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Autore: Khailea    28/04/2017    1 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo:
Zell
Hope
Grace
Johanna
Alexander
Zero
Reika
Alexander
Khal
Daimonas
Astral 
Lacie 
Ailea
Lighneers
Sara Milton
Zero
Reika
 
 
Molti studenti avevano già raggiunto la classe molti minuti prima che la lezioni iniziasse, tra questi studenti c'erano: Ailea e Seraph, sedute entrambe ai primi banchi davanti alla cattedra, dove silenzioso sedeva il professor Zero con accanto la sua assistente Reika, teneva gli occhi fissi su un libro le cui pagine scorrevano velocemente, lo sguardo delle due invece non toglieva gli occhi di dosso dall'uomo. Non perché lo trovassero attraente o apprezzassero particolarmente le sue lezioni, semplicemente sapevano ciò di cui era capace quindi evitavano qualsiasi cosa potesse attirare la sua attenzione su di loro, persino Ailea per quanto avventata sapeva quando un nemico non era da irritare. Dietro di loro c'erano poi Astral e Lacie, la sorella cercava ancora di attirare l'attenzione di Seraph soffiandole delicatamente sul collo per vedere una sua qualche reazione.
Nell'ultima fila accanto alla parete c'erano poi Daimonas e la sua amica Sara Milton, la ragazzina teneva ancora ben salda la rosa tra le mani, guardava il suo amico sorridendo mentre questo si assicurava nessuno si avvicinasse per infastidirla. Accanto alla finestra si erano poi sistemate Johanna e Grace, le due avevano tenuto un posto vuoto in attesa che Hope tornasse, entrambe stavano iniziando a preoccuparsi per il suo ritardo. Alexander e Khal invece erano nella fila centrale accanto al muro, per quanto avrebbe voluto sedersi vicino a Ailea il ragazzo non aveva intenzione d'insospettire il fratello quindi aveva accettato di sopportare il gruppo di ragazze che li aveva accerchiati, perlomeno il sapere d'avere più di una lezione con la ragazza lo appagava.
Alexander accanto era ancora più distratto del solito, Hope non era ancora tornata e temeva fosse rimasta nuovamente bloccata sul terrazzo, con quel professore però era sicuro non avrebbe potuto andare a cercarla...se non fosse arrivata subito dopo le lezioni sarebbe andato a controllare.
C'era poi Lighneers che come spesso faceva si era sistemato accanto alla porta in prima fila, sulla cattedra aveva costruito una torre di matite.
Era arrivato giusto in tempo alla lezione e con dispiacere aveva visto le sue nuovi fonti di guadagno già isolate da possibili contatti, tuttavia sapeva esser paziente quindi doveva solo aspettare che capitasse qualcosa.
Molti compagni stavano parlando tra loro continuando anche quando la campanella suonò l'inizio della lezione, in quell'esatto momento gli occhi del professore si alzarono dal libro e la torre di Lighneers crollò.
Il professore osservò pacatamente tutti gli studenti per qualche minuto prima di alzarsi, si avvicinò poi al gruppo delle ragazze che ancora parlava per attirare l'attenzione dei due fratelli, entrambi rigidamente composti al proprio banco.
Afferrando una ragazza per i capelli il professore estrasse una sottile lama dalla giacca che indossava tagliando buona parte della lingua, spinse poi la testa della ragazza contro il banco facendole perdere i sensi, immediatamente le ragazze attorno a loro si zittirono osservando la scena raggelate.
-Spero il concetto sia ben chiaro adesso.-
Nelle sue lezioni non accettava interruzioni o qualsiasi altro atteggiamento che si potesse trovare irritante, chiunque arrivasse in ritardo veniva severamente punito se si presentava inoltre, preferiva fossero del tutto assenti piuttosto che interrompere la sua lezione. Con molta calma e pulendo la lama sporca sulla divisa di uno studente tornò al suo posto.
-Durante il mio corso non apprenderete sciocche nozioni che i vostri cervelli certamente dimenticheranno all'istante, il mio compito durante queste ore è insegnarvi ad usare una forza ben maggiore di quella fisica che possedete, imparerete, se sarete fortunati ed avrete un briciolo di capacità, a modificare e a manipolare le particelle circostanti a voi plasmandole nel modo più consono crediate. Sarà un processo di dare ed avere in quanto occorrerà una determinata quantità d'energia, potrebbe anche costarvi la vita ed in questo caso il vostro compagno di banco dovrà allontanare il cadavere dalla lezione, sempre che non desideri fare la stessa fine.-
Chiunque assistesse alle sue lezioni pensava la stessa identica cosa, che era un folle e che quelle erano ore sprecate, ma chiunque avesse mai provato a dirlo non se l'era cavata con poco. La maggior parte degli studenti cercava semplicemente di far passare il tempo seguendo le istruzioni del professore. Nel frattempo che lui parlava la ragazza a cui aveva tagliato la lingua aveva perso una grande quantità di sangue che aveva iniziato a macchiare il banco e il pavimento. Con un veloce gesto della testa il professore indicò il corpo a Reika, la quale con uno sguardo glaciale le si avvicinò sollevandola con grande facilità, nessuno osava guardarle certi che se l'avessero fatto avrebbero attirato l'attenzione del professore. La ragazza si limitò ad aprire la porta lasciando cadere il corpo a terra come un sacco di patate, al professore non importava se intralciava qualcuno fuori, l'importante era che non ci fosse nessuno ad infastidire lui all'interno.
Dopo una breve spiegazione l'uomo attese che i vari studenti tentassero almeno qualche semplice azione, nessuno di loro però ne sembrava particolarmente in grado, infondo alla classe solamente uno studente non stava facendo nulla.
Daimonas si limitava a tenere sollevate le mani imitando alcuni dei suoi compagni, ma non stava veramente tentando nulla, se l'avesse fatto certamente sarebbe riuscito nell'intento e la rosa dell'amica ne era la prova, ma non era quello il suo scopo, si sarebbe solo cacciato in altri guai.
Purtroppo per lui fu una cosa che il professore notò...
 
-Oh no siamo in ritardo...-
Hope e Zell non erano riusciti a raggiungere in tempo la classe prima che la campanella suonasse, l'unica nota positiva era il fatto che Zell fosse riuscito a riprendersi in parte dalla scossa d'energia anche se il braccio era diventato quasi viola.
-E' inutile tentare d'entrare allora.-
-Ma basterà semplicemente scusarci e spiegare la situazione no?-
Il ragazzo sorrise appena per la risposta di Hope, scuotendo piano la testa.
-Puoi tentare se vuoi, ma non ti piacerà il risultato. Fidati, è meglio aspettare la fine delle lezioni.-
Al momento la cosa di cui lui aveva più bisogno era un cambio d'abiti, la ragazza intanto non fu affatto felice d'essersi persa nuovamente una lezione, le dispiaceva anche per le sue amiche che certamente si stavano chiedendo dove fosse finita.
-Quindi che facciamo?-
-Io vado al dormitorio, non posso certo restare così per tutto il tempo.-
Non aveva nemmeno delle scarpe con sé.
-Vuoi venire con me?Nel frattempo che aspettiamo almeno.-
-Ecco...non saprei...-
Non era sicura di voler restare sola in una camera con un ragazzo che non conosceva bene, c'era  tuttavia da dire che l'aveva aiutata e che era ferito.
-Puoi stare tranquilla non ti farò nulla.-
Dopo qualche attimo di esitazione Hope cedette.
-Va bene, allora andiamo.-
Annuendo il ragazzo le fece strada verso  il dormitorio, la strada non fu particolarmente lunga visto che si trovava nel perimetro della scuola, ad Hope però fece piacere di poter passare per l'ampio giardino, nonostante quella non fosse una giornata particolarmente bella il vento tra i capelli la rilassò facendole sembrare l'avvenimento di poco prima un fatto ormai distante. Arrivati davanti al dormitorio la ragazza fu sorpresa dalle sue condizioni, era tenuto meglio di quanto si fosse immaginata e la cosa le fece piacere visto che lì dormiva Johanna.
Aprendo la porta Zell fece accomodare Hope sul letto andandosi velocemente a cambiare, non aveva alcun secondo fine semplicemente gli era sembrato un gesto di normale cortesia invitarla, dopotutto l'aveva tirato fuori dalla piscina e non era stata un peso durante la lotta.
-E' carina la tua stanza.-
-Grazie, anche tu alloggi qui?-
-No ma una mia amica sì, si chiama Johanna.-
-Non conosco nessuno con quel nome, non è male comunque il dormitorio, tralasciando alcuni vicini è un buon posto dove stare.-
-Con alcuni vicini intenti le persone che ti hanno aggredito?-
-Non esattamente, ma non è una cosa molto importante.-
-Forse dovresti informare qualcuno della scuola di quello che sta accadendo.-
Nuovamente il ragazzo trattenne una risata per evitare d'infastidirla.
-Questa città non è esattamente il posto ideale per fare la spia.-
-Nemmeno farsi assalire in piscina mi pare l'ideale.-
Rispose lei a tono, facendo spallucce il ragazzo, dopo essersi cambiato, andò in cucina prendendo due bottigliette d'acqua porgendone una alla ragazza.
-Se tutti ragionassero come te forse non avremmo tutti questi problemi.-
Leggermente infastidita Hope iniziò a torturare l'etichetta della bottiglia con le unghie, non era lei ad essere strana e questo lo sapeva, ma quella città, eppure non poteva evitare di restare lì.
-Hai dei buoni riflessi però, non penso tu non abbia mai lottato.-
-A dire il vero è così, non ho mai voluto combattere come fate tutti qui, semplicemente una mia cara amica mi ha insegnato come difendersi.-
-Beh ha fatto un buon lavoro, potrei confrontarmi con lei magari.-
-Preferirei di no a dire il vero.-
Rispose la ragazza ancora più irritata, il ragazzo se ne accorse e lasciò perdere il discorso.
-Va bene va bene, non c'è bisogno di rispondermi con questo tono.-
-Non sto usando nessun tono, semplicemente non mi piace qualcuno voglia lottare con una mia amica.-
-Non le avrei fatto del male comunque, ma lasciamo perdere questo discorso. Non ho molta voglia di discutere nella mia stanza proprio ora.-
La ragazza non rispose, sia per orgoglio che per cortesia, non era un'ingrata ma non era semplice digerire quello che aveva appena detto.
-Come mai stavi ancora nuotando?-
-Avevo bisogno di allenarmi, visto che era libera avevo più spazio così ho colto l'occasione, e tu invece?Mi sembra di essere rimasto in acqua per un po'.-
-Nulla di particolare ma dovevo asciugarmi i capelli e ci ho messo più del dovuto, però alla fine è stato un bene no?-
-Forse, certamente non è stato un problema.-
Per un lungo momento calò il silenzio nella stanza, i due non avevano molto in comune e questo era evidente ad entrambi.
-Credi veramente abbiamo fatto bene a non entrare?-
-Ne sono certo.-
-Come fai a dirlo?Insomma i professori non saranno il massimo della gentilezza ma anche così facendo rischiamo di ricevere una punizione.-
Il ricordo della professoressa Sasaku era ancora molto fresco nella sua mente e sul suo collo, rivivere quell'esperienza era l'ultima cosa che desiderava.
-Credimi, non ci daranno nessuna punizione ed il professor Zero non è come gli altri, lui non ha problemi a farti più male del necessario, anche più degli altri. Se qualcuno  arriva in ritardo può salvarsi a patto che non entri interrompendolo, credimi è meglio così.-
 
 
Il professore afferrando Daimonas per i capelli lo scaraventò contro la cattedra.
-Credi sia un gioco questo?-
Tenendogli la testa gli fece colpire lo spigolo della cattedra ferendogli la guancia e procurandogli un profondo taglio.
-La smetta!-
Senza pensarci Astral si era alzato per difendere il ragazzo, non poteva lasciare che l'uomo lo ferisse, non gli importava nemmeno che fosse un professore.
-Ci sono molte mele marce oggi in classe a quanto pare...-
In segno di sfida l'uomo colpì nuovamente il viso di Daimonas provocando così l'ira di Astral, che velocemente si avvicinò per aiutare il ragazzo, non fece in tempo a sfiorarlo però che anche il professor Zero gli era arrivato alle spalle piantandogli la lama che teneva nella giacca tra le scapole, facendolo piegare leggermente per il dolore.
Altre due persone si alzarono per soccorrere entrambi, la sorella di Astral, Lacie, e la piccola Sara.
-La smetta la prego!-
-Nya non faccia del male ad Astral e Daimo-chan nya!-
In quel momento i volti di entrambi si pietrificarono, certi che l'uomo se la sarebbe presa anche con loro, e sicuramente sarebbe andata così se qualcuno non avesse agito prima del tempo.
Non seppe dire il perchè, tranne che fu l'idiozia più grande mai fatta prima, eppure qualcosa aveva fatto alzare la ragazza che velocemente aveva spinto entrambe su due posti vuoti e si era messa davanti a loro.
Forse il fatto che entrambe erano troppo innocenti per una cosa simile, e che per quanto lei volesse dimostrare il contrario era più compassionevole del dovuto.
Il fatto fu che quando il prof si girò non vide due ragazze a sfidarlo ma solo una sciocca ragazza con gli occhiali, l'uomo la guardò freddamente.
-Hai detto qualcosa?-
Seraph seduta ancora vicino a loro guardò la compagna ad occhio sbarrato, chiedendosi se  fosse diventata completamente matta o che avesse deciso di suicidarsi, tuttavia non poteva fare nulla per lei ormai se non guardare come si sarebbero evolute le cose.
-Ho detto...non tocchi...Astral e...Daio-chan nya!-
Rispose lei cercando d'imitare il più possibile la voce delle due, Lacie nel frattempo non era certa delle intenzioni della ragazza ma qualsiasi cosa avesse in mente non le piaceva. Astral era suo fratello e non c'era bisogno lei fingesse d'aver parlato, cercò d'alzarsi ma  che si era sistemata davanti a lei la spinse con il braccio destro.
Anche la ragazzina accanto non capiva il motivo del perché avesse fatto così ma al contrario di Lacie era rimasta ferma, guardava Daimonas negli occhi e capì che lui non volesse si mettesse in mezzo, tuttavia lei non poteva lasciare che ferissero in quel modo il suo amico, non era giusto.
I pensieri di tutti furono interrotti da una risata di scherno del professore.
-Quindi altri tre studenti hanno voluto interrompere la lezione, perfetto. Visto che ormai la lezione è rovinata credo sia necessario prendere un nuovo andamento.-
Il collo di tutti e tre venne avvolto da una sottile nube grigiastra che si materializzò in una resistentissima corda, più loro si muovevano più questa li feriva.
-Sembrate molto amici, vorrei vedere quanto siete legati, chi siete disposti a ferire per proteggere chi?-
In un primo momento nessuno dei tre capì poi una forte scarica d'elettricità colpì i loro corpi inondandoli di dolore, durante la scossa i loro arti non risposero ai loro movimenti ed involontariamente Ailea colpì Astral alla testa con il braccio.
-Bene, sono felice che i miei collari abbiano l'effetto che desideravo.-
Nuovamente Lacie fece per dire qualcosa ma fu Astral stavolta a fermarla sussurrandole da vicino.
-Andrà tutto bene, ti prego stai buona.-
-M-ma Astral n-nya...-
Aveva paura potesse capitare qualcosa al suo adorato fratellone, non poteva permettergli di ferirsi tuttavia era consapevole che se avesse alzato anche solo un dito le cose si sarebbero messe anche peggio, accanto a lei anche Milton si sentiva nella stessa situazione, teneva le mani strette alla rosa pregando con tutto il cuore che non accadesse nulla di grave a Daimonas.
Nel frattempo anche altri studenti si stavano agitando, Khal aveva alzato lo sguardo osservando la scena chiedendosi cosa avrebbe fatto l'uomo, che sicuramente non era tra i prof che più amava, anzi.
Ad attirare le sue ire però erano soprattutto i due ragazzi legati a Ailea, pensando al motivo per cui si era alzata la sua rabbia aumentava, provava qualcosa per uno dei due forse?Quanto erano importanti quei due ragazzi?
Qualsiasi fosse la risposta l'odio verso quei due era aumentato drasticamente.
-La prego...loro non centrano, punisca me.-
Disse Daimonas alzandosi da terra e guardando il professore, questo però non fu minimamente colpito dalle sue parole.
-Certo che ti punirò, come punirò anche loro.-
Nuovamente una scossa elettrica invase i loro corpi questa però durò più a lungo, incapace di controllarsi Astral si avvicinò troppo alla finestra lasciata in quel momento aperta, cadendo nel giardino e trascinando così anche Ailea e Daimonas.
Il professore si avvicinò alla finestra per godersi la scena.
-I collari vi lasceranno non appena uno di voi tre crollerà al suolo in condizioni critiche. Con la pistola del ragazzo e i pugnali di lei signorina mi aspetto grandi cose.-
-Pensa veramente che ci attaccheremo?-
La domanda di Ailea ottenne come risposta l'ennesima scossa elettrica con un'intensità ancora maggiore, senza potersi controllare lei afferrò uno dei pugnali lanciandolo tra Astral e Daimonas, il primo invece si era spinto contro l'altro ragazzo facendolo cadere a terra.
In classe intanto c'erano state varie reazioni, Milton e Lacie avevano deciso di non alzarsi tuttavia i loro sguardi cupi lasciavano perfettamente intendere come si sentissero, la ragazzina tremava leggermente immaginandosi le cose orribili che sarebbero potute accadere e fissava la rosa preoccupata, Lacie invece teneva le orecchie basse e muoveva freneticamente la coda, era insolito vedere in lei un simile sguardo glaciale.
Anche Alexander e Khal non si erano alzati, il primo per il poco interesse il secondo per rabbia, l'unica cosa a cui pensava era trovare un modo per farla pagare a quei due che si erano avvicinati troppo a Ailea, quei pensieri però lo turbarono, lui voleva togliersela di mezzo perciò non doveva provare odio se qualcuno era in grado di farlo. Forse reagiva così perché in quella scuola lei poteva essere un gioco divertente da usare prima di romperlo...
Johanna e Grace nonostante fossero accanto alla finestra non vollero vedere nulla, si scambiavano semplici sguardi inquieti sia per la situazione che per l'assenza di Hope.
Lighneers invece era subito scattato per vedere cosa sarebbe successo, Ailea doveva offrirgli la cena perciò non poteva lasciarsi ammazzare, non ne aveva il diritto in quel momento.
Quella giornata così grigia non prometteva nulla di buono per nessuno degli studenti.
 
 
-Sei sicuro di quello che hai detto?-
-Si, te l'ho già detto. Non riceveremo punizioni.-
Quella continua domanda aveva iniziato ad infastidire Zell, non aveva nulla contro quella ragazza ma quella continua mancanza di fiducia non era il massimo.
-Se non ti fidi puoi provare a tornare in classe.-
-Ormai è un po tardi non credi?-
-Non vedo come questo possa essere colpa mia.-
-Non ho detto che è colpa tua...-
-Ma stai continuando a farmelo intendere.-
-Forse hai ragione...-
Sospirando il ragazzo si appoggiò alla scrivania.
-Ascolta, mi dispiace se sei preoccupata a causa di tutto quello che è successo, ma il massimo che posso fare e farti stare qui per farti passare il tempo.-
-Lo capisco, non volevo darti fastidio con le mi continue domande.-
Spostando lo sguardo sulla stanza notò che tra i pochi libri presenti se ne trovavano alcuni sulle leggende di vari luoghi.
-Ti piacciono i racconti delle leggende?-
-Ah?Ah sisi sono interessanti.-
-Anche a me piacciono.-
Disse la ragazza sorridendo, forse avevano finalmente trovato un argomento comune.
-Li hai presi dalla biblioteca?-
-Un paio, non sono un lettore accanito ma nei momenti di noia sono piacevoli da leggere.-
-Tu lo sapevi che ci sono anche alcune leggende riguardanti questa città?-
L'interesse di Zell crebbe a quelle parole e si avvicinò alla ragazza.
-Racconta.-
Sorridendo Hope cercò di ricordare meglio che poté il racconto.
-Ho letto tempo fa che all'interno del bosco che circonda la città è presente una grotta sotterranea, apparentemente sembra come tutte le altre ma in un determinato periodo dell'anno quando la luna manca dal cielo si dice accadano strane cose all'interno, chiunque sia entrato in quel momento non ha più fatto ritorno. Una caratteristica di quella grotta è il terreno rosso e si dice che lo sia a causa del sangue di quelle persone che vi sono entrate, e che ogni volta che qualcuno perde la vita il terreno rosso aumenta...-
-Sembra veramente interessante.-
-Vero!Anche se un po' mi fa paura mi incuriosisce tantissimo, chissà cosa potrebbe esserci la dentro...-
-Magari un giorno lo scopriremo.-
Rispose Zell sorridendo, ora che non gli chiedeva più in continuo se sarebbero finiti in punizione era molto più simpatica, spostando leggermente lo sguardo notò che l'orologio indicava che le lezioni stavano per finire.
-Hey il tempo è volato, penso che ormai potrai avviarti verso il cancello.-
Hope annuì leggermente senza rispondere alla proposta del ragazzo, se era serio avrebbe dovuto pensarci con calma, anche se l'idea la intrigava.
-Grazie di tutto Zell, a presto.-
-Ci vediamo.-
 
Erano già svariati minuti che tutti e tre venivano fulminati da quelle scosse elettriche e i loro corpi iniziavano a non reggerle più, soprattutto Astral e Ailea i cui occhi avevano iniziato ad annebbiarsi.
-Maledizione, non voglio combattervi!-
Astral non aveva nulla contro quei due, verso Daimonas aveva solo l'intenzione di proteggerlo e Ailea sembrava una persona socievole con cui poter parlare, tuttavia andando avanti così non avrebbe protetto proprio nessuno...
Anche Ailea aveva i suoi stessi pensieri, tra  i due però Astral sembrava l'avverasio migliore contro cui combattere. Daimonas invece non aveva alcuna intenzione di lottare.
-Colpite me!Se qualcuno deve crollare allora...-
-Stai zitto!-
La ragazza ormai aveva già deciso cosa fare, estraendo due pugnali corse contro Astral ferendogli leggermente le spalle, il ragazzo spingendola via riuscì a mettere abbastanza distanza da estrarre le pistole.
-Ailea non voglio farti del male!-
-Ma che peccato!-
Con un pugnale la ragazza colpì la pistola che Astral teneva nella mano destra e velocemente iniziò a menare fendenti ben mirati, questi tuttavia non raggiungevano mai il loro obbiettivo. Daimonas guardava la scena senza capire il perché quella ragazza avesse deciso di comportarsi così, credeva di potersi fidare di lei...
-Ailea smettila!-
-Nessuno di noi vuole combattere!-
-Io si!-
Con un salto la ragazza riuscì ad atterrarlo ed a tenerlo fermo per qualche istante, il pugnale ben saldo tra le mani. Per quando il ragazzo non volesse ferirla non aveva altra scelta, invece che sparare però si limitò a colpirle la tempia con la canna dell'arma, facendola sanguinare leggermente, così facendo riuscì a togliersela di dosso per poi allontanarsi.
Per il troppo slancio il pugnale che lei teneva tra le mani sembrò finirle accidentalmente nello stomaco, non per questo però lei volle fermarsi, nuovamente corse verso Astral cercando nello stesso tempo ti estrarre l'arma dal corpo, non lo fece però con un colpo netto come avrebbe dovuto. Lo mosse più e più volte ampliando la ferita perdendo così ancora più sangue.
-Smettila Ailea!-
Daimonas non poteva certo restare a guardare, con la sua velocità riuscì a mettersi in mezzo tra i due, afferrando poi la ragazza per un braccio.
-Smettila è proprio quello che vuole lui!-
A Ailea però quelle parole non importarono, mosse il braccio cercando di liberarlo senza però usare l'altro per raggiungere il suo scopo, come se non lo volesse veramente. Nella foga con cui si muoveva si colpì nuovamente alla spalla, spingendo la lama nella carne scavando quasi fino all'osso.
Daimonas non aveva fatto nulla per ferirla eppure lei aveva trovato il modo di aprirsi una nuova ferita, quel fatto fece realizzare al ragazzo cosa stava cercando di fare.
Colto di sorpresa allentò la presa su di lei che subito lo spinse a terra, estraendo  finalmente il secondo pugnale la ragazza tentò di colpirlo.
In quell'istante un suono secco fece sobbalzare tutti, Astral temendo per la vita di Daimonas aveva sparato il primo colpo su Ailea, ferendole entrambe le braccia. Non gli importava che fosse una ragazza, non gli importava se avevano parlato amichevolmente, lei aveva tentato di ferire Daimonas e questo non poteva permetterglielo.
-AAAAAAAAAAAH!-
In preda al dolore la ragazza cadde a terra, gli occhi spalancati e le labbra tremanti descrivevano in minima parte il dolore che provava. Poteva essere in grado di sopportare tante cose ma un colpo di pistola non era certo tra questi, guardandola Astral provò una grande pena per lei. Mentre la ragazza agonizzava a terra i collari svanirono dal collo di tutti e tre.
-Mh. Avrei voluto vedere qualcosa di più, purtroppo la lezione è terminata. Sarà per la prossima volta.-
Con la stessa freddezza con cui aveva osservato tutto l'uomo, prima d'andarsene però volle regalare un altro briciolo di dolore ai tre.
-La prossima volta che vuole farsi ferire signorina le consiglierei di farlo in una maniera più sottile, era talmente ovvio che mi ha quasi divertito.-
Senza aspettare oltre quasi tutti gli studenti uscirono dalla classe, tra i primi ci furono Grace e Johanna, che scavalcarono la folla tenendo lo sguardo basso.
-Come ha potuto farli lottare in quella maniera.-
-Johanna è così che le cose funzionano.-
-Ma è stato inumano!Hai sentito come quella ragazza urlava!-
-Lo so ma cosa possiamo farci?Al momento l'unica cosa che m'interessa è trovare Hope.-
Come se l'avesse sentita la ragazza comparve davanti all'entrata del corridoio, con un peso in meno nel cuore Grace le corse incontro abbracciandola. Aveva seriamente temuto che le fosse successo qualcosa e non se lo sarebbe mai perdonato.
-Dove diamine eri!-
-Scusatemi tanto non volevo fare tardi. Ero qui in giro ad aspettare che la lezione finisse, mi sono persa molto?-
-Nulla...-
Il viso cupo di Johanna le fece intendere che doveva essere successo qualcosa di grave, alla ragazza intanto aveva iniziato a girare leggermente la testa, quella situazione le dava allo stomaco, avrebbe dato qualsiasi cosa per rivedere Marco e Mattia.
-Nulla di che, una rissa come sempre.-
-Siete sicure?-
-Si, è stata solo più macabra di altre.-
Senza fare altre domande Hope si avviò assieme alle altre verso l'uscita, non vedeva l'ora di tornare a casa per rilassarsi.
Intanto alcuni studenti avevano preferito restare in classe, tra questi c'erano Seraph, Lighneers e Khal.
Seraph si era lentamente avvicinata alla finestra ed osservava il corpo di Ailea contorcersi dal dolore, provava sentimenti contrastanti in quel momento, delusione per la stupidità della compagna, preoccupazione per le sue condizioni e rabbia verso il prof. Tuttavia una parte di lei provava anche ammirazione per il coraggio che l'altra aveva avuto.
Non appena i loro occhi s'incrociarono lei li distolse avviandosi verso la porta, l'immagine che si era fatta della ragazza era cambiata ed aveva bisogno di pensare con calma su molte cose. Non voleva veramente andarsene, voleva andare da lei per vedere le sue condizioni, ma qualcosa le diceva che non era il caso di farlo, forse perché se fosse stata più attenta non le sarebbe successo niente, forse era a causa del senso di colpa di aver visto nuovamente qualcuno a lei vicino soffrire senza che avesse alzato un dito.
-Allora, vogliamo andare?-
Alexander aveva aspettato tutta la lezione in attesa che terminasse ed ora l'unica cosa che voleva fare era andarsene, dopo aver controllato dove fosse Hope ovviamente, girandosi verso Khal però provò una sensazione che non provava da tempo...paura forse?
Anche le ragazze attorno a lui l'avevano notato, non era più calmo e gelido, sembrava invece un vulcano sul punto di eruttare, gli occhi colmi di rabbia, le labbra strette in un ghigno a denti stretti, le mani serrate al punto che le vene erano perfettamente visibili.
Ciò che passava nella sua mente lo sapeva solo lui, ma forse persino lui non li comprendeva.
Non appena aveva sentito l'urlo di Ailea si era alzato per controllare cosa fosse successo, ciò che aveva visto non gli era piaciuto per niente, lei a terra sanguinante mentre urlava come un maiale al macello, con accanto quei due ragazzi che non le toglievano gli occhi di dosso.
Li avrebbe ammazzati, no, avrebbe fatto di peggio. Li avrebbe distrutti psicologicamente e fisicamente godendosi ogni istante del loro dolore, avrebbe colpito ogni persona a loro cara, non avrebbe avuto alcuna pietà per loro.
Non sapeva con certezza il perché di quella rabbia, sapeva lo disturbava che quei due schifosi moscerini avessero intaccato la dignità della ragazza, perché anche quella era stata ferita, ridurre una persona come lei ad urlare era una cosa che altri non si dovevano permettere di fare. Lui poteva, poteva perché era come lei. Averla ridotta così era stato come insultare lui stesso.
-Nya Astral!-
Non appena la lotta era finita Lacie era subito corsa fuori dalla finestra saltando addosso ad Astral, era così felice non fosse ferito che quasi le venne da piangere, lo strinse più forte che riuscì affondando il viso nell'incavo del suo collo, tuttavia il ragazzo non riuscì ad essere pienamente felice di quell'abbraccio.
Aveva ferito gravemente la ragazza senza sospettare minimamente le sue vere intenzioni, aveva ferito la persona che aveva salvato sua sorella dall'ira del prof, si sentì un completo imbecille e la colpa che provava era pari a quella che aveva nei confronti di Daimonas. In una sola giornata si era dimostrato per ben due volte un completo idiota. Incapace di muoversi riuscì solamente a guardare Ailea urlare.
In maniera simile si sentiva anche Daimonas, era certo sarebbe dovuto toccare a lui quella scena, inoltre era da lui che era partito tutto.
"Hahaha la quattrocchi è ridotta proprio male, ottimo lavoro vermiciattolo quante persone hai ferito in un colpo solo?"
Mostro era rimasto in silenzio solo per attendere il momento perfetto, e quello di sicuro lo era, il senso di colpa che attanagliava il ragazzo era enorme, Daimonas però non ebbe tempo di badare a ciò che diceva.
Subito il ragazzo le era corso accanto prendendole con delicatezza le braccia, non fu facile aiutarla visto che continuava a muoversi ma curarle le ferite del proiettile era il minimo che potesse fare.
-Ti prego calmati, andrà tutto bene.-
Grazie alle sue capacità riuscì a lenire il dolore e a sistemare quelle ferite, non gli importava se qualcuno l'avrebbe visto, doveva aiutare quella ragazza, che finalmente aveva spesso di provare quell'insopportabile dolore.
-Daimonas!-
Interrompendosi il ragazzo alzò lo sguardo su Milton, la ragazza era uscita dalla classe e subito era corsa da lui, il viso era una maschera di preoccupazione e paura.
-Daimonas come stai?Ti hanno fatto del male?-
-No io sto bene, questa ragazza però è ferita.-
Abbassando lo sguardo sulla ragazza Milton annuì debolmente, era felice che l'amico stesse bene tuttavia era anche dispiaciuta per quella sconosciuta, Ailea nel frattempo si era ripresa ed aveva cercato di alzarsi, qualcuno però l'aveva preceduta prendendola in braccio.
-Non crederai di cavartela con così poco signorina.-
Lighneers saltando dalla finestra le si era avvicinata e l'aveva sollevata con estrema facilità, sospirando Ailea alzò gli occhi al cielo.
-Lighneers mettimi giù, non ho bisogno d'aiuto.-
-Oh io credo di sì, abbiamo una cena ricordi?Non intendo perdermela solo perché hai perso troppo sangue, adesso andiamo in infermeria e ti sistemiamo.-
-La stavo aiutando io.-
Disse Daimonas alzandosi e fissando Lighneers negli occhi, il verde sorride divertito.
-Sei stato un ottimo piccolo cavaliere, ora però lascia fare ai grandi. A proposito io e te dobbiamo parlare piccoletto.-
-Non abbiamo niente di cui parlare, e non chiamarmi piccoletto.-
-Daimonas lo conosci?-
Milton incuriosita si era avvicinata al ragazzo sussurrandogli, quello strano tipo dai capelli verdi non le ispirava fiducia.
-Io credo di sì invece, a proposito di un'aula, vieni anche tu in infermeria. Già che ci siamo poi puoi venire anche tu cowboy.-
Daimonas subito capì a cosa il ragazzo si riferiva, non si preoccupava di alcun ricatto tuttavia forse era il caso di ascoltare ciò che il ragazzo aveva da dirgli.
Astral nel frattempo si era ripreso ed avvicinandosi guardò Ailea serio.
-Mi dispiace, credevo lo avresti colpito.-
-Nessun problema, volevo mi sparassi quindi non c'è bisogno di scusarsi.-
-Si invece!Potevo ucciderti!-
-Non sopravvalutarti così tanto.-
Rispose Ailea con una leggera risata.
-Non mi avresti uccisa.-
-Non puoi saperlo.-
-Va bene piccioncini smettetela di litigare, nessuno è morto quindi pensiamo solo a portarvi in infermeria.-
-Lighneers non ho bisogno di andare in infermeria, soprattutto non ho bisogno che tu mi tenga in braccio.-
-Dai che ti piace...-
Per tutta risposta la ragazza gli tirò una testata dritta in faccia, il verde però non fece una piega ed iniziò ad incamminarsi.
 
 
Arrivati nell'infermeria Lighneers insistette fino a quando tutti i presenti acconsentirono di farsi curare, costrinse a farlo persino Lacie che aveva bendato fino alla testa, la ragazza stava facendo ridere tutti comportandosi come se fosse una mummia.
-Nyaaa nyaaa sono una mummia nyaaa.-
L'unico a non ridere era Daimonas, che si era seduto in una sedia accanto al letto in cui Ailea era stata costretta a sistemarsi per volere di Lighneers, accanto a lui c'era Sara Milton che come sempre teneva stretta la rosa tra le mani.
-Hey che succede?Il gatto ti ha mangiato la lingua?-
Chiese Ailea guardando Daimonas.
-Perché l'hai fatto?-
-Che cosa?-
-Hai aiutato la mia amica e quella ragazza gatto, poi ti sei fatta ferire quasi mortalmente, perché?-
-Mi andava.-
-Non è una risposta sensata questa!-
-Ma è sincera, mi andava. La tua amica non avrebbe retto ad una punizione simile e sentire le urla di quella micetta non mi sarebbe piaciuto.-
-Questo comunque non spiega il resto...avreste dovuto colpire me...-
Per tutta risposta Ailea gli diede un leggero colpetto con l'indice ed il pollice sulla fronte.
-Nemmeno quest'idea mi piaceva, smettila di chiedermi il perché però...mi andava e basta e quel che è fatto è fatto.-
Daimonas stava per ribattere quando Lighneers per l'ennesima volta gli si avvicinò interrompendo il loro discorso.
-Benissimo, ora che non puoi scappare ho un offerta per te. Ho visto come te la sei cavata con quei tizi e mi è piaciuto, vorrei che tu partecipassi insieme a me a degli incontri. Ovviamente divideremmo la vincita equamente, che ne dici?Potresti comprarti un sacco di cose carine, sia per te che per la tua amica.-
-Non m'interessa.-
-Come non t'interessa!Potresti diventare ricco!Potremmo diventare ricchi insieme!-
-Non m'interessa diventare ricco, non voglio partecipare a quegli incontri.-
-Ma saresti perfetto, vinceresti scuramente, ripensaci per favore.-
-Nya ti ha detto di no!Nya!-
Lacie si era messa in mezzo tra i due e fissava Lighneers con grande serietà, se non fosse stata coperta di bende avrebbe fatto quasi paura, guardandosi intorno il ragazzo capì che non era il caso d'insistere, non per il momento almeno.
-Va bene va bene, ma perdi un'occasione. Tu invece Ailea che ne pensi?Non te la cavi male.-
-Ci penserò su.-
Rispose la ragazza alzando le spalle.
-Magnifico!Ne parleremo meglio stasera a cena allora, vestiti carina mi raccomando.-
Disse il ragazzo facendole l'occhiolino, per tutta risposta ottenne un barattolo di medicinali dritto in faccia, cosa che provocò la risata dei vari presenti.
 
La strada scorreva veloce sotto lo sguardo dei due fratelli, prima di andare via Alexander era riuscito a raggiungere il terrazzo scoprendo, purtroppo, che Hope non si trovava lì, sperava non fosse successo niente alla ragazza e che semplicemente avesse saltato la lezione, tuttavia a preoccuparlo era anche l'atteggiamento di Khal, non solo era più cupo del normale ma aveva fatto salire assieme a loro anche una delle ragazze che li infastidiva.
Questa era sicuramente molto bella, dal corpo magro e prosperoso, i capelli viola erano legati in due trecce ed il viso era coperto da uno spesso strato di trucco, la ragazza era appoggiata alla spalla di Khal e gli accarezzava la coscia sussurrandogli parole provocanti, il ragazzo però non sembrava minimamente attratto.
Per quanto Alexander avrebbe voluto dire qualcosa lo sguardo del fratello lo raggelò, c'erano dei momenti in cui anche il solo avvicinarsi al fratello era pericoloso, tutto ciò che riuscì a fare fu osservare quella ragazza che, ignara di tutto, continuava a sorridere maliziosamente.



 
Siamo già arrivati a 10 capitoli, vorrei ringraziare tutti i membri del gruppo di role i cui pg compaiono in questa storia.
Il loro supporto è fondamentale per me e sapere che ciò che sto facendo a loro piace mi rende veramente felice e desiderosa di continuare, li ringrazio anche delle meravigliose avventure che ho vissuto con i miei pg nel gruppo.
Grazie mille ragazzi di essere insieme a me membri della gilda Werewolf's Shadow  

   
 
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