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Autore: lele06    03/05/2017    4 recensioni
Salve a tutti. Sono tornato con una nuova storia , nella quale Naruto ed Hinata dovranno condividere un piccolo monolocale.
Tratto dal testo:
. Quando aprì la porta, fu meravigliato di vedere di fronte a lui, una ragazza bellissima, il cui volto divenne subito rosso alla sua vista
< Chi sei? > domandò non riuscendo a ricordare chi fosse
< S-sono la tua nuova vicina di casa > rispose balbettando distogliendo lo sguardo da lui < S-scusa potresti vestirti > chiese balbettando nuovamente con il viso in fiamme. Sentendo ciò il ragazzo abbassò lo sguardo, rimanendo sconvolto da ciò che vide. L’asciugamano che prima teneva legato alla vita, adesso si trovava ai suoi piedi. Imbarazzato si coprì il suo uccello chiudendo la porta
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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                                                     CAPITOLO 10

Erano trascorsi circa dieci minuti da quando si erano seduti tutti intorno al tavolo al centro della stanza. Né Sasuke né Sakura avevano pronunciato una sola parola. Nella stanza aleggiava un silenzio inquietante, in quanto tutti stavano aspettando che Sasuke oppure Sakura desse inizio alla conversazione, poiché se si trovavano in quella situazione era tutta colpa loro. Naruto diede un’occhiata in volto a tutti i presenti, leggendo la tensione sui loro volti, soprattutto su quello di Hinata. Anche se non ne conoscesse il motivo del quale la ragazza si trovasse in quelle condizioni, era alquanto preoccupato per lei. Aveva intuito che molto probabilmente, quel suo stato d’animo d’agitazione, fosse dovuto alla notizia che dovessero dare Sasuke e Sakura. Quindi pensò che prima i suoi amici sputassero il rospo, prima Hinata si sarebbe calmata, per questo decise che fosse giunto il momento di entrare in azione
< Che ne dite di informare tutti di quello che sta succedendo > cominciò Naruto, attirando su di se gli sguardi dei presenti < Questo silenzio mi sta uccidendo > disse < Quindi siete pregati di dirci tutto quello che volete > continuò. Sentendo ciò Sakura afferrò la mano di Sasuke, stringendolo dolcemente, prendendo un grande respiro.
< Abbiamo deciso di sposarci > affermò Sasuke anticipando la sua fidanzata, la quale sollevò il capo guardando con stupore il volto del suo fidanzato, poiché non credeva che Sasuke avesse avuto il coraggio di informare i suoi amici riguardo quell’argomento. Aumentò la stretta alla mano del ragazzo, poiché notò un certo tremore in quest’ultima. Facendo in quel modo, sentì terminare all’istante il tremolio. Sorrise a ciò per poi riportare lo sguardo sui presenti, i quali avevano assunto tutti le medesime espressioni, ovvero un misto di meraviglia e sconvolta. L’unica che avesse un’espressione normale era Hinata, la quale sapeva perfettamente il motivo che li avesse spinti a prendere quella drastica decisione.
< Aspettate un attimo > disse Ino non riuscendo ancora a credere a quella scioccante notizia. < Voi due state per sposarvi? > chiese indicando prima il ragazzo e poi la sua amica, ancora incredula che quest’ultima stesse facendo di già il grande passo.
< Si > rispose sorridendo questa volta Sakura, anticipando il suo ragazzo. Sentendo ciò Ino non era ancora in grado di capire il motivo che li spingesse a fare quel passo, in quanto pensava che fossero ancora giovani per sposarsi. Sapeva che si amassero molto, ma questo non voleva di certo dire che dovessero sposarsi alla loro giovane età.
< Dobbiamo festeggiare > fece notare Shikamaru alzandosi, sconvolgendo i presenti non riuscendo a capire se il ragazzo stesse facendo sul serio. Quelle parole misero in allerta sia Sasuke sia Sakura, poiché sapevano che il ragazzo avesse un grande intuito. Quindi pensarono che molto probabilmente avesse intuito il motivo del perché della loro scelta, a differenza di Ino e Naruto.
< Non ho nessuna bevanda per poter festeggiare > li informò Naruto guardando Shikamaru
< Vado a prendere una bottiglia nel mio appartamento > disse raggiungendo la porta ed aprendola < Torno subito > aggiunse uscendo socchiudendo la porta.
< Qualcuno sa cosa gli è preso? > domandò Ino, sorpresa dall’atteggiamento del suo amico d’infanzia, guardando i presenti sperando che tra di loro qualcuno avesse intuito cosa fosse accaduto al ragazzo
< Non ne ho la più pallida idea > rispose Naruto alzando le spalle, completamente ignaro su cosa stesse riflettendo la geniale mente di Shikamaru. Da quando quest’ultimo lasciò la stanza, calò nuovamente il silenzio tra i presenti, in quanto tutti stavano riflettendo sul motivo del perché Shikamaru avesse avuto quell’atteggiamento difronte quella scioccante notizia. Mentre Ino e Naruto non avevano la più pallida idea, Sasuke e Sakura speravano che il ragazzo non avesse intuito il motivo di quella scelta affrettata. Se le loro paure fossero state fondate, avrebbero dovuto informare i presenti di tutti. Nonostante i due fossero convinti in quello che stessero facendo, avevano deciso che li avrebbero messi al corrente solo sul matrimonio, mentre per quanto riguardava la gravidanza avevano deciso di tenerli ancora all’oscuro su quest’ultima cosa. Sebbene Sakura avesse comunicato a Sasuke che Hinata fosse a corrente di quella notizia, il ragazzo aveva optato di non dire ancora niente ai loro amici, in quanto sapeva che se gli avrebbero comunicato di quella cosa, avrebbero iniziato a dare di matto. Questo era una cosa che voleva evitare a qualsiasi costo, poiché sicuramente appena avrebbe avvisato i suoi genitori, quest’ultimi sarebbero andati in escandescenza. Questi pensieri furono interrotti dall’apertura della porta, dalla quale apparì la figura di Shikamaru con una bottiglia di sakè.
< Potresti prendere dei bicchieri Hinata > chiese una volta raggiunti gli altri ed aver poggiato la bottiglia sul tavolo. Sakura cominciò a preoccuparsi alla vista del liquore, in quanto nelle sue condizioni era assolutamente vietato bere qualsiasi bevanda alcolica. Strinse con forza la mano di Sasuke, il quale intuì che quello fosse un segnale d’aiuto da parte della ragazza. Di conseguenza cominciò a pensare a come risolvere quel piccolo inconveniente venutosi a creare a causa di Shikamaru.
< Bevono tutti? > domandò Hinata alzandosi, guardando verso Sakura
< Si > rispose subito Shikamaru non dando tempo a qualcuno di rispondere il contrario
< Ok > disse la ragazza andando in cucina per prendere i bicchieri, tornando subito dai suoi ospiti, posizionando davanti ad ognuno un bicchiere piccolo
< Perché io no? > domandò Konohamaru alquanto risentito da ciò
< Sei ancora minorenne, cretino > rispose Naruto guardando verso il suo amico d’infanzia. Sentendo quelle parole, Konohamaru abbassò il capo senza controbattere, in quanto sapeva perfettamente che non ci sarebbe stato nessun modo per convincere Naruto di fargli provare quel liquore.
Appena Shikamaru finì di riempiere i bicchieri, riposizionò il sakè al centro del tavolo per poi afferrare ed alzando il bicchiere, imitato da tutti i presenti, tranne Konohamaru ed Hanabi che per quella volte potettero solamente guardare.
< Kanpai > dissero all’unisono tutti bevendo la bevanda tutto d’un sorso. Sakura poggiò solamente il bicchiere alle labbra, facendo finta di bere, per poi posizionare il suo bicchiere davanti a Sasuke, mentre quest’ultimo mise il suo dinnanzi alla sua ragazza. Si guardarono con la speranza che nessuno avesse visto quello che avessero fatto. Proprio quando credevano che l’avessero fatta franca
< Sakura non ha bevuto > fece osservare Konohamaru, indicando la ragazza, la quale si voltò verso di lui con sguardo omicida. Sentendo ciò, sul volto di Shikamaru sorse un piccolo sorriso. Cominciò a riflettere che molto probabilmente avesse intuito il motivo del motivo delle nozze affrettate. L’unica cosa che non riusciva a spiegarsi era il perché non li avessero informati di quell’altra cosa.
< È vero > affermò Hanabi confermando le parole del ragazzo. Sentendo ciò, Sakura sospirò.
< Sei proprio furbo > disse voltandosi verso Shikamaru, il quale sorrise sentendo ciò, poiché sapeva che la ragazza avesse intuito che molto probabilmente lui avesse intuito tutto
< Non ti senti bene, Sakura? > chiese Ino preoccupata per l’amica, in quanto Sakura non aveva mai rifiutato un bicchiere di sakè.
< Effettivamente > cominciò abbassando il capo < Non vi abbiamo detto proprio tutto > disse continuando a tenere il capo chino < La verità è che abbiamo deciso di sposarci perché sono incinta > aggiunse preparandosi alle urla dei presenti.
< Sei un cretino > urlarono contemporaneamente Ino e Naruto voltandosi furiosamente verso Shikamaru, sorpreso di quella reazione nei suo confronti. Credeva che sarebbero stati più scioccati da quello che avesse appena detto Sakura, che dal suo comportamento. < Se avevi capito tutto, non avresti dovuto farla bere > continuò Ino < è pericoloso se ingerisce liquori nelle sue condizioni > aggiunse avvicinandosi con aria minacciosa verso Shikamaru, il quale stava iniziando a pentirsi nell’essersi comportato in quel modo verso Sakura. Se avrebbe saputo che Ino l’avrebbe presa in quel modo, non avrebbe fatto niente, come suo solito.
< Scusami Sakura > disse auspicandosi che grazie a quelle, la rabbia di Ino sarebbe svani. Purtroppo per lui, Ino continuò ad avanzare imperterrita verso di lui < Scusami, Sakura > ripeté nuovamente usando un tono più alto del solito. Sentendo ciò, la ragazza alzò il capo non capendo cosa stesse succedendo, poiché appena aveva detto ai presenti che fosse incinta, aveva chiuso gli occhi, isolandosi completamente da quello che sarebbe potuto accadere da lì in poi
< Cosa > guardandosi intorno non capendo il motivo del quale qualcuno si stesse scusando con lei
< Il nostro caro Shikamaru, ti ha chiesto scusa > la informò Ino voltandosi verso di lei < Questa sera è stato un bambino cattivo, quindi merita una bella punizione > aggiunse schiacciando le dite, mentre Konohamaru, Hanabi e Naruto si posizionarono dietro ad Hinata, per paura che l’ira della ragazza bionda potesse colpire anche loro, nonostante non avessero fatto niente. Perciò pensarono che fosse stato meglio stare al sicuro.
< Ino non fare quello che stai pensando > affermò Sakura allarmata < Forse dovrei ringrazia Shikamaru, perché se non si fosse comportato in quel modo, non sarei mai riuscita a darvi questa notizia > continuò abbassando il capo. Sentendo ciò, Ino bloccò la sua avanzata per poi raggiungere ed abbracciare Sakura
< Sei proprio una stupida > osservò la binda stringendo forte Sakura, la quale ricambiò l’abbraccio < Con me puoi parlare di qualsiasi cosa. Non devi farti nessun problema > continuò, mentre Shikamaru tirò un sospiro di sollievo vedendo quella scena, in quanto pensò che molto probabilmente avesse scansato una bella punizione da parte di Ino.
< Detto ciò > cominciò Sasuke attirando l’attenzione di tutti < Noi andiamo > disse alzandosi, venendo imitato anche da Sakura quando quest’ultimò finì di abbracciare Ino
< Vado anche io > li informò Shikamaru alzandosi ed avviandosi velocemente verso la porta prima che Ino continuasse quello che stava facendo poco prima che Sakura la fermasse
< Ci vediamo domani > li salutò Ino seguendo i suoi amici, uscendo dalla porta e chiudendo quest’ultima lasciando Hinata e Naruto soli con i loro ospiti.
Quando furono solo loro, Hanabi uscì allo scoperto da dietro la schiena della sorella, imitata anche da Konohamaru e Naruto
< Devo dire che siete davvero coraggiosi voi due > osservò incrociando le braccia
< Cosa vorresti dire? > chiese Konohamaru, anche se avesse afferrato perfettamente quello che la ragazzo avesse voluto intendere con le sue parole
< Vi siete nascosti come due femminucce > rispose < Per di più anche dietro una povera ragazza > aggiunse non riuscendo a credere a quello che avessero fatto i due, in quanto lei credeva, che da che mondo e mondo, i ragazzi avrebbero dovuto difendere le ragazze. Invece in quell’occasione si era verificato esattamente l’incontrario.
< Dici così, solo perché non hai mai visto Ino infuriata > la informò Naruto, il quale non si vergognava per essersi nascosto dietro ad Hinata. < Quando Ino si arrabbia, l’unica cosa che puoi fare è quella di scappare > aggiunse, tremando al solo immaginare ciò.
< Adesso dovete solo andare a dormire > fece notare Hinata afferrando la bottiglia di sakè, portando quest’ultima in cucina lontano da Konohamaru, prima che il ragazzo si versasse un bicchiere di liquore. Pensò che fosse meglio nasconderla, altrimenti Konohamaru, appena loro si sarebbero addormentati, avrebbe assaggiato il liquore, nonostante Naruto lo avesse informato del fatto che non fosse adatto per lui.
< Vado prima io in bagno > urlò Hanabi fiondandocisi, anticipando Konohamaru
< Uffa > borbottò il ragazzo < Non è giusto che vado sempre lei per prima > disse voltandosi verso Naruto, cercando in lui, qualcuno che appoggiasse ciò che avesse detto
< Se vuoi essere il primo a lavarti, l’unica cosa che puoi fare è quella di anticiparla > affermò facendo abbassare tristemente il capo a Konohamaru, il quale sospirò alle parole dette dal suo fratellone. < È inutile che metti il broncio > continuò alzandosi < Questo non ti aiuterà affatto ad essere il primo la prossima volta > aggiunse afferrando i bicchieri portandoli in cucina, spaventando Hinata quando poggiò questi nel lavandino. La ragazza si voltò verso di lui, meravigliandosi nel vederlo aiutare. Solitamente lui non faceva questo genere di cose, in quanto dopo mangiato stava sempre stese, intento a grattarsi soddisfatto lo stomaco
< Sorpresa? > domandò Naruto, con un piccolo sorriso sul suo viso, avvicinando quest’ultimo a quello della ragazza
< Un tantino > rispose Hinata abbassando il capo per non far vedere le gote leggermente arrossate a causa della vicinanza di Naruto. Quel suo comportamento l’aveva alquanto sorpresa, in quanto di solito il ragazzo non si era mai avvicinato in quel modo. Pensò che forse fosse tutto dovuto al sakè che avessero da poco ingerito.
< Non ti senti bene? > domandò preoccupato, notando il volto della ragazzo leggermente rosso, avvicinandosi ancora di più per controllare che la ragazza non stesse per avere un mancamento
< Si, si > rispose allontanandosi, in quanto non poteva dirgli che il colorito del suo volto fosse dovuto alla sua vicinanza. Rifletté che fosse stato troppo imbarazzante dire una cosa del genere. Inoltre dicendo così, avrebbe ammesso a se stessa di cominciare a provare qualcosa per il suo coinquilino. < Sono un po’ stanca. A lavoro è stata una giornata molto stressante > continuò cercando di tranquillizzarlo con quelle parole. Fortunatamente quelle semplici parole ebbero l’effetto sperato, in quanto appena Naruto le sentì, l’espressione di preoccupazione che aveva assunto poco prima, tornò quella normale, la quale faceva perdere un battito al suo cuore.
< Se me lo avresti detto dall’inizio, ti avrei aiutata > affermò Naruto, sorprendendola da quelle parole. Non riusciva a credere alle sue orecchie. Non credeva possibile che il ragazzo le stesse dicendo quello. Solitamente non faceva quasi niente in casa. L’unico suo compito era quello di lavare e sistemarsi i suoi indumenti, poi al resto pensava lei.
< O-ok > disse balbettando non sapendo cosa altro dire, in quanto lo stupore era ancora troppo grande.
< Bene > sorridendo < Ora è il mio turno > continuò, dopo aver sentito Konohamaru dire “Il bagno è libero”, uscendo velocemente dalla cucina per fiondarsi in bagno, mentre Hinata rimase immobile a ripensare a quello che Naruto le avesse appena detto.
 
Appena uscì dal bagno, notò con suo grande stupore che tutti stessero già dormendo. Era una cosa rara quella, in quanto la sera precedente non era stato affatto facile far andare a dormire Hanabi e Konohamaru. Disse a se stessa di non pensare a quello, in quanto credeva che l’importante fosse che in quel preciso momento stessero dormendo. Le premeva solamente quello, il resto era soltanto una cosa secondaria. Silenziosamente si avvicinò al letto, alzando dolcemente le lenzuola, cercando di far meno rumore possibile per non svegliare la sorella, la quale stranamente dormiva profondamente, per poi stendersi anche lei al suo fianco, chiudendo gli occhi sperando al più presto di addormentarsi, in quanto da quando era tornata a casa, il suo solo pensiero era stato quello di andare a dormire. A causa di qualche in convenevole non era riuscita ad attuare il suo piano, ma pensò che questo non fosse più di tanto un problema, poiché il giorno successivo fortunatamente non aveva lezione presto, quindi poteva recupera qualche ora di sonno arretrato. Nonostante fosse stanca, non riusciva ad addormentarsi. Infatti stava rigirandosi convulsamente nel letto nella ricerca della giusta posizione, ma nonostante questo non riusciva a prendere sonno. Quindi pensò che per non svegliare la sorella, poiché se avrebbe continuato in quel modo quasi sicuramente si sarebbe svegliata, avrebbe fatto meglio ad alzarsi. Scese dal letto, dirigendosi all’armadio dal quale estrasse una felpa per poi aprire lentamente la finestra ed uscire sul balcone. Appena mise piede fuori, strinse la felpa a se, poiché la colpì una piccola folata di vento, la quale le fece pentire di aver preso quella decisone. Poggiò i gomiti sul corrimano per poi alzare il capo iniziando ad osservare il cielo, cominciano a pensare a cosa avrebbe fatto lei nella stessa situazione di Sakura. Sicuramente anche lei avrebbe continuato la gravidanza, poiché per lei l’aborto non era una soluzione per quello. In più aveva sempre desiderato di sposarsi giovane, in quanto voleva una famiglia numerosa, poiché non le piaceva quando la casa era silenziosa. Questo perché a causa del lavoro della sorella, quest’ultima e la madre, che le aveva iniziato a fare da manager, erano sempre in giro per lavoro, mentre lei rimaneva sola a casa. In quel periodo aveva deciso di avere un nucleo familiare numeroso, poiché pensava che mangiare da soli fosse veramente una cosa orrenda. Inoltre avendo numerosi bambini, questi in ogni momento di difficoltà, avrebbero potuto sempre fare affidamento sui proprio fratelli. Sospirò riflettendo sul fatto che prima di pensare a ciò, dovesse trovare qualcuno con cui creare una famiglia. Chiuse gli occhi prendendo piccoli respiri, cominciando ad immaginare il suo ideale di ragazzo. Spalancò gli occhi, con le gote arrossate, appena nella sua menta si materializzò il volto sorridente di Naruto. Aveva intuito che lei stesse iniziando a provare qualcosa per il suo coinquilino. Ogni qualvolta che si comportava gentilmente con lei, il suo cuore accelerava oppure quando le mostrava il suo bellissimo sorriso, il suo cuore perdeva un battito. Inoltre pensò che una vita intera passata con Naruto sarebbe stata sicuramente divertente, poiché da quando aveva iniziato a condividere l’appartamento con lui, le sembrò che le giornate passassero troppo velocemente.
< Come mai qui fuori? > domandò Naruto spaventando la ragazza, la quale non si era accorta che qualcuno avesse aperto la finestra
< Non riuscivo a dormire, così sono uscita a prendere un po' di aria > rispose girandosi verso il ragazzo che chiuse la finestra lentamente in modo da non far rumore < E tu? > chiese incuriosita dal fatto che il ragazzo fosse ancora sveglio. Solitamente una volta che si posizionava nel futon, crollava all’istante senza sé e senza ma. Vedendolo lì fuori, ma soprattutto ancora sveglio, le sembrò qualcosa di insolito.
< Una certa persona si muoveva in continuazione nel letto. Per colpa sua mi sono svegliato > rispose mostrando un piccolo sorriso, mentre Hinata sentendo ciò abbassò il capo, sapendo perfettamente che la persona che lo avesse svegliato fosse lei
< Scusa > ancora con il capo chino, che rialzò di scatto quando sentì il ragazzo ridere < Sei cattivo > disse incrociando le braccia al petto gonfiando leggermente le guance. Quando notò la sua espressione, Naruto cominciò a ridere ancora di più. Posizionò la mano davanti la bocca per attutire il rumore che stesse facendo. Quando aveva visto l’espressione di Hinata, la trovò troppo buffa per non ridere.
< Dai non dire così > affermò dopo essersi calmato < Ti stavo solo prendendo un po' in giro > continuò avvicinandosi, mentre Hinata fece un passo indietro urtando contro il corrimano del balcone < Attenta > preoccupato, allungandosi afferrandole la mano. < Devi prestare più attenzione > le disse allarmato per la sua incolumità
< Mi dispiace > si scusò abbassando il capo, con il cuore che le batteva a mille per la vicinanza del ragazzo. Adesso che aveva capito i suoi sentimenti, stava notando come si sentisse agitata quando stava vicino a lui. Se non voleva che Naruto scoprisse tutto, avrebbe dovuto imparare a destreggiarsi con quella situazione, poiché non sapeva come si sarebbe potuto comportare il ragazzo alla notizia che lei provasse qualcosa per lei. Avrebbe anche potuto decidere di porre fine a quella convivenza. Questo era una cosa che lei non voleva che accadesse. Se sarebbe successo non avrebbe più potuto trascorrere interi pomeriggi con lui, oppure non avrebbe potuto cenare con il ragazzo ed non avrebbe potuto osservare il suo sorriso pieno di soddisfazione che il ragazzo le mostrava quando terminava di mangiare quello che lei preparava. Queste erano cose che voleva vedere sempre, anche quando i lavori nel suo appartamento sarebbero terminati. Il solo pensare ciò, la rendeva triste.
Naruto osservando il suo sguardo malinconico, provò l’istinto di confortarla con un forte abbraccio. Doveva ammettere che quella non fu la prima volta che avvertì quel genere di situazione con Hinata. L’aveva avuto più e più volte ed ogni volta era riuscito a contenersi, ma quella sera non pensava di farcela. Non sapeva se fosse dovuto a quel poco di sakè che avesse bevuto prima, oppure perché le piacesse di più quando Hinata sorrideva. Sapeva solo che non voleva vedere un’espressione come quella che la ragazza gli stesse mostrando. La tirò verso di se, sorprendendo Hinata, la quale non stava capendo cose stesse accadendo in quel momento, abbracciandola forte
< Non ti preoccupare, andrà tutto bene > la informò stringendola forte. Sentendo ciò, Hinata non sapeva cosa dire, in quanto non aveva ancora intuito a cosa si riferisse il ragazzo. In più non aveva capito il motivo di quell’abbraccio, anche se doveva ammettere a se stessa che le braccia del ragazzo fossero davvero confortevoli. Avrebbe potuto rimanere in quella posizione anche fino al mattino seguente senza stancarsi. < Vedrai che Sasuke e Sakura riusciranno ad affrontare ogni difficoltà > aggiunse credendo che la ragazza sesse triste per la situazione accaduta ai suoi amici. Quelle parole fecero nascere sul viso della ragazza un piccolo sorriso, in quanto pensò che fortunatamente il ragazzo non avesse indovinato il motivo della sua angoscia, altrimenti sarebbe stato un danno per lei. Rifletté sul fatto che ora dovesse trovare un modo per far capire a Naruto i suoi sentimenti verso di lui. Pensò che dovesse impegnarsi molto in quella cosa, poiché il ragazzo non era un tipo sveglio, anzi per fargli comprendere qualcosa glielo si doveva spiegare con parole molto semplici, proprio come lo si faceva ad un bambino.
< Sono consapevole del fatto che quei due riusciranno a risolvere qualsiasi problema > disse respirando il profumo di Naruto che fece aumentare notevolmente i suoi battiti, già veloci a causa dell’abbraccio del ragazzo < Ma non posso far altro che preoccuparmi > aggiunse mentendo, in quanto in quel momento era molto più preoccupata sul fatto che il ragazzo potesse udire il suo cuore battere all’impazzata.
< Lo so che non puoi far altro che essere in pensiero per loro, ma ogni qualvolta che hai dei pensieri negative, riferiscile a me così cercherò di confortarti > la informò poggiando la guancia sui capelli della ragazza, inalando il profumo di quest’ultimi. Doveva ammettere che fosse il più bel profumo che avesse mai sentito. Inoltre anche se quella posizione era leggermente imbarazzante, non voleva allontanarsi da Hinata. Sarebbe potuto rimanere fermo così, fino al sorgere del sole. Non capiva ancora il motivo del perché di quel comportamento, sapeva solo che non voleva vedere espressioni tristi sul bellissimo volto di Hinata. Si allontanò da quest’ultima, appena pensò che la ragazza avesse un bellissimo volto
< È meglio che rientriamo, altrimenti potremmo prendere un raffreddore > suggerì aprendo la porta ed entrando per primo, mentre Hinata rimase alquanto spiazzata da quel comportamento di Naruto, in quanto non aveva capito il motivo del perché avesse messo fine all’abbraccio. Rimase alquanto delusa da ciò, infatti avrebbe voluto stare un altro po' tra le sue confortevoli braccia. Sospirò pensando che avesse molto lavoro da fare per far notare a Naruto cosa lei provasse per lui. Finita questa riflessione, entrò anche lei in casa, sperando che questa volta appena si sarebbe sistemata nel letto, si sarebbe addormentata.

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La mattina seguente, quando Hinata si svegliò, constatò che in casa ci fosse solo lei e quando puntò lo sguardo sul tavolo, notò la presenza su di esso di un piccolo foglio di carta. Si alzò per prenderlo e quando lo lesse, tirò un sospiro di sollievo. Da quel giorno in poi in casa ci sarebbero stati solamente lei e Naruto, infatti sul foglio stava scritto che Konohamaru ed Hanabi avevano fatto ritorno a casa, in quanto quella mattina sarebbero dovuti ritornare a scuola. Nonostante questo, appena lesse il “p.s” digrignò leggermente i denti, poiché i ragazzi la informarono che sarebbero tornati a trovarli appena avrebbero avuto qualche giorno libero. Ripose il foglio sul tavolo per poi recarsi in bagno per prepararsi alla faticosa giornata che avrebbe dovuto affrontare. Appena finì di vestirsi, afferrò la borsa vicino la porta per poi uscire di casa, avviandosi verso l’università.
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Appena finirono le lezioni, Naruto buttò, in modo confusionario, tutte le sue cose nella borsa, uscendo velocemente dall’aula, in quanto se non avrebbe corso non avrebbe fatto in tempo ad arrivare in orario al lavoro. In più quella mattina il suo datore di lavoro gli aveva mandato un messaggio con scritto di arrivare qualche motivo prima, poiché lo doveva informare di un avvenimento importante. Quando lesse il messaggio, Naruto sperò che non si trattasse del fatto che il suo capo volesse chiudere il negozio. Lo poteva anche capire se avesse voluto fare quello, ma se ciò accadesse lui avrebbe dovuto cominciare a trovarsi un nuovo impiego. Quest’idea non gli piaceva tanto, poiché avrebbe voluto significare che sarebbe stato senza soldi fino a quando non sarebbe riuscito a trovare un impiego. Aumentò il passo curioso di apprendere la notizia del suo capo. Una volta arrivato di fronte il negozio, rimase qualche secondo fuori per riprendere fiato, in quanto quella corsa lo aveva alquanto stancato. Pensò che sarebbe stato meglio se avesse continuato con il suo jogging mattutino, altrimenti il suo fisico sarebbe caduto a pezzi.  
< Salve capo > urlò entrando nel negozio
< Perché devi urlare ogni volta? > chiese il suo capo, seccato dal comportamento del suo dipendente
< Perché sono fatto così > rispose sorridendo, mentre l’uomo pensò che il ragazzo fosse fatto in modo sbagliato < Di cosa doveva parlarmi? > domandò
< Da oggi avrai un nuovo collega > rispose soddisfatto di aver trovato una persona giusta da affiancare all’esuberante Naruto
< Davvero! > urlò sorpreso da quello, in quanto non credeva possibile che l’uomo sarebbe riuscito a trovare un'altra persona con il salario che offrisse. < Dov’è? > chiese guardandosi intorno alla ricerca del suo nuovo collega
< Alle tue spalle > rispose sorridendo indicando la porta, che in quel momento si era aperta mostrando la figura del nuovo dipendente. Sentendo ciò, Naruto velocemente si voltò curioso di conoscere il suo nuovo collega, ma quando mise a fuoco la figura che si ergeva dinnanzi a lui, rimase alquanto sorpreso di vedere quella persona lì.
< Ciao Naruto > lo salutò sorridendo
< Vi conoscete? > chiese sorpreso il loro capo
< Si > rispose la persona < Siamo stati compagni di liceo > aggiunse sorridendo ricordando i momenti felice della scuola superiore.
< Ottimo, allora non devo fare nessuna presentazione > osservò < Naruto > lo chiamò < Spiega a Ruka tutto quello che c’è da sapere > continuò per poi recarsi nel suo piccolo ufficio.
Appena rimasero soli
< Ti trovo in forma, Naruto > osservò felice di quel fatto
< Lo stesso vale per me, Ruka > disse Naruto, ripresosi dalla stupore nel rivedere la sua amica di liceo. < Come mai sei qui? > domandò curioso di conoscere il motivo della sua presenza in città, in quanto appena finito il liceo, la ragazza lo informò che sarebbe andata a studiare all’estero.
< Alla fine non sono più andata a studiare all’estero. Ho preferito continuare gli studi qui, in questo modo possiamo continuare quello che avevamo interrotto > rispose sorridendo in modo provocante. Sentendo ciò Naruto sorrise, ricordando ciò che facessero loro due al liceo. Non uscivano insieme, ma nonostante questo andavano a letto insieme. A causa di questo, la sua fidanzata lo lasciò, ma anche dopo questo lui e Ruka continuavano ad avere rapporti occasionali. Si erano definiti “amici di letto”. Sfortunatamente per lei, ora Naruto non voleva avere più nessun rapporto con lei, in quanto aveva messo la testa a posto e non voleva più avere più quel tipo di relazione con nessuno. Volevo solamente trovare una brava ragazza con cui avere una normale, ovvero quello che c’è tra un fidanzato ed una fidanzata.
 < Mi dispiace, ma nono sono più quel tipo di ragazzo > la informò, felice di osservare lo stupore sul volto della ragazza, la quale non si aspettava minimamente quelle parole. Credeva che appena Naruto l’avrebbe rivista, sarebbe stato proprio lui a proporle di continuare quello che avessero   terminato al liceo.
< Per caso esci con qualcuno? > domandò
< No > rispose in modo diretto, in quanto quella fosse la dura verità. Non aveva trovato ancora qualcuno con cui uscire, ma ci stava lavorando.
< Allora non vedo nessun problema se continuiamo quello che abbiamo interrotto > lo informò sorridendo avvicinandosi lentamente < Che ne dici se lo facciamo solo per una volta? > propose al suo orecchio con voce suadente. Naruto cominciò a pensare al fatto che fosse da parecchio che non avesse un rapporto con una ragazza. Quindi decise, anche se controvoglia, di accettare la sua proposta
< Ok > rispose < Dopo il lavoro andremo da me > aggiunse
< Ottimo > disse sorridendo per poi dirigersi nell’ufficio per cambiarsi.
Intanto Naruto cominciò a riflettere sul fatto che molto probabilmente si fosse dimenticato di una questione importante.
< Beh, ci penserò dopo > disse tra se e se andando anche lui a cambiarsi.
 
Note autore:
Ecco il decimo capitolo. Come vi sembra?
È stato di vostro gradimento?
Mi scuso per eventuali errori grammaticali.
Vorrei ringraziare ele1direction per aver recensito il capitolo precedente; Concitony per aver aggiunto la storia tra le preferite; sabrinapesamosca per averla aggiunta tra le seguite.
Alla prossima.
   
 
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