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Autore: 7vite    29/04/2017    1 recensioni
Dato che il manga si è bruscamente interrotto, lasciando tanti quesiti irrisolti e sollevando parecchi dubbi ho deciso di continuare la storia a modo mio.
Nella mia FF le storie di tutti i personaggi s'intrecciano in un vortice di emozioni e paure, restando quanto più possibile IC.
Hachi sarà impegnata con la ricerca di Nana, fuggita subito la morte di Ren.
I Blast si scioglieranno ed i membri del gruppo intraprenderanno strade diverse, ma non per questo metteranno un punto alla loro amicizia.
Dall'altro lato i Trapnest subiranno lo stesso destino: Reira sarà tormentata da un segreto inconfessabile che le cambierà la vita e Takumi per proteggerla farà diverse rinunce, esternando finalmente il suo lato migliore.
La storia si susseguirà alternando presente e futuro (4 anni dopo) e ogni capitolo verrà raccontato attraverso il punto di vista di qualcuno.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hachi:

“Aware” è un termine giapponese che credo non esista in nessun altra lingua al mondo. Significa vivere un momento di grande felicità con un retrogusto agrodolce, dato dalla consapevolezza che quel momento sia destinato ad esaurirsi velocemente. Era quello che provavo durante gli ultimi giorni in compagnia di Nana. A volte mi sorprendevo, scioccamente, a non battere le palpebre, forse per incastrare la sua figura in maniera permanente nella mia mente. Il tempo sembrava essere scorso troppo velocemente, sentivo di non averne abbastanza. Sapevo che se anche avessi avuto più tempo, quello non mi sarebbe bastato comunque. La verità è che non avrei mai voluto allontanarmi da Nana, volevo che quel momento sarebbe durato per sempre. Noi due sedute una di fronte all’altra , come succedeva nell’appartamento 707, a chiacchierare, ridere, confidarci, ad esserci sempre l’una per l’altra.
-Non hai nessuna intenzione di tornare in Giappone?-
Quella domanda mi arrovellava il cervello sin da quando l’avevo incontrata per la prima volta all’Agorad, ma solo adesso avevo trovato il coraggio sufficiente ad esprimerla ad alta voce.
Nana sorrise debolmente, scuotendo impercettibilmente la testa. Me lo aspettavo.
-No. La mia vita adesso è qui. Londra mi ha dato una seconda chance, ho avuto modo di ricominciare da capo da dopo il mio fallimento, dal mio crollo emotivo. Tornare in Giappone non mi farebbe affatto bene,tornerei col pensiero alla vecchia me, a dei progetti che non esistono più e non credo che potrei tollerarlo, mi capisci?-
Annuì. Guardai l’anello al suo dito e provai un grande moto di tristezza. Per Nana quella fede, identica alla mia, significava una promessa mai mantenuta. A distanza di tutti quegli anni, lei si ostinava a indossarla, a portare vivo il giuramento di amore eterno che le aveva fatto Ren. Quanto era stata ingiusta la vita nei loro confronti?
-Ti capisco, e non ti biasimo. Mi prometti però che ci terremo in contatto, una volta partita?-
La mia voce s’incrinò leggermente, sperai che non lo avesse notato. Nana accennò un debole sorriso e mi afferrò la mano.
-Te lo prometto Hachi. Non ti abbandonerò mai più.-
Le credevo.
-Prima che tu te ne vada devo chiederti una cosa: che intenzioni avete tu e Nobu?-
Il mio cuore ebbe un leggero sussulto, ma cercai di non darglielo a vedere.
-La situazione si è di nuovo complicata tra di noi, sai? Mi sono chiesta, negli ultimi giorni, se per caso, semplicemente, non fossimo destinati a stare insieme. Per quanto ci proviamo, alla fine c’è sempre qualcosa che va storto e rovina ogni cosa. Forse il Grande Demone Celeste vuole impedire ad ogni costo questa relazione.-
-Non posso crederci, credi ancora a quella storia del Demone Celeste? Hachi, mi meraviglio di te, non inculcare queste sciocchezze nella giovane testolina di tua figlia.-
Stavamo di nuovo ridendo insieme.
-A proposito, Takumi dovrebbe già essere arrivato, avrà trovato traffico, non ritarda mai lui…-
-Takumi… Chissà che effetto mi farà rivederlo, non mi è mai piaciuto.-
-Lo so, ma ti assicuro che è molto cambiato da allora, ha sorpreso persino me. Credo che anche a lui Londra abbia giovato, è diventato molto più altruista, sai?-
-Chi l’avrebbe detto? Questa città dev’essere stata fondata su un vecchio cimitero celtico, e gli spiriti dei defunti si sono sicuramente impadroniti del corpo del vecchio Takumi.-
-E dici a me di smetterla con la storia del Grande Demone Celeste?-
Ridemmo insieme ancora una volta. A ogni bel momento seguiva una fitta un po’ più stretta attorno al mio cuore. L’avverti anche tu Nana?
-Quali sono i tuoi progetti per il futuro qui a Londra?-
-Non ne ho, non faccio mai dei progetti. Per il momento continuerò a lavorare all’Agorad.-
-E per quanto riguarda George? Da quanto mi hai detto non diventerà facile per voi cooperare.-
Nana si sporse indietro con la sedia.
-Se lui finge che vada tutto bene, non vedo perché debba essere io a far sorgere dei problemi. A ma basta solo che non si intrometta più nella mia vita privata.-
-Nana, ma non provi davvero nulla per quell’uomo?-
Ecco, l’altra domanda che tacevo da ormai troppo tempo.
-Voglio dire, so che non hai ancora superato la storia di Ren, ed è comprensibile, ma sono già passati 4 anni e tu sei ancora giovane e bella, Nana non puoi chiuderti in un bozzolo ed evitare il resto del mondo.-
-Io non posso innamorarmi di qualcun altro, Hachi, ho amato Ren con tutta me stessa, nessuno potrà prendere il suo posto.-
-Nessuno prenderà il suo posto,Nana! Pensi forse che Nobu abbia preso il posto di Shoji? O che Takumi abbia preso il posto di Nobu? Io ho amato per davvero tutti e tre, ma in modo diverso. Si può amare più di una volta Nana, ma devi lasciare uno spiraglio aperto, devi pur dare a qualcuno la possibilità di farsi avanti e non vedo pretendente migliore di George al momento.-
Abbassò la testa, come se quel discorso non le interessasse, ma io sapevo che mi stava ascoltando.
-Forse non oggi, forse non domani, forse neppure tra un anno, ma prima o poi dovrai di nuovo liberare il tuo cuore dalla morsa spinosa che lo intrappola al ricordo di Ren e allora ti sentirai felice di poter amare di nuovo, Nana, saper amare è un grandissimo dono che tu possiedi e che ti ostini a tenere incarcerato.-
Nana deglutì rumorosamente.
-Ma io non ce la faccio.-
Mi confessò con un filo di voce.
-Se a volte mi sorprendo anche solo a pensare ad un altro uomo, inizio a sentirmi in colpa. Sento ancora la presenza di Ren, a volte giurerei di sentire l’odore della sua pelle aleggiare per le vie di questa città, come posso liberarmi di tutto questo? Lui non mi lascia andare, Hachi.-
Afferrai la mano della mia amica e la racchiusi tra le mie.
-Ma non ti rendi conto che è il contrario? Nana, sei tu che non lasci andare via lui.-

 
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-Mamma, eccoti!-
La voce di Satsuki ci riportò alla realtà. Le sorrisi facendole un cenno con la mano, e presto la raggiunsero anche Ren e Takumi.
-Perdona il ritardo, c’è stato un incidente a pochi metri da qui e hanno chiuso le strade, ma adesso eccoci arrivati. Nana… Chi è quella signora con il parrucchino biondo, dov’è Nana?-
*Nana casca dalla sedia*
-Sei spiritoso come sempre Takumi, vedo che anche tu ti ostini a portare quel vecchio parrucchino, strano, non ti sei accorto che non va più di moda da circa 10 anni?-
-Beh, è un piacere rivedervi entrambi, e soprattutto non credo che vogliate litigare proprio qui, davanti ai bambini, non è così? Suvvia, salutatevi e comportatevi come due adulti responsabili, intesi? Ricominciamo.-
-Uhm… Buongiorno Nana, è un piacere rivederti dopo circa 4 anni. Ti trovo piuttosto in forma e i capelli biondi ti stanno davvero bene.-
-Come no? Il piacere è tutto mio Takumi, sei in forma come sempre, i tuoi capelli sono così lucidi che mi ci potrei persino specchiare, anzi ho persino il dubbio che l’incidente sia stato causato da un raggio di sole riflesso sulla tua chioma splendente.-
Sospirai, non c’era proprio nulla da fare con quei due.
-Beh, vi ringrazio almeno di averci provato, seppur miseramente. Ad ogni modo Nana, ho finalmente il piacere di presentarti Satsuki e il piccolo Ren, sono bellissimi, è vero?-
 
***
 
Restammo insieme ancora un paio di minuti, Satsuki fece tantissime domande a Nana, arrivò persino a chiederle di cantare qualcosa per lei. “Reira canta sempre per Ren, ma la mia mamma è stonata come una campana e si rifiuta di cantare per me, uffa!”
Nana era radiosa, non l’avevo mai vista ridere tanto, nemmeno in passato. Ren rimase a distanza, come faceva sempre, ma sembrava a suo agio.
Anche l’atmosfera tra Nana e Takumi si era fatta più leggera, e quasi riuscivano a tollerarsi. Fu una giornata bellissima per me, morivo dalla voglia di presentare Satsuki a Nana.
-Sono felice che finalmente vi siate incontrate, l’ultima volta che l’hai vista stava ancora dentro al mio pancione.-
Le dissi infine, poco prima di salutarci per andare via.
-Ti sbagli.-
Mi confessò Nana.
-Sono passata nella tua camera d’ospedale prima di partire, sai? E’ stato lì che ho visto la neonata Satsuki per la prima volta.-
Gli occhi mi si inumidirono. Quella dichiarazione significava voler dire tante cose per me.
-Rifletti su ciò che ti ho detto Nana. Sei piena di amore da dare, e desiderosa di riceverlo. Ci rivediamo in aeroporto allora.-
Nana mi sorrise, ma il suo sguardo era triste quasi quanto il mio.
In un istante seppi che la migliore amica provava i miei stessi sentimenti e capì che mi sarebbe mancata più di quanto non avesse fatto in questi quattro anni.
 
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