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Autore: Fabb5000    12/04/2017    2 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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-NO, DANNAZIONE!-

L'urlo di Lyon risuonò nella stanza. Sapeva che probabilmente tutto il palazzo lo aveva sentito (o magari tutta la città, chissà) ma in quel momento non gliene importava proprio.

Stefano cercò di calmarlo : -So che può sembrare un'idea folle, ma ti assicuro che ...-

-PUÒ SEMBRARE?! È UN IDEA FOLLE! SI PUÒ SAPERE COME TI È VENUTA IN MENTE UNA SIMILE IDIOZIA?!- urlò Lyon, così forte che le vene sul suo collo pulsarono come se volessero esplodere.

La porta si spalancò ed entrarono Mario, Anna e Ahsoka. Le ragazze fissarono Lyon piuttosto preoccupate, vista la sua espressione. Mario invece rimase impassibile : -Si può sapere per quale diavolo di motivo urli? Avevamo appena finito il turno di guardia e stavamo andando a riposare!-

Lyon puntò l'indice accusatore contro Stefano : -Questo ...- mormorò a fatica. -Questo pazzoide vuole superare quello scudo e consegnarsi a Gavin!-

-COSA?!- urlò Mario a sua volta, fissando Stefano come un appestato. -Ma tu sei impazzito! Quello ti ammazza!-

-Se mi lasciaste spiegare ...- mormorò Stefano, senza però riuscire a dire altro, poiché gli altri due cominciarono a inveire contro di lui sottolineando la stupidità dell'idea.

-Vogliamo darci tutti una calmata per favore?- esclamò Ahsoka al limite della sopportazione. Nella stanza calò un silenzio di tomba.

-Bene- disse Anna. -Ora, Stefano, spiegaci le tue motivazioni e discutiamone da persone civili-

Stefano, abbastanza sollevato dal sostegno di Anna, cominciò a parlare : -Come ben sapete, siamo sotto assedio-

-Sai che novità- mormorò Mario.

-Si, ma la vera novità è che Gavin è ormai diventato il braccio destro di Entity!- esclamò Stefano. -Da quando c'è lui il potere di Entity si è centuplicato. Abbiamo inviato cinque squadre a studiare il percorso per l'evaquazione e ne sono tornate solo due. Le altre tre sono state distrutte da due squadroni di guerrieri del Nether guidati da Gavin, una probabilmente è stata fatta a pezzi con le sue stesse mani. Lui è un'importante risorsa per Entity, ma potrebbe diventarlo per noi, se gli diamo ciò per cui è venuto qui-

-Vorresti stringere un'alleanza consegnandoti a lui?- disse Lyon scettico. -Bell'idea, davvero. Peccato che prima ti farà a pezzettini, e poi se ne andrà tranquillo mandando a monte il tuo sacrificio-

-Il mio intento non è quello di farmi ammazzare- rispose Stefano. -Voglio consegnarmi a lui, ma solo sotto forma di preda di guerra; potrà eliminarmi solo dopo che la nostra avventura sarà finita, e fino ad allora lui dovrà continuare ad aiutarvi-

-Ma che bel piano- esclamò Mario battendo le mani. -Già che ci sei portati direttamente dietro un coltello, così non dovrà rovinarsi gli artigli quando ti taglierà la gola-

-Mario ha ragione- disse Anna riservando un'occhiataccia all'amico. -Cosa ti fa pensare che manterrà l'accordo? Sarebbe molto più comodo per lui ammazzarti quando non ci siamo e infischiarsene dei patti-

-Non lo farà- disse Stefano. -Gavin ha un grande senso dell'onore. So che non mi crederete, ma ci ho parlato, e nonostante sia più suonato di una campana, preferirebbe morire che infangare il suo nome, con qualsiasi popolo. Per questo mi sta cercando : l'ho battuto in pubblico sulle Rupi Frastagliate e ora deve portare lassù la mia testa per riottenere il rispetto-

-Non importa quanto onore uno abbia, non potrà infangarlo se ti ammazza prima che tu apra bocca, e sai che lo farà- disse Ahsoka.

-Non se gli andrete a parlare voi- rispose Stefano. -Se trattate i termini dell'alleanza prima e poi mi consegnate a lui, sarà vincolato dalla parola data-

Lyon improvvisamente alzò la mano, come se volesse attirare su di sé l'attenzione, e cominciò a parlare cercando di tenere un tono calmo : -Senti, supponiamo che noi accettiamo questa tua follia e che Gavin per amor di curiosità firma l'alleanza e ti tiene in vita fino a quando questa storia non sarà finita. Ti ricordo che rimane comunque il problema del dopo. Ammesso che usciremo tutti vivi da questa avventura (cosa di cui dubito seriamente ormai), mi spieghi come faresti a sfuggire dalle sue grinfie? Probabilmente ti terrà d'occhio giorno e notte, sospettando qualche trucco. E non pensare di poterlo battere in duello, quello picchia forte-

-Puoi ben dirlo- disse Mario. -L'ultima volta che lo abbiamo affrontato io ci ho rimesso un'intera armatura e Lyon una spada, senza contare l'enorme numero di lividi che ancora adesso portiamo. Sfidalo e ti fa a pezzi, è garantito-

-Non voglio fuggire- rispose Stefano. -Voglio aiutarlo a perdonarmi-

-Okay, adesso si che è un'idea folle- disse Ahsoka. -Scusami, ma adesso mi schiero dalla parte di Lyon e Mario. Sei fuori di testa-

-In che senso vorresti aiutarlo a perdonarti?- chiese Anna, incuriosita dalla affermazione del ragazzo.

-Ricordate che mio padre ha una laurea in psicoligia?- chiese Stefano. All'assenso di tutti i presenti, tranne per ovvi motivi Ahsoka, continuò : -In tanti anni mi ha insegnato qualcosa. Sosteneva che un giorno mi sarebbero potuti servire, se mai avessi intrapreso la carriera di medico. Beh, io da questi insagnementi non ho imparato granché, ma qualcosina sì. Ho parlato una sola volta con Gavin, ma sono certo che non sia realmente malvagio, solo che sia affetto da DPTS-

-DP ... cosa?!- chiese Mario non capendoci nulla.

-Disturbo Post-Traumatico da Stress- spiegò Stefano. -Da quanto ho capito, Gavin ha subito un forte shock, probabilmente causato dalla morte di sua moglie. Quando gli ho chiesto come era morta non è nemmeno riuscito a parlarne. Rivede continuamente quell'istante, e si dà la colpa per ciò che è successo, e in lui si accumula rabbia e furia che scarica su chi gli sta intorno. Probabilmente l'unico motivo per cui non è completamente impazzito è che si doveva occupare dei suoi due figli, ma se non gli avesse farebbe a pezzi ogni forma di vita e brucierebbe ogni cosa, fino a estirpare tutto dal mondo. Questo è l'unico motivo per cui ha fatto dell'uccidere la sua filosofia ... non è malvagio davvero-

-Fammi capire- disse Lyon congiungendo le mani. -Tu, che non hai una laurea ma a malapena un diploma, e che hai parlato con quell'uccello folle una volta nella tua vita, vorresti forse dirmi che puoi guarirlo?-

-Potrei farcela- rispose Stefano. -Questa missione durerà ancora a lungo. Se ho la possibilità di stargli vicino e parlargli abbastanza a lungo posso fargli capire che continuare a uccidere non gli darà la pace. Se ce la facessi, mi lascierà andare di sua volontà-

Nella stanza calò un silenzio di tomba. Stefano non disse un'altra parola, consapevole di aver già parlato troppo, ma sperò di essere riuscito a convincerli.

Invece la risposta di Lyon fu del tutto contraria : -No-

Stefano rimase sorpreso : -Come?-

-È un'idea troppo pericolosa- rispose Anna. -Ammesso che tu abbia ragione, non puoi sapere fin dove la sua pazzia si è spinta-

-Ed è un rischio troppo grande solo per stringere un'alleanza- rispose Lyon. -Non nego che Gavin sarebbe una grande risorsa, ma non possiamo accettare la tua proposta. Il caso è chiuso-

Stefano stava per protestare, ma improvvisamente la porta si spalancò ed entrò un Haranduin con un'armatura. Aveva un'espressione piuttosto affranta : -Comandante Lyon, ne abbiamo perso un altro-

Lyon si alzò e corse dietro di lui, seguito dagli sltri quattro, improvvisamente dimentichi della discussione. L'Haranduin in armatura li portò in un piccolo salone dove stavano altri quattro soldati, raccolti intorno a un tavolo sul quale era adagiato il corpo di un giovane ragazzo.

-Erano la sesta compagnia- disse l'Haranduin in armatura. -Si sono imbattuti in un battaglione nemico mentre esploravano la zona. Il ragazzo è stato colpito da una freccia-

Lyon non poté che provare compassione e tristezza per quel poveretto. Non doveva avere più di vent'anni. Che mondo crudele, pensò, un mondo che non permette a un giovane di conoscere i propri nipoti.

Con la coda nell'occhio vide Mario mettere mano all'impugnatura del coltello e gli scoccò uno sguardo che lo fermò subito; non era molto chiaro, ma il messaggio si capiva : "No, non adesso".

A quel punto Lyon si rivolse ai soldati : -Andate a dare la notizia alla famiglia. A lui ci penseremo noi. Lo seppelliremo insieme agli altri-

I cinque annuirono e uscirono fuori dalla stanza. Non appena non sentì più i loro passi, Lyon estrasse la spada e si avvicinò al ragazzo.

-Perché non lo hai lasciato fare a me?- chiese Mario.

-Non devono vedere- rispose Lyon. -Se lo sapranno li prenderà la paura e lo sconforto e sarà ancora più difficile gestire la situazione. Non voglio che vedano cosa stiamo per fare-

Con un movimento lento ma fluido, Lyon conficcò la spada nel cranio del giovane, per poi estrarla subito dopo. Dopodiché ricoprì il volto del ragazzo con un lenzuolo.

-Ora non si trasformerà in un guerriero-mostro. E, se deciderà di farlo, si tramuterà in polvere subito dopo- disse Lyon guardando affranto il corpo del giovane.

Anna sospirò : -Povero ragazzo-

-Già ...- mormorò Lyon. -Che mondo crudele ...-
   
 
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