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Autore: Moon_Wolf    18/04/2017    1 recensioni
-È lui- mormora, forse senza fiato. In effetti è come se gli mancasse l’aria, sebbene razionalmente sia a conoscenza che è impossibile.
-Chi?- l’amico lo guarda come se gli fossero cresciute altre due teste, ma è abbastanza sicuro che quella mattina, quando si è guardato allo specchio, non aveva le sembianze di Cerbero.
-Lui… Virgilio-
Warning: Highschool!AU e oh, la storia contiene cliché. Siete stati avvertiti o voi che visualizzate. Enjoy
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Dante Alighieri, Virgilio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Canto I


Durante Alighieri, ma soprannominato Dante da che aveva memoria, non era un ragazzo come tutti gli altri. Da bambino non giocava nel fango, non si azzuffava come gli altri suoi coetanei dietro a un pallone. No, Dante era un ragazzo introverso, o come preferiva dire sua madre quando gli rimboccava le coperte, “speciale”.

Solo alle medie aveva compreso che era un modo per indorargli l’amara pillola, cospargendo di miele il boccale colmo di assenzio: ovvero che non sarebbe mai stato accettato dagli altri, perché troppo sensibile, o meglio troppo strano.

Preferiva infatti osservare le persone, piuttosto che interagirci realmente, creando storie fantastiche in un mondo ordinario e dai toni spenti. Così l’anziana signora, dai capelli raccolti in una treccia e con le buste della Coop, diveniva una megera sotto mentite spoglie che stava per preparare un incantesimo. L’uomo vestito ogni giorno di grigio, che era in realtà un impiegato di una multinazionale, un James Bond in incognito, e il barbone sui gradini della Basilica di San Lorenzo, e a cui sua madre dava sempre qualche spicciolo se lo aveva in tasca, diventava un esploratore. Il caro vecchio Jones ormai novant’enne, che aveva fronteggiato il nevischio a petto nudo e fatto chiasso e bevuto, né pensando mai ai figli o ai parenti, al denaro, all’amore o al cielo… Lui sì che ne aveva di storie da raccontare. Da bambino gli narrava di come venisse da Springfield, e avesse girato tutta l’America, e poi anche l’Europa, prima di stabilirsi lì con la inseparabile chitarra. Ricordava ancora come aveva pianto quando il suo caro amico era scomparso, ma felice allo stesso tempo, perché ora anche lui era tornato alla collina come tutti gli altri. (1)
Il non saper rapportarsi bene con gli altri, pertanto, lo aveva guidato attraverso quell’inferno che erano le medie, dove il preferire rimanere a casa di sabato per finire l’ultimo best-seller, piuttosto che uscire di notte in discoteca per ubriacarsi o fumare qualche canna, non ti rendeva popolare ma solo un secchione, nel senso dispregiativo del termine.
Tutto cambiò quando prese la decisione di iscriversi al liceo classico Galileo, una struttura alquanto disastrata in verità, per essere situato in una delle piazze più famose di Firenze.

Non che i compagni di scuola fossero migliori, i cervelli di gallina erano ovunque, o che lui fosse considerato qualcosa di più che un nerd sfigato, o che non ci fossero i professori il cui unico pensiero era ricevere la busta paga a fine mese, ma almeno qualcosa di buono secondo Dante c’era. Ora aveva degli amici, non quelli per convenienza che ti sorridono falsi mentre parlano male di te alle tue spalle, ma amici veri. Amici su cui poter contare, che erano con te nei momenti migliori così come in quelli più bui, e a cui volevi bene veramente. Qualcuno che spesso e volentieri volevi anche uccidere per la frustrazione, se l’omicidio fosse stato legale, e non perseguibile. Perché sì.

-Che stai scrivendo? – chiese Ovidio interrompendo i suoi pensieri, avvicinandosi alla panchina a bordo campo dove era seduto. Era l’ora di ginnastica, ma l’attività fisica non era il suo forte, e per questo motivo lo avevano relegato al ruolo di mascotte. E comunque non è che si fidasse tanto a stare in quella palestra. Come aveva detto in precedenza la struttura per mancanza di fondi non versava in ottime condizioni, anzi era pericolante, e quindi non era da escludere che da qualche parte vi fossero gatti morti misti all’intonaco.

-La Vita Nova(2), ho terminato quasi il dodicesimo capitolo. – rispose Dante, giocherellando con la stilo, mentre alzava finalmente il capo dal piccolo diario in pelle marrone. Doveva ancora scrivere di come aveva conosciuto i suoi amici, ma sarebbe stato per un’altra volta visto che il ragazzo non pareva volerlo lasciare in pace.

-Oh intendi il diario sulla tua vita sentimentale? Perché pensavo fosse inesistente- scherzò Ovidio. Era lì perché qualche minuto prima, si era dato il cambio con Catullo nella partita di pallavolo. -Se seguissi i consigli del mio Ars Amatoria(3), a quest’ora Beatrice sarebbe già ai tuoi piedi, amico. I miei metodi funzionano sempre, non sono forse io il ragazzo più popolare fra le studentesse e non solo?- terminò la domanda retorica con un occhiolino.

-Non ascoltare questo idiota, una donna non si conquista con parole fatte o frasi trovate su facebook- si intromise Saffo nella conversazione, e gettando un occhiataccia all’amico mentre legava i lunghi capelli rossi in una coda, in modo che le ciocche non le cadessero sugli occhi durante la partita. Disapprovava in pieno quel manuale su come “accalappiare” le fanciulle, ma in fondo non tutte avevano il suo amor proprio- E le studentesse di cui parli tu sono delle oche-

-Qualcuno è gelosa…- cantilenò Ovidio- ma so che mi ami in fondo. Ho sempre sostenuto che sei una tsundere-

-Tesoro, il giorno in cui mi piacerai, te ne accorgerai subito perché ci sarà l’apocalisse- ribatté Saffo incrociando le braccia, e con lo stesso tono canzonatorio di Ovidio. I due si punzecchiavano alla prima occasione, ma in realtà Dante sapeva che si volevano bene a modo loro. Anche se non l’avrebbero mai ammesso.

-Non ti preoccupare Saffo non ho intenzione di seguire i suoi consigli. Mi è bastata solo quella volta, grazie- disse Dante riferendosi a un certo fatto accaduto nel terzo anno, e il cui esito era stato quasi-disastroso.

-Ma quello è stato un incidente di percorso!- ribatté Ovidio- il piano era geniale- come tutti quelli, a detta sua, che aveva escogitato lui ovviamente.

-Mi è scostata quasi l’espulsione!- rispose Dante guardandolo male, e poi sbuffando perché sapeva che era una causa persa.

-Saffo entra in campo, tocca a te- la chiamò Orazio, gettando un occhiata verso di loro. Il ragazzo faceva infatti l’arbitro, e pertanto non poteva distrarsi dal gioco.

-Vengo, un attimo!- disse in risposta lei mentre si allacciava le nike nere.

-In che senso? – rise Ovidio, beccandosi così un ceffone, sorriso dolcissimo incluso- donna di poca fede, non volevo dire nulla di male!- esclamò melodrammatico.

-Ci credo, guarda… sicuro di non fare teatro, drama-queen?- disse Saffo correndo poi nella sua postazione.

Ov rise, strofinando la guancia indolenzita- la forza ce l’ha però, per essere una ragazza-

-Ovidio se hai finito di flirtare vieni- disse Orazio esasperato, mentre in campo Catullo che aveva ascoltato tutto se la rideva.

Dante scosse la testa, che aveva scritto prima? Ah sì, era rimasto al punto in cui avrebbe voluto uccidere i suoi amici. Meglio cancellare va, non voleva sembrare un assassino, sebbene certe volte lo esasperassero.

Guardò il resto della partita con poco interesse, e quando a vincere fu il gruppo capitanato da Saffo non si stupì. La ragazza era sicuramente competitiva, e mai si sarebbe lasciata battere da Ov, quindi che vincesse quest’ultimo era poco probabile. Personalmente, non ci avrebbe scommesso nemmeno un centesimo.
                                                      
                                                                                          *

La campanella era suonata dopo un breve lasso di tempo, e così il gruppetto costituito da Dante, Catullo, Ovidio, Orazio e Saffo si erano diretti verso la sala mensa del liceo, occupando il solito tavolo.

-Finalmente ricreazione, il momento più bello della giornata- disse Catullo sedendosi a gambe aperte, e tirando fuori dallo zaino un pacchetto di Fonzies al cioccolato, e offrendoli agli altri che declinarono gentilmente l’offerta- peggio per voi, non sapete cosa vi perdete-

-Lo sappiamo, Cat, lo sappiamo- disse Orazio, il più normale e pacato fra i suoi amici. E anche l’unico che non mangiava schifezze, ma tenesse al suo fegato- qualcuno sa che compiti ha dato il prof Pitagora per casa? Con il casino che c’era in classe alla prima ora non ho sentito nulla– ed essere all’ultimo banco con Ov certamente non aiutava.

-Poi te li passo in classe- disse Dante, addentando un tramezzino al prosciutto- piuttosto Cat come vanno le cose con Lesbia? Ultimamente non hai parlato molto di lei- dicevano infatti che amasse ficcare il naso dappertutto, ma la sua era solo curiosità.

Il veronese parve un po’ incupirsi- Le cose non vanno molto bene fra noi- borbottò.

-Perché, c’è mai stato un noi fra voi due?- chiese allora Ovidio con poco tatto, guardandolo perplesso.

-Ov…- Saffo e Dante lo guardarono male, mentre Catullo sprofondava nella sedia.

-Non guardatemi così, sapete bene che la loro relazione è iniziata con un semplice amici con benefici, quindi non vedo qual è il problema. Probabilmente avrà trovato qualcun altro che gli scaldi il letto la sera- terminò la sua sentenza, diretto. Ovidio non era cattivo o insensibile, era sempre pronto a difendere i suoi amici se fosse accaduto qualcosa o erano in pericolo, semplicemente non aveva peli sulla lingua. Il che non lo rendeva simpatico se non lo si conosceva bene.

-Ovidio per favore- disse Orazio- non migliori la situazione di certo-

-No ragazzi, Ov ha ragione- parlò Catullo con un tremulo sorriso che non raggiungeva gli occhi- avevamo chiarito che io e lei eravamo solo amanti, quando siamo finiti di nuovo un anno fa a letto insieme, dopo la prima volta ubriachi fradici al party di Pascal. Ma io, come un coglione, mi sono innamorato. Mentre lei ora sta con Celio – confessò, pronunciando il nome del nuovo bambolotto di Lesbia, con stizza. Orazio gli gettò un paio di pacche sulle spalle, non sapendo cosa fare per consolarlo.

-E quindi?- chiese a un certo punto Dante, quando il silenzio si era fatto quasi soffocante tra di loro, nonostante il chiacchiericcio degli altri studenti non si fosse certo fermato- hai intenzione di arrenderti?-

-E cosa potrei fare?- chiese guardandolo- Mettendosi con un altro pubblicamente, lei mi ha rifiutato-

-Questo non è il Cat che conosciamo tutti noi. Lui non si arrende, ma ci ride sopra e continua ad andare avanti finché non vince, finché non raggiunge il suo obbiettivo- disse Dante guardandolo negli occhi senza timore.

-Dante ha ragione, non mollare. Ma conquistala- si intromise Ovidio. Di solito lui era contro l’amore, sostenendo la bellezza di non avere legami o meglio catene, ma il limbo in cui viveva l’amico non era salutare. Lui la avrebbe mandata a quel paese, e si sarebbe già scelta un’altra ragazza, anche due volendo… ma sapeva che Cat non era così- Fa finta di non voler sapere nulla di lei, ignorala. E lei si accorgerà di quanto gli manchi, e in caso contrario, non sarà valsa il tuo tempo, né sarà stata degna del tuo amore- concluse prendendo un sorso dal suo milkshake alla fragola.

-Wow, non ci credo ma devo dar ragione a Ov- sdrammatizzò Saffo dandogli una stretta al braccio- è vero che lei si è fidanzata con un altro, ma voi non avete mai parlato dopo quella volta o sbaglio?- chiese la ragazza. Cat annuì- Ah gli uomini…- sospirò Saffo, chiedendosi mentalmente come il mondo fosse andato avanti e non fosse già bruciato a causa del loro stupido orgoglio maschile- appunto, se non avete mai discusso sull’argomento di essere esclusivi o meno, come puoi dire che ti ha tradito? Magari non sapeva nemmeno che tu provassi qualcosa per lei.-

-Comunque sia… noi siamo qui per te- disse Orazio, non aveva bisogno di molte parole per dimostrare che volesse bene a qualcuno. Erano i gesti che contavano per lui.

-Grazie ragazzi, questo conta davvero molto per me- disse Catullo sorridendo davvero stavolta. Poi si ricompose- e ora smettetela di guardarmi così, please. Non sono un cucciolo abbandonato-

-Davvero? E io che pensavo di dover portare già il gelato e commedie romantiche anni 90- scherzò Saffo.

-Ehy, Dirty Dancing era bello!- esclamò Cat, facendo ridere tutti gli altri.

Dante sorrise, pensando che spesso e volentieri gli pareva di essere finito in una sitcom come il Segreto, una di quelle che piacevano tanto a Manzoni, il loro prof di italiano, sebbene non volesse ammetterlo. Ma anche, che alla fine non gli sarebbe dispiaciuto poi così tanto, se poteva avere degli amici così meravigliosi e...

-Cambiando argomento, quando ti deciderai a dichiararti a Beatrice?- chiese Orazio, guardandolo divertito, il traditore.

Forse era stato avventato nel cancellare la teoria dell’omicidio, al momento non sembrava un’idea così cattiva.






 

 

1. Riferimento a Spoon River di Edgar Lee Master. Si tratta di un libro della letteratura d’oltralpe, americana per la precisione, pubblicato in Italia nel 1943 grazie alla traduzione di Pavese. Jones è un personaggio di cui si parla nella Collina, celebre componimento a cui si ispirò anche Fabrizio De André.
2. Se conoscete Dante, non potrete non sapere cosa sia la Vita Nova.
3. L’ars amatoria è un’opera di Ovidio, poeta latino, nel quale illustra tutti i modi per conquistare le cortigiane e comunque le donne poco di buono. Il poeta latino infatti, non metteva in dubbio il matrimonio o le donne oneste, a cui il suo poema non faceva riferimento.

 

Note dell’autrice

Salve a tutti.
Se siete arrivati fin qui vi meritate un biscotto, direi.
Questo capitolo è abbastanza introduttivo, e inizialmente doveva esserci l’incontro fra Dante e il nostro professore misterioso. xD
MA poiché si è dilungato, ho deciso di inserirlo nel prossimo capitolo, che non sono sicura di quando arriverà perché domani si torna a scuola, e pertanto il tempo che ho disposizione si riduce notevolmente.
Che altro dire? Beh posso dire ufficialmente, non che a voi interessi sicuramente, che mi sto sbizzarrendo con le citazioni in questa storia. E devo dire che è anche divertente.
E per ora è tutto, per cui… alla prossima.

P.S. un abbraccio a BicePortinari03, con la quale sclero alla grande su Dante. xD E grazie anche a Ciux_, i vostri commenti mi aiutano, anche per sapere se i personaggi sono OOC o meno. <3

 

   
 
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