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Autore: RiceGrain    08/06/2009    7 recensioni
C’era una volta una principessa dai capelli neri come l’ebano, le labbra rosse come il sangue e la pelle bianca come la neve…per questo motivo i suoi genitori decisero di chiamarla Bella Swan.
Dalla terza scena:
"Sollevò lo sguardo e Lo vide. Lui. Il ragazzo più figo del pianeta. Robert Pattinson. -Oddiomio ma quello è Robert Pattinson- esclamò all’istante balzando in piedi come se si fosse appena punta il dito con un arcolaio magico. -Hey, non confondiamo le fiabe, please- disse in quel momento un qualcuno, probabilmente una comparsa."
Genere: Commedia, Parodia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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*Seconda Scena*

Bella si svegliò una mattina di 10 anni dopo, improvvisamente diciassettenne, si stiracchiò e si guardò attorno spaesata

Bella si svegliò una mattina di 10 anni dopo, improvvisamente diciassettenne, si stiracchiò e si guardò attorno spaesata.

-Ma…ma cosa è successo?- si chiese perplessa.

-Sei una vampira adesso Bella!- esclamò eccitata la piccola Alice Cullen, una dei Cullen appunto.

-Cosa?! Io sono cosa?!-

-Ehm, no. Cavolo no! Alice cosa ci fai lì? Non è ancora quella la scena. Siete una massa di incompetenti, tutti quanti. Forza rifacciamola- ringhiò una voce melodiosa, nonostante la quantità industriale di rabbia contenuta in essa.

-Ok la rifacciamo. Ah e qualcuno porti una camomilla ad Edward…l’ennesima.- fece qualcun altro da dietro le quinte.

 

Dicevamo…Bella si svegliò una mattina di 10 anni dopo, improvvisamente diciassettenne, si stiracchiò e si guardò attorno spaesata.

Improvvisamente un pensiero la colpì, forte come se avesse battuto la testa sulla trave sopra il letto.

Alzò lo sguardo e in effetti l’aveva battuta veramente.

Dopo essersi massaggiata il bernoccolo violaceo, che comunque non sminuiva la sua principesca bellezza, si ricordò di una cosa importante.

Oggi era il primo giorno di scuola nella nuova scuola di Port Royal.

Prese dal comodino accanto al letto il ciondolo che aveva rubato al suo amico Jacob 10 anni prima e riflettè che forse, adesso, dopo 10 anni, era il caso di ridarglielo.

In fondo a lei nemmeno piaceva quel brutto ciondolo di legno a forma di lupo.

Fu in quel momento che sentì bussare alla porta.

-Bella? Stai bene? Ti ho sentito sbattere la testa come al solito. Forse è il caso di spostare il letto dall’altra parte- fece la voce di suo padre, lievemente assonnata.

-Sto bene, sto bene- esclamò lei, nascondendo in fretta il ciondolo tra le sue grazie di formosa diciassettenne. Se per caso suo padre l’avesse trovato, lei si sarebbe trovata in un mare di guai. Jacob aveva sporto denuncia per il furto di quel ciondolo praticamente il giorno dopo che erano sbarcati e aveva monopolizzato l’intera polizia di Port Royal per settimane intere. L’avevano cercato in lungo e in largo, avevano dragato addirittura l’oceano, e mandato la notizia su tutti i telegiornali.

Purtroppo del ciondolo di Jacob Black, nessuno aveva traccia.

Quindi, Bella non si sarebbe stupita se suo padre l’avesse sbattuta in prigone per minimo 20 anni, se avesse scoperto che la sua unica figlia era stata l’autrice di quel crimine efferato.

Comunque non si dette troppo pensiero, lì in mezzo alle sue grazie il ciondolo era al sicuro.

Charlie entrò in camera e scosse la testa –Ancora a letto a quest’ora? E’ una bellissima giornata- aprì le tendine gialle e spalancò la finestra. Un temporale come se ne erano registrati ben pochi negli ultimi anni imperversava sulla ridente cittadina.

Bella riuscì a scorgere addirittura una capra che veniva trascinata via dalla forza del vento.

-Papà?- esclamò Bella, alquanto scioccata.

-In ogni caso- continuò l’uomo, facendo finta di niente –Ho un regalo per te- e si esibì in uno dei sorrisi che molto spesso regalava alla figlia.

Bella si sentì male.

Purtroppo, si ricordava molto bene quali fossero i tipici regali di suo padre…

Una parrucca verde e una cassetta di cacciaviti che aveva ricevuto l’ultimo Natale, ne erano un chiaro esempio.

-Un r..regalo?- cominciò a balbettare, titubante. -Per quale motivo?- chiese.

-A un padre serve un motivo per adorare la figlia?- fu la sua enigmatica risposta.

-Comunque..se proprio insisti…- tirò fuori da dietro la schiena il più orrido vestito su cui Bella avesse mai posato gli occhi. Arancione sgargiante, un tripudio di pizzi e merletti e una fontana di trine nella delicata sfumatura del verde pisello.

-Speravo che l’avresti indossato per la cerimonia di oggi-

-La cerimonia?-

-Mi sposo, Bella- fece l’uomo, le lacrime agli occhi.

-Lo sapevo!- esclamò lei di rimando.

-Come..che vuol dire che lo sapevi?-

-Ci sono i manifesti appesi per tutta la città-

-Ah-

La graziosa fanciulla scosse la testa sconsolata - si era rassegnata da tempo all’idiozia del padre – e andò a provarsi quel magnifico abito.

Sperò con tutto il cuore che ci fosse qualche problema nell’indossarlo, per esempio il corpetto troppo stretto, ma invece quel vestito le calzava a meraviglia e così fu costretta ad indossarlo, sotto gli occhi commossi del governatore.

-Me l’hanno data come l’ultima moda di Londra- fece lui, ammirando orgoglioso la sua splendida figlia in quella gran festa di arancione e verde.

-Beh forse le donne a Londra sono cieche- esclamò Bella, non riuscendo a trattenere quel pensiero.

-Come?- chiese Charlie, non capendo l’ironia di quell’affermazione.

-Lascia perdere papà, piuttosto vedi che hanno suonato alla porta. Vai a vedere chi è-

Cogliendo al volo quell’occasione d’oro la nostra eroina si tolse velocemente l’abito decisa a darlo alle fiamme e far poi passare il tutto come un maldestro incidente.

Insomma normale routine per lei.

Si mise perciò a frugare la sua camera da cima a fondo in cerca di un fiammifero con cui incendiare il tutto quando udì le voci provenienti dal piano di sotto.

-Ah Jacob, che bello rivederti- esclamò la voce del padre.

-Buongiorno governatore. Ho il vostro ordine-

A Bella si illuminarono gli occhi. C’era Jake lì sotto, il suo amico Jake..il suo migliore amico Jake, il suo bellissimo migliore amico Jake per il quale aveva una cotta assurda dai tempi in cui aveva scoperto essere un licantropo.

-Ah bene.- fece Charlie dal piano di sotto.

-La panatura è ben spessa ed ha quel bel colorito dorato che solo l’olio di Harry Clearwater sa darle. Se permettete- Jacob scostò il cartone che copriva la famosissima frittura di pesce di Harry Clearwater e ne assaggiò un pezzo.

-Farete un figurone al vostro matrimonio- commentò poi, inchinandosi leggermente.

-Stupenda. Davvero stupenda. Tutti gli invitati ne saranno entusiasti.-

-Sono sicuro che anche la futura signora Swan ne sarà entusiasta- ebbe l’ardire di aggiungere Jacob.

-Avrei i miei dubbi in proposito. Vedi, la mia futura dolce consorte non sembra essere una donna di grande appetito. Ad essere completamente sinceri, non le ho mai visto mettere in bocca nient’altro che non fosse…-

-Alt. Non sono sicuro di volerlo sapere- fece scandalizzato Jake a quel punto, tappandosi le orecchie e provando un immediato desiderio di scappare il più lontano possibile.

Il Governatore si stupì un attimo, non riuscendo a capire cosa ci fosse di così imbarazzante nel sentir dire che l’unica cosa che la sua futura moglie mandava giù erano i Bloody Mary.

Comunque si riscosse subito quando la sua meravigliosa figliola fece la comparsa in cima alle scale.

-Bella, sei così bella.-

-Forte questa, governatore- esclamò Jake, dando un buffetto affettuoso sulle spalle del governatore e cominciando a ridere come un matto.

Dopo svariati minuti di pacche sulla schiena, batti 5 e via dicendo, minuti che si erano protratti così a lungo che la nostra Bella era tornata su in camera a fare un ultimo riposino, insomma dopo svariati minuti finalmente i due decisero che era il momento di finirla.

-Oh Jake! Sono così felice di vederti! E ti ho anche sognato stanotte!- esclamò lei, scapicollandosi giù per le scale e lasciandoci quasi l’osso del collo per l’appunto.

-Hai sognato me?-

-Sì! Io ero nel bosco ed era buio e ad un tratto..- e qui Bella si bloccò, indecisa.

-Ad un tratto…compariva…Edward…che era un vampiro e voleva mordermi..e tu che eri un lupo arrivavi e mi salvavi…?- finì poi quasi sull’orlo delle lacrime.

-Non mi ricordo, scusate- scoppiò a piangere, accasciandosi sul pavimento.

Jacob e Charlie si scambiarono uno sguardo di puro terrore.

Sapevano cosa sarebbe accaduto…

 

Dlin-dlon Avvisiamo la gentile clientela che stiamo tentando di far calmare i bollenti spiriti di Edward per l’ennesima volta. Ci scusiamo per l’interruzione e speriamo di poter procedere al più presto con la narrazione.

Grazie per la fiducia accordataci  ^_^

 

 

 

 

 

Ehm, ehm.

Dicevamo.

Sì, Bella finì di raccontare il suo appassionante sogno a Jacob. Sogno che coinvolgeva panna montata, chili di nutella e qualche altra cosa non ben precisata.

-Ehm sì beh..non so quanto questo sia appropriato- si schiarì la voce Charlie, allucinato dalle cose che aveva udito venir fuori dalla bocca della figlia.

-E questo è quello che avrei voluto farti fin dal giorno in cui ci siamo conosciuti ^_^- finì lei.

-Te lo ricordi vero?-

-E come potrei scordarmelo, Bells? È il giorno che ho perso il mio ciondolo- gli occhi di Jacob si incupirono, segno che avrebbe ricominciato un’altra volta con i suoi propositi vendicatori su chiunque si fosse scoperto l’autore di quel crimine.

-Sì va beh, io devo andare a scuola adesso. È il primo giorno e non voglio proprio fare tardi. Ah un’ultima cosa. Il mio nome è Bella, chiaro?! Quante volte devo ripetertelo?-

-Un’altra volta ancora Miss Swan, come al solito- fece Jake, lo sguardo adorante verso la nostra bellissima eroina.

-Lascia perdere Jake. Ormai è un caso perso- commentò comprensivo il Governatore, dandogli un’ affettuosa pacca sulle spalle e precedendo la figlia sul vialetto di casa.

-Ci vediamo, Jacob Black- fece lei, risentita prima di scivolare sulle scale del portico e slogarsi la caviglia.

-Serve aiuto?!- Carlisle Cullen uscì come una furia dalla casa accanto, e come un forsennato si prostrò ai piedi della povera Bella.

-No, Carlisle. Questa non è ancora la tua scena.- gli bisbigliò Bella.

-Ah.-

-E quando compaio?- ecco di nuovo quella vocetta stridula.

-Presto, presto non ti preoccupare- fece Charlie, sempre comprensivo verso chi era meno fortunato di lui.

-Ah.-

-Eh sì.-

-Uffa, però-

-Suvvia-

-Vogliamo finirla?!- sempre Edward, ma nessuno a quel punto gli dava più ascolto ormai.

Così, i nostri eroi si diressero ognuno verso le proprie mansioni, chi a scuola, chi alla centrale di polizia, chi nella riserva e chi in una bara.

-O.o come scusa?!-

-Oops. Niente bara, pardon. ^_^ Devo essermi confusa fra le storie di vampiri- la nostra narratrice si corresse subito, e tirando un sospiro di sollievo dichiarò la seconda scena compiuta.

 

 

Ed ora passiamo a ringraziare tutte le meravigliose personcine che mi hanno lasciato un commento :D

Innanzitutto volevo prostrami ai vostri piedi implorante perdono per la quantità industriale di tempo che mi è servita per postare. Per postare questo schifo, oltretutto.

A mia discolpa dico che sono stata impegnata un sacco con l’università ç__ç [non che adesso non lo sia, difatti ho la bellezza di un esame domani e sto qui a scrivere cazzate demenziali] e non ho più avuto un briciolo di tempo e di ispirazione per continuare.

Comunque, adesso sono tornata. E pure l’ispirazione, thank God. Anche se, giustamente mi farete notare voi, da questa schifezza non si direbbe proprio.

Prometto di farli meglio i prossimi, ve lo prometto. Questo mi è uscito un po’ così…un po’ da schifo.

Odio dover fare dei ringraziamenti così in fretta e furia, ma davvero se non mi rimetto a studiare domani boccio ^_^ ed è una cosa che vorrei evitare. Dalla prossima volta per vi ringrazierò una ad una, I swear!

Perciò, grazie infinite a Usagi Kou, mazza, aly94, Yellow_B, hikura, Summerbest e steffylove.

Un bacione immenso va alla mia Dod, che adoro e amo <3

See ya J

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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