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Autore: trullitrulli    07/06/2009    1 recensioni
"Quando mi capita, uso il Pensatoio. Basta traversare i pensieri in eccesso dalla propria mente, versarli nel bacile e esaminarli a piacere. Diventa più facile riconoscere trame e collegamenti, sai, quando assumono questa forma" (Harry Potter e il Calice di Fuoco).
La raccolta di tutti i ricordi della giovinezza della vecchia generazione, versati nel Pensatoio. Momenti importanti o qualunque, brevi o lunghi trascorsi ad Hogwarts o altrove, che vorticano nel bacile scintillando di debolissime luci prorie. I capitoli non sono in ordine di tempo o di importanza, seguono semplicemente l'ispirazione. La mia prima raccolta...
1-Remus Lupin (Grifondoro)
2-James/Lily (I rimorsi del Malandrino)
3-Severus Piton (Amortentia)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton, Tom O. Riddle
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Il Pensatoio.

 

 

 

Rating: Verde
Parole:
1.189
Avvertimenti: Nessuno
Genere:
Generale/ Malinconico
Personaggi:; Lily Evans; James Potter
Nota dell’autrice: Ecco il secondo capitolo, naturalmente da ora in poi si accettano suggerimenti per i protagonisti dei prossimi (sono aperta a tutto), questa l'avevo già pronta, perchè di solito non aggiorno da un giorno all'altro.

Pan_Tere94:  Mi dispiace, questo capitolo non è proprio sui Malandrini, ma se mi verrà in mente qualcosa il prossimo sarà su di loro.
dirkfelpy89:  Beh…non credo che molti si troverebbero a loro agio quando ti stanno calando sulla testa un cappello parlante che si muove e chiacchiera con te nella tua testa sul tuo futuro. È un momento importante U_U, quello, mi dispiace solo che non mi sia venuta in mente un idea migliore, ma mi sembrava carino cominciare con uno smistamento. In mancanza di idee ho optato per quella, sono comunque contenta che ti sia piaciuta.
Lady Lily:  Grazie, anche a me piace Remus, mi affascina. È uno dei miei personaggi rpeferiti^^.
Pioggia:  Mi piacerebbe essere del tuo stesso parere, che dire? Grazie!
hermy101:  La storia riguarderà tutti e sette gli anni, e non saranno necessariamente solo momenti trascorsi ad Hogwarts.

Balzò a terra e dalle piante nude dei piedi si diffuse un brivido freddo che le scosse le spalle. Si allacciò la vestaglia, cerando di non violare il silenzio della semioscurità lunare. Camminando sulle punte e borbottando anatemi ad ogni passo verso le assi scricchiolanti, scese il dormitorio delle ragazze nel sommo sforzo di essere furtiva. Inciampò in un gradino a metà strada e si aggrappò alla ringhiera trattenendo il fiato.
Sentì qualcuno borbottare e rigirarsi nel letto.
L’innaturale rigidezza della sua postura, e perfino del battito del suo cuore, si sciolse in un sospiro di sollievo.
Dalla tasca estrasse la bacchetta e la agitò verso il caminetto con un elegante colpetto del polso –Incendio-
Le fiamme presero a scoppiettare nel camino, vive come se consumassero quel ceppo da ore. Rubò un cuscino dal divano, lo sistemò accanto alla luce calda e ci si stistemò sopra, ignorando le ombre dalle forme inquietanti tra le pieghe delle tende.
Non riusciva a dormire, ed aveva bisogno di un posto dove il silenzio della torre di Grifondoro non sarebbe riuscita a turbarla.
E quale posto ci poteva essere più caldo e rinfrancante del tappeto accanto al fuoco?
Ripose la bacchetta accanto a sè e, mentre ascoltava il crepitìo affabile del fuoco, tendeva le mani verso il camino, osservando il modo in cui la luce si muoveva sulle dita.
Sospirò. Le lunghe tende svolazzarono bruscamente come se qualcuno ci fosse inciampato sopra, e si sentì il tonfo sordo di un comò rovesciato.
Lily scosse la testa, passandosi stancamente una mano sulla faccia. Prese la bacchetta e, con lo stesso tremolio lieve ed elegante del polso, la punta rivolta ad un punto indefinito dietro di sè, pronunciò –Accio mantello-
Una stoffa morbida e liscia come l’acqua le volteggiò in mano, lasciando come nudi tre ragazzi, il più basso di loro ancora saltellava reggendosi un piede - quello sinistro – e imprecando soffocato dal dolore.
-Passeggiatina?- irruppe, tranquillamente velenosa, senza voltarsi.
Uno di loro si girò lentamente, assumendo la bizzarra aria di un animale guardingo.
Dopodichè allargò le braccia come se niente fosse, nell’atto di chi vuole abbracciare qualcuno, e finse teatralmente di averla notata solo nell’istante in cui il mantello gli era caduto di dosso.
–Lily!- irruppe con un tono allegro e affabile.
Sirius si colpì la fronte col palmo della mano, e voltò la testa da un'altra parte, vergognandosi per l’amico.
-Cosa ti porta nascosta davanti al camino della sala comune?- disse, col tono di chi tenta di cavarsela mostrandosi ingenuo e schiettamente innocente.
Lily sbuffò e si girò, il fuoco le aveva lasciato una corposa macchia scura negli occhi e non riuscì a vedere bene i tre Malandrini.
-Io mi starei nascondendo? Voi avete quasi demolito il comò vicino all’entrata del dormitorio maschile sotto un mantello dell’invisibilità!-
James le scoccò un sorrisetto nervoso.
Sirius si era preso la testa tra le mani con aria tragica, pensando a tutti i motivi che Lily aveva per denunciarli agli insegnanti.
Peter, invece, guardava nervosamente da Sirius a James, come se fosse convinto che non potessero essere sconfitti così, come se si aspettasse che per loro fosse facile come per il resto trattare con una ragazzina agguerrita e incorruttibilmente decisa a consegnarli ad un castigo.
-Adesso fai come Mocciosus?- irruppe Sirius tagliente, stufo del silenzio –Ti aveva già convinto lui a spiarci, eh?-
James aveva lanciato un'occhiata tesa a Sirius, facendogli frenetici segni di rimanere in silenzio, di non rendere la loro situazione peggiore di quanto non fosse.
Ma Lily aveva già stretto gli occhi in due fessure verdi, ed accovacciata com’era, in possesso del mantello in una mano, della bacchetta nell’altra, e alla luce minacciosa del fuoco, aveva l’aria più pericolosa che Potter le avesse mai visto.
-Lui lo sapeva che sgattaiolavate fuori di notte– disse con voce collassata e, in un raptus furioso, si alzò e gettò con quanta più violenza possibile il mantello addosso a James.
-Lo avete appeso alla bandiera!- gli abbaiò contro -Come potevate essere così…essere così…eravate in tre!- farneticò convulsamente.
James la fissava con l’espressione amareggiata e confusa di chi è appena stato preso a schiaffi.
Sirius era indignato, la osservava altero, con sua fierezza ferita.
Peter, invece, fremeva dalla voglia di andarsene in fretta, prima che la ragazzina lo facesse sentire in colpa.
-Coraggio, onore, cavalleria- cantilenò quasi tra sé –e nonostante tutto siete finiti a Grifondoro, beh, è stato clamoroso, congratulazioni! Suppongo che sia un altro pericolosissimo nemico sconfitto ed umiliato, non è vero James? Con coraggio, onore e cavalleria!- e gli voltò con decisione le spalle, ritornando accoccolata al suo posto.
Per tutto il giorno, saltando il pranzo, James era stato chiuso nella cella buia di Pozioni, la stanza più simile ad una tomba in cui avesse mai avuto il dispiacere di entrare, a dedicarsi alla punizione più dura ed inutile che potevano appioppargli. Doveva ripulire il fondo dei calderoni grattandoli energicamente col suo spazzolino, il che, nell'aria aromatizzata di ingredienti putrescenti, gli provocava disgustosi accessi di vomito.
Gli era sembrato un lavoraccio, una pena che non valeva la sua colpa.
Quella mattina, con Felpato e Codaliscia, aveva teso un agguato a Piton, che si era dibattuto in minoranza come un animale ferito, lanciando incantesimi e fatture dove gli capitava. Dopo aver perso la bacchetta, Piton era riuscito ad arrivare a James con un pugno, ma James l'aveva schiantato contro il muretto del cortile. Dopo averlo guardato strisciare invano verso la sua bacchetta, Sirius aveva trovato “divertente” appenderlo con un levicorpus al pennone del vessillo sbandierato in cima alla torre di Serpeverde, in un “esempio costruttivo per tutta la casata”.
Ma l’asta si era squarciata e Piton era rotolato lungo il tetto rischiando finire impalato sulla punta della torre Ovest.
Grazie ad un tempestivo incantesimo scudo di James, era miracolosamente atterrato sul balcone del dormitorio delle ragazze di Tassorosso, ed ora era ancora in infermeria, privo di sensi, la testa bendata stretta su un trauma cranico appena curato. Madama Chips aveva confermato che una volta sveglio non avrebbe avuto alcun ricordo dell’incidente.
Avevano rischiato, aveva ululato un professor Lumacorno decisamente fuori di sé, di essere accusati di omicidio. Ma a quelle minacce, con insolente indifferenza, James aveva sbadigliato e si era passato una mano nei capelli in quel gesto che sembrava casuale.
Ora, tuttavia, non si stupiva di come Lily facesse sembrare l'episodio una cosa sporca er infima; era una cosa sporca ed infima sotto tutti i punti di vista.
Sirius, intuendo che Lily non aveva intenzione di cercare vendetta quella sera, lo tirava impaziente per un lembo del pigiama. James seguì l'impaziente strattone dell'amico, ma vide il fuoco del caminetto ardere come attraverso uno specchio negli occhi verdi di Lily, e una luce argentea scivolarle delicatamente sulla guancia.
-Ragazze…- sbuffò l’amico –È solo preoccupata per Mocciosus- e vedendo demolito il morale dell’amico, si affrettò ad aggiungere -Le passerà-
Ma James non lo stava più ascoltando, notò una panca per il corridoio e le assestò forte un calcio, trattenendo un po’ della violenza che avrebbe voluto infliggervi.
Non riusciva più a provare l'eccitazione di prima per la loro “escursione serale”, e si sentiva esattamente senza sentimenti, come lo accusava Lily.
Per tutta la notte, nello sguardo pensieroso del cervo Ramoso, i Malandrini videro per la prima volta scarsa stima di sé.

  
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