Prima storia che scrivo su questo fandom ( vi prego siate clementi con la piccola me che ha trovato il coraggio di pubblicare)
Premetto di non essere una cima con le introduzioni ma, giuro solennemente di ( non ) avere buone intenzioni e scrivere una intro perlomeno passabile...
Dunque in questa storia avremo un John Watson meno neuro tipico del solito ed un Sherlock Holmes meno assoluto e sicuro di sé, dimenticatevi quel Consulting Detective irriverente e sprezzante dei sentimenti altrui se questo Holmes offende lo fa per la "candida" incapacità di mentire, quel che pensa dice senza filtri di alcun genere, esatto un Sherlock Holmes sincero e questa sincerità è dovuta alla sua natura non del tutto "umana"...
La creatura ben conosceva il "sapore" delle emozioni sulla punta della lingua eppure quasi nessuna sapeva "mettere in scena" contrariamente al suo simile, suo fratello maggiore lui sì che sapeva come muoversi nel mondo abitato da quei mortali... Loro "prede". ( Aggiornerò con una lentezza "epica" ed inoltre al di sopra dei capitoli potrete trovare alcuni miei scrausi disegni, uno dei motivi per cui ad ogni ritiro dei cardinali nella Cappella Sistina arriverà un nuovo capitolo, abbiate pietà! YwY)