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Autore: Kilar_BlueMoon    20/04/2017    3 recensioni
Instagram: @aetarnalumen
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❝Eevee Armor, arrogante, orgogliosa e sicura di se, tende sempre ad avere la meglio rispetto agli altri, ma questo fino a quando non farà la conoscenza di colui che la farà cambiare.
Colui che le terrà testa.
Colui che sfiderà l'impossibile.
Colui che viene da un mondo parallelo.
Colui che nasconde un grande segreto.
Riuscirà Eevee a scoprire quale verità nasconde?❞
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Genere: Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eevee
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Anime, Manga
Capitoli:
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«...Il patto non era leale. Sono passati tre mesi...»
«Ti sei appena risvegliato e vuoi già fare casino?»
«Dico solo che non é giusto.»
«E hai ragione.»
«Lo sai... Potrebbe tornare, e loro due sono gli unici in grado di fermarlo...In futuro.»
«Solo Aetarnal Lumen può sconfiggerlo... Ma nessuno è mai riuscito a padroneggiare tale mossa...»
«Ed è per questo che doneremo a lei ciò che la fa sorridere, così che un giorno, Aetarnal Lumen possa tornare...»
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Apri gli occhi.
Guardati dentro.
 
Vedo tutto bianco, e poi sfocato.
...Dove mi trovo?
 
Mi sento stanca, perchè non riesco a muovermi?
 
«...anf...»
 
Una mascherina copriva il mio muso, per aiutarmi a respirare.
D'un tratto, una presenza si avvicinò a me.
«...Eevee...! Mi senti...?» udii.
Una voce all'inizio storpiata, ma che poi riconobbi.
Gli feci un cenno col muso, chiedendogli di togliermi la maschera.
La sua zampa grigia me la tolse dolcemente.
«...S...Silv...er...»
Tremavo leggermente.
«...Ce l'hai fatta... I medici stavano perdendo le speranze...» disse con gli occhi lucidi.
«..ah...»
«Sono passati tre mesi...»
 
Tre mesi passati in questo letto d'ospedale?
 
«Come... Ci sono finita...?»
 
Silver si avvicinò di più a me.
 
«Vedi» iniziò a bassa voce «Gli abitanti del mondo Zarkanio ti hanno trovata... In una pozza di sangue e consapevoli del fatto che le loro cure non sarebbero bastate... Ti hanno riportata qui col portale...» mi spiegò.
 
Seriamente?
In quanto tempo è successo?
Una ferita del genere avrebbe dovuto farmi morire istantaneamente.
 
«Non ti azzardare mai più a fare una pazzia del genere. Intesi?!» mi rimproverò.
 
Annuii, per poi alzare di poco la coperta: avevo una fasciatura gigantesca sulla pancia.
 
 
Viva quindi?
Si, ma senza di Lui.
Zorua.
 
Sicuramente non c'è più, altrimenti sarebbe stato nell'altro letto di questa stanza.
 
Mi ricordo la nostra prima avventura folle nel manicomio, sembra un ricordo così lontano.
Almeno eravamo insieme, adesso no.
 
Non posso credere che sia morto.
Neanche lontanamente.
 
«Eevee...»
«Dimmi.»
«Papà e Zarken invece sono stati sepolti in quel mondo...»
«Buono a sapersi... Andrò a fargli visita.»
«C...Che?»
«Tre mesi in un letto?! Stai scherzando?!» tuonai ritornando in me.
Mi sentivo improvvisamente in grado di alzarmi.
 
Sentivo di dover andare nel mondo Zarkanio.
Mi tolsi di dosso la coperta e scesi con poca fatica dal letto.
 
«Ehi resta qua!» mi implorò mio fratello.
 
Vicino al letto vi era uno specchio:
Guardo lo specchio, ma stavolta è il mio riflesso che mi guarda.
Ho lividi sulle zampe e ancora qualche ciocca color rame.
Queste furono le conseguenze di chi stava per morire per colpa di qualcun altro.
Conseguenze di una che non è stata se stessa.
 
Mi stava venendo da piangere.
Ma non di fronte a Silver, no.
Non avrei pianto di fronte a nessuno che non fosse stato Zorua.
 
«Eevee...» disse cercando di avvicinarsi a me.
«ZITTO!» urlai con gli occhi lucidi, allontanandolo.
Indietreggiai, per poi correre fuori dalla stanza.
Corsi per i corridoi, per le scale, come se stessi scappando da qualcosa.
Alcuni cercarono di fermarmi, ma niente.
Io dentro quell'edificio non volevo restarci.
Sentii numerose fitte sulla pancia durante il tragitto, ma non furono così forti da farmi fermare.
Appena fuori, una grande folata di vento mi fece tornare al mondo.
Aria fresca.
Ripresi fiato: dovevo tornare alla villa.
Dovevo aprire un altro portale.
Zarken raggiunse il mondo leggendario per riavere indietro Zorua, ma come ci si arriva?
Qualcuno doveva pur saperlo.
Avrei voluto che andasse diversamente.
Sui miei libri non c'è mai stato scritto nulla.
Avrei voglia di bruciarli tutti.
 
Non avrei accettato di vivere senza qualcuno come Zorua, ero sicura del fatto che mi avrebbe fatto imparare più di chiunque altro.
Per lui sentivo davvero quella cosa che tutti chiamavano "amicizia".
Un qualcosa che avrebbe potuto superare il cielo, bastava crederci.
Qualsiasi cosa pur di riavere il mio migliore amico indietro.
 
Nel mentre che correvo come una matta, altri milioni di pensieri aggredirono la mia mente.
Cercai di prendere le strade più nascoste, le scorciatoie, fino a quando non arrivai al bosco.
L'odore di quella casa, dei ricordi, dell'odio.
 
Sembrava essere passata una vita.
Feci ancora qualche passo.
Davvero nessuno si era più riavvicinato qui?
O nessuno sapeva dell'esistenza di questo posto?
Non cercai risposte, non le avrei trovate.
Raccolsi solo la famosa pietra da terra.
Luccicava ancora.
 
«Posso farcela.» dissi riappoggiandola sul terreno.
Abbassai il muso, cercando di donare un po' della mia poca forza rimasta alla pietra.
Rimasi così per un bel po', ma non mi sarei mai arresa.
Finchè non si apriva il portale sarei rimasta così.
Skaor, quando ero piccola, mi disse che io ero speciale perchè avevo un potere particolare.
Un motivo in più che spiega il motivo per cui Zarken mi voleva morta.
 
In ogni caso, le scintille iniziarono ad essere evidenti: il portale finalmente si stava aprendo.
Col fiatone feci ancora qualche passo.
Il grande bagliore mi condusse nel mondo parallelo.
 
 
 
Un secondo.
 
 
 
Riaprì gli occhi.
Sembrava il paradiso: il sole batteva forte, la natura era rigogliosa.
C'erano gli abitanti che sorridevano alla loro vita, come se fosse sempre stato così.
Mi guardai attorno nel mentre che iniziai a camminare.
Rimasi talmente incantata dalla bellezza del mondo che non appena voltai lo sguardo in avanti vidi una statua di pietra di fronte a me: nulla di troppo grande, al massimo un paio di metri.
«Uh... ma è... Zarken...» realizzai.
«Oh... Esatto figliola...» udii da dietro.
Mi girai e vidi un anziano zoroark avvicinarsi a me.
«...Quando è stata fatta...?»
«È stata fatta di recente... All'incirca due o tre mesi fa, quando egli perse la vita in battaglia contro Skaor.»
Mi sentii leggermente chiamata in causa.
«Capisco...»
L'anziano mi guardò meglio.
«Ma tu... Non sei... Kilar?»
Abbassai le orecchie, ormai si era capito.
«Io... Non sono Kilar... Mi chiamo Eevee, Eevee Armor.»
«Oh caspita... Cosa mi tocca sentire... Come può Skaor averti ridotta in quello stato? Roba da pazzi...!»
Eh me lo sto chiedendo ancora caro.
«Non importa...»
«Quella brutta ferita alla pancia ti stava facendo dissanguare... Meno male che ti hanno salvata in tempo...»
Tutt'ad un tratto mi venne voglia di chiedergli cosa fosse successo dopo la battaglia.
Ho sempre adorato ascoltare storie da anziani: sono perle di saggezza, senza di loro non ci sarebbe storia.
Mi sedetti, e lui fece lo stesso.
«Come mai... Non... Mi fate nulla...?»
«Perchè Dio Arceus ha deciso di salvarci in tempo, ha deciso di dare un po' della sua forza per riportare in vita le tue vittime, perchè, tu di tuo sei solo colpevole di essere stata sfruttata da un essere senza cuore. Non è stata colpa tua alla fine, eri solamente sotto effetto di sostanze stupefacenti probabilmente.»
Mi stupii.
Dio Arceus?
Ma cosa?
«Un po' come Zarken fece con... Zorua...» dissi spontanea.
«Zarken sapeva che avrebbe perso, una parte di se stesso l'aveva donata al figlio, era consapevole della fine che avrebbero fatto entrambi. Ma avrebbe fatto di tutto pur di proteggerci. Lui ha combattuto per il suo popolo... Gli ha fatto solamente onore. Poi tu hai avuto la forza di ribellarti a Skaor, e se non ci fossi stata tu, saremmo stati messi tutti sotto il suo potere, per questo ti ringraziamo.»
Quindi ho fatto qualcosa di buono??
...Si.
 
Vidi l'anziano Zoroark iniziare ad alzarsi:
 
«Figliola, grazie. Ma non stare troppo qua, tra un po' si fa notte, non vorrai morire di freddo?» ridacchiò per poi andarsene.
 
«ASPETTI-» mi bloccai.
«uh?»
 
Forse... 
 
«Zorua è ancora qui?!»
«Zorua hai detto? Beh... Prova ad aspettare ancora un po'.» mi rispose.
 
Che cosa intedeva dire?
Diamine.
 
 
Rimasi immobile di fronte alla statua per un bel po' di tempo: la guardavo, ricordando tutta questa avventura.
Mi persi talmente tanto tempo nei miei pensieri che non mi accorsi neanche che il sole stava tramontando.
Il cielo più bello che io avessi mai visto: rosso più che mai.
Ed io ero lì ad ammirarlo da sola.
Avevo gli occhi lucidi.
Alzai la testa.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quanto mi manchi... 
 
 
 
 
 
 
Te lo dico Zorua...
Per ricordarti che sei importante, e non solo per me,
Ma anche per tutti coloro che hanno assistito a ciò che è successo qui.
Per quel poco tempo che abbiamo passato insieme sei sempre stato pronto a lottare,
A proteggere e a morire per ciò che ti stava a cuore.
Non mi abbandonare ora che mi sono ripresa.
Ricordo ancora i tuoi sguardi e i tuoi sorrisi quando volevi convincermi a dirti "grazie" per i favori che mi facevi, o per il semplice fatto di voler diventare mio amico.
Ed ora che potevamo ricominciare da capo... Te ne sei andato.
 
Ma io credo in te.
Io ti voglio bene.
...Ti sto ancora aspettando.
E so che tornerai.
Si! Ne sono certa, che tra un attimo sarai qui.
 
Tutto mi pare già piu difficile, 
Ma cerco di pensare a te,
Ed a tutti i momenti che abbiamo trascorso insieme.
So che tornerai.
Perchè tu...
Tu sei il mio migliore amico.
E non puoi... Arrenderti.
Io non posso stare senza di te, perchè ti voglio bene.
 
 
...E ho soltanto te.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Mi vennero le lacrime.
Non mi resi neanche conto di stare piangendo.
 
 
 
 
«Ho saputo che mi stavi cercando.»
 
 
Una voce all'improvviso. 
 
...
 
 
Inutile dire che per tutta la sera non ho più smesso di piangere.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
-Fine-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Oggi è il 20 di aprile.
Esattamente un anno fa,
20-04-2016,
pubblicai il prologo.
 
All'inizio non presi sul serio la situazione, visto che fu una mia amica a consigliarmi di provare a scrivere Aetarnal Lumen su EFP.
Fin da subito però vidi che giorno per giorno le visite aumentavano, così trovai la motivazione per continuare.
 
Quando arrivarono critiche, ci rimasi leggermente male all'inizio, ma non mi scoraggiai, avrei comunque continuato a scrivere.
Dopotutto siamo diversi: alcune tematiche possono piacere, ed altre no.
 
Conto adesso, ed Aetarnal Lumen oggi ha 3500 visite, che lo dico sempre, a qualcuno potranno sembrare poche, ma, contando di non essere andata a spammare la mia storia sotto fanfiction di altre persone, lo reputo comunque un piccolo traguardo.
 
Le recensioni sono arrivate da sole, a parte quelle di una certa persona, MA DETTAGLI-
 
<
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ma ricordate che io ho appena iniziato con Aetarnal Lumen.
Secondo voi è davvero finita qua?
Che giudizio date per ora?
Alla prossima.~♡
 
 
 
 
   
 
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