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Autore: Angel_SG    02/05/2017    3 recensioni
E se la morte non fosse la fine? Se fosse solo l'inizio di qualcosa che non siamo riusciti ad ottenere nella nostra vita?
La felicità, per esempio?
Nella Tokyo di oggi si snodano le storie di quattro ragazzi apparentemente normali, ma che conservano senza saperlo un legame che trascende il tempo, sfida la logica e ti lascia quella sensazione che ti permette di sentirti a casa anche accampato per fare un semplice falò in spiaggia.
Quando il giovane Noctis arriva a Tokyo e incontra 3 bizzarri ragazzi, pensa di aver fatto delle semplici conoscenze: ma allora cos'è quel senso di pace e famiglia che sente ogni volta che sta con loro? E cosa significano quegli strani sogni che non lo lasciano dormire la notte?
Genere: Avventura, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Incontri ravvicinati del terzo tipo

 

 

 

Sono nel pianerottolo da tipo 5 minuti ad imprecare contro Prompto.

Era così difficile dirmi anche l'interno a cui suonare? Perchè ovviamente sui campanelli delle porte non c'è scritto un accidenti di niente.

Mi rompe troppo fare la figuraccia di chiamare e di dire che sono lì ad aspettare come un fesso, quando ad un certo punto sento una musica assordante cominciare a venire da uno degli appartamenti...e una voce poco virile cantare.

 

Mi viene quasi da ridere quando riconosco Prompto e suono deciso alla porta dalla quale viene il casino.

Lui mi apre senza smettere di cantare.

 

-Hey! Hey! You! You!I don't like your girlfriend! - mi indica in maniera poco virile e poi si scosta per farmi passare...saltellando e cantando.

 

-Avril Lavigne? Seriamente? - chiedo trattenendomi a stento dal ridere...problema che Gladio non si pone, visto che è praticamente piegato in due sul divano.

 

-Oh Dei! Rivoglio la mia vita!- Gladio si interrompe e mi guarda – Alla buon'ora sua altezza.

 

Mi sorride in maniera meno strafottente del solito e quindi evito di mandarlo in culo.

 

-Ignis dov'è? - chiedo curioso non vedendolo in giro.

 

-E' già sui fornelli...non vedo l'ora di mangiare! - dice Prompto lamentoso, poi prende la ciotola dei pop corn e la porge verso di me – Spuntino?

 

Ne prendo una manciata e me li infilo direttamente in bocca senza rispondere.

 

-Allora che si fa mentre aspettiamo? - chiede Gladio.

 

-La mia interpretazione canora non ti ha intrattenuto abbastanza? - risponde Prompto.- Just Dance? – propone lui e la mia faccia deve essere inorridita almeno quanto quella di Gladio.

 

-Piuttosto mi faccio prete! - rispondo laconico.

 

-Antipatici....- poi rivolge uno sguardo sibillino a Gladio – Guitar Hero?

 

-Ora ci siamo! Noct tranquillo ci andrò piano con te, non mi piace stracciare i pivelli.

 

Trattengo una rispostina acida e decido di vendicarmi in un altro modo.

Quando finiscono di spiegarmi velocemente come si gioca Gladio fa partire Jon Bon Jovi...che conosco meglio delle mie tasche.

 

In quei 4 minuti semplicemente distruggo Gladio.

 

-Ma come cazzo hai fatto?- mi chiede sconvolto.

 

-Scusa Gladio, mi sarei dovuto trattenere...in fondo non mi piace stracciare i pivelli.- Gli faccio il verso.

 

E' così che funziona tra noi, non lo ammetterei neanche sotto tortura, ma in fondo mi piace questo continuo testa a testa.

 

-Ragazzi – interviene Ignis – La cena è pronta! - E solo gli Dei sanno come faccio a tenermi gli occhi dentro le orbite di fronte a tutto quel cibo...

 

La cena passa in maniera piacevole, tra Prompto che si strozza con cibo, Ignis che gli dà colpi sulla schiena per aiutarlo e Gladio che gli urla che se mangiasse a modo tutto questo non succederebbe.

Io semplicemente mi sento bene, ecco tutto.

 

-E' il momento del dolce...- Ignis tira fuori degli strani muffin...o almeno somigliano a muffin.

 

Nel momento in cui ne addento uno sento una strana morsa allo stomaco; non come quando mangia qualcosa di cattivo, ma come quando improvvisamente ti viene in mente un bel ricordo che avevi lasciato chiuso in un cassetto.

 

-Wow sono buonissimi! Sono diversi da quelli che fai di solito – dice Prompto in estasi.

 

-Ho cambiato le dosi...ho messo il miele e giocato un po' di più con la pasta per rendere più friabile...

 

-Devi sapere Noct – interviene Gladio – Che conosco Ignis da 5 anni, e sono 5 anni che mi rompe l'anima con una vecchia ricetta di un dolce che non si ricorda neanche dove ha letto...ma è fermamente intenzionato a ricrearla uguale...anche se non sa neanche lui che sapore dovrebbe avere.

 

Ignis abbassa la testa, come dispiaciuto.

 

-Quando riuscirò a trovarla lo saprò...

 

In quel momento sento il bisogno di dire qualcosa...

 

-Ci sei quasi...secondo me! - lo butto giù lì e già mi aspetto le prese per i fondelli di tutti, visto che non ho la più pallida idea di quale sia il dolce che Ignis vuole cucinare, ma stranamente nessuno dice nulla, ci scambiamo degli sguardi strani e poi riprendiamo come se niente fosse.

 

* * *

 

Non credo di essermi mai divertito tanto in vita mia, e mi riferisco soprattutto alla parte in cui abbiamo quasi rischiato di perdere Prompto, dopo averlo messo in squadra con Gladio nella partita a “Taboo”.

 

-Ma sei cretino? - Sta urlando Gladio – Dai cazzo, è un sinonimo! Dai ci metti dentro cose, delle cose come quelle che “usano” i grandi artisti con il microfono...dai – sta urlando come un forsennato guardando la clessidra, con l'unico risultato di confondere Prompto ancora di più.

In realtà non so come si faccia a fare capire la parola “lettore mp3” senza usare “canzone”,Musica, Traccia e simili, ma non posso che ringraziare il cielo per aver dato a Gladio quella carta.

 

Io ed Ignis abbiamo praticamente le lacrime agli occhi dal forte ridere...penso che non ci sia limite al peggio, quando Promto prova a dare un risposta.

 

-Ci sono! E' la valigia? - chiede in modo angelico e giuro che sono sicuro stia per esplodermi qualcosa nel cervello quando vedo la faccia di Gladio.

Riesco a tenere gli occhi aperti quel tanto che basta per vedere Gladio tirare un sonoro pugno sulla testa di Prompto.

Ignis riesce a snocciolare un “tempo”, che pone fine al loro turno di gioco.

Neanche a dire che io ed Ignis vinciamo la partita e a farne le spese è la povera testaccia dura di Prompto.

 

Quando arriva il momento di andare, sento il peso al petto tornare, so che non voglio andare, voglio restare in questa bolla di sapone.

Ignis dà a tutti noi un piccolo sacchetto con le rimanenze delle cena e ci avviamo ognuno per la sua strada, dandoci appuntamento per domani alla stessa ora.

 

Faccio un pezzo di strada insieme a Prompto, prima di salutarlo e imboccare la via di casa mia.

 

-Noct! - mi richiama lui prima che io svolti l'angolo.

 

-Si?

 

-E' stata una bella serata...dovremmo rifarlo se ti va – me lo chiede dubbioso, come avesse timore che io dica di no.

 

-Si...presto! - dico più o me stesso che a lui e Prompto mi sorride in risposta.

 

-Allora a domani.

 

-A domani – rispondo con un mezzo sorriso e poi giro l'angolo mentre lui alza la mano per salutarmi.

 

Infilo le mani in tasca nel tentativo di scaldarmi, ma sembra non avere effetto.

Ad un tratto sento una strana sensazione alle mie spalle, scatto di lato con una goffa capriola, senza sapere neanche io come ho fatto.

Fatto sta che dove stavo prima, nel punto esatto, vedo un coltello conficcato nell'asfalto.

 

-Vedo che i tuoi riflessi, seppur meno reattivi, sono comunque intatti...i miei complimenti altezza.

 

L'unico a chiamarmi in questo modo è Gladio, ma decisamente la voce non è quella del mio nuovo amico...e le intenzioni di questo strano individuo sono tutto fuorchè amichevoli.

 

-Chi diavolo sei tu? - Chiedo sfoderando una determinazione che non sapevo neanche io di avere.

 

-Non credo sia un modo garbato di esprimersi...- la voce maligna mi giunge ovattata, sento le mani sudare per l'ansia.

 

Non so cosa voglia questa strana figura, ma sicuramente non è niente di buono.

 

-Non ho soldi con me, se sei venuto per derubare qualcuno hai proprio sbagliato bersaglio.- digrigno i denti.

 

Lui ride.

 

-Sei sempre stato un tipo divertente – viene un po' alla luce e riesco a scorgere un cappello e un riflesso nei capelli tendente al viola.

 

-Si può sapere chi cazzo sei? Ci conosciamo?- chiedo nervoso.

 

-Oh si...da tanto tempo principe Noctis.- di fronte a quell'appellativo sento quasi la terra tremare, non è come quanto lo usa Gladio, stavolta sento una strana sensazione, come se ci fosse qualcosa di sbagliato.

 

-Dov'è lei? - chiede sibilando.

 

-Non so di chi diavolo tu stia parlando...

 

-Non ti conviene giocare con me...- io resto in silenzio e lui fa una strana risata.

 

-Bene...vorrà dire che servirà qualcosa per rinfrescarti la memoria.

 

Vedo tante piccole figure spuntare dal buio, ognuna di loro ha una piccola torcia in mano.

Guardandole attentamente mi accorgo che sono delle gigantesche lucertole verdi avvolte un saio da monaco.

 

-Ma che diavolo...- sono ancora sconvolto, quando la mia mente partorisce una parola.

 

Tomberry.

 

Mi sento un attimo preso contropiede, eppure quel nome...sento che è davvero il nome delle creature, anche se non saprei dire come faccio a saperlo.

Un altro coltello vola nella mia direzione e mi sposto, ma non abbastanza velocemente da permettermi di evitarlo del tutto.

Sento uno strano liquido venire giù dalla guancia e rabbrividisco con orrore quando mi rendo conto che è sangue.

 

Devo scappare.

 

Sono totalmente disarmato, quindi mi butto a perdifiato nel vicolo accanto, gettandomi alle spalle il bidone dell'immondizia, nella speranza di rallentarli.

 

Più di un coltello sfreccia nella mia direzione, fortunatamente senza colpirmi, mentre la risata di quel tale mi arriva alle spalle e non posso fare a meno di provare una furia cieca nei confronti di quell'uomo.

 

-Per oggi basta così...ma tornerò!- urla al vento e io non ho intenzione di voltarmi indietro, perchè so che non ho modo di difendermi.

 

Quando arrivo alla porta di casa tiro fuori le chiavi e riesco ad infilarle nella toppa solo al terzo tentativo, tanto è forte il tremore che mi scuote tutto il corpo.

Mi getto letteralmente sulla porta una volta aperta e me la richiudo alle spalle con forza senza preoccuparmi di non fare rumore.

 

Mi lascio scivolare a terra e cerco di riprendere fiato; è tutto buio, ma all'improvviso la luce si accende e vedo l'espressione furente di mio padre, pronto ad inveirmi contro per non aver avvisato che non sarei rientrato a cena.

La voce però gli si blocca in gola e, per la prima volta, lo vedo preoccupato per me.

 

-Per tutti gli dei, che è successo? - mi chiede ad alta voce e, giuro, non ho mai sentito mio padre bestemmiare.

 

-Niente, sto bene – dico rimettendomi in piedi e sperando che le gambe non mi tradiscano.

 

-Noctis ti ho fatto una domanda! Stai sanguinando! - il tono di mio padre è adesso imperativo e, guardandolo negli occhi, mi chiedo quanti anni passerei in manicomio se gli dicessi cosa è successo davvero.

Alla fine opto per una mezza verità.

 

-Mi hanno aggredito...volevano rubarmi il portafogli, ma sono riuscito a scappare...purtroppo erano armati e mi hanno ferito...sto bene!

 

Lo dico tutto d'un fiato guardando mio padre negli occhi, sapendo bene che abbassare lo sguardo avrebbe voluto dire ammettere di stare mentendo.

 

Mio padre sembra bersi la bugia...o quanto meno fa finta di credermi.

 

-Dovremmo fare una denuncia...- dice senza smettere di guardarmi.

 

-N-no io...non li ho visti in faccia, era buio...

 

Vado verso la cucina e prendo una pezzuola bagnata, poggiandomela sulla guancia per tamponare la ferita.

 

-Perchè non mi hai detto che non rientravi per cena stasera?- dice con tono di rimprovero e...dispiacere.

 

-L'ho dimenticato...senti non devo per forza dirti tutto della mia vita.

 

Apro il frigo per prendere un bottiglia d'acqua e trovo due cartoni con due pizze intere.

 

Resto un attimo senza parole, mi volto a guardarlo, ma lui non ricambia il mio sguardo.

 

-Io...- comincio, so che dovrei chiedere scusa, ma è più forte di me, non ci riesco.

 

-Lascia stare...ho comprato il microonde...puoi scaldarla.

 

-Tu non hai mangiato? - chiedo con uno strano groppo alla gola.

 

-Non avevo fame...mangia anche la mia...buona notte Noctis.

 

Guardo quella pizza e penso che forse ci sta provando davvero ad andare d'accordo con me, magari sono io che non gli lascio neanche uno spiraglio per entrare nel mio mondo.

 

La cosa mi dispiace, ma non ho tempo per pensarci, ho altro su cui concentrarmi stasera.

Metto la pizza scaldare e, nel frattempo, mi sincero che la ferita abbia smesso di sanguinare.

 

Infilo la tuta che uso come pigiama e porto il cartone con la pizza calda in camera mia, mi stendo sotto le coperte e mi porto il portatile sulle ginocchia, ma non prima di essermi assicurato che la finestra sia ben chiusa.

 

Mi sento un totale idiota mentre digito la parole Tomberry su Google.

Sono convinto di non trovare nulla ed in effetti all'inizio è così, fino a quando un link non colpisce la mia attenzione.

 

Miti e leggende

 

Delle creature mitologiche, nessuna si presenta così apparentemente innocente come il Tomberry. Assimilabile ad un lucertola, apparentemente mite, la creatura notturna, armata di lanterna e coltelli, si rivelava essere pericolosa, in grado di trasformare l'odio in un arma da usare contro i suoi nemici. Considerato da molti presagio di morte, in quanto erano in pochi a vedere questo Daemon ed essere così fortunati da poterlo raccontare in giro”

 

La parola Daemon mi dice qualcosa, ma non riesco a ricordarmi dove possa averla sentita.

Guardo la sveglia a fianco del letto e mi rendo conto che è davvero ora di andare a letto.

Salvo la pagina tra i preferiti e chiudo il computer.

Mi rigiro più volte nel letto, ripensando alla serata e mi vengono subito in mente i ragazzi, prendo di scatto il cellulare per essere sicuro che non sia successo niente a nessuno di loro e apro la chat di gruppo che Prompto ha creato per noi quattro.

 

Prompto: Ragazzi serata bellissima, ho fatto un casino di foto...Noctis è proprio fotogenico xP

 

Gladio: A quando le nozze?

 

Ignis: Suvvia smettetela...sono stato benissimo, ci vediamo domani. Notte a tutti.

 

Gladio: Buona notte schiappette...Ah Noctis, mi devi una rivincita a Guitar Hero!

 

Prompto: ahahah rassegnati Gladio, hai trovato pane per i tuoi denti. Notteeee

 

Sorrido, sentendo ad un tratto tutta la tensione scivolare via.

 

Non sperare di battermi, ti distruggerò ancora Gladio. Mi sono divertito, Ignis ti assumo come cuoco personale ;) A domani allora...puntuali!

 

Poggio il telefono sul comodino e mi abbandono sul letto.

Sono un po' più calmo e ancora non mi spiego come sia possibile, visto che l'esperienza di stasera avrebbe dovuto mandarmi al manicomio.

 

Chiudo gli occhi e mi addormento di botto; al risveglio non mi ricordo di preciso chi o cosa ho sognato, so solo che nei miei sogni c'erano dei capelli viola e un sorriso malefico che non preannuncia niente di buono.

 

 

 

 

 

 

 

N.d.A

ecco il quinto capitolo, le cose cominciano a delinearsi.

Fatemi sapere che ne pensate, così valuto se continuare a postarla visto che le recensioni scarseggiano :)

un beso a todo

Kiss kiss

Angel_SG

  
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