queen'', la regina del ghiaccio. La ragazza siberiana infatti è la più famosa ragazza d'America. Un' icona di bellezza,
un' idolo per molte persone e una fonte di invidia inesauribile per gli altri. Insomma, una stella che brilla nel firmamento! Ma nella vita di Ontari c'è più oscurità che luce, e lei se ne accorgerà presto. Cosa nasconde Alie, la fredda e calcolatrice manager che sembra volerla portare al limite? riuscirà Ontari a risolvere il mistero prima di fare una brutta fine? leggi e lo scoprirai.
Genere: Angst, Mistero, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Octavia Blake, Ontari, Raven Reyes
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Alie era comodamente seduta a bere champagne, a bordo di un jet privato diretto verso la Siberia.Era un viaggio abbastanza lungo, da lì agli stati uniti, ma la manager non era affatto preoccupata per questo. La sua ricchezza spropositata faceva in modo che lei potesse mangiare le prelibatezze migliori, comodamente sdraiata, bere champagne, e godersi il viaggio. Non c'era nemmeno il pericolo di un colpo di sonno per il pilota, perché ne aveva ben tre pronti a darsi il cambio in continuazione.Eppure il suo volto era una maschera di nervi. Odiava queste inconvenienze. L'azienda se la sarebbe sicuramente presa con lei. Sbuffò, accavallando le gambe. Era una donna attraente di trentasei anni, dalla pelle dorata e dai lunghi ed ondulati capelli scuri. I lineamenti erano sottili, le sopracciglia ad ali di gabbiano, gli occhi scuri e le labbra carnose. Aveva una linea invidiabile, o almeno questo era quello che avrebbe pensato la maggior parte delle persone. Era snella, ma allo stesso tempo aveva un seno abbastanza abbondante. Vestiva quasi sempre di rosso. Il vestito che indossava ora aveva gli spallini larghi, lo scollo a barca che faceva intravedere il petto, Poi scendeva aderente delineando la forma del suo corpo ,e delle linee quasi invisibili , orizzontali, erano distribuite su tutta la lunghezza dell'abito .I capelli davanti erano tirati indietro, legati nel mezzo della cascata di capelli neri che scendeva sulla schiena. Il vestito si fermava ad inizio coscia ,e sulle labbra aveva la solita tinta rosso acceso. Al momento era scalza, ed anche le unghie dei piedi erano impeccabilmente laccate di rosso, e così anche quelle lunghe e curate delle mani. Strinse il bicchiere più forte con la mano dalle dita affusolate. Cosa c'era di sbagliato nel loro procedimento? qualcosa doveva esserci, eppure le sembrava di aver fatto tutti i calcoli necessari. Chiuse gli occhi.Nemmeno la musica classica che si diffondeva delicatamente per tutto il jet riusciva a calmarla.Quel problema se lo trascinavano dietro da troppo tempo. Forse quel progetto era davvero un flop? Non le importava. Lei non si sarebbe fermata finché non fosse riuscita a portarlo a termine con successo. Fece una smorfia dispiaciuta. Le dispiaceva per Ontari. Aveva pensato che lei sarebbe stata il loro grande successo, la prima di una lunga serie. Sospirò. Ma che le era successo? Era sempre stata così docile, comprensiva, dedita al dovere. Quella fuga le sarebbe costata cara. Da una parte si era quasi affezionata a lei, era stata il migliore di tutti i prototipi, la più obbediente, quella che le aveva dato più soddisfazioni. Poi la smorfia si trasformò in una schifata. Invece era come tutte le altre. Improvvisamente venne dato l'avviso: stavano per atterrare nella pista dell'azienda.Lei indossò velocemente gli stivali rossi con le frange, alti e con il tacco da dodici centimetri ,poi toccò alla pelliccia rossa, e infine prese al volo la sua borsa di vernice , ovviamente rossa, firmata Guess. Una volta scesa, si diresse dritta verso la porta, che si aprì di scatto non appena lei passò la sua card sulla serratura digitale. Camminò con passo spedito verso la sala dei congressi. Spalancò la porta, e si portò sul piedistallo con il leggio e il microfono, attirando l'attenzione dei cinque dirigenti dell'azienda. ''C'è stato un problema con Ontari Pramheda, l'ultimo prototipo'' fece una piccola pausa, annuendo gravemente. ''Purtroppo, anche lei è difettosa. Attivate la modalità cerca persone del cip. Dobbiamo disattivarla al più presto''. Uno dei dirigenti chiese, in tono irritato: ''Se è tanto urgente, perché non l'hai portata tu qui?'' Alie non si scompose, sorridendo freddamente al dirigente. ''Perché è sparita da due giorni'' gli rifilò un'occhiata eloquente. ''Io rimarrò qui. Trovatemela e portatemela. La disattiverò io stessa''. Disse, con un tono tanto glaciale che fece tremare il cuore anche ai dirigenti dell'azienda. Si girò poi verso di loro. ''Altre domande?''scossero la testa. ''Bene, allora che aspettate a trovarla?''. Tutti si alzarono all'unisono, uscendo dalla sala. Nonostante anche lei non fosse altro che una loro ''creazione'', non riuscivano a non temere Alie. Era tanto fredda e senza cuore che riusciva a far venire la pelle d'oca anche a quegli uomini senza scrupoli. Era difficile immaginare che una volta anche lei era stata un' umana.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The 100 / Vai alla pagina dell'autore: CreepyArkensaw220215