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Autore: Hidemeplz    10/04/2017    0 recensioni
Cosa succede esattamente quando due persone che hanno paura di stare insieme si incontrano e capiscono di non poter stare l'uno lontano dall'altro?
Entrambi in una nuova scuola, entrambi con un passato difficile, entrambi ambiziosi, entrambi hanno paura del futuro. Lei ha notato lui, lui ha notato lei. Gli ostacoli sono tanti ma la voglia di stare insieme li supera tutti.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Scolastico
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Ace

Ero davvero sorpreso di vedere quanto fosse bella, era come se le lentigini sul suo viso fossero stato posizionate accuratamente da Da Vinci. I suoi occhi castani brillavano di luce propria, aveva delle eccezionali curve, il suo sedere era quasi perfetto ma sembrava cosi' insicura di se. Avrei voluto dirle quanto la trovassi bella, avrei voluto che sapesse che da quel giorno qualcune altra ragazza avrebbe incrociato il mio cammino sarebbe stata solo un'altro essere umano in confronto a lei. Avrei voluto dirle che in quel momento era riuscita a cambiarmi completamente. Non si era accorta che la guardavo. La mia felpa le faceva da vestito, aveva i capelli spettinati e bagnati ma la rendevano solo più bella se mai fosse possibile. Mi avvicinai a lei e feci appello a tutta la mia forza di volontà per non baciarla. Le copri' la testa con il cappuccio. -Vuoi farmi diventare come te?- chiese, sorrisi e scossi la testa. -Hai i capelli ancora bagnati- dissi, sorrise e abbasso' lo sguardo.

Tornammo in moto e la portaI alla pub dove facevano lo spettacolo di slam poetry. -E' la prima volta che assisto ad un live di slam poetry- disse, sembrava davvero eccitata all'idea. Pagai i biglietti e lei da femminista quale era si offri di pagare da bere. Ordinammo un paio di drink con la mia carta d'indentità falsa e il mio fascino. Lei prese un analcolico perché era cosi' innocente, ordino' dei nachos e si mise a fissare il palco. -Sei davvero eccitata- dissi, lei sorrise guardandomi. -Ci sarà Niel Hailborn, non vedo l'ora di sentirlo.

-E' un grande poeta- dissi, lei mi guardo' sorpresa. -Non é un appuntamento non devi fingere di sapere di chi parlo..
-Che ne sai che cosa si fa agli appuntamenti se non ne hai mai avuto uno?- chiesi, sapevo di essere stato un po' brusco ma ero quasi certo che lei avrebbe riso. Mi piaceva il suono della sua risata. -Touché- disse, bevendo un sorso del suo martini analcolico. -Vorresti dirmi che sai davvero chi é Neil Heilborn?- chiese. -Ha scritto una poesia sul disturbo ossessivo complusivo e la mia preferita é quella sul futuro. Mi piace come scrive e mi piace la visione ottimistica del mondo dal punto di vista di un bipolare- disse, sembro' sorpresa della mia risposta accurata. -Quindi é questa la tua passione ? La poesia ? Scrivi ?- chiesi, lei scosse la testa. -Non scrivo ma leggo molto e amo il modo in cui questo tipo di poesia cattura le anime di chi la sa ascoltare.

-Hai un qualche interesse al di fuori della scuola?- chiesi, lei guardo' il braccialetto che teneva al polso. Era una cosa semplice e banale, il simbolo dell'infinito ma sapevo che per lei era qualcosa di più. -Mi piaceva la fotografia, prima...

-Prima di cosa?- chiesi, lei guardo' di nuovo il braccialetto. -Sta cominciando- disse, guardando il palco, non distolsi gli occhi da lei perché ero cosi' curioso di sapere che cosa nascondesse. Non volevo perdere niente di lei, volevo conoscere ogni suo lato oscuro. Lei mi rivolse un occhiata e poi torno' a guardare davanti a se.

 

   
 
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