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Autore: SuperNova013    01/05/2017    6 recensioni
Tutti sanno che Derek e Kate sono stati assieme, ma se da quell'unione fosse nata una bambina?
E già, avete capito bene, la Kate di questa FF è rimasta incinta ma lo ha scoperto dopo aver rotto con il bel licantropo ed essersi allontanata da lui.
Se volete sapere il come, il quando e il perchè... beh, non vi resta che leggere.
Storia scritta a quattro mani con Iloveserietv, speriamo che vi piaccia e che ci supporterete/sopporterete fino alla fine, recensioni ben accette e considerate come un valido aiuto per il proseguo della storia e l'autostima personale, grazie!
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questo capitolo e delicato a Blu che nonostante il tempo passato ancora mi chiedeva di questa storia. E perché sei un cupcake.

Dory

 

 

 

 

 

 

Capitolo 20

 

La macchina con a bordo Gerard frenò a mezzo chilometro dal loft di Derek. Sebbene i cacciatori avessero preso misure idonee per non essere intercettati dai licantropi, la sicurezza non era mai troppa. Comunicando tramite gesti della mano ordinò ai suoi uomini di inseguirlo, Chris lo affiancò e i due si scambiarono un'occhiata d'intesa.
Era una serata tranquilla quella, il cielo blu scuro era nuvolo, la luna un vago e informe riflesso nascosto lì da qualche parte, i lampioni della strada diminuivano a poco a poco che ci si avvicinava a casa Hale.
Gerard tossì maledicendo il suo stato di salute, sperò che quel piccolo attimo di debolezza non li avesse fatti scoprire e proseguì lungo il cammino. Era rimasto dubbioso quando Chris gli aveva confessato di aver scoperto l'abitazione del lupo, Allison non era a casa quel pomeriggio, probabilmente era in giro con il suo fidanzato lupo (o ex fidanzato lupo, le cose non gli erano molto chiare)  e gli amici di questi, un motivo in più per non fidarsi della nipote. Anche se aveva messo in conto di spendere molto tempo per riuscire a manipolare la mente della ragazza a proprio vantaggio, Allison Argent aveva preso le doti migliori appartenenti al suo ramo familiare, l'eccessiva sensibilità era, invece, qualcosa che aveva preso da parte di sua madre, brava donna ma non abbastanza scaltra. A pensarci bene vi erano sufficienti critiche da fare anche al figlio, ma il fatto stesso che fosse lì con lui armato di tutto punto testimoniava un rinsavimento, come si soleva dire: " meglio tardi che mai ". 
Chris aveva compreso l'importanza di Davina, era frutto di una relazione anomala ed immonda, ma poteva offrire qualcosa di buono per la sua salute e già solo per questo meritava di rimanere in vita, aveva spiegato al figlio come non ci si dovesse affezionare ad una creatura del genere, anche se in lei era presente metà del DNA Argent la sua umanità era stata corrotta dal germe parassita della licantropia. Poteva sembrare dolce con quegli occhioni verde acqua e quei zigomi alti, ma non era altro che spazzatura come il resto degli Hale. Il fatto che Kate fosse stata il contenitore di crescita di quell'embrione fetido questo solo non la rendeva degna di poter vantare il cognome degli Argent.
Aveva convinto Kate a non abortire ricorrendo a pensieri e principi che non gli appartenevano, si era giocato la carta del " magari non avrà preso il gene della licantropia " o quella del " se la cresciamo noi potrebbe essere un esempio per entrambe le razze ", ma la verità era che aveva già giudicato l'intera faccenda e compreso che quel piccolo ammasso di cellule sarebbe diventato presto la sua più efficace cura contro la morte. Non ne aveva fatto parola con nessuno, aveva aspettato che Kate capisse da sé che quella neonata dai folti capelli neri fosse un mostro come il padre, aveva atteso che la rinchiudesse in un orfanotrofio per un certo periodo di tempo e aveva quasi sospirato di sollievo nel constatare che, dopo la morte della figlia, era finalmente giunto il momento di sperimentare sulla sua pelle cosa volesse dire essere immortale, non che questo gli avesse impedito di soffrire per la perdita di Kate, tuttavia non aveva mai approvato i suoi comportamenti. Brava cacciatrice ma pessima donna con pessimi gusti in fatto di uomini. 
La famiglia Argent doveva proseguire e Chris si era reso conto di come la sua presenza fosse necessaria per la sopravvivenza della stirpe, gli Argent non erano ancora pronti per dirgli addio, non poteva morire con la consapevolezza di avere una famiglia sull'orlo della sciagura, una famiglia che stava portando disonore macchiando il loro secolare albero genealogico, gettando polvere là dove in passato c'era stato solo gloria ed onore.
Perso in tutti quei pensieri non si accorse di essere sotto casa Hale. Chris gli afferrò la manica della giacca spingendolo a fermare i suoi passi, fissò lo sguardo su di lui prima di alzarlo per osservare il punto indicatogli. Le persiane delle finestre erano chiuse, secondo le informazioni che possedeva papà e figlioletta lupo erano tranquilli nei loro lettini: il momento della battaglia definitiva era finalmente giunto!

Gerard non avrebbe mai pensato che il lupo fosse così stupido da nascondersi ancora nella casa Hale. Conosceva bene quella villa e sbuffò sorridendo. Anche se il tempo passava, il luogo e la situazione non cambiavano. Argent contro Hale, e quello che ne sarebbe uscito vincente ne sarebbe stato sempre lui. 
Attraversarono il bosco cercando di fare il più silenzio possibile, anche se tutti quei rami sotto i piedi non aiutavano. Sperava l'Alpha avesse un sonno talmente profondo da non attivare il super udito. La casa sembrava buia e silenziosa e avvicinandosi alla porta scassinò la serratura inserendo un attrezzo che aveva nel suo magico borsello, e con un scatto la stessa si aprì in modo semplicissimo. 
Appena entrati si sentirono subito l'odore di bruciato che permeava le stanze, le scale e i muri a pezzi. Dopo l'incendio appiccato da lui e la figlia non era rimasto quasi nulla. 
Cominciarono a perlustrare ogni camera del piano terra avvalendosi di alcune torce che si erano premuniti di portarsi dietro, trovandole tutte vuote. Chris più guardava il padre e meno capiva l'eccitazione che stava provando l'uomo davanti a lui per questa caccia al lupo. Già da piccolo aveva sempre capito di esser differente da quell'uomo che lo aveva generato. Provava solo soddisfazione nel fare del male a persone, per lui bestie, senza motivo. E adesso addirittura si stava attaccando ad una bambina. E solo per la sua salute. Perché solo questo gli importava. Di lui stesso. Altro che della famiglia! Guardava ogni angolo di quella che si poteva definire casa, accarezzando quel fucile pieno di proiettili di strozzalupo come se non vedesse l'ora di usarli. Una volta constato che lì non c'era niente da fare s'indirizzò al piano di sopra facendo il meno rumore possibile per non far scricchiolare quelle scale ormai più vecchie di lui, facendosi seguire da qualcuno dei suoi uomini e da suo figlio. Giunti al piano superiore si trovarono tre porte, ne aprì una e...
una raffica di proiettili interruppe il silenzio presente in quella zona remota della foresta, e lo fece con un'intensità tale da farlo sussultare. 
<< Che diavolo succede? >> urlò, sentendosi quasi offeso all'idea che qualcuno dei suoi uomini avesse messo dito sul grilletto senza suo diretto ordine. << Chris! Vai a vedere! >> proseguì, portandosi una mano sul petto e poi dentro la giacca, giusto per assicurarsi che le pastiglie fossero esattamente dove dovevano essere, dove ne aveva più bisogno. Quel gesto impulsivo lo portò a ricordarsi dell'urgenza del suo piano, più tempo passava senza il sangue di Davina e più il suo corpo ne risentiva marcendo a poco a poco.
Chris uscì dalla stanza camminando lentamente e con la pistola ben alzata e tenuta ferma con la mano destra, due uomini di suo padre lo stavano seguendo, forse per proteggerlo o, più probabilmente, perché suo padre non si fidava di nessuno. Poggiò il piede sul primo scalino e lo sentì cigolare sinistramente, puntò la torcia oltre la rampa di scala, sull'uscio impolverato, e vi trovò alcuni cacciatori privi di sensi, o forse morti. Compresi i due messi a guardia dell'entrata. Continuò a scendere ormai prossimo a terminare la lunga e rovinosa scalinata che portava al piano superiore.
<< E' quel Derek Hale? >> sputò fuori Gerard, dopo aver allontanato di poco il fazzoletto che teneva premuto sulla bocca. Nonostante il buio pesto, Chris riuscì a vederlo macchiato nel mezzo, una chiazza che sembrava nera in mezzo a quella distesa bianca e pulita. Dopo di che si riscosse scuotendo il capo a destra e a sinistra per rispondere alla domanda che gli era stata posta.
Gerard guardò l'espressione del figlio giudicandola sorpresa e cauta almeno quanto doveva essere la sua in quel momento.
<< Derek? >> chiamò poi prima di rimettere il fazzoletto nella tasca destra della giacca nera. << Sei tu? >> chiese, rimanendo in cima alle scale e guardando cautamente in ogni direzione. Nonostante i suoi uomini stessero cercando di illuminare ogni angolo di quel posto in decadenza, si accorse che la sua vista non era come quella di quando era ragazzo, o forse non l'aveva così buona nemmeno allora. Qualcosa nel sangue di quella bambina lo aveva cambiato, se lo sentiva sotto la pelle, ma l'effetto era troppo lieve per poter lottare contro la malattia mortale di cui era effetto. La sua unica speranza era quella dannata mezzo lupo, una volta che le avrebbe messo nuovamente le mani addosso non l'avrebbe più fatta scappare, mai più.
<< Lo so che sei tu... >> proseguì senza sapere bene dove guardare, << Non ho intenzione di farti del male, non sono qui per te. Vedi, il fatto è che mi hai portato via qualcosa di prezioso e... >>
<< E' mia figlia. >> replicò una voce roca e graffiata da qualche parte sul lato destro, i suoi uomini puntarono i fucili e le pistole in quelle direzioni, ma Gerard alzò una mano come segno di ammonimento a far fuoco. 
<< E tu dov'eri quando è nata? >> chiese riabbassando la mano destra, con la sinistra fece un gesto rotatorio con l'indice, si trattava di un invito dato ai suoi uomini per controllare il perimetro. Nessuna risposta. 
<< Dov'eri quando chiedeva della mamma? O, a maggior ragione, di suo padre? >> provocò, sperando di far uscire il lupo allo scoperto, poi si sedette sullo scalino impolverato come un uomo esausto di contrattare.
<< Andiamo, Derek. Tu non vuoi crescere quella bambina, non puoi. Io sì. Io c'ero quando aveva bisogno. Io l'ho resa la bambina che è oggi, e intendo continuare a trattarla bene. Pensaci bene, non essere egoista. Stiamo parlando del suo bene, non del tuo. Cosa può dargli un licantropo come te? Una vita di preoccupazioni, una vita fatta di fughe nel cuore della notte e guerre contro i cacciatori. Io posso proteggerla, sai che posso farlo. >>
Chris continuò a guardarsi attorno, trascorse quasi un minuto di silenzio dal discorso di suo padre, un intero minuto in cui tutti loro sembravano belle statuine. Improvvisamente, un altro uomo sparì da oltre la parete, lo udì urlare e iniziò a correre per salire i gradini, ma si bloccò non appena il grido dell'uomo fu interrotto in maniera non spontanea, come se gli avessero spaccato l'osso del collo mentre chiedeva aiuto. Puntò la torcia verso l'angolo da cui era sparito il cacciatore, e che era dal lato opposto rispetto a quello in cui avevano udito la voce di Derek Hale, e vide una macchia di sangue che si allargava, anche quello sembrava nero.
<< Lo prendo come un no. >> disse Gerard, rimettendosi in piedi. Poi abbassò il volume di voce per rivolgersi solo a Chris e ai suoi uomini, << Non è solo. >> spiegò, mentre si spolverava i vestiti privi di polvere.
<< Trovate i lupi, e uccideteli! >> ordinò riprendendo in mano il suo fucile. E quello fu l'ordine che diede l'inizio a tutto. Ombre veloci e ringhi sommessi sembrarono provenire da ogni angolo, i cacciatori spararono come se fossero stati all'interno di un video game a tema militare, il lampadario mezzo rotto si sradicò dal soffitto cadendo a terra assieme ai vari detriti già presente. Chris puntò l'arma contro un'ombra in movimento ma non sparò, vide l'ombra fermarsi e la riconobbe come quella di Derek Hale.
<< Spara! >> gli ordinò suo padre che, evidentemente, aveva seguito i suoi gesti.
<< Spara! >> ripeté Gerard, mentre prendeva la mira per far fuoco lui stesso, Derek Hale era esattamente davanti a loro, uno dei suoi uomini premette il grilletto prima di lui ma, prima ancora che il proiettile andasse ad impattare contro Derek Hale, o almeno che ci provasse, una freccia bucò la mano del cacciatore lasciando che il proiettile deviasse per conficcarsi assieme a tanti altri lungo la parete posta di fronte alle scale.
Gerard sgranò gli occhi scendendo le scale fino al punto in cui si trovava l'uomo, ignorò le sua urla e osservò per bene la freccia che gli trapassava il palmo della mano.
<< E' una delle nostre! >> esalò tutto d'un fiato, incredulo dalle sue stesse parole, sentì il resto degli uomini sopravvissuti cessare di far fuoco, << Chi è stato? >> urlò mettendosi nuovamente eretto, << Chi ci ha traditi, chi? >> ruggì, spalancando gli occhi così tanto da lasciar pensare che potessero fuoriuscire dalle orbite da un momento all'altro.
Allison fece un passo in avanti, il suo stivale marrone di cuoio fu illuminato da un raggio di luna, Chris aprì la bocca per dirle qualcosa, ma poi la richiuse.
<< Tu! >> accusò Gerard, dopo essersi guardato per bene intorno, non aveva portato l'intero esercito con sé ma era sicuro che quei cinque o sei uomini che erano soppravissuti, contando anche quello con la mano fuori uso, non rispecchiavano l'esatto numero di quelli che avevano lasciato la tenuta Argent. Molti di loro erano stati trafitti da delle frecce, a quanto pareva era letteralmente circondato da gole squartate e frecce. A quel punto anche Derek e Scott uscirono completamente allo scoperto. 
<< Tua figlia! >> continuò, guardando Chris come a dirgli che non l'aveva saputa crescere come si deve, che aveva tutte le colpe di questo mondo per avere una figlia così ribelle e che era solo un buon a nulla. << Dille di stare al suo posto o la faccio fuori! >> minacciò assottigliando lo sguardo e puntandolo su Allison, la pistola era tenuta ancora bassa.
Chris puntò lo sguardo in quello di Allison, era severo come quello di un genitore che si appresta a sgridare la figlia. Sentì suo padre ghignare all'idea che l'avrebbe messa in riga urlandole qualcosa dietro, ma tutto quello che lasciò la sua gola fu: << Spero solo che tu sia stata prudente, che continuerai a farlo. >>. Allison sorrise, guardando il padre con affetto e orgoglio, ormai sapevano entrambi di essersi schierati dalla stessa parte, giusta o sbagliata che fosse.
<< Maledetto. >> tuonò Gerard, puntando il fucile contro il suo stesso sangue, poi deviò all'ultimo sparando in direzione di Allison.
<< Allison! >> urlò Chris saltando gli ultimi gradini per correre dalla figlia, ma Scott fu più veloce e parò la cacciatrice usando il suo stesso petto come scudo e venendo colpito dallo strozzalupo. 
<< Scott! >> urlò Allison, chinandosi verso il suo ex ragazzo proprio mentre Chris la raggiungeva. Gerard si preparò a sparare un altro colpo ma qualcuno gli puntò qualcosa di appuntito sotto la gola e quella minaccia lo paralizzò con il dito appoggiato al grilletto. 
<< Derek... >> sussurrò comprendendo di avere gli artigli di Derek sotto la sua gola, gli uomini rimasti avevano le armi puntate verso di lui, ma nessuno sparò dato che il loro boss era tenuto sotto ostaggio.
<< Getta il fucile da oltre le scale. >> ringhiò Derek con gli occhi che si illuminavano nell'oscurità, una delle poche fonti di luci ancora visibili. Gerard obbedì e il fucile cadde ai piedi di Chris.
<< Il proiettile! >> urlò Allison indicando al padre il fucile, << Ci serve il proiettile per... >>
<< Lo so. >> affermò Chris, prendendo il fucile in mano e apprestandosi a prendere uno dei proiettili che avrebbero usato per disintossicare Scott dal veleno anti licantropi.
<< Visto? >> domandò Gerard mantenendo le mani alzate, << Sono un uomo ragionevole. Ora... per quanto riguarda Davina... >>
<< E' mia figlia. >> ripeté Derek come se quella affermazione ponesse in luce il suo punto di vista, la sua unica e sola risposta a riguardo.

<< Ordina ai tuoi uomini di liberarsi delle loro armi >>. Gerard fece quello che disse e i cacciatori si trovarono disarmati e circondati da lupi adolescenti. Isaac, Boyd, Erica e, stranamente Jackson, tenevano sotto artigli quegli uomini schifosi.
Derek era assalito da un impeto di rabbia e avere quel vecchio sotto mano lo istigava alle peggio torture. Aveva ucciso quasi tutta la sua famiglia, e se non lo avessero fermato questa sera avrebbe fatto del male anche alla sua bambina. Aveva una voglia di chiuderlo in una stanza, legarlo e sottoporlo ogni giorno ad un dolore differente finché la sua malattia non lo avrebbe portato all'altro mondo.
Stava per tagliargli la gola con i suoi artigli proprio come poco tempo fa aveva fatto Peter con Kate. Non sarebbe stato male farlo morire nello stesso modo, pensò. Fino a quando un << Derek, non farlo! >> lo fermò.
E chi poteva essere se non quel perbenista di Scott McCall? Il ragazzo da " A tutti va data una seconda possibilità ", il ragazzo da " Noi non siamo degli animali ", il ragazzo da " Non è con la vendetta che si fa giustizia ".
L'Alpha ringhiò, tanto per far capire l'arrabbiatura per essere stato interrotto sul più bello.
<< Lo sai che non è la cosa giusta da fare. Non è ciò che sei tu. Cosa risolverai una volta ucciso? Credi che ti sentirai più libero, più sollevato? Pensa a Davina. Credi che a lei piacerebbe sapere che suo padre ha ucciso suo nonno? Vogliamo far vedere a queste persone che siamo dei mostri come loro? Tanto non gli manca comunque molto da vivere. >>
Il lupo pensò a sua figlia, al suo branco e agli insegnamenti che voleva dargli. E pensò a Stiles, a quanto era cambiato il rapporto tra loro due negli ultimi tempi, e pensò che non voleva proprio farsi vedere sporco con le mani di sangue da lui. Non era quella la persona di cui si sarebbe ipoteticamente innamorare uno Stiles Stilinski.
Lasciò la presa da Gerard Argent.
<< È tutto tuo >> disse, rivolgendosi a Chris.


 

 

No, non è un'allucinazione. Siamo qui e siamo tornate. Dopo un anno e passa. WOW! Io non so in che lingua chiedervi perdono, spero solo il capitolo vi piaccia
Baaaaciiii

Dory

 

Chiedo scusa anch'io (Nova) per il ritardo, non ci siamo dimenticate della storia e sono sicura che la porteremo a termine. Chiedo scusa anche per gli errori che quasi sicuramente avete riscontrato e, dato che è passato un bel po' dall'ultimo capitolo, per eventuali incongruenze

 



 

  
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