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Autore: Rebecca_Daniels    02/05/2017    1 recensioni
*DISCLAIMER: i nomi sono cambiati, ma i personaggi sono chiaramente appartenenti ai One Direction"
E' il 20 Agosto 2013 quando Lexi Golder, ventiduenne londinese per adozione, quasi dottoressa in Storia e fan sfegatata dei The Rush, vede la sua vita cambiare radicalmente. Che cosa potrebbe accadere se una pazza decidesse di sparare al suo grande amore risalente alle scuole medie, nonché cantante della band di cui è innamorata, durante il red carpet per il loro docu-film? Che cosa potrebbe riservarle il destino se per una volta decidesse di fare davvero qualcosa della sua vita? - Un viaggio ironico e introspettivo nella vita di una ragazza più o meno normale che forse capirà come non basta respirare per vivere. Buona lettura & Grazie xx
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5th November 2013



- Sai Lexi, potrei arrabbiarmi per questa tua assoluta mancanza di riguardi nei miei confronti... Insomma: hai stretto la mano a Nate, a tua mamma e persino a David e a me no?! Ma dico: per quanto pensi di rimanere ancora arrabbiata con me, Lexi-Lex?? No, dimmelo, così mi preparo psicologicamente per un'attesa eterna, più di quella alle poste...
Ad essere sincera, Lexi non era più arrabbiata con Mia da circa due secondi dopo che Nate si era presentato in tutta la sua bellezza ai piedi del suo letto, ma aveva deciso di farla penare ancora un po'. Giusto per vendicarsi un attimo di tutto quello che aveva sopportato negli ultimi sedici anni di vita.
Mia si spostò la massa di capelli biondi con le onnipresenti punte blu sulla spalla sinistra e si voltò in direzione di Lexi, sempre seduta sulla solita poltrona di pelle marrone: le sembrava che il tempo si fosse fermato improvvisamente e l'avesse riportata indietro di quattro mesi, quando Sarah le aveva dato il permesso di entrare per la prima volta nella stanza di Lexi. Ancora si ricordava il terrore che le scorreva nelle vene mentre la portavano via in ambulanza, le ore seduta fuori ad aspettare che qualcuno le dicesse qualcosa, il fare poco simpatico del Dottor Lawson nel comunicare a lei e a Karen quali fossero le effettive condizioni di Lexi. E poi quelle braccia che l'avevano accolta nel bel mezzo di un corridoio deserto, quando non aveva più retto alla tensione e le lacrime avevano cominciato a scendere. Non si sarebbe mai potuta dimenticare le sensazioni che aveva provato quando David l'aveva rassicurata e consolata: era come se si fosse sentita tranquilla per la prima volta in vita sua, come se ogni tassello del puzzle avesse trovato il proprio posto. Ma con David nulla era mai stato semplice dato che erano entrambi troppo orgogliosi per ammettere quello che sentivano l'uno per l'altra e mettere da parte tutti gli screzi e i vecchi rancori che avevano costellato la loro conoscenza. Eppure, dopo la spiazzante confessione di David proprio in quella stessa stanza, più di qualcosa era cambiato per Mia. In primo luogo, si erano dati una possibilità, prima con un poco impegnativo caffè al bar sotto l'ospedale, poi con un vero e proprio appuntamento ed in quelle ore passare assieme, a Mia era sembrato che tutto avesse assunto una prospettiva nuova, in cui ogni cosa diventava semplice e spontanea: niente imbarazzi, nessuna spiegazione superflua, solo tante chiacchiere e sorrisi, con qualche intreccio di mani. Le era sembrato così dannatamente naturale stare con lui, forse proprio perché si conoscevano da una vita.
- Sai, non ho ancora baciato tuo fratello...
“Oh no, no, no, no!!! Non voglio sapere nulla dei vostri intrallazzi vari ed eventuali... Se hai intenzione di creare un triangolo amoroso con Hugh e David, ti prego: lasciamene fuori!!!”.
- Insomma... Non mi sembrava corretto nei confronti di Hugh... Quando è tornato è subito venuto a trovarmi.... Ed è stato così dolce... Cacchio, Lexi: io non so che diamine fare!!!
“Ho come la netta impressione che le mie suppliche non saranno ascoltate... Avanti donna: comincia da capo e fammi un quadro generale della situazione...”.
- Vedi... David è stato il ragazzo di cui sono stata innamorata da sempre... Lo so che probabilmente ti sconvolgerà saperlo, ma è così... E con lui ogni cosa viene spontanea e mi sento così bene quando sono con lui... Ma dall'altra parte c'è Hugh che è assolutamente speciale e sembra capirmi alla perfezione e... E....
Sì, per la prima volta in vita sua, Mia stava piangendo lacrime di frustrazione e quando Lexi sentì un mano umida riafferrare le sue dita, capì che l'amica era veramente in difficoltà. Erano quattro mesi che stava aspettando al suo capezzale di poter riottenere quei consigli con cui Lexi sapeva chiarificarle ogni volta qualsiasi situazione complicata e credette che quello fosse il momento giusto per farle sapere che lei era al suo fianco. Si dovette concentrare abbastanza, ma la voglia di sapere di nuovo asciutte le guance dell'amica la spinse a muovere debolmente le dita della mano sinistra questa volta, facendo quasi urlare Mia.
-Oddio Lexi!! Ci sei!! Mi vuoi ancora bene!!!
Una massa non indifferente di vestiti e capelli le si gettò addosso in un enorme abbraccio che lei poté percepire solo per lo spostamento d'aria e per la pressione sul suo corpo, ma nonostante questo, si sentì immediatamente meglio.
“Cretina, certo che ci sono!!! Io ci sarò sempre per te...”.
Il significato di quelle parole la colpì in un attimo di incredibile verità: la sua amicizia con Mia era l'unica cosa che l'aveva tenuta a galla in quegli ultimi anni in cui sapeva di aver smesso di provarci. Mia era stata il salvagente che non le aveva permesso di andare a fondo, chiedendo i suoi consigli, i suoi abbracci, alle volte, anche solo un sorriso di approvazione, facendola sentire utile e dandole un motivo per andare avanti. Mia era stata il muro su cui aveva dipinto i suoi impossibili sogni d'amore con Lucas e colei che le aveva, nonostante tutto, dato una speranza che forse un giorno sarebbe stata tra le sue braccia, anche quando la fama lo aveva definitivamente allontanato dalla sua città e da lei.
“Chissà se si sarà accorta di quello che sta succedendo tra me e Nate... Oddio, mi si stringe lo stomaco solo al pensiero di lui... E' peggio di quando avevo dodici anni, caspita!!”.
E dato che le sue radici irlandesi si facevano sentire nelle maniere più disparate, appena Lexi ebbe pensato ai suoi occhi celesti e all'allegria della sua risata, Nate comparve sulla soglia della stanza e chiese il permesso di entrare. Non aveva intenzione di perdersi nemmeno un secondo che poteva trasformarsi nell'occasione di vedere Lexi riaprire gli occhi.
Mia non si stupì per nulla di vedere la faccia sorridente e raggiante del cantante biondo del gruppo, dato che Hugh l'aveva ravvisata su tutto quello che era successo e poi chiunque l'avrebbe capito che quel ragazzo era assurdamente perso per Lexi: i suoi occhi si erano come illuminati quando aveva visto che la sua stretta era ricambiata, per quanto debolmente.
- Ti sta stringendo la mano...?!
Mia non avrebbe saputo dire se fosse una domanda o un'affermazione, in ogni caso gli sorrise e gli fece un cenno di assenso con la testa: ancora non poteva credere che Lexi l'avesse perdonata.
Nate non si prese nemmeno la briga di chiedere a Mia se potesse restare o meno, se stesse interrompendo un qualche momento cruciale o no, poiché aveva troppa voglia di stare con Lexi, fosse anche solo per guardarla stringere la mano della sua migliore amica. Inoltre, ormai aveva creato un certo rapporto con Mia per le motivazioni più disparate: quella rivelazione che lei gli aveva involontariamente fatto; la chiacchierata chiarificatrice che avevano avuto qualche giorno dopo e tutte quelle successive, perché, benché non avesse più chiamato Lexi su Skype durante quella terribile settimana, si era tenuto informato sulle sue condizioni direttamente da lei; e poi perché Mia era una delle persone più simpatiche che avesse mai conosciuto, nonostante le cose con Hugh non stessero proprio andando per il verso giusto. Nonostante la sua vita negli ultimi quattro mesi non fosse stata decisamente tra le più normali, Nate si era comunque preoccupato di seguire gli sviluppi della vita dei suoi quattro fratelli e le ultime conversazioni con il “piccolo” del gruppo non erano state tra le più rosee. Gli aveva confessato di aver la terribile sensazione che lei si stesse allontanando e che fosse distante anni luce da lui, quasi inafferrabile, anche se continuava a comportarsi come la ragazza fantastica che per lui era sempre stata. Per la prima volta in vita sua, Nate aveva affermato di capire come si potesse sentire in quel momento Hugh, pensandolo sul serio: la sola idea che Lexi potesse risvegliarsi e, magari, non ricordarsi di lui e di quello che fosse successo tra loro, qualunque cosa fosse, gli apriva una sorta di voragine dilaniante che sembrava volerlo inghiottire in un battito di ciglia, ma lui la richiudeva immediatamente immaginando quelle dita gentili che avevano stretto la sua mano. Si sedette sul bordo del letto, il suo posto preferito, tanto che ormai le infermiere avevano capito di sistemare Lexi in maniera tale che lui potesse accomodarsi tranquillamente al suo fianco. Gli sembrava che tutti avessero capito che cosa stesse accadendo tra di loro, tranne lui stesso.
- Allora... Come va??
- Ora bene...
Nate la vide abbassare lo sguardo su quelle dita che sfioravano il dorso della mano di Mia e un sorriso le illuminò il viso, tanto che anche a lui venne da sorridere di rimando per quel genere di amicizia che conosceva fin troppo bene, quella senza cui non potresti vivere o anche solo respirare, quella che ti fa apprezzare ogni singolo istante della propria esistenza. Lui aveva la fortuna di provarla con quattro diverse persone e la cosa lo fece sentire dannatamente fortunato. Così si arrischiò a fare una domanda che forse, in altre circostanze, non avrebbe avuto il coraggio di fare.
- Mia, che cosa sta succedendo con Hugh? Se... Se vuoi dirmelo, certo...
Lo osservò con uno sguardo strano, come se stesse cercando di capire per quale motivazione gli stesse facendo quella domanda, ma subito dopo si rilassò e, guardandolo dritto negli occhi, gli rispose. Erano di un azzurro più scuro dei suoi, quasi blu ad osservarli bene e la cosa gli fece venire in mente la descrizione che proprio Mia gli aveva fatto delle iridi di Lexi: “un marrone caldo, avvolgente, quasi cioccolato fondente con delle screziature gianduia, più chiare, capace di farti sentire amato e al sicuro in un solo istante”. E Nate non vedeva l'ora di potersi perdere sotto quegli occhi che immaginava splendidi.
- Non lo so Nate... Insomma, penso tu sappia quanto perfetto e dolce sia quel ragazzo...
- Fidati: ha anche lui dei difetti, ma non credo sia il caso di elencarli ora, anche perché alcuni potrebbero essere piuttosto imbarazzanti... Tipo il fatto che...
“Nate non ora!! Chiudi quella boccuccia di rosa che ti ritrovi, su, che io voglio capirci qualcosa...”.
- No, nulla... Dicevi??
“Oh, bene: ora siamo anche telepatici... Bravo irlandese... Così mi piaci... E non solo così... Oddio, ma che sto pensando?!”.
- Dicevo che per quanto lui sia una delle persone più speciali e meravigliose che abbia mai incontrato nella mia vita, non sarà mai... Insomma...
“Come mio fratello...”.
- Come quel David... Ho ragione??
Mentre Lexi si stupiva di come Nate potesse sapere dell'esistenza di David e, specialmente, di quello che potesse esserci tra lui e la sua migliore amica, dato che lei stessa c'aveva messo secoli e un coma di ormai quattro mesi per capirlo, Mia non si scompose nel sentir arrivare il migliore amico del suo ragazzo ideale a quella conclusione. Negli ultimi tempi David era stato notevolmente presente nella sua vita e pure i giornali se ne erano resi conto, non lasciando molto spazio ad equivoci e spiegazioni. Non aveva tradito Hugh ma le voci giravano e tutti si ricordavano ancora la scenata che David aveva fatto al ristorante, durante il loro primo appuntamento, facendosi così conoscere da tutta la band. Ormai non aveva più senso nasconderlo agli altri e tanto meno a sé stessa: era innamorata di David Golder da quando aveva sei anni, da quando era diventato  il suo eroe segreto che di giorno faceva finta di odiarla quando era con le sue amichette e di notte la salvava dai ragni malefici ed era decisamente giunta l'ora di rivelare quel segreto al mondo.
- Già... Io voglio un bene dell'anima a Hugh e forse sarebbe anche l'uomo della mia vita se quel posto non fosse già di qualcun altro...
Il solo fatto di averlo detto ad alta voce le fece capire che era seriamente così, che David era l'uomo che avrebbe voluto affianco a lei per il resto dei suoi giorni o finché non si fossero scannati per l'ennesima sciocchezza su cui avrebbero preteso di avere ragione entrambi, ma anche in quel caso sarebbero finiti col fare pace ancora ed ancora, perché avevano indubbiamente bisogno l'uno dell'altra.
“Wow... Voglio dire: wow! Chi diamine sei tu?? Che ne hai fatto della mia migliore amica che odiava i legami duraturi e non voleva sentir parlare del per sempre per nessuna ragione al mondo??... Sono fiera di te, Mia... E vorrei un sacco potertelo dire a voce.”
Gli occhi di Mia si riempirono di una determinazione che Nate non aveva mai visto in nessuno se non in Lucas quando aveva deciso che loro sarebbero andati lontano e gli disse più convinta che mai e già con la borsa in mano:
- Sapete che vi dico?? Che devo andare... Ho alcune questioni da chiarire e delle dichiarazioni da fare e...
- E credo che tu debba andare... Ora!
Nate sapeva perfettamente che quello avrebbe significato la fine della storia tra Mia e Hugh ma glielo leggeva negli occhi che era innamorata persa del fratello di Lexi e con ogni probabilità, conoscendo entrambi, sarebbero anche stati capaci di rimanere buoni amici. Anzi, sicuramente sarebbe finita così.
“Grazie Nate per aver detto esattamente quello che stavo pensando... Speriamo solo che David non combini qualche disastro e che finalmente quei due riescano a trovarsi... Dio, come sono felice per lei! Non avrei mai pensato di poterlo dire ma: mio fratello è meglio di Hugh Stime dei The Rush... Ma d'altra parte non avrei nemmeno mai immaginato che sempre uno di loro mi stringesse la mano, nell'eterna attesa che io mi risvegli dal coma... Direi che il mondo sta decisamente andando al contrario...”.
- Credo che Hugh capirà... Spero solo che Mia sia felice. Se lo merita davvero...
La porta si era appena rischiusa quando Nate parlò e il fatto che si fosse affezionato così tanto alla sua migliore amica faceva come intuire a Lexi che le cose sarebbero andate veramente bene qualora si fosse svegliata, perché avrebbe avuto al suo fianco delle persone fantastiche che l'avrebbero circondata con il loro affetto.
“Sempre che a Nate piaccia anche la mia versione da sveglia... Insomma: magari potrebbe cambiare completamente idea, ma d'altra parte non potrei neanche fargliene una colpa, dato che neppure io mi sopporterei... Speriamo vada tutto bene...”.
Non sapeva come spiegarselo, ma una sorta di sesto senso le stava suggerendo che un cambiamento era più vicino di quanto potesse immaginare, che il punto di svolta stava arrivando e che avrebbe sorpreso tutti.

 


Hi sweethearts!
Primo: sedate i bollenti spiriti, perché manca ancora un pochino **
Secondo: scusate davvero per l'attesa infinita, ma al momento sto cercando di tenere in piedi tre lavori contemporaneamente e tutta la serie di persone che inspiegabilmente fanno riferimento alla sottoscritta per le ragioni più varie ^^
Spero che questo capitolino abbia sedato le vostre antipatie nei confronti di Mia (si, parlo delle tue -namelessmarti **) e che niente, stiate anche voi sperando che Nexi sopravvivano alla vita che li aspetta.
Se siete arrivate a leggere fino a qui, vi ringrazio immensamente e spero di sentire presto qualche vostro parere.
Lots Of Love xx
  
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