Ciao a tutti i vampiretti …
siete curiosi di sapere quale sarà la sorpresa? Allora continuate a seguire
perché lo rivelerò molto presto…
Leggete e commentate!!
Il
ritorno
Leah pov
Ero al settimo cielo: la mia famiglia stava alla grande, la pericolosa
sanguisuga era sparita e Jacob era il mio Lupacchiotto personale e dico
personale, perché se qualche altra ragazza aveva osato avvicinarsi al MIO uomo
mutaforma gli spaccavo il muso … ma potevo stare tranquilla visto che ero l’unica
“licantropa” nel giro di kilometri.
Seth era andato a cacciare per lasciarci un po’ di privaci, così ne
approfittammo per discutere di amore, di lettere e altri argomenti smielati…
non avevo mai parlato in modo così spontaneo e sincero con una persona, perché
dopo la coltellata di Sam mi ero chiusa a riccio, in più mio padre era morto e
come una sfigata non potevo avere l’imprinting con nessuno.
A proposito di imprinting Jake attaccò un discorso strano, ci girava in
torno ma non arrivava mai al dunque:
-Leah senti, ma ultimamente hai… hai, notato qualche cambiamento in te…
stessa-
- perché cosa ho, non ti piacio? Sono brutta ecco lo sapevo dopo che mi
è venutto quel maledetto ciclo mi sono spuntati
tutti brufoli sulla faccia. Capisco … cercherò di usare delle creme
specifiche…-
Oddio ma che dicevo, creme io non sapevo neanche se esistessero le
creme anti brufoli.
-come hai detto ciclo, vorresti dire che tu puoi avere figli? Cioè, te
non eri in menopausa?che è successo?-
- veramente non so neanche io cosa cacchio mi è preso dopo la nascita
di quel mostro: sono felice, come se qualcosa mi tirasse su, forse sarai tu?-
-hai detto dopo la nascita del mostro … anche se non avrei mai pensato
di dirlo, dovremo chiedere al capo succhiasangue.
Magari lui ti può aiutare?-
A quelle parole mi alzai e cominciai a sclerare come non avrei mai
fatto:
-cosa? Tu vuoi che mi faccia toccare da le schifose mani di un
succhiasangue? Infondo succede a tutte le donne è naturale, Jake sono
felicissima, va bene così non voglio sapere perché, rovinerei tutto se ci
dovesse dare una notizia cattiva…-
Non ci stavo con la testa mi veniva da urlare, urlare contro tutti
persino il mio amore, non mi stavo controllando. Sapevo che da lì a poco mi
sarei trasformata così andai nella grotta, mi tolsi i vestiti e comincia ad
avere spasmi di rabbia e compunzioni, infine con un balzo uscii già trasformata
dalla grotta.
- vieni qui, non volevo ferirti; mi devo ancora abituare al tuo lato
fragile…-
Mi avvicinai con cautela a Jake, adoravo quando mi accarezzava sotto al
collo, mi faceva rilassare, era la mia cura i miei anti depressivi.
-Leah, non puoi immaginare quanto ti voglia bene, per questo voglio che
tu ti faccia visitare… non voglio che tu stia male e visto che se andassimo ad
un ospedale ti prenderebbero per una malata terminale, il Signor Cullen è l’unica
soluzione-
Bene adesso lo chiamava anche “Signor Cullen”, inchiniamoci alla
vampiresca maestosità del capo succhiasangue…
Non mi sono mai andati a genio i vampiri, prima cosa perché ci avevano
ridotto a essere animale e seconda cosa
perché ci avevano fatto soffrire; si volevano far perdonare dandoci pasti e
vesti puzzolenti , ma non bastavano per avere la nostra comprensione.
Infondo ci volevano aiutare e ora che la neonata pericolosa se ne era
andata non cera motivo di non andare a trovarli almeno per farci sentire. Ma
sentimi, sono proprio cambiata!
-allora, che ne dici? Facciamo un salto?-
Andai di corsa a trasformarmi e torna a braccia aperte da Jacob; dopo
una miriade di baci appasionati che gli diedi riuscì a staccarmi dalla sua
bocca.
-Mia manca tanto la mia mamma …-
-o povera bimba, allora ti ci porto subito-
E dopo una risata fragorosa si alzò e urlo mentre si trasformava:
- andiamo a casa LUMACA!!!!-
- questo proprio non dovevi dirlo…-
Con un solo slancio mi trasformai e superai Jake; correvo, sentivo il
vento tra il pelo ormai troppo lungo, sapevo che Jacob rimaneva dietro per
farmi vincere…
“ fai sul serio cucciolo!”
“ va bene lupa, vediamo chi è più veloce”
Il suo punto di forza erano i salti,ma un suo salto non può essere
paragonato a 10 m al secondo della mia corsa; non mi sforzai più di tanto perché
sapevo che ci voleva molto per Forks e non avrei retto kilometri e kilometri di
corsa.
Cercai di pensare il meno possibile volevo godermi il momento: sentivo
solo il rumore delle foglie degli alberi scosse dal nostro passaggio, eravamo l’uno
accanto all’altra ci spalleggiavamo a vicenda, questa volta eravamo in due, non
ero sola a correre.
Ci fermammo su una rupe li intorno per avvisare Seth della partenza e
senza volerlo ululammo insieme nello stesso momento. Volgemmo lo sguardo alla
luna che illuminava i nostri corpi e cappimmo che non saremmo stati mai da
soli.
Come era? Grazie di nuovo a tutti siete
fantastici!!
MORSETTI
FRACKIA ^^