Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: SwanShine    23/04/2017    1 recensioni
SwanQueen AU.
Nella tranquilla città di Storybrooke vi è un Liceo Artistico molto prestigioso, frequentato da un gran numero di ragazze e ragazzi.
In questo Liceo lavorano molti insegnanti, ma noi ci concentreremo maggiormente su due di loro.
Regina Mills, insegnante di Discipline Plastiche, molto attenta sul lavoro suo e dei suoi alunni.
Emma Swan, insegnante di Matematica, una donna che sa come farsi ascoltare e molto brava nel suo lavoro.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Regina's pov

 

Un giorno, due giorni, tre giorni, una settimana, due settimane, un mese, due mesi... e si arriva subito al terzo mese di lavoro. 

Il tempo va più veloce del vento e noi nemmeno ce ne accorgiamo. Un giorno di settembre entri in una scuola e il giorno dopo ti ritrovi a salutare gli alunni perché è già estate. 

 

Era novembre, fuori pioveva a dirotto, la professoressa si era ritrovata più di una volta a chiamare qualche alunno sorpreso a guardare fuori distrattamente anziché seguire la lezione. 

 

Dicevo, signorina Jones, che dovete ricoprire la vostra tavoletta in legno d'argilla fino ad uno spessore di sue centimetri

 

Disse Regina gesticolando per spiegare meglio come si doveva fare. 

 

E dovete stare attenti alle bolle d'aria, altrimenti una volta messi nel forno i vostri lavori scoppieranno...

 

Scoppieranno?

 

Chiese una ragazzina, Laurie Blue, con un'espressione confusa

 

Insomma... boom?

 

Boom, signorina Blue, esatto.

 

Uh!

 

Regina si voltò e prese altra argilla da distribuire da dentro un grande secchio verde. 

In quel momento qualcuno bussò entrando in aula, l'insegnante di discipline plastiche era occupata a prendere l'argilla e nemmeno si accorse della professoressa Swan che chiedeva "Dov'è la vostra professoressa?" 

 

Quando la bruna si mise dritta con un bel po' di argilla fra le mani, Emma la osservava con un sorrisetto

 

Oh, professoressa Mills, non l'avevo vista. È così bassa che si confonde con gli alunni

 

Da dietro il loro banco Clara Arryn e Laurie Blue si tapparono le bocche con le mani saltellando sul posto, senza farsi vedere da nessuna delle due professoresse. 

 

Regina stava perdendo il controllo, le avrebbe permesso di prenderla in giro ovunque, ma non nella sua classe con dentro gli alunni. 

Posò l'argilla sul tavolo e fece un falso sorriso

 

Professoressa Swan, probabilmente deve semplicemente aumentare di un paio di gradi le lenti dei suoi occhiali.

 

La professoressa Swan assottigliò lo sguardo

 

Sono qui per darle i libretti delle giustificazioni della classe. Li darà lei quando si sarà tolta quella roba dalle mani.

 

Quella roba... si chiama argilla. Questa sconosciuta. Lavora in un liceo artistico e non ha mai visto dell'argilla? E sì, li lasci lì. Al momento tutta la classe ha le mani sporche.

 

L'insegnante di matematica mise i libretti sulla cattedra e passò di fianco alla professoressa Mills

(Clara e Laurie si tappavano ancora le bocche) 

 

La finisca con questi stupidi giochetti, professoressa Mills...

 

Sussurrò la bionda facendosi sentire solo da lei.

 

O?

 

Regina la guardò con sfida, Emma sorrise

 

O apparirà più stupida di quanto lei non sia già.

 

E si allontanò. 

La professoressa Mills non seppe nemmeno come successe. Vide solo la sua mano stringersi contro una palla di argilla bagnata che subito dopo andava a tutta velocità nella direzione della professoressa Swan. Tutti gli alunni trattenero il fiato. 

L'argilla colpì la porta da dove stava sparendo l'insegnante di matematica che, sentendo la mano poggiata sulla porta bagnata, fece un passo indietro e guardò l' argilla scivolata a terra e poi la sua mano sporca. 

Si avvicinò con grandi falcate a Regina e si pulì la mano sul suo camice sussurrando fra i denti

 

La aspetto nel mio ufficio al secondo piano. Parleremo del suo modo di comportarsi davanti alla classe e ne scriveremo una relazione che sarà mandata al preside.

 

Girò di nuovo i tacchi e Regina alzò la voce

 

Cos'è? Una minaccia!?

 

Ma la professoressa dai capelli biondi se n'era già andata. 

 

In classe c'era un silenzio innaturale, la bruna si girò verso i ragazzi 

 

Sistemate quest'argilla, si o no!?

 

E con quel richiamo tutti si rimisero al lavoro nel più completo silenzio. 

 

-

 

Regina non era mai stata nell'ufficio di Emma, anzi, non sapeva neanche che ne avesse uno. 

 

Secondo piano

 

Aveva detto la professoressa Swan. Quella grandissima stronza. Che cosa avrebbe fatto? L'avrebbe fatta licenziare e sbattere fuori dalla scuola?

 

Deve solo permettersi di fare una cosa del genere quella grandissima... oh, ecco l'ufficio. 

 

Poggiò la mano sulla maniglia e aprì la porta, dietro la scrivania la professoressa Emma stava scrivendo su un foglio

 

Ha già scritto la relazione?

 

No, era un compito da correggere. Ma non credo sappia cosa sia, lei lavora col fango, no?

 

Regina ridusse gli occhi a fessure e le puntò un dito contro, mentre lei si spostava dalla sua scrivania e chiudeva la porta a chiave per poi rifare il tragitto daccapo per tornare al suo posto.

 

Se pensa che io non sappia cosa sia un compito in classe si sbaglia di grosso, mia cara. E se mi ha presa per stupida le prego di finirla all'istante. La prego? No! Io esigo che lei finisca all'istante. 

 

La bionda la guardo senza alcun sorrisetto sul volto ma con una faccia estremamente seria, tutta via la sua voce era spaventosamente ironica. 

 

A si? E cosa avrebbe intenzione di fare? 

 

Regina si avvicinò alla scrivania su tutte le furie

 

Lei non ha la minima idea di cosa io sia capace di fare.

 

La professoressa Swan sbattè la mano sulla sua scrivania, furiosa, e si alzò trovandosi faccia a faccia con la professoressa Mills. 

 

Beh, allora mi stupisca, professoressa Mills! Cosa farà? Scoppierà le ruote dello "strambo maggiolino parcheggiato lì fuori"? Ah no! Forse mi lancerà dell'argilla bagnata alle spalle! Ma veda di non prendere la porta questa volta e di non farlo davanti alla classe

 

Regina si morse il labbro dal nervosismo, la porta alle sue spalle era chiusa a chiave e la professoressa Swan aveva la chiave in una tasca dei pantaloni e di certo la bruna non se la sarebbe fatta dare cadendo così ai suoi piedi come un essere inferiore. Così poggiò entrambe me mani alla scrivania e quasi ringhiando le rispose a tono come era ormai solita a fare

 

Non osi provocarmi...

 

La bionda davanti a lei la imitò poggiando le mani sulla superficie in mogano 

 

Altrimenti?

 

E poi successe. 

 

Regina mollò uno schiaffo in faccia alla collega in un movimento che non riuscì a controllare. 

Emma aveva gli occhi chiusi e la guancia purpurea. Guardò attentamente la bruna negli occhi e sorrise, e qui Regina non capì il perchè, la vide solo arrivarle addosso. 

Si presero a schiaffi, pugni, unghiate e si urlarono contro delle parolacce. 

Emma spinse Regina contro al muro cercando di bloccarla, ma prontamente lei invertì la situazione bloccandole i polsi. 

La bionda si morse il labbro, rabbiosa, Regina che teneva gli occhi piantati ai suoi. 

 

C'era una tensione pazzesca tra le due, una tensione destinata a scoppiare. 

La professoressa Swan con uno strattone si liberò i polsi, Regina non ebbe neanche il tempo di reagire che già l'altra donna premeva le labbra contro le sue, afferrandole il viso con le mani. 

Si sentì spingere all'indietro e le sue gambe cedettero a quella spinta facendola finire sulla scrivania da dove delle cose caddero a terra, qualche penna e un paio di registri. 

 

Regina strinse le mani alle spalle della bionda lasciandosi andare a quel casto bacio venuto fuori all'improvviso, dove avrebbe portato non lo sapeva. Emma si spingeva contro di lei bloccandola sul mobile, la bruna non faceva nulla per opporsi a quello, anzi, stava al gioco. 

 

Ma poi suonò la campana della ricreazione e le due sussultarono come se qualcosa le avesse punte. 

 

Io...

 

Emma farfugliò e si spostò lasciando la chiave della porta in mano a Regina che, ancora in stato di confusione, si sistemò la maglietta sollevata fin sopra l'ombelico e si allontanò aprendo la porta per poi lasciare l'ufficio della professoressa Swan. 

 

-

 

Regina oltrepassò la soglia di casa sua e andò in cucina, Henry aveva già pranzato, sul tavolo ci era ancora un tovagliolo fatto di briciole di pane. 

Lei non avrebbe pranzato, sentiva lo stomaco chiuso e la gola secca come non mai. 

Si mise seduta su una sedia della cucina tenendo lo sguardo rivolto alla finestra bagnata dalla pioggia che batteva insistente contro i vetri.

Riviveva quella scena continuamente, come se fosse un loop, un flashback o qualcosa di simile. Si sentiva l'odore dell'insegnante addosso, come qualcosa di pesante. 

 

Mamma?

 

Sussultò nel sentirsi chiamare, rompendo quella bolla che si era creata con i suoi pensieri. Henry era vicino al tavolo che la guardava confuso, lei non si era accorta della sua presenza. 

 

Ehi Henry..

 

Stai bene?

 

Il ragazzino la osservava con le sopracciglia aggrottate, preoccupato 

 

Sì, sto bene solo... pensavo.

 

Pensava.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: SwanShine