Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: thunder94    23/04/2017    0 recensioni
Questa non sarà una storia incentrata sui maghi più famosi di Fiore o su qualcuno che è vicino loro. Quello che si vedrà sarà un viaggio di un giovane ragazzo, semplice, che lotterà per raggiungere e allo stesso tempo cambiare un destino già scritto. Sarà l’inizio della leggenda di colui che verrà chiamato Occhi di Volpe
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LA VOLPE E LA GATTA
 
In città non si faceva che parlare di un ladro abilissimo, capace di svaligiare qualunque cosa, anche se si provvedeva ad utilizzare i migliori sistemi di sicurezza. Era davvero una cosa stranissima anche perché molte volte si trovava del fuoco sulla scena del crimine. Le forze dell’ordine non sapevano come fronteggiare questa situazione e in città ormai non si faceva che parlare di questo ladro fenomenale, addirittura si erano creati veri e propri fan club. La sua identità rimaneva un mistero così come anche il motivo della sua comparsa e del perché rubasse. In città giunse Hiro, mancava solo la bestia che era lì e avrebbe finito il suo compito quindi senza perdere tempo, usando i suoi poteri, andò alla sua ricerca. Dopo un po’ si ritrovò davanti ad una banca, la zona sembrava tranquilla tranne per il fatto che ad un certo punto scattò l’allarme e da una finestra uscì questa figura con un borsone sulle spalle che saltò agilmente sul tetto per la fuga. Hiro subito si mise al suo inseguimento saltando anche lui sul tetto e rincorrendolo. Il ladro se ne accorse e accellerò per sfuggire all’inseguitore ma non sapeva con chi aveva a che fare. Il moro allora decise che era il momento di fermarlo e si trasformò con una sola coda e con un potente scattò si fermò davanti al ladro.
<<Ora basta scappare, sai che non si ruba?>>
<<Ma chi diavolo sei??>>
Alla domanda Hiro rimase sbalordito, si aspettava un uomo e invece sentì la voce di una donna.
<<Ma sei una ragazza???>>
<<Che genio…>> si levò il cappuccio mostrando un viso di una ragazza molto bella, dai lineamenti gentili e delicati, capelli neri con riflessi blu <<Sai che non si risponde ad una domanda con un’altra domanda?>>
<<Io sono Hiro ed il tuo nome?>>
<<Non ti importa…>> e gli fece una linguaccia.
<<Beh comunque ho il compito di portarti indietro o con le buone o con le cattive>>
<<Aspetta ma quindi ti ha mandato l’esercito privato? Col cavolo che torno in cella e poi da quando hanno la volpe da comandare? Volpe ti sei fatta abbindolare?>>
<<Beh diciamo che io e la volpe abbiamo stretto un patto…>>
<<Non sei la volpe tu? Ma che…la volpe che stringe patti…ahahahhahahahahhahahaha>> e rise per molto tempo, a quanto pare non ci credeva.
<<Ecco…quando hai finito posso prenderti e già che ci sono riportare quello che hai rubato indietro?>>
<<AHAHAHAHAHHAHA e secondo te io faccio tutto questo senza dire una parola?>>
<<Lo spero non voglio farti male…>> in quel momento venne colpito allo stomaco dalla ragazza infuriata.
<<Solo perché sono una ragazza non vuol dire che mi devi trattare con i guanti!!!>> e si rimise a correre.
Hiro si rialzò indolenzito, non si aspettava una tale forza e nemmeno una tale velocità. Inoltre era un po’ frastornato proprio da quella ragazza, la faceva divertire in fondo. Si rialzò e di nuovo0 si mise al suo inseguimento. I due corsero per molto tempo sui tetti della città finché non riuscì a portarla in un vicolo cieco.
<<Ora non puoi andare da nessuna parte>>
<<Ma lasciami in pace diamine! Voglio solo stare libera>>
<<Se non rubassi potrei anche lasciarti andare…>>
<<Cosa te ne frega di quello che faccio, lasciami in pace>>
<<Allora non posso>>
In quel momento la ragazza gettò a terra il borsone e si ricoprì di fiamme color blu notte e iniziò ad attaccare il moro, senza però aver alcun effetto su lui che schivò facilmente ogni attacco. Lei ci provò senza sosta finché, persa la pazienza, decise di abbandonare la sua forma umana e apparire sotto la sua forma di bestia, un enorme gatto ricoperto di fiamme blu e due occhi d loro diverso. Alla vista della bestia a due code la città andò nel panico, persone terrorizzate che correvano presso il luogo sicuro più vicino, mentre le forze dell’ordine provavano ad intervenire ma senza alcun mezzo efficace. Il demone iniziò a devastare buona parte della città con le sue sfere infuocate ma a fermarlo ci pensò Hiro che con un gran balzo lo prese in pieno con un potete gancio destro destabilizzandolo. La bestia lo guardò con aria ancor più infuriata e si avventò su di lui ma Hiro poteva contare sulla sua statura e velocità rendendo difficile il compito di colpirlo. Ogni tentativo del demone risultava inconcludente e lo portò di nuovo a tornare alla sua forma umana.
<<Vuoi arrenderti?>>
<<Non lo farò mai, io non ci torno in quel posto a marcire>>
Si ricoprì nuovamente di fiamme ma questa volta però sembrava che avesse qualcosa in mente ed in effetti era vero: cominciò a modellare le fiamme sul suo corpo, prima creò degli artigli, poi delle orecchie e infine due code che spuntavano dietro di lei. A quanto pare aveva deciso di copiare la trasformazione di Hiro e effettivamente fu una buona scelta perché ora la ragazza sembrava anche più forte di quando era in forma bestiale. Hiro sbalordito da quella ragazza così astuta si fece per un po’ sopraffare finché decise che era il momento di farla finita e si potenziò con la seconda coda. Il combattimento tra i due durò non molto, anche se con la nuova trasformazione la ragazza era diventata più forte, Hiro lo era comunque di più anche se stava usando solo due code per pareggiare il livello con la sua avversario, tuttavia il moro non dava segno di voler concludere lo scontro anzi sembrava divertito, si capiva che la stava studiando e voleva vedere fin dove poteva spingersi. La lotta durò quasi tutta la giornata finché ad un certo punto la ragazza, ormai stanca per il lungo scontro, si accasciò a terra con il fiatone. Anche Hiro era provato ma non quanto lei, in fondo aveva solo schivato e prato gli attacchi di quella ragazza così determinata. Decise poi di sedere di fianco a lei per riposarsi.
<<Non sei niente male>>
<<E tu troppo ostinato dannazione...e troppo forte...solo perché è la volpe ed io sono quella meno forte>>
<<Ed invece sei forte ed hai anche un buon occhio, hai capito che potevi essere più forte imitandomi>>
<<Non è comunque bastato...quindi mi porterai di nuovo in cella? Sei solo un cane dell’esercito...>> mentre diceva queste parole una lacrima le comparve sul viso.
Hiro la guardò, iniziò a dispiacersi per lei, sicuramente non era stata una bella vita quella che aveva vissuto finora con l’esercito, chiusa e studiata come una cavia da laboratorio. Si mise in piede tornando normale e guardando il panorama.
<<Io non sono un cane dell’esercito, per colpa mia della gente stava per morire e voglio farmi perdonare ma non solo. Ricordati che possiamo sempre decidere cosa voglia essere e anche se siamo demoni, nessun ci vieta di far del bene>>
<<Mi vedi come un nemico allora?>>
<<Ti vedo come una persona da salvare ed è quello che voglio fare>>
Si avvicinò a lei e le allungò la mano. Lei per un attimo osservò la mano del ragazzo e stava per rifiutarla ma più lo guardava negli occhi, più vedeva una forte determinazione poi quel sorriso che le stava offrendo la metteva in agitazione, si sentiva strana e come una macchina le afferrò la mano e stringergliela e rialzarsi.
<<Da come parli sembri un eroe...>> disse lei per sdrammatizzare.
<<Perché no, mi piace l’idea dell’eroe>> rispose sorridendo.
<<Se vuoi fare l’eroe dovresti avere un nome da eroe o no?>>
<<Penso che hai ragione...>> dalla tasca afferrò una piccola maschera, sufficiente per coprirgli la parte degli occhi <<Che ne dici di...Occhi di Volpe?>>
<<Un po’ banale...ma mi piace...>> rispose lei che, vedendo di nuovo il sorriso di lui, era leggermente arrossita e non voleva farglielo notare.
<<Comunque il mio nome è Stella...>>
I due, mano nella mano, camminarono per la città parlando del più e del meno, come fossero amici finché non giunsero nella zona dove Hiro era arrivato e dove vi era già un elicottero ad attenderli. Stella era titubante, non ci teneva a tornare ma la stretta forte della mano di Hiro ed il suo sguardo così rassicurante le fecero cambiare idea e ii due salirono a bordo per far ritorno alla base.
Giunsero alla base senza problemi e come era successo per gli altri anche Stella venne prelevata dagli scienziati e rinchiusa con gli altri.
<<Bel lavoro ragazzo, grazie a te le bestie sono tutte rinchiuse>>
<<La ringrazio Comandante…>> ma non era del tutto soddisfatto.
<<Ragazzo problemi?>>
<<Perché li tenete rinchiusi?>>
<<Sono bestie pericolose con poteri enormi, già una sola di loro è in grado di distruggere una città pensa tutte insieme>>
<<Ma lei non ha mai provato ad avere un contatto con loro? Parlarci?>>
<<Non ce n’è bisogno ed ora se vuoi scusarmi…>>
Hiro non aveva proprio voglia di concludere così la discussione e allora si trasformò con una sola coda scatenando il panico tra i soldati. Il Comandante si girò di scatto e velocemente puntò la pistola contro il moro.
<<Ragazzo cosa diavolo fai??? Devo presumere che ti sei alleato con loro?>>
<<Non mi sono alleato, ricorda che io sono uno di loro e non trovo giusto che vengano trattai in questo modo!>>
<<Sono creature pericolose e so che anche tu puoi essere pericoloso, anzi sei quello più pericoloso ma mi sono fidato di te>>
<<Se si fida di me allora liberali>>
<<Non posso, non so cosa potrebbero fare liberi>>
<<Mi prenderò io la responsabilità ma adesso li liberi>>
<<Sei pazzo e se non dovessi farcela a gestirli?>>
<<Non devo gestirli…saranno anche bestie come dice lei ma anche loro hanno un cuore e non dovrebbero stare lì rinchiusi…mi prenderò io le responsabilità di quello che potrebbero fare ma voglio che anche loro vivano come persone normali>>
Il Comandante abbassò l’arma e lo guardò dritto negli occhi, leggeva determinazione e poi finora si era dimostrato di meritare la fiducia. Si guardò intorno e poi girandosi di spalle ordinò di liberare le bestie. A quanto pare le parole di Hiro lo avevano convinto ed i soldati anche se titubanti fecero come ordinato liberando le bestie. Quest’ultime uscirono e guardarono tutte Hiro, non sapendo come reagire.
<<Ragazzo come vuoi controllarli?>>
<<Beh…mi servirebbe una casa dove possano vivere così per cominciare la loro vita in mezzo alla gente comune>>
<<Va bene avrai quello che chiedi ma attento…se succede qualcosa sarai tu responsabile…>>
<<Ne sono consapevole, si fidi>>
Venne così deciso di liberare le bestie e di farle vivere in un appartamento di due piani, in cui potevano avere i loro spazi e stare tranquilli. All’inizio non erano molto collaborativi però Hiro fu abbastanza persuasivo da convincerli ad abitare e lì ed anche a integrarsi nella società. Sembrava tutto finito, le bestie erano più tranquille avendo i loro spazi e i pericoli si furono praticamente annullati grazie a Hiro che, sotto le vesti di Occhi di Volpe, affrontava la criminalità. Il ragazzo tornò anche alla sua vita normale di prima, con i suoi genitori e ricominciò anche a frequentare nuovamente la scuola. Però si sa che dopo la calma vi sarà una tempesta e già lo si poteva capire quando a scuola, nella classe di Hiro, si aggiunse un nuovo membro che destò subito l’interesse vista la sua bellezza non indifferente e quei capelli dai riflessi blu così particolari.
<<Ciao a tutti mi chiamo Stella e sono un demone come quello che ha attaccato la città poco tempo fa!! Tranquilli non farò del male a nessuno!>>
Il silenzio piombò dopo questa presentazione mentre Hiro era sbiancato, nessuno sapevo di quello che gli era successo ed adesso ci mancava solo lei che poteva svelare a tutti la sua identità. Gli altri erano abbastanza terrorizzati nel sapere che era un demone, tuttavia il professore chiese comunque alla ragazza dove voleva sedersi e lei senza alcun dubbio puntò il dito verso Hiro e andò affianco a lui a sedersi e lo guardò furbescamente sussurrandogli qualcosa.
<<Sarà un piacere prenderti in giro a scuola>> e si mise a ridere sotto i baffi mentre il moro sapeva che la sua tranquillità era andata a farsi benedire eppure si sentiva felice.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: thunder94