Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: DaisyChan    13/04/2017    1 recensioni
Quattro ragazze, quattro punti di vista, quattro vite intrecciate in un'unica storia... Lucy, Levy, Juvia e Cana si ritrovano a vivere sotto lo stesso tetto e a frequentare l'ultimo anno di liceo della Fairy Tail High School (FTHS). Tra nuove amicizie, amori infranti, promesse, bugie e verità, affronteranno insieme questo anno movimentato che porterà loro molte sorprese.
Paring presenti: NaLu, GaLe, Gruvia, Baccana. Accenni Gerza, Lories e Miraxus.
Tratto dal prologo:
"Lucy chiusa dentro il bagno a frignare come una bambina. Cana davanti alla porta, pronta a sfoggiare il suo fantastico dizionario di parolacce e bestemmie contro quel pezzo di legno bianco che fa da porta del bagno. Cosa ci vuole di più dalla vita?
- Lucy apri la porta! - gridò sconsolata Levy.
- No! -
Un rumore metallico fece presagire l'arrivo di un'altra inquilina di quella casa. Ed ecco che fece capolino una ragazza dai lunghi capelli blu con in mano una macchina fotografica.
- Juvia è a casa! - esclamò la blu.
- Ciao, Juvia - sorrise falsa Levy.
Perfetto: è arrivata Juvia! Ora sì che siamo nei guai. "
[N.d.A. Salve a tutti! Sono nuova e questa è la prima volta che pubblico qualcosa...passate a dare un'occhiata. Ciao!]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kana Alberona, Levy McGarden, Lluvia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo

6

P.o.v. Juvia

Fisso Cana che si bacia col suo ragazzo. Io lo avevo riconosciuto fin da quando lo avevo visto da dietro il bancone. Sono così felice per lei!

Quanto sono carini!

- Bacchus! - dice Cana, guardando il ragazzo negli occhi.

- Non te lo aspettavi, vero? - sorride lui, mostrando una piccola fossetta sulla guancia sinistra.

- M-ma...c-come...p-perché? – balbetta la mia amica ancora molto sorpresa, cercando di formulare una domanda, alludendo alla sua livrea nera.

- Beh...io ho finito la scuola da un anno e quindi non potevo entrare liberamente, così mi sono finto membro dello staff come cameriere-

Cana scende dalla sedia e si appende al collo del fidanzato stringendolo con forza. A separarli c'è solo il bancone. Vederli così uniti mi fa sorridere e mi riempie il cuore pieno di gioia e calore. Quanto vorrei abbracciare Gray-sama, immergermi nel suo meraviglioso profumo e avvolgermi tra le sue braccia muscolose...

- Cana, mi strozzi così! - ride Bacchus con la faccia leggermente paonazza.

Li vedo quasi perdere l’equilibrio mentre Cana tenta con una mano di tirare in basso il vestito che indossa, dato che il tessuto si era leggermente accorciato. Dopo aver completato quella difficile operazione, la mia amica allenta la presa quel poco che le basta per guardare il ragazzo dritto negli occhi scuri.

- Ma allora sei stato tu a portare dell'alcol alla festa...ora si spiega l'odore che sentivo! -

- Sgamato – dice Bacchus falsamente dispiaciuto.

- Se ti scopre Erza, sei morto -

- Erza? -

- Sì, la presidentessa del consiglio studentesco -

- Oh! E che importa! Ci sei tu, qui, a difendermi – esclama il falso cameriere.

Velocemente la conversazione comincia a vertere verso l’argomento “Erza” e immediatamente interviene Levy per raccontare le più svariate leggende metropolitane che si sono create sul conto della rossa. Lucy, a tratti, prende parte della discussione, aggiungendo esperienze personali di dubbia autenticità che hanno vissuto delle sue certe amiche di una certa classe. Sinceramente non sono interessata a dire la mia. I miei pensieri sono fissi in unico e solo punto: Gray-sama. Da quando ho messo piede nella palestra non sono riuscita nemmeno una volta a trovarlo con lo sguardo. Il mio desiderio di riconoscere la sua figura è enorme, e si è fatto  sempre più grande e più famelico durante il percorso. Davvero, non riesco a spiegare il perché di questa mia ossessione. È vero che ho un carattere piuttosto, come dire...ehm...particolare, ma ciò non spiega questo assurdo impulso che mi sta logorando le viscere. Credo che se non lo vedo il prima possibile, mi sentirò molto male. Mi volto smaniosamente ad osservare la gente che balla nel tentativo di scorgere dei capelli corvini. Anche se conosco Gray-sama da relativamente poco tempo, so perfettamente com’è il suo aspetto fisico. D’altronde è impossibile non rimanerne impressionati e non essere assoggettati dal suo fascino. Il mio principe azzurro è alto, muscoloso e sopratutto bello. I suoi capelli e suoi occhi sono la cosa che più mi piace di lui: neri, con delle strane sfumature blu scuro. Io amo il blu, ma adoro soprattutto il blu profondo, quello che nonostante la sua apparente freddezza riesce a riscaldarti il cuore e a donarti tranquillità. Sono stata completamente presa da lui fin dalla prima volta che il mio sguardo si è posato sulla sua figura e mi sono immersa in quella serenità assoluta dei suoi occhi magnetici. Non so descrivere che sentimento intenso ho provato e che provo tutt’ora, ma so per certo che è qualcosa di assolutamente bellissimo. Sento come delle bollicine nello stomaco e che a mano a mano esplodono una dietro l’altra per sprigionare in me qualcosa di magnifico e stupefacente.

Con queste luci colorate sarà difficile riconoscerlo...se ci fosse un posto più alto la probabilità di riuscire a trovarlo salirebbero...

- Juvia vuole vedere Gary-sama – mi giro di colpo, interrompendo la conversazione.

- Questa è la centesima volta che sento la stessa frase, porca put...ehm...paletta! - esclama Levy-san, sbuffando intensamente e guardandomi storto. Cana fissa l’intellettuale del gruppo con orgoglio e soddisfazione, come se quella mezza imprecazione fermata prontamente fosse stata opera sua.

- Su, Levy-chan! Sai com'è fatta Juvia – tenta di calmarla la biondina.

- Sì, Lu-chan, ma a volte esagera – dice la turchina completamente spazientita.

Non riesco a capire qual è il fastidio che le sto dando. Ho solo voglia di vedere il ragazzo che mi piace, niente di più sano e normale che possa esistere al mondo. Non ho mica bestemmiato o detto qualcosa di particolarmente irritante!

- Ah! Comunque, questa è la tua Coca - dice Bacchus porgendo la lattina rossa a Levy.

- È congelata! – urlacchia la nanetta, poggiando immediatamente la Coca sul bancone, strusciando le mani una contro l’altro per riottenere il calore perso.

- Beh, l'abbiamo tenuta in frigo appositamente per tenerla fresca – si scusa il fidanzato di Cana, facendo spallucce.

- Capisco...-

Devo trovare un posto alto.

- Ragazze, Juvia vuole...- comincio mentre tento di esplicitare il mio obbiettivo, ma vengo interrotta.

- Vuole Gray-sama! Lo sappiamo, Juvia! – completa Levy, assottigliando lo sguardo nella mia direzione e muovendo eloquentemente una mano in segno di irritazione.

- No, Juvia non voleva dire questo. Juvia voleva chiedervi se conoscete un posto alto nella palestra – ribatto io, sottolineando ciò che effettivamente volevo dire e arricciando leggermente il naso. Levy rimane in silenzio, senza riuscire a controbattere.

- A che ti serve? - mi chiede Lucy.

- Da là sopra Juvia potrebbe osservare meglio le persone presenti e trovare più facilmente il suo amatissimo – paleso le mie intenzioni.

- Ah, ecco! Mi sembrava fin troppo strano che il tuo chiodo fisso non c’entrasse con la tua richiesta – esclama velenosa la mia amica turchina, come per dimostrare che anche in questo caso aveva ragione lei.

- Perché non vai sopra il palco? – mi suggerisce Bacchus.

Il fidanzato di Cana ha avuto un'intuizione a dir poco geniale!

- Potrebbe essere una buona idea! - urla soddisfatta Cana e aggiunge - Bacchus, non credevo che avessi un cervello! -

- Ehi! Così mi offendo! – la rimbecca il ragazzo.

- Grazie infinite, Bacchus-san – esclamo con reale gratitudine. Le possibilità si scorgere Gray-sama sono salite al 45%! E dopo che lo avrò rintracciato, scenderò dal palco e lo raggiungerò per poi fiondarmi tra le sue braccia. Allora lui mi riconoscerà e capirà che l’unica donna della sua vita sono io e nessun’altra (nemmeno Lucy-san) e mi chiederà di sposarlo.

Aww, Gray-samaaaaaa...!

- Figurati...ehm...Juvia – mi risponde allibito, notando la mia modalità di sognatrice ad occhi aperti.

Adesso che so da dove poter scorgere Gray-sama devo soltanto sbrigarmi a salire sul palco. Mi vergogno un po’ ad andarci da sola. Chiederò alle mie amiche di accompagnarmi. Inutile domandarlo a Cana dato che preferirà certamente stare con Bacchus-san. Lucy-san e Levy-san sicuramente verranno con me volentieri! Perfetto.

- Lucy-san, Levy-san, andiamo! – esclamo entusiasta, prendendo per mano Levy e cercando di farla alzare dalla sedia. Non bisogna perdere un minuto di più: ogni attimo è prezioso e potrei sprecare la mia opportunità di vedere il mio amatissimo. Questo non deve assolutamente succedere!

- Dove? – domanda Lucy.

Forse è meglio che venga solo Levy-san. Lucy-san potrebbe cogliere l’occasione di soffiarmi il mio amatissimo o fare in modo che io non lo riesca a incontrare.

- Io non mi muovo da qui - dice Levy, prendendo in mano la Coca e agitandola leggermente. È palese che la sua priorità in questo momento è di scolarsi il contenuto della lattina ancora chiusa. Corrugo leggermente la fronte componendo un’espressione pietosa col l’intento di supplicarla con lo sguardo.

- Juvia vuole andare sul palco – mi lamento.

- Io non vengo - ripete Levy-san, rimanendo impassibile di fronte alla mia faccia.

Ragazza senza cuore!

- Juvia non vuole andarci da sola! –

Dovrò accontentarmi di Lucy-san...

- Pazienza, Juvia. Se ci tieni così tanto non hai altra scelta. Non credo che Lu-chan abbia intenzione di accompagnarti – continua la turchina guardando fisso verso gli occhi nocciola della biondina.

- Lucy-san...- la prego con voce sottile.

Nel frattempo Levy comincia ad armeggiare con la lattina, cercando di sollevare la linguetta di metallo per aprirla, ma finisce solo per agitarla ulteriormente.

- Mi dispiace, Juvia, ma non mi va di venire – mi dice, sorridendomi per addolcire la situazione.

Guardo entrambe le mie due coinquiline con astio e ostilità. Come possono abbandonarmi in una momento del genere? Io non lo avrei mai fatto...o forse sì...

- Uff! E va bene...Juvia andrà da sola - dico con un tono di voce piuttosto alto e scontroso.

Finalmente Levy riesce a sollevare la linguetta. Produce un suono di gioia che subito si tramuta in un gemito di dolore, costatando che per effettuare l’operazione le si è rotta un'unghia. Okay, può sembrare una cosa insignificante, ma tutte le ragazze di questo mondo che portano le unghia lunghe sanno quanto sia doloroso. A giudicare dalla smorfia di sofferenza che Levy ha sul viso, si deve esser fatta piuttosto male.

- Juvia-chan, Lu-chan, guardate! – ci dice, mettendo su la tipica espressione di un bambino sull'orlo delle lacrime. L'unghia dell'indice destro è spezzata. Riesco addirittura a vedere la pelle rosata di sotto.

Ben le sta! Questa è una tipica manifestazione che il Karma esiste! Mai fare un torto ad una persona, perché in qualche modo quel torto si rifletterà su di te.

- Juvia? - dice il ragazzo vestito con abiti punk neri seduto accanto a Levy, voltandosi.

- Gajeel-kun!? - dico io riconoscendo il mio ex-compagno di classe.

Mi avvicino a lui che si alza dalla sedia e per poco non urta malamente Levy.

- Wow! Gajeel-kun hai superato di gran lunga Juvia! – noto, dato che mi supera di diversi centimetri in altezza.

- Già, gihgihgihgih! - sghignazza. Gajeel ha una strana risata.

Io e Gajeel-kun ci conosciamo dall'asilo. Nonostante lui provenie da una famiglia economicamente meno ricca della mia, abbiamo avuto modo di frequentarci e ci siamo legati subito. Siamo sempre stati insieme, ma quest'ultimo anno siamo capitati in classi diverse, per cui ci vediamo raramente. Di certo non mancano le occasioni in cui ci incontriamo, ma sono palesemente diminuite rispetto a prima. Questo mi dispiace molto. Lo considero il primo vero amico che io abbia mai avuto.

A causa del suo aspetto, sembra un bullo, ma non lo è. È alto e porta lunghi i capelli nero pece fino a metà schiena. Sinceramente non mi piacciono i maschi con i capelli lunghi, ma a lui stanno davvero bene. Gli occhi che hanno una forma allungata, sono di un rosso scarlatto intenso. Raramente si incontra gente con gli occhi vermigli. I lineamenti del viso sono piuttosto marchiati, ma ha anche tratti gentili e più fini. La sua corporatura piuttosto muscolosa lo rende un po' imponente. Gli piace fare palestra e soprattutto pesi. Indossa dei piercing sui due lati del naso. Mi sono sempre chiesta come sia riuscito a farli data la loro posizione. Altri, invece, delineano la forma delle sopracciglia. Due piercing si trovano allineati verticalmente sotto il labbro inferiore e ce ne sono altri tre per entrambi i lobi delle orecchie. Insomma, ha l'aspetto di un vero teppista. Non nascondo che gli piace provocare risse e a volte è irascibile, ma sa essere davvero dolce e gentile. Infatti, come antitesi del suo carattere ha un debole per i gatti. Quando l'ho saputo, gli ho regalato per il compleanno un gatto nero dal musetto bianco. Gajeel si è commosso e mi ha ringraziato un'infinità di volte. Si prende cura di Panther Lily, così lo ha chiamato, come se fosse un suo famigliare e non se ne separa mai. Se potesse lo porterebbe con sé anche a scuola.

Conosco molto bene anche suo padre, Metallicana, che lo ha cresciuto tutto da solo. Purtroppo la madre di Gajeel è morta durante il parto, ma nonostante questo lui è riuscito a cavarsela. È ancora qui, con un sorriso smagliante che spesso contagia le persone che ha vicino.

- Ragazze, questo è Gajeel Redfox, il ragazzo che ci darà un passaggio al ritorno - dico, distraendomi dai miei pensieri e presento le mie amiche: - Lei è Lucy Heartfilia, lei Cana Alberona ed, infine, lei è Levy McGarden -

- Buona sera a tutte - saluta Gajeel.

- Cana, ti posso portare io a casa. Ho la macchina, sono maggiorenne e ho pure la patente - sorride Bacchus, probabilmente diffidente del mio amico e geloso del fatto che la sua ragazza dovesse essere riaccompagnata da un altro.

- Perfetto, allora...Gajeel...ehm per me non c'è bisogno del  passaggio – dice immediatamente la mia amica, senza indugiare. Sicuramente non le dispiace poi così tanto passare ancora un po’ di tempo in compagnia del suo ragazzo.

Mi sto distraendo dal mio obbiettivo: trovare Gray-sama. Ora saluto e vado sul palco.

- Va bene, raga...- comincio, ma vengo interrotta da Bacchus.

- Qualcuno di voi vuole qualche alcolico? Ho portato qualche birretta e alcuni liquori - dice sussurrando complice.

- Ovviamente io! - esclama Cana.

- Bah...se mai riuscissi ad aprire questa lattina, una birra non andrebbe male - borbotta Levy che armeggia ancora con la Coca.

- Ma come? Un ragazzina come te che non sa nemmeno aprire una Coca pretende di avere una birra?! - dice allibito Gajeel con tono sarcastico e derisorio.

- Scusa? Io?! Una ragazzina!? Figuriamoci! - ridacchia Levy. Si vede da lontano un chilometro che le sua risata è più falsa del sangue finto usato nei film. Ci è rimasta male per quel “ragazzina”. La capisco. Spesso molti, a causa della sua bassa statura, la prendono per una ragazza delle scuole medie. Gajeel ha toccato un tasto piuttosto dolente.

Qui si mette male...

- Beh, è da un’eternità che tenti di aprire quella lattina di Coca-Cola e non ci sei ancora riuscita gihgihgihgih! Non riuscirai mai ad aprirla e questo dimostra che sei ancora una marmocchia e le marmocchie non possono prendere alcolici – rettifica il mio “caro” amico. Non sa in che guai si sta cacciando. Temo per la sua vita che potrebbe terminare da un momento all’altro.

- Ah, sì!? - esclama adirata la mia amica, scendendo dalla sedia e piazzandosi proprio di fronte a Gajeel, con sguardo lampeggiante. La differenza di altezza è davvero abissale. Gajeel è sul metro e ottanta, mentre Levy a stento raggiunge il metro e cinquanta: trenta centimetri di differenza.

- Lo vedremo! - continua con aria di sfida Levy.

- Vedremo cosa? - chiede ironico Gajeel piegando in avanti la schiena per mettere il proprio viso allo stesso livello di quello della mia coinquilina. Gajeel incrocia le braccia e la mia amica dai capelli turchini fa una smorfia, piuttosto infastidita. Solo pochissimo spazio separa i loro volti.

Gajeel-kun ma cosa stai combinando!?

Levy porta la lattina vicino al viso del ragazzo e comincia a fare pressione sulla leva di metallo per aprirla. Il cigolio che produce la mia amica è l’unica cosa che spezza il silenzio che si è creato tra di noi. Siamo tutti concentrati su loro due. Avvertiamo che sta per succedere improvvisamente qualcosa...

- Certo che sei proprio una nanet...- Gajeel viene interrotto da uno spruzzo di Coca che proviene dalla lattina appena aperta, che gli bagna il volto e anche i capelli.

Spalanco gli occhi che per poco non sono fuori dalle orbite. Vedo con la oda dell’occhio Lucy trasalire. Bacchus e Cana sono sconvolti e si stringono una mano. Nessuno di noi è capace di fiatare. Siamo come pietrificati e le nostre membra non riescono a muoversi. Nessuno di noi credeva che Levy fosse capace di un’azione del genere.

- Levy-chan...- esclama Lucy, senza terminare la frase appena iniziata.

- Oh! Ma guarda, sei tutto bagnato...- osserva ironica la nostra coinquilina dalle mille risorse, sorridendo trionfante. Scuote i capelli vittoriosa e incrocia le braccia, guardando Gajeel con sguardo beffardo. Per un momento sembra essere lei quella più alta tra i due.

- Brutta mocciosa... - dice Gajeel, scandendo parola dopo parola e mordendosi il labbro inferiore per  trattenersi. So perfettamente che il mio amico d’infanzia potrebbe scoppiare malamente e fare davvero paura. Se fosse stato un ragazzo e non una ragazza ad averlo bagnato, si sarebbe  sicuramente scagliato contro di lui e lo avrebbe pestato per benino. Lo osservo mentre prende un fazzoletto dal bancone per asciugarsi il viso.

- Come osi, buzzurro! – ribatte la mia amica, per nulla scossa dal tono velenoso che le ha rivolto Gajeel.

- Oso! Eccome se oso, moscerino! – si infuria ancora di più il bruno.

Devo essere sincera, credevo che Gajeel sbottasse di più. Sembra quasi che stia facendo attenzione alle parole che dice per non offendere troppo Levy, ma, nel contempo, controbattere adeguatamente. Ricordo molto bene le continue risse in cui si immischiava e i terribili insulti con cui colpiva l’avversario. È palese che non sta mettendo tutta la sua cattiveria e la sua meschinità.

- Rozzo! -

- Tavola da serf! -

- Tavola da serf? - chiede confusa Levy.

- Sì, sei piatta. Non hai un briciolo di seno! – esclama bastardo il mio amico.

Okay, adesso ha esagerato. Va bene punzecchiarla con l’altezza, ma perché ha toccato proprio l’argomento tette?!

- Sei proprio uno stronzo! – lo rimbecca Levy. Questa volta l’insulto della mia amica sembra essere diverso dagli altri. Ci ha messo dentro tutto il suo odio e tutta la sua tristezza. Vedo che le tremola leggermente il labbro inferiore e il suo respiro si è fatto più affannoso. Quasi le leggo i mille pensieri che le la passano veloci per la mente. Questo cambiamento di tono lo hanno notato anche Cana e Lucy che sembrano essere scattate come bombe ad orologeria. Noi tre conosciamo quanto Levy sia paranoica su quest’argomento e quanto si strugge per arrivare a stento ad una seconda. Gajeel non poteva saperlo, ma non era necessario essere così crudeli e senza filtri. Credo proprio di dover intervenire, ma non ho idea di come gestire la situazione. Solitamente sono io quella che litiga con gli altri, non quella che interviene per separarli ed evitare che entrambi, lasciandosi prendere dalla situazione, si facciano male a vicenda.

- Gajeel-kun, chiedi immediatamente scusa! – dico impulsivamente e con tono piuttosto autoritario.

Ho spesso delle discussioni piuttosto violente con Levy, ma questo non significa che non tenga a lei. Nessuno può trattarla in questo modo. Nessuno. Nemmeno se si tratta di Gajeel. Deve chiederle perdono ad ogni costo.

- Ma per cosa dovrei chiedere scusa, Juvia? È solo una bambina. Le crescerà prima o poi...giusto, pulce? – sghignazza ancora il mio amico, non capendo la gravità della situazione e ferendo ancora di più Levy che sussulta vistosamente.

- Senti un po’, bello mio, chi ti credi di essere per dire una cosa del genere?! – gli urla Cana avvicinandosi a lui, mentre Bacchus cerca di calmarla e ricordarle che non è il caso di innescare inutili risse con qualcuno.

- Non sono una bambina! – stringe le piccole mani Levy e alzando in alto il mento.

- Oh? Pretendi che ti creda, piccolina? Scommetto che ti sei infiltrata di nascosto qua dentro... forse non lo sai, ma questa festa è aperta solo per quelli dell'ultimo anno. Torna a casa: la tua mamma sarà preoccupata per te – continua a ridere Gajeel. Vedo con la coda dell’occhio Lucy che accenna qualche passo verso di lui, pronta ad intervenire.

Uno schiaffo. Lucy si ferma di botto. Il rumore della sberla rimbomba nell'aria, nonostante la musica sia alta. Un palmo rosso è stampato sul volto di Gajeel. Il mio amico ha gli occhi spalancati e fissi in quelli nocciola scuro di Levy. La turchina deglutisce amaramente. Scorgo delle lacrime depositate alla base dei suoi occhi che tenta di trattenere con tutte le sue forze. Trema vistosamente e dopo aver comunicato telepaticamente tutto il suo odio al mio amico, abbassa lo sguardo, incapace di muovere un muscolo. Rimaniamo in questo modo ancora per degli interminabili istanti. Lucy si avvicina a Levy e la avvolge con un braccio, guardando con astio Gajeel.

- Ti sta bene, Gajeel-kun – sussurro, ma con un tono di voce abbastanza alto in modo tale che solo lui possa sentirmi.

Sono davvero allibita. Gajeel non è un cattiva persona, anzi, è la persona migliore che conosco. Non mi ha mai insultata o detto qualcosa di spiacevole, sebbene abbia avuto diverse occasioni per farlo. Mi chiedo davvero il motivo per cui abbia attaccato Levy in questo modo. Cosa ci avrà guadagnato a ferirla?

 Spero faccia la cosa giusta...

Lo vedo guardarsi intorno e stringersi nelle spalle, senza sapere che cosa fare e cosa dire. Lucy abbraccia ancora Levy. Le sussurra di lasciar perdere e di andare a prendere una boccata d’aria.

Concordo con Lucy. Credo che sia la cosa migliore uscire dalla palestra. Metterò da parte momentaneamente Gray-sama e andrò con loro. Bisogna confortare Levy.

La turchina annuisce convinta e, senza posare alcuno sguardo sul mio amico, prende la borsetta poggiata sul tavolo e si volta per andarsene. Qui Gajeel sembra scattare come una molla. Con mio grande stupore le afferra una mano. Levy sussulta evidentemente sorpresa dal gesto. Si guardano negli occhi. Le guance del corvino si arrossano leggermente e sembra avere un attimo di esitazione.

- Scusa...- mormora, dopo alcuni istanti.

Non riesco a credere alle mie orecchie! Gajeel ha appena messo da parte il proprio orgoglio e ha chiesto scusa a qualcuno?! Non era mai successa una cosa del genere. Forse ha davvero compreso quanto l’ha ferita.

- Rimani comunque una nanerottola che di certo non può bere birra – aggiunge sarcastico, mollando immediatamente la presa e distogliendo lo sguardo.

Il solito Gajeel-kun... Dovevo aspettarmelo.

Levy posa di nuovo la borsa sul tavolo e muove due passi verso di lui. Per un brevissimo istante vedo un sorriso sul volto del mio ex-compagno di classe. Un sorriso diverso dagli altri. Un sorriso reale. Niente labbra tirate all'insù per fare il beffardo. Un sorriso e basta.

- Mi stai mettendo alla prova, buzzurro? -  ringhia la mia amica, nuovamente all’attacco

- Proprio così, gamberetto – ribatte lui, assottigliando lo sguardo con aria di sfida.

- Gamberetto? -

- Con quella fascia arancione sembri proprio un gamberetto, gihgihgih! – le risponde in maniera ovvia il mio amico.

Che sciocca risposta... non poteva semplicemente dire che è stata la prima cosa “carina” che potesse comunque assomigliare ad un insulto che gli è venuta in mente da dire?

- Continui ad offendermi, eh?! Bacchus, una birra! - ordina determinata Levy, sedendosi. Il mio amico la imita con un sorrisetto da sbruffone sul viso.

- Levy-chan, forse è meglio lasciar perdere? – le suggerisce dolcemente Lucy, ancora incapace di perdonare Gajeel per le cattiverie che ha rivolto alla nostra coinquilina.

- So quello che faccio, Lucy - poi si rivolge a me - Juvia-chan, prima avevo intenzione, una volta finita la Coca, di venire con te a cercare il tuo famoso “principe azzurro”. Adesso, però non posso più. Mi dispiace -

- Tranquilla, Levy-san. Juvia ci andrà da sola. Non c’è alcun problema –

A questo punto posso anche andarmene e ritornare al mio obiettivo: trovare il mio amatissimo! Lucy-san e Cana-san, vigileranno affinché la situazione non degeneri come prima. Aspettami Gray-sama, ti troverò in un battibaleno!

Così con gli occhi scintillanti e le mani che mi tremano per l’emozione, mi volto e comincio a farmi spazio tra la folla a furia di gomitate: impresa piuttosto ardua. Spero di incontrarlo al più presto. Awww...Gray-samaaaa!

 

***NOTE DELL’AUTRICE***

Hola!

Era da un bel po’ che non aggiornavo la storia! Perdonatemi per avervi lasciato in sospeso, ma ho avuto diverse complicazioni eheheheh! Tenterò di non farvi attendere molto per il prossimo capitolo (come sempre già scritto, ma solo da revisionare).

Finalmente è entrato in scena Gajeel! [Hip! Hip! Urrà!] Immediatamente Gajeel e Levy hanno fatto scintille, cominciando a punzecchiarsi a vicenda. Sottolineo il fatto che il buzzurro si è veramente trattenuto. A modo suo cercava solo di fare amicizia con Levy, ma alla fine dicendo qualche parola di troppo la situazione è degenerata. [Gajeel non ne combina mai una giusta!] Tuttavia è riuscito a “salvarsi” in calcio d’angolo, mettendo da parte l’orgoglio, anche se solo per una frazione di secondo, e chiedendo scusa a Levy, la quale lo perdona quasi subito (almeno nel suo cuore) [chissà perché...eheheh!]. Comunque, il loro rapporto avrà modo di svilupparsi nelle pagine seguenti (così come per tutti gli altri). Ho già in mente qualcosa di abbastanza carino per la GaLe  alla fine della festa, ma non svelo i dettagli.

Il prossimo capitolo l’ho diviso in due parti perché veniva un po’ troppo lungo (30 e più pagine Word per un solo capitolo mi sembra esagerato e rischio di appesantire troppo la storia...^^’).  Tra due capitoli entra in scena...no, non ve lo dico...lasciamo un po’ di suspense! [sono cattiva, lo so!]. Quello che vi svelo è che sarà Lucy a narrare le prossime due parti.

Ringrazio VaneFrancyforever, Alichan8 e Emmola02 che hanno recensito il capitolo 6 e, ovviamente, tutti i cari lettori silenziosi che seguono la mia storia.

Bye Bye!

DaisyChan

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: DaisyChan