Serie TV > Arrow
Segui la storia  |       
Autore: OlicityAllTheWay    02/05/2017    2 recensioni
Dopo TAAANTO tempo ritorno :D Nuova Fanfiction. Dovrebbe avere tre capitoli, massimo quattro :D
Parte dalla fine della 5x15 per cui se siete indietro attenzione SPOILER!!!!!
Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Un bacio :*
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 10 – GETTING OUT

 

Felicity

Il mio occhio si è sgonfiato ma non ha perso quell’orribile colore violaceo. Dopo che mi hanno fatto uscire dall’infermeria mi hanno cambiato di cella per evitare di finire di nuovo nei guai con la donna-armadio.

Non riesco a scrollarmi di dosso le brutte sensazioni che accompagnano la mia situazione. Ero convinta che Alena – maledizione, devo iniziare a chiamarla con il suo vero nome – fosse l’unica a potermi aiutare, ma si è rivelato l’esatto contrario. E ora non riesco a smettere di pensare che marcirò qui dentro.

 

Guardo, senza nessuna emozione, il completo che Thea mi ha portato. Ha detto che devo essere il più elegante possibile per il processo, come se cambiasse qualcosa.

Ho lasciato i capelli sciolti e ho cercato di coprire al meglio i segni del pugno sul mio viso e ho indossato il tailleur.

Oliver mi ha trovato un avvocato, non lo conosco, ma lui dice che è uno dei migliori. Ha seguito suo padre quando ha messo su la Queen Consolidated e poi nel breve momento in cui l’ho visto mi ha detto “Fidati di me, è tutto sistemato”. Non ho idea di cosa intendesse ma credo che lo scoprirò presto.

 

<< La giuria della Contea di Star City è giunta ad un verdetto per il caso “Stato contro Felicity Smoak”. Per l’accusa di hackeraggio a livello federale, codice rosso, l’imputato è stato considerato non colpevole >>.

Mi guardo intorno incredula, come diavolo è possibile. Boccheggio un paio di volte indecisa su come mi sento. Certo sono felice, sono sollevata, sono libera. Ma come è possibile? Sto sognando? Oppure Oliver ha fatto qualcosa per far sì che accadesse?

Solamente i flash delle macchine fotografiche a due centimetri dal mio viso e il rumore della folla mi risvegliano dal mio momentaneo stato di trance.

Vedo Oliver avvicinarsi, un sorriso appena accennato sulle labbra.

Stringe la mano all’avvocato: << Grazie Dan, ti sono debitore >>

<< Oliver, non ho fatto praticamente niente. I documenti contro la signorina Smoak sono stati dichiarati falsi. Non ci sono prove che i codici informatici dell’attacco alla NSA siano stati utilizzati dalla signorina Smoak >> sorride cordiale e inizia a ritirare i suoi documenti. Ripone tutto nella sua ventiquattrore e si allontana.

A quel punto Oliver mi mette le mani intorno alla vita e mi alza un pochino. Rispondo all’abbraccio e mi scappa una risata quando ci fa fare una giravolta.

<< Te l’avevo detto che ti avremmo fatto uscire di qui >> mi rimette a terra.

<< Come hai fatto? >> chiedo scrutando i suoi occhi. Che diventano di una tonalità più scuri.

<< Ne parliamo dopo, ora dobbiamo festeggiare >>.

Mi prende per mano e mi trascina verso il resto del gruppo. Mi abbracciano tutti calorosamente e mi sento di nuovo a casa.

Con la coda dell’occhio vedo Susan William. Sta scrivendo qualcosa su un taccuino, stacca gli occhi dalla pagina solo per rivolgermi uno sguardo truce.

Poi si avvicina a noi con passo svelto. Do di gomito a Oliver che è troppo preso dalla conversazione con Dig per accorgersene: << Che c’è? >> mi chiede a voce bassa.

Alzo il mento per indicargli la giornalista e lui si irrigidisce.

<< Signorina Williams >> dico non appena ci è vicina.

<< Ma guarda che bel gruppetto >> dice lei: << Non avevo capito fossi tu l’esperta informatica del gruppo. Sai le bionde non sono proprio conosciute per essere intelligenti >> dice a voce a voce bassa, portandosi una mano a coppa vicino alle labbra, come se stesse dicendo un segreto. Poi mi fa l’occhiolino.

Faccio un passo in avanti pronta a dimostrarle in cos’altro sono esperta, come prenderla a pugni per esempio, ma Oliver mi prende per il bacino e mi riposiziona al suo fianco.

Susan ride: << Non vorrai iniziare una rissa dentro il tribunale. Sarebbe inappropriato >>

<< Che cosa vuoi? >> interviene a questo punto Oliver.

<< So che dietro le soffiate dei plagi delle mie storie c’è lei e in un modo o nell’altro lo dimostrerò Oliver >> poi guardo ogni membro del gruppo: << Così come dimostrerò la vera identità di ognuno di voi. A partire da te >> dice infine, puntando un dito sul petto di Oliver.

Sto per ribattere ma Oliver mi prende per mano e mi porta fuori, seguiti dal resto del gruppo.

 

All’interno del loft ci aspettano Thea e Quentin che hanno addobbato tutto con palloncini e uno striscione di Ben tornato. Mi vengono le lacrime agli occhi.

Thea mi raggiunge subito e mi abbraccia, poi mi sussurra all’orecchio: << Sapevo che il tailleur giusto avrebbe fatto la differenza >>.

Rido e rispondo all’abbraccio. Poi Oliver ci raggiunge con due flute di champagne.

<< A Felicity >> dice semplicemente alzando il bicchiere. Tutti lo imitano.

Dopo circa mezz’ora si avvicina e mi dice: << Devo sistemare una cosa al covo. Torno subito >>.

Mi bacia sulla tempia e va via.

Seguo con gli occhi la sua figura e la strana sensazione che ho sentito in tribunale si riaffaccia.

Poso il bicchiere, ancora mezzo pieno, sul bancone e mi rivolgo a Thea: << Fate come se foste a casa vostra >> scherzo.

<< Dove vai? >>

<< A comprare una torta gelato. Credo ce ne sia bisogno >> mento.

Lei sorride: << Buona idea >>.

 

Le porte dell’ascensore del covo si aprono e la luce fredda mi avvolge. Mi guardo intorno cercando Oliver ma di lui nessuna traccia. Ha detto che sarebbe venuto qui, ma non c’è. Mi ha mentito. Di nuovo….

Aspetto per almeno un quarto d’ora ed eccolo che appare. Indossa dei vestiti diversi da quelli con cui ha lasciato il loft. Dei pantaloni neri, una giacca nera e in mano una maschera in grado di coprirgli tutto il viso.

Non appena mi vede si ferma sul posto.

<< Dove sei stato? >>.

Non risponde. Mi alzo in piedi, cercando di fargli capire quanto sono arrabbiata.

<< Dove diavolo sei stato? >> questa volta la mia voce è di un’ottava più alta.

<< A sistemare la tua garanzia per uscire di prigione >>

<< Intendi Cooper? >>

<< Sì >>

<< Che gli hai fatto? >> la mia voce è piegata. Non amo più Cooper, da molto tempo ormai, ma non mi piace l’idea che Oliver gli abbai fatto del male.

<< Niente. Sei stata tu a dirmi di chiedere il suo aiuto >>

<< Lo so. Ma come l’hai ottenuto? >>

<< Questo non è importante >>

<< Certo che lo è >> dico incredula.

Lui sospira e si porta una mano sul viso: << A modo mio >>

<< Non posso crederci >> dico a mezza voce.

<< Ti ho detto che Chase mi ha rovinato là sotto >>.

Mi avvicino a lui: << Tu devi essere più forte di lui Oliver, devi dimostragli che ha torto. Devi dimostrargli che esiste sempre un’alternativa >> dico prendendogli una mano.

Lui non mi guarda e poco dopo ritrae la mano.

<< Non chiudermi fuori Oliver. Abbiamo bisogno l’uno dell’altro >>

<< Ci vediamo a casa >> risponde semplicemente lui.

 

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: OlicityAllTheWay