Videogiochi > Final Fantasy XV
Segui la storia  |       
Autore: Angel_SG    17/04/2017    1 recensioni
E se la morte non fosse la fine? Se fosse solo l'inizio di qualcosa che non siamo riusciti ad ottenere nella nostra vita?
La felicità, per esempio?
Nella Tokyo di oggi si snodano le storie di quattro ragazzi apparentemente normali, ma che conservano senza saperlo un legame che trascende il tempo, sfida la logica e ti lascia quella sensazione che ti permette di sentirti a casa anche accampato per fare un semplice falò in spiaggia.
Quando il giovane Noctis arriva a Tokyo e incontra 3 bizzarri ragazzi, pensa di aver fatto delle semplici conoscenze: ma allora cos'è quel senso di pace e famiglia che sente ogni volta che sta con loro? E cosa significano quegli strani sogni che non lo lasciano dormire la notte?
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I will be with you...Always

 

 

Mi chiedo ancora da che tipo di spiritello impazzito io fossi posseduto quando ho deciso di andare con questi ragazzi; non li conosco per niente e apparentemente non abbiamo niente in comune...a guardarci dall'esterno si direbbe che non siamo altro che un catorcio assemblato con pezzi raccolti a caso.

 

E' solo che nel momento in cui li ho visti andare via, ho come sentito che ci fosse qualcosa di sbagliato, come se fosse destino che li incontrassi e andassi con loro, per poi ritrovarmi in questa sottospecie di bar a bere caffè nero bollente.

 

Oh Dei, e pensare che non sono neanche credente.

Devo essermi estraniato un po' troppo perchè vedo tutti gli sguardi rivolti verso di me e mi rendo conto che devono avermi chiesto qualcosa alla quale non ho risposto.

 

-Come dite? - chiedo sapendo di fare la figura le cerebroleso...e mannaggia a me.

 

-Volevo solo sapere come ti stai trovando a Tokyo...vieni da Osaka, no?- chiede Ignis paziente.

 

-Oh be...non ho avuto il tempo di visitarla, sono arrivato solo ieri.- rispondo prendendo un sorso di caffè.

 

-Wow, quindi ti ho incontrato subito dopo il tuo arrivo...è fantastico non trovi? - Prompto è il massimo dell'esuberanza, mi mette quasi a disagio.

 

-Ehm...bè, non saprei...- dico leggermente in difficoltà e spero vivamente che la discussione cambi toni...sento come se stesse per arrivare un battutaccia.

 

-All we need is love...love is all we need! - Gladio canta con voce stonata e sento l'impulso di picchiarlo.

 

-Non hai niente di meglio da fare che rompere? - borbotto frustrato.

 

-Vuoi scherzare? Sfotterti è praticamente un idillio.- dice incrociando le braccia muscolose al petto e fissandomi con un ghigno.

 

Apro la bocca per protestare, ma non ho una risposta pronta.

 

-Ok – dice Ignis alzando le mani in segno di resa – 1 a 1, palla al centro. - sorride serafico.

 

-Tzè...come ti pare – dico rimettendomi indietro contro la spalliera della sedia. -

 

-Credo sia il caso di andare – dice Ignis, guardando l'orologio – La seconda ora inizia tra poco.

 

Gladio alza la mano per fare cenno a qualcuno e d'improvviso spunta un vecchio, che penso sia il proprietario.

 

-Hey Cid, ci porti il conto? Mi sa che dobbiamo andare a scuola...o ad Ignis verrà un infarto.

 

-Ciao ragazzi, ahh Ignis meno male che almeno tu hai la testa sulle spalle...non come questi due scavezzacollo! - e detto ciò tira le orecchie sia a Gladio che a Prompto.

 

-Ahi Ahi dai Cid mi fai male – ribatte Prompto petulante.

 

-Si si – li lascia andare – Vedrai come ti faccio male se non la pianti di scattare foto a Cindy.

 

-Non ti preoccupare...- risponde Gladio e si volta verso di me – Pare abbia trovato un nuovo soggetto! - scoppia a ridere in modo sguaiato.

 

Vedo Prompto annuire più volte velocemente con la testa.

 

-E' molto fotogenico! - sorride.

 

Qualcuno mi uccida adesso, per favore...tutto pur di evitare questa colossale figura di merda.

 

-E tu? Sei nuovo? - mi chiede curioso.

 

-Sono arrivato ieri...- rispondo semplicemente.

 

-Capisco...- forse si aspetta che io mi presenti per primo, ma quando non lo faccio mi porge la mano.

 

-Io sono Cid...e tu saresti?

 

-Noctis...Noctis Caelum – dico sapendo già che conoscerà il mio cognome...purtroppo.

 

-Caelum? Il figlio di Regis? Conoscevo tuo padre quando eravamo adolescenti...non lo vedo da un po'...ho sentito che ha fatto carriera...

 

-Fatto carriera è un po' un eufemismo – aggiunge Gladio.

 

-Tu taci se non ti vuoi ritrovare al posto della portata principale del pranzo di oggi.- Cid lo fulmina con lo sguardo ed io rido di conseguenza.

 

-Cid e Gladio hanno un rapporto esilarante – mi bisbiglia Prompto facendosi più vicino a me e abbassando il tono di voce.

 

-Guarda che ti sento, mangiapane a tradimento...- borbotta Cid, ma è più bonario di quanto si potrebbe pensare.

 

-Questo giro lo offro io in onore del nuovo arrivato...ora filate a scuola, fannulloni!

 

Ci alziamo tutti e io perdo solo qualche secondo in più a guardare quel vecchio così strano.

 

-Posso esserti utile Noctis? - mi chiede bonariamente e ho l'impressione che sappia cosa voglio chiedergli.

 

-Bè io...non vivo sulle spalle di mio padre, sono suo figlio ma non...- mi fermo e mi sento un'idiota, perchè odio che la gente pensi che il figlio di Caelum sia un mantenuto, solo perchè mio padre è quello che è.

 

-Ho capito...- si volta a pulire il bancone e faccio per andarmene.

 

-Ah Noctis...- mi richiama e io mi fermo per ascoltarlo.

 

-Sai il ragazzo che mi dava una mano con le consegne è andato al college, quindi mi ha lasciato in carenza di personale...se ti va puoi darmi una mano dopo la scuola...tu fai qualche lavoretto per me e io arrotondo un po' le tue finanze. - lo butta lì serio, come se stesse parlando del tempo.

 

-Si...certo, passo oggi dopo le lezioni se vuoi...

 

-Facciamo domani...oggi goditi il tuo primo vero giorno a Tokyo.

 

-Ok...allora a domani- lo saluto alzando una mano e poi me la filo.

 

I ragazzi mi stanno aspettando fuori e sono sorpreso della cosa.

-Ce ne ha messo di tempo, sua altezza. - Gladio non perde occasione.

 

-Bè ragazzi non voglio fare tardi per il compito...io vado, ci vediamo più tardi a lezione di mitologia...puntuali mi raccomando..- Ignis si volta a guardarmi – E' stato un piacere Noctis...a presto allora.

 

-A presto – dico, e mi trovo a sperare che sia davvero presto.

 

* * *

 

La giornata stava continuando nel peggior modo possibile: i professori non erano per niente intenzionati a lasciarmi perdere, ognuno aveva fatto una bella presentazione in grande stile nel momento in cui ero entrato nell'aula del loro corso...e desideravo davvero che si aprisse una voragine e che mi inghiottisse.

 

Mentre passo per i corridoi diretto alla mensa sento qualcuno chiamarmi.

-Hey Noct! - è Prompto che corre a perdifiato verso di me.

 

Mi fermo e mi volto a guardarlo senza nessuna espressione in volto, aspettando che dica qualcosa.

Lui si piega in avanti e poggia la mani sulle ginocchia, ansimando mentre cerca di riprendere fiato.

 

-Ti ho cercato per tutta la scuola – riesce a snocciolare sorridendo.

 

-Stavo andando a mensa – dico come le fosse la cosa più ovvia del mondo.

 

-Si...l'avevo immaginato – dice ridendo.

 

Io non rispondo, mi volto e faccio per rimettermi in cammino, ma la sua voce mi blocca.

 

-Peccato che la mensa sia dall'altra parte! - lo dice ridendo, ma l'idea che mi stia prendendo in giro non mi sfiora neanche per un istante...finora nessuno aveva avuto un tale libertà, nessuno aveva riso di me; eppure con questo ragazzo...tutto sembra normale.

 

-Saresti così gentile da indicarmi la strada? - chiedo rassegnato poggiandomi la mano sulla fronte.

 

-Meglio! Ci andiamo insieme! - il suo sorrido è così genuino che mi ricorda quello di un bambino.

 

Mi poggia le mani sulle spalle e comincia a guidarmi nella giusta direzione.

 

-Tranquillo è solo questione di abitudine, all'inizio si perdono tutti qui dentro.

 

Gli sorrido di rimando, ma non so quanto sia vero quello che dice; credo di averlo inquadrato abbastanza bene da potere dire che è il classico tipo che dice la cosa che ti fa stare meglio.

 

-Lo sai che non ti credo neanche un po', vero? - dico ironico.

 

-Si, lo supponevo, andiamo dai! - quando arriviamo in sala mensa mi indica subito un tavolo, dove vedo seduti Ignis, Gladio e altre due ragazze che non ho ancora conosciuto.

 

-Hey ragazzi sono riuscito a recuperarlo! - esclama Prompto vittorioso.

-Stavamo già per mettere un annuncio per le persone scomparse. - neanche a dirlo chi aveva pronunciato questa frase.

Sto per rispondere quando una delle ragazze mi precede.

 

-Lascialo stare, non fare l'antipatico come il tuo solito.

 

-Oh Dei Iris, con te e Prompto tra i piedi sua altezza dormirà sicuramente sonni tranquilli. - quel tale mi sta proprio sulle palle.

 

-Ragazzi siete incorreggibili – interviene l'altra ragazza, poi si volta verso di me – Io sono Cindy, piacere!- mi fa l'occhiolino ed io non posso fare a meno di sorriderle di rimando, poi collego il suo nome ad un ricordo.

 

-Sei la nipote di Cid? - chiedo osservandola mentre guarda me e, allo stesso tempo, tiene le mani tra Iris e Gladio, che hanno cominciato a litigare, nel tentativo di separarli.

 

-Hai conosciuto il nonno? Wow hai fatto presto! Comunque si, sono io. Come ti stai...- sbuffa esasperata, probabilmente disturbata dal casino che stanno facendo Iris e Gladio e tira un pugno sulla testa di quest'ultimo!-

 

-Cazzo Cindy, mi ha fatto male! - Urla Gladio infuriato – Hai la femminilità di un cassonetto dell'immondizia, ringrazia che, almeno all'anagrafe, risulti una donna, o ti avrei già gonfiato per questo affronto.

 

L'aria si gela e potrei giurare che da dietro Cindy si stia levando un aura di funesta ira.

 

Per farla breve, i due cominciano a litigare come scimmie impazzite e Ignis scosta un po' la sedia per allontanarsi, poi mi fa cenno di sedermi vicino a lui.

 

-Credo che Cindy volesse chiederti come ti stai trovando a scuola...- mi sorride rassegnato.

 

-Bè...non è male – traduzione: fa cagare, ma vabbè!

 

-E' solo questione di abitudine...

 

-Si lo spero – mi lascio sfuggire.

 

-Sai Ignis – interviene Prompto – Non capisco davvero come facciano Iris e Gladio avere lo stesso sangue, sono gli opposti.

 

-Sono parenti? - chiedo stupito.

 

-Fratello e sorella...- risponde Ignis prontamente. - E si, non si somigliano affatto.

 

Il pranzo passa così, fra un battibecco e l'altro, mentre Gladio non ne lascia passare una, rischiando di mandarmi fuori di testa almeno 10 volte.

 

Quando alla fine si alzano tutti per pagare, perdo un attimo di tempo per controllare il cellulare e vedo 7 chiamate non risposte da mio padre...che puntualmente ignoro.

 

Mi avvicino alla cassa insieme a Gladio, senza dire una parola, ma quando arriva il momento di pagare mi rendo conto dell'orrore degli orrori: ho lasciato il portafogli nell'armadietto...che si trova nel lato opposto della scuola.

 

Sto già diventando rosso e verde per la vergogna, quando Gladio mi sorpassa.

 

-Allora io ho preso una pizza, una coca, poi c'è la sfoglia e l'aranciata di mia sorella Iris...- apre il portafogli e tira fuori le banconote – E pago anche io conto del nuovo arrivato...non sia mai che non si facciano gli onori di casa.

 

Non dico nulla e, una volta che lui ha preso il suo resto, mi avvio fuori dalla mensa.

 

-Grazie...- bisbiglio, imbarazzato...con l'intento di fustigarmi nel appena avrò messo piede a casa.

 

-Sai – dice lui ridendo – Quando sono arrivato qui Ignis è stato il primo con cui ho legato...e dopo la terza volta che è stato costretto ad offrirmi il pranzo perchè dimenticavo il portafogli ovunque, ho imparato a tenere i soldi nell'astuccio...almeno li ho sempre con me – scoppia a ridere e poi continua a parlare – A buon rendere, vostra maestà!

 

Il tono che usa è lo stesso che ho sentito tutto il giorno: canzonatorio e irriverente, ma stavolta riesco a percepire qualcosa di più...sento quasi come se fosse...protettivo.

 

Mi do mentalmente dell'idiota.

 

Arriviamo di fronte all'aula della prossima lezione e vedo che lui entra con me; probabilmente seguiamo lo stesso corso.

 

-Anche tu a letteratura II? - mi chiede sconsolato.

 

-Mal comune mezzo gaudio! - rispondo io prima ancora di avere il tempo di pensare.

 

-Ahahah già – prende posto nell'ultimo banco a sinistra.

 

Io resto lì a guardare il posto vuoto accanto a lui, non so perchè ma c'è qualcosa che mi impedisce di voltarmi e cercarne un altro, poi la sua voce mi riscuote.

-Hai intenzione di sederti o no? - ancora quel tono canzonatorio.

 

-Tzè...- getto la cartella a terra e mi siedo accanto a lui.

 

Il professore entra in classe e ci alziamo tutti per salutarlo; quando ci risiediamo tiro fuori il libro di testo e un quaderno a righe, ma Gladio mi passa al foglio un foglietto bianco ripiegato.

Lo apro e leggo cosa ha scritto:

 

Ti servirà un foglio a quadri!

 

Inarco un sopracciglio e lo guardo dubbioso, poi scrivo la mia risposta.

 

In letteratura di solito si usa il quaderno a righe...

 

Lui ride ancora.

 

Infatti non intendevo per la letteratura...

 

Quando leggo mi volto a guardarlo confuso, lui mi prende il foglio dalle mani e scrive qualcos'altro.

Solo due parole.

 

Battaglia navale!

 

Devo faticare non proprio per non scoppiare a ridere.

Mi volto a guardarlo e lui mi guarda con aria di sfida, ma in realtà si vede che si sta divertendo.

Non gli rispondo, ma tiro fuori un quaderno a quadri e strappo un foglio.

 

-Quando vuoi...- mimo con le labbra e lui evidentemente mi capisce, perchè si china sul suo foglio e comincia a disegnare lo schema di “Battaglia Navale”.

 

Passano non più di 10 minuti, fino a che il professore non si accorge di tutto e coglie l'occasione per sbatterci fuori dalla classe.

 

-Bene! - dico sarcastico – E adesso? - incrocio le braccia guardandolo in cagnesco.

 

-Bè – dice lui, guardando l'orologio – La lezione finisce alle 15...abbiamo 40 minuti di tempo...

 

-E allora? - chiedo confuso.

 

-Caffè al bar di Cid, ovviamente! - si volta e comincia ad allontanarsi. - E stavolta offri tu.

Forse dovrei dire di no, dovrei mettere davvero la testa a posto...e mentre lo penso ho già infilato le mani in tasca e sto seguendo Gladio fuori da scuola.

 

-Idiota! - ribatto e lui si limita a ridere.

 

Mi sento leggero...non credo di essermi mai sentito così in vita mia.

 

* * *

 

Quando torno a casa quella sera, mio padre è seduto a tavola; cosa incredibile: ha cucinato...o almeno ci ha provato.

 

Mangiamo in silenzio come ormai capita sempre tra di noi; io non odio mio padre, ma io e lui siamo troppo diversi, non è che non voglia parlargli...è che semplicemente non so di cosa mai potrei parlare con lui.

 

Mangiamo ai lati opposti della tavola e ogni tanto sento il suo sguardo addosso, come se volesse parlarmi.

La cena fa abbastanza pietà e, probabilemte, lo sa anche lui, ma nessuno dei due dice niente.

Accendo la tv e il notiziario ci fa un sunto di tutto quello che è successo nella giornata.

Niente di troppo strano, se non fosse per un servizio che mi distrae dalla cena.

 

Gli scienziati stanno ancora cercando di capire questo strano fenomeno, oggi a Tokyo, per qualche secondo, il sole si è oscurato come durante un' eclissi di luna, fenomeno che era avvenuto solo poche settimane fa...”

 

Il servizio continua, ma non lo seguo molto, dalle poche conoscenze che ho di astronomia, non mi pare si possano avere due eclissi di sole nel giro di poche settimane, quindi deduco che il motivo sia un'altro.

Non mi preoccupo troppo, almeno fino a che non mi volto a guardare mio padre che sta stringendo i pugni e guarda la tv senza vederla davvero, con lo sguardo fisso nel vuoto.

 

-Papà...- provo a chiamarlo ma lui non sembra sentirmi – PAPA'! - urlo e lui sembra riscuotersi.

 

-Tutto bene? - chiedo stranito e lui prende un profondo sospiro.

 

-Si certo...è solo...è inquietante, tutto qui.

 

Mi stringo nelle spalle.

-Non sarà niente di che – e continuo a mangiare.

-Si...probabilmente hai ragione tu.

Quando finiamo la cena, sparecchio e lavo i piatti, poi mi dirigo nella mia stanza, ma mio padre mi ferma non appena salgo il primo gradino.

 

-Com'è andata a scuola? - mi chiede con uno strano sguardo ansioso.

-B-bene...- rispondo sconvolto – Papà che ti prende? Sicuro che sia tutto ok?

Lui sospira ancora una volta.

 

-Si...certo...

 

L'atteggiamento di mio padre è molto strano e quella sera ci metto più del solito ad addormentarmi e, forse per gli eventi della giornata, forse per quel suo strano comportamento, faccio un sogno ai limiti del reale.

 

Sono solo un bambino, sono in braccio a mio padre, mi sto stringendo forte a lui, in realtà sto solo fingendo di dormire, per godermi ancora un po' la sensazione di essere solo lui ed io.

Papà è strano da qualche giorno, non so cosa lo preoccupi, ma è diventato molto più attento a tutto quello che faccio.

Si avvicina un po' a me e mi volto dall'altra parte per non fargli capire che sono sveglio, lo faccio in modo casuale, come se avessi semplicemente deciso di cambiare posizione e lui non si accorge di nulla, ma nel farlo con una mano sposto il suo volto per sbaglio.

Sta piovendo, ci stia bagnando completamente, ma papà sembra non farci caso.

Poi stringe forte e mi sussurra della parole che mi entrano nel petto.

 

-Sarò al tuo fianco...per sempre!

 

Mi sveglio madido di sudore e con una strana stretta al petto.

Scendo in cucina per prendere un bicchiere d'acqua e sobbalzo un attimo quando vedo mio padre, sta dormendo sul tavolo.

D'istinto prendo la coperta che c'è sul divano e gliela poggio sulle spalle, poi torno a letto e cado in un sonno senza sogni.

 

 

 

 

N.d.A.

Buona Pasquetta a tutti!

Posto al volo il capitolo e fuggo...spero vi sia piaciuto.

Perdonate eventuali errori di battitura ma ero davvero di corsa e la mia rilettura non è stata precisissima.

Un beso a todos!!

Angel_SG

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy XV / Vai alla pagina dell'autore: Angel_SG