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Autore: Blunder    02/05/2017    4 recensioni
Ciao a tutti, questa è la mia prima ff, dopo aver letto tanto, sto cercando di cimentarmi in questa nuova esperienza.
Usagi è una neodiplomata che si trova ad affrontare le incertezze del suo futuro immediato, potrà contare sulle sue inseparabili amiche. Ma cosa le riserverà il futuro? Riuscirà a trovare l'amore?
Tratto dal primo capitolo "....chiuso il telefono Usagi si mise distesa sulla schiena e incominciò a ripensare alle parole di Mina, i ragazzi, già, chissà se prima o poi qualcuno avrebbe fatto breccia nel cuore spento e triste di Usagi, anche se all'esterno era sempre vivace e allegra, da sola era sempre malinconica,come se non si sentisse completa, con questi ultimi pensieri si addormentò." Spero che la mia prima ff possa piacervi.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie
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Mamoru aveva trascinato Usagi fuori dal giardino uscendo dal cancelletto, stavano correndo sotto il temporale, « Mamo si può sapere dove stiamo andando, ci stiamo inzuppando! » urlò Usagi infastidita, Mamoru si girò verso di lei continuando a correre « ti avevo fatto una promessa e la manterrò » le disse sorridendo, « e gli altri? cosa diranno? siamo scappati! » chiese Usagi non capendo quale fosse la promessa di Mamoru, « oh, gli altri capiranno, tranquilla » così dicendo Mamoru le fece l’occhiolino e continuò a correre tenendola per mano. Dopo qualche minuto arrivarono alla macchina, entrarono velocemente, completamente bagnati e con il fiatone, si guardarono e scoppiarono a ridere « tu sei tutto matto, guardaci siamo zuppi! » disse Usagi ridendo, « si, sono pazzo di te Usa...e sei comunque bellissima » così dicendo Mamoru si avvicinò per baciarla, fu subito un bacio pieno di passione e desiderio, Mamoru si fece subito strada nella bocca di lei con la lingua, Usagi rispose con lo stesso impeto e gli mise una mano tra i capelli per attirarlo ancora più a sé, Mamoru le mise una mano sulla coscia accarezzandola, era bagnata e fredda, in contrasto con la sua mano bollente, e l’altra mano dietro la schiena di eri, era bagnata, ma sentiva il fuoco della pelle di lei sotto il tessuto umido, si staccò lentamente da quel bacio famelico, « dai andiamo Usa, rischi di prendere un accidente a causa mia » le disse serio e così mise in moto, « dove andiamo? » chise Usagi delusa, « dove ti avevo invitato inizialmente stasera » disse con voce bassa, Usagi a quella frase e notando il tono di voce usato, sentì improvvisamente caldo nonostante fosse zuppa d’acqua, annuì e dopo diversi minuti arrivarono.

Il temporale stava continuando e Mamoru parcheggiò in garage, solo fuori dalla macchina si accorse che la camicetta di Usagi era diventata semitrasparente a causa della pioggia, lo sguardo cadde sul reggiseno che era ben visibile sotto la camicia, poi lo sguardo salì lungo il collo, il mento e le labbra, e poi gli occhi, gli occhi più belli che abbia mai visto in vita sua, la frangia era spettinata e umida, si era immerso nella contemplazione di Usagi che notò il suo sguardo, « ehm Mamo tutto bene? » chiese la bionda imbarazzata, Mamoru la stava guardando con uno sguardo diverso, più profondo, come qualche giorno fa ai giardinetti, Mamoru si riprese improvvisamente « eh? si si vieni, prendiamo l’ascensore ».

 

Poco prima a casa di Minako, qualcuno si accorse dell’assenza dei due « ehi ma dove sono finiti Usagi e Mamoru? » chiese Minako rivolgendosi agli altri, tutti si guardavano senza riuscire a dare risposta, solo Motoki sembrava imbarazzato, Minako gli si avvicinò con sguardo indagatore « Motoki, tu sai qualcosa, parla su » disse seria la bionda, « chi io? No no non so assolutamente nulla » rispose il biondo guardando in alto fischiettando, « Motoki ti conosco da abbastanza tempo da sapere quando stai mentendo, sputa il rospo » disse Minako minacciosa, che aveva incrociato le braccia sotto il seno e batteva il piede destro a terra ritmicamente, « e va bene, mentre stavo mettendo al sicuro il barbecue ho sentito il cancelletto sul retro che veniva aperto, mi sono avvicinato temendo un estraneo e ho visto Mamoru e Usagi andare via insieme sotto la pioggia, contenta Mina? » concluse Motoki sbuffando, « oh certamente, anzi ora la chiamo proprio, chissà dove sono andati » disse Minako infastidita, ma qualcunò bloccò la mano di Minako, « Mina, lasciamoli soli, sai benissimo che situazione stanno vivendo, fagli fare qualche colpo di testa » le disse Rei sorridendole, « anche io non approvo il modo in cui sono andati via, ma tutti abbiamo notato la chimica tra i due, lasciamoli soli » disse Ami serena, « e poi io trovo che sia stato un gesto molto romantico » disse Makoto con aria sognante, « va bene, non la chiamerò, visto che il mistero è stato svelato, a chi va una partita a Risiko? » propose Minako, « io!!! » dissero in coro tutti,« ehi che vi prende? Perché urlate tutti? » chiese Yuri uscendo dalla cucina con due panini in mano, « Yuri stai ancora mangiando??? » chiese furiosa Rei, « beh, avevo fame, sopratutto dopo il salvataggio dei viveri » rispose Yuri ridendo, Rei si mise una mano sulla fronte, « ehi ma Usagi e il suo ragazzo? Sono andati via? » chiese Yuri guardandosi intorno notando l’assenza dei due, « si diciamo di si, vieni andiamo di là » disse Rei alzandosi e prendendolo per mano, Minako notò il gesto di lei e si scambiò uno sguardo con Ami e Makoto « perfetto, ora che tutti i misteri sono stati risolti, possiamo giocare, Ami andiamo a preparare il tavolo » disse la bionda e poco dopo tutto il gruppo si riunì al tavolo.

 

Mamoru e Usagi erano in ascensore in silenzio, Mamoru fece un grosso sospiro, si stava trattenendo dal saltare addosso ad Usagi in ascensore, chiuse gli occhi qualche secondo e immaginò la scena.

Lui l’avrebbe sbattuta sulla parete dell’ascensore, avrebbe preso possesso immediatamente di quelle labbra invitanti, le mani di lei bloccate sulla sua testa, le avrebbe tenuto i polsi fermi con una sola mano, mentre con l’altra avrebbe eliminato subito la camicetta,ammirando lo spettacolo che poteva esserci al di sotto, poi avrebbe sbottonato il reggiseno scoprendole i seni e li avrebbe divorati facendola gemere, poi le avrebbe sbottonato i pantalocini e lei…, ma la voce di Usagi interruppe i suoi pensieri « Mamo stai bene? » lo vedeva strano, era appoggiato alla parete con gli occhi chiusi, poi quel sospiro, forse aveva cambiato idea e non la voleva con lei a casa sua, forse doveva tornarsene a casa, però averlo lì, a pochi centimetri, in uno spazio così ristretto la agitava parecchio, la maglietta aderente, le braccia muscolose, i capelli in disordine e ancora umidi, la testa inclinata verso l’alto e gli occhi socchiusi, il pomo d’adamo prominente, Mamoru emanava mascolinità, e questo la mandava in confusione, « Sto benissimo Usa » le disse sorridendole, « vieni siamo arrivati » l’ascensore si aprì e Mamoru le appoggiò una mano sulla schiena per accompagnarla, notò la camicia ancora umida e la pelle calda al di sotto di essa, che sciocco, stava facendo fantasie su di lei ignorandola, quando lei era lì accanto a lui, entrarono in casa entrambi in silenzio, Mamoru accese una lampada del salone per avere un po' di luce, Usagi giocava nervosamente con le mani, non entrava lì dalla discussione di qualche giorno prima, era notevolmente più tesa rispetto a poco fa, « vieni Usa, ti porto qualcosa per asciugarti » disse Mamoru notando il nervosismo della ragazza « vuoi un tè caldo? » chiese il ragazzo, ma Usagi non rispondeva, « Mamo, posso usare il bagno? » chiese imbarazzata, « certo, è la porta a destra alla fine del corridoio, affianco alla camera da letto » disse Mamoru tranquillo, « grazie e...si gradirei del tè » disse Usagi tenendo lo sguardo basso.

Mamoru andò in cucina e mise su l’acqua per il tè, si passò nervosamente una mano tra i capelli sbuffando, nel frattempo andò in camera a cambiarsi e si passò un telo tra i capelli che erano ancora umidi, si mise seduto sul letto, « perché Usagi è così nervosa? Forse ho sbagliato tutto o forse non ha voglia di stare qui con me ».

Nel frattempo Usagi era in bagno, era un bagno semplice ma moderno, chiaro con i dettagli in acciaio, come il resto della casa, notò il dopobarba di Mamoru sulla mensola dello specchio, lo aprì e ne sentì il profumo chiudendo gli occhi, era un buon odore, speziato e caldo, ma quell’odore mescolato all’odore della pelle di Mamoru era davvero irresistibile, poi si guardò allo specchio, « oddio che faccia, e che capelli! » aveva i capelli in pessime condizioni, così decise di scioglierli e passare il phon sulle zone umide, per i vestiti non poteva fare molto, erano umidi e non aveva di certo un cambio con sé, sbuffò e uscì dal bagno.

Intanto Mamoru era tornato in cucina per finire di preparare il tè, sentì la porta del bagno aprirsi « è sicuramente uscita dal bagno » si disse, così preparò tutto il necessario per il tè, biscotti, tazze e zucchero, nel frattempo aveva acceso il televisore per smorzare la tensione, ma Usagi una volta uscita dal bagno notò la porta della camera da letto socchiusa e la luce accesa, spiò all’interno della camera di Mamoru, il letto disfatto, i vestiti sulla poltrona, un libro sul comodino, aprì piano la porta ed entrò, quella stanza non raccontava di Mamoru, così criptica, indecifrabile, troppo spoglia e semplice, come se lui fosse solo di passaggio lì, sospirò, in effetti era così, Mamoru sarebbe rimasto lì per poco più di un mese, e in quell’appartamento non vi era niente che raccontava di lui, tranne alcuni libri e i suoi dischi, si mise seduta sul letto, accarezzò il cuscino sgualcito, e le lenzuola azzurre, poi notò un libro sul comodino accanto al letto, « neurochirugia...direi molto diverso dalle mie letture serali a base di manga » disse Usagi sorridendo e iniziò a sfogliare le pagine, incomprensibili per lei, ma quel libro era stato toccato più volte da Mamoru, così accarezzò le pagine, nel frattempo Mamoru si era allontanato dalla cucina per cercarla e andando in corridoio notò la porta della camera da letto aperta, e Usagi seduta sul suo letto, avanzò lentamente per non farsi notare, arrivato alla porta si prese qualche secondo per ammirarla, aveva sciolto i capelli, la luce tenue della lampada le illuminava il profilo e i lunghi capelli, che sembravano una cascata dorata, Usagi era di una bellezza da mozzare il fiato, « ti interessi anche tu di medicina » le disse ironico, mentre era appoggiato sulla porta con le mani nei pantaloni della tuta, Usagi sussultò per lo spavento « oddio scusami Mamoru, ecco io non volevo mettere il naso tra le tue cose, ho visto la luce accesa e... » così dicendo chiuse velocemente il libro e lo poggiò nuovamente sul comodino, Mamoru avanzò lentamente verso di lei e si accomodò accanto a lei, « tranquilla Usa, non mi da assolutamente fastidio che sei entrata in camera mia » così dicendo le spostò una ciocca dietro l’orecchio, Usagi gli sorrise, « sei bellissima Usagi » le accarezzò il viso e si avvicinò per baciarla, Usagi aveva il cuore che le batteva forte, era con Mamoru in camera sua, sul suo letto e si stavano baciando, si lasciò andare a quel bacio, ogni minimo contatto con Mamoru la mandava in confusione, Mamoru continuava a baciarla delicatamente, dal viso, le mani scivolarono lentamente sulle spalle di lei, si sentiva impacciato, non era la prima volta che baciava Usagi, ma quella volta si sentiva particolarmente teso, forse perché erano sul letto, ma in quel momento decise di non pensarci, prese a baciarla con più passione, aveva voglia di lei, fame di lei, le lingue presero a intrecciarsi vorticosamente, Usagi gli mise una mano tra i capelli, voleva abbandonare il raziocino e lasciarsi andare e Mamoru sembrò percepire questa voglia e la spinse delicatamente sul letto, cercando di non schiacciarla, continuando a baciarla con passione, i loro sapori si mischiarono, creandone uno nuovo, afrodisiaco per entrambi, Usagi mise le mani tra i capelli di Mamoru, stringendoli, erano in una posizione scomoda, entrambi avevano i pedi e le gambe fuori dal letto, ma il busto steso, ma non ci diedero importanza, si staccarono pochi secondi per riprendere fiato, sorrisero entrambi, « sai ero venuto a chiamarti per avvisarti che il tè è pronto » disse Mamoru ironico, « beh allora andiamo a bere il tè » disse lei con finto tono innocente, strofinando le labbra contro quelle di Mamoru e cercò di alzarsi, ma Mamoru la bloccò per i polsi e la fece sistemare meglio sul letto, « dove credi di andare? » disse Mamoru con voce roca avvicinandosi al suo collo, Usagi chiuse gli occhi e inclinò la testa per offrigli quella parte tanto sensibile, Mamoru continuava a tenere fermi i polsi di Usagi e a baciarle e leccarle il collo, Usagi emise un gemito e inconsapevolmente allargò le gambe e Mamoru si sistemò meglio plasmandosi sulla figura di lei, che si accorse subito dell’erezione di Mamoru che premeva vicino al suo inguine, e iniziò a sentire ancora più caldo, Mamoru le lasciò le mani e con le dita le accarezzò lentamente tutto il braccio, mentre con l’altro si sosteneva, Usagi iniziò a ridere « Mamo io soffro il solletico ahahhahaah » disse Usagi agitandosi, Mamoru interruppe la dolce tortura del collo di lei e la guardò sorridendole, « quando ridi sei ancora più bella » e la baciò delicatamente, Usagi si sciolse a quelle parole e lo abbracciò, « come si sta bene tra le tue braccia Mamo » e lo baciò, Mamoru sentì premere sul suo petto i sodi seni di Usagi, e la reazione fu immediata, prese a baciarla con più trasporto, riscendendo verso il collo, riassaporando quella pelle zuccherina, poi si avvicinò con la bocca alla scollatura della camicia, Usagi nel frattempo si stava beando di quelle attenzioni e di quel contatto, Mamoru iniziò a sbottonarle la camicia, guardò Usagi per avere un consenso, lei annuì sorridendo, così lui continuò a sbottonare lentamente la camicia continuando a guardarla negli occhi, ogni bottone corrispondeva ad una carezza sulla pelle nuda, calda e morbida di Usagi, ogni carezza corrispondeva ad un suo piccolo sussulto, Usagi alzò leggermente il busto per togliere la camicia, Mamoru l’aiutò, poi tornò stesa e Mamoru la osservò, il reggiseno bianco si confondeva con la sua pelle bianchissima, l’addome piatto e liscio sembrava fatto per accogliere i suoi baci, Usagi si accorse dello sguardo di Mamoru e si mise seduta, Mamoru non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, Usagi gli accarezzò il viso, e lo baciò lentamente, Mamoru rispose al bacio e lentamente accarezzandole le spalle fece scivolare una bretella, poi si staccò dalle labbra di lei, per arrivare sull’altra spalla, e con i denti le abbassò l’altra, Usagi emise un gemito, era eccitata, e presa dalla foga sfilò la maglietta di Mamoru, che la lanciò via, Usagi lo guardava negli occhi, gli accarezzava lentamente le spalle possenti, i pettorali e l’addome definito ma non muscoloso, Mamoru aveva i muscoli tesi, la pelle caldissima, lo abbracciò per sentire il suo calore, e iniziò a baciarlo sul collo, Mamoru l’accarezzava sulla schiena e passava più volte la mano sul retro del reggiseno, « puoi levarlo » disse Usagi sottovoce non lasciando il collo del ragazzo, « Usa, io... » Mamoru si bloccò,forse era stato troppo audace, Usagi si scostò e dopo pochi secondi si sfilò il reggiseno, restando a seno scoperto davanti a lui, stranamente non era in imbarazzo, anzi, era tranquilla, non si vergognava di lui, era stata una sciocca, ora voleva solo lasciarsi andare con l’uomo che amava, sorrise, e tornò a baciarlo, facendo aderire il seno sul petto caldo di lui, Mamoru sentì i capezzoli turgidi sfiorarlo e spinse nuovamente Usagi sul letto, dopo dei veloci baci sul collo scese sul seno, le pelle di Usagi era calda, bollente, i seni erano rotondi, sodi, perfetti, ne strinse uno nella mano giocando con il capezzolo turgido, mentre iniziò a cibarsi avidamente dell’altro, Usagi emise un gemito più forte, chiuse gli occhi per godere di quelle sensazioni, Mamoru preso sempre più dall’eccitazione scese velocemente sul ventre di lei, un ventre soffice, morbido e caldo, lasciò una scia di baci dallo sterno fino all’ombelico, fino a quando incontrò il bottone del pantaloncino, Usagi si rese conto di dove era arrivato Mamoru, si irrigidì leggermente, Mamoru si accorse di questo e tornò velocemente sulle sue labbra, come per rassicurarla, Usagi grata di ciò, lo abbracciò incrociando le gambe intorno alla vita di lui, sentì la sua erezione premere attraverso il pantalone della tuta sempre di più, era notevolmente eccitato, lei credeva di andare a fuoco solo con il contatto tra i loro corpi, come sarebbe stato farlo con Mamoru? In fondo lei era ancora vergine, non si era mai spinta con nessuno oltre ai baci e alle carezze, non aveva mai visto un uomo nudo e lei non si era mai spogliata davanti a nessuno, ma con Mamoru non provava imbarazzo, che sia questo l’amore? Mamoru sentiva il calore del basso ventre di Usagi spingere sulla sua erezione, con un movimento veloce invertì i ruoli, ora Usagi era su di lui, continuavano a baciarsi, le mani di Mamoru scivolarono sulla schiena nuda di lei, e arrivarono ai glutei ancora coperti dal pantaloncino, li strinse con vigore, erano tondi, sodi e invitanti, Usagi a quel contatto scivolò via dalle labbra di lui e portò il busto in alto, Usagi era su di lui con i seni in bella mostra, lei gli sorrise, lui non poteva resistere molto a quella visione, afferrò entrambi i seni, mentre giocava con i capezzoli, Usagi inclinò il capo indietro ed emise un gemito, iniziò a strofinarsi sull’erezione di lui graffandogli il petto, a Mamoru sembrò di impazzire, la sensualità di Usagi in quel momento era un qualcosa da marchiare a vita nella sua testa, la attirò sé tirandola per i polsi, riprese a baciarla facendo immediatamente irruzione nella sua bocca con la lingua, scambiò nuovamente i posti, Usagi si lasciava trascinare da Mamoru, non aveva mai provato niente del genere in vita sua, Mamoru abbandonò la sua bocca per dedicarsi nuovamente ai suoi seni, scese velocemente sul ventre e poi spostandosi iniziò a baciarle la coscia internamente, la sollevò e l’appoggiò sulla sua spalla, continuando a baciarla lentamente, iniziò a toccarla sulla sua femminilità attraverso il pantaloncino, Usagi emise dei piccoli gemiti, le mani al di sopra della testa che cercavano un appiglio, tutto ciò incitò Mamoru a continuare, mentre le baciava la caviglia continuava a strofinare la mano sull’inguine di lei, poteva sentire il calore della femminilità di Usagi tramite il tessuto, poi Mamoru le sfilò il pantaloncino, Usagi accompagnò quel gesto sollevando il bacino, indossava dei semplici slip rosa di cotone, Mamoru tornò su di lei, le accarezzò il viso, lei gli prese il viso tra le mani e gli diede un bacio leggero, che subitò si trasformò in passionale, Mamoru fece scivolare la sua mano sugli slip di Usagi che risultarono umidi, sollevò delicatamente l’elastico e iniziò ad accarezzare quella parte così intima di lei, Usagi continuava a gemere per quel contatto delicato, era palese che mai nessuno si era spinto così tanto con lei. « oh Mamo » disse Usagi con il fiato corto stringendo le lenzuola, « Usa se vuoi mi fermo » disse Mamoru con voce eccitata, Usagi rispose con un bacio più intenso dei precedenti, per Mamoru fu una conferma, iniziò a far scivolare un dito nella femminilità di Usagi, stimolando quella parte ruvida e prominente, Usagi emise un gemito più intenso, Mamoru continuava a strofinare quella parte tanto sensibile, nel frattempo zittiva i gemiti di Usagi con la sua bocca, poi Usagi si staccò dalle labbra di lui per stringerlo, continuando a gemere nell’orecchio di Mamoru, che continuava a stimolare Usagi che era già notevolmente umida, quando ad un tratto Usagi lo chiamò « Mamo » con voce dolce, « Usa... » rispose Mamoru soffiando nell’orecchio di lei, « Mamo io...io ti amo » disse Usagi, Mamoru si bloccò improvvisamente, allontanò le mani dal corpo di lei e la fissò negli occhi « cosa hai detto Usa? ».

 

Nel frattempo a casa di Minako si stava svolgendo un intensa partita di Risiko, « ti attacco in Groenlandia Mina » disse seria Ami, Minako annoiata sbuffò tirando i dadi, segnando la vittoria di Ami, « soddisfatta Ami? Hai conquistato il mondo! » disse Minako con enfasi, « è tutta una questione di strategia » disse tranquilla Ami, gli altri ragazzi al tavolo assistevano alla partita annoiati, Rei stese le braccia sul tavolo stiracchiandosi « chissà se Usa si sta divertendo più di noi » disse Rei sbadigliando, scese l’imbarazzo tra i presenti, « sicuramente Rei, insomma chi non si divertirebbe con un tipo come Mamoru? » disse Minako tranquilla, « ah non credere che Mamoru sia un tipo da battute o grandi divertimenti, al massimo avreste assistito allo scontro tra lui e Ami a Risiko » disse Motoki serio, scese il silenzio tra tutti, « non credo che Mamoru stia raccontando barzellette ad Usagi, sai Motoki? Secondo me sta usando la bocca per farla divertire, ma non nel modo che pensi tu » disse Minako tranquilla, « MINA!!! » urlarono Rei, Makoto e Ami rosse come dei pomodori, « ehi che ho detto di male? In fondo è la verità, ahhhh beata Usa » disse Minako stiracchiando le braccia portandole in alto, « Ami vieni in cucina con me, prendiamo da bere » aggiunse la bionda, una volta sole in cucina, « che prendo Mina? Acqua? Birra? » disse Ami con la testa infilata nel frigo, « non lo so Ami, era una scusa per lasciare sole le coppie, mica tutti scappano ad appartarsi come Usa e Mamoru » disse la bionda sottovoce, « quali coppie? » chiese Ami, Minako spinse Ami vicino la porta, indicando i quattro a tavola, Rei stava ridendo con Yuri mentre Makoto e Motoki parlano complici, « quelle coppie Ami, non li trovi adorabili? » disse Minako sorridente, Ami guardò felice i suoi amici, poi un velo di tristezza le comparve davanti gli occhi « chissà con il ritorno di Reika cosa succederà » disse Ami triste, « beh secondo me Motoki la rispedirà al mittente, in fondo è stata lei a sparire, e poi, ora tocca a noi trovarci un uomo mia cara Ami » concluse Minako seria, poi si guardarono e scoppiarono a ridere, poco dopo rientrarono in salone portando da bere al resto della compagnia.

 

Usagi e Mamoru erano immobili, continuavano a guardarsi negli occhi, Usagi si coprì velocemente il seno e si alzò dal letto ‘sono stata una stupida, cosa mi è saltato in mente? Lui non mi ricambia e io sono sono una sciocca!’ pensò la bionda, prese i suoi indumenti, « io..io devo andare a casa, vado in bagno a vestirmi e poi vado via, scusami Mamoru » disse Usagi a bassa voce dandogli le spalle trattenendo le lacrime, Mamoru si voltò in quel momento, mentre Usagi usciva dalla camera Mamoru l’afferrò per le spalle trattenendola, « Usa, ti prego aspetta... » disse a voce bassa, Usagi si irrigidì, ma il contatto delle mani di Mamoru sulla sua pelle la fecero rilassare, « devo vestirmi Mamoru » disse Usagi seria dandogli ancora le spalle, Mamoru lasciò la presa e le passò velocemente una maglietta « i tuoi vestiti sono ancora umidi, metti questa » disse serio, Usagi senza dire niente o voltarsi prese la maglietta e andò in bagno. Si chiuse velocemente in bagno e senza guardarsi allo specchio si vestì velocemente, non aveva il coraggio di guardarsi in faccia, stava per fare sesso con Mamoru senza essere sicura dei sentimenti di lui, si prese la testa tra le mani nervosamente, « sei una sciocca ragazzina romantica, stupida Usagi » si disse a voce bassa ma nervosa, prima di uscire dal bagno fece un grosso sospiro.

Mamoru la stava aspettando seduto sul letto con la mano tra i capelli, « sei un coglione Mamoru » si ripeteva a bassa voce, poi sentì la porta del bagno e si mise dritto, Usagi era sulla porta in penombra che lo fissava, Mamoru si alzò e la raggiunse e in un battito di ciglia l’aveva avvolta tra le sue braccia, « perdonami Usa, io..io non sono abituato ad essere amato, mi dispiace, tu sei fantastica, mi hai aperto il tuo cuore e mi stavi donando te stessa e io sono solo un povero coglione che non sa esprimere i propri sentimenti, io non ti merito Usa, io sento di provare qualcosa di forte, di fortissimo per te, qualcosa che non ho mai provato in vita mia », Mamoru parlava veloce, la sua voce tremava e stringeva sempre più forte Usagi, che non parlava, era arrabbiata con lui, era arrabbiata con se stessa, poi senti Mamoru piangere silenziosamente, e si rese conto di tutto ‘Mamo non è mai stato amato, né dai suoi genitori, né dalla donna a cui aveva dato tutto, l’unico affetto sincero della sua vita è stato Motoki’ si disse mentalmente Usagi, che ripensò al racconto di Mamoru, poi rispose all’abbraccio del ragazzo, rimasero così alcuni minuti, poi si staccò e prese il viso di Mamoru tra le mani guardandolo negli occhi, erano gonfi e rossi, Usagi gli asciugò le lacrime con le dita, « Mamo, non puoi dirmi ti amo se nessuno è mai stato capace di amarti, ma ora ci sono io, sai, sei il primo ragazzo che è riuscito a farmelo dire », Mamoru le sorrise debolmente, Usagi rispose a quel sorriso, « vedi? sei bellissimo quando sorridi, tu mi hai stravolto la vita, io non mi sono comportata mai così con un ragazzo, io riuscirò a farti capire che significa amare ed essere amato, io non ti abbandonerò Mamo » , così dicendo Usagi si avvicinò al volto del ragazzo, Mamoru le prese le mani e le portò sulle sue spalle, accorciò la distanza tra loro prendendola per la vita, e si scambiarono un dolce e lungo bacio, intriso di una nuova consapevolezza, di nuovi sentimenti e di una dolce speranza.

   
 
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