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Autore: Logan_Potter    03/05/2017    2 recensioni
Logan, Kendall, James e Carlos si rivedono per andare in vacanza al mare tutti insieme.
Kendall e Logan sono innamorati, ma il moro fa il possibile per tenere nascosti i propri sentimenti, mentre il biondo cerca disperatamente il modo in cui rivelarli all'altro. Ma, durante la vacanza, accadrà qualcosa che cambierà tutto...
Questa storia l'ho pubblicata anche su Wattpad, quindi, se li ne trovate una uguale, sappiate che è la mia.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Carlos, James, Kendall, Logan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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COME IN UN SOGNO
 

Kendall

Sono ore che siamo abbracciati. O forse solo cinque minuti, non ne ho idea. Comunque, non abbiamo la minima intenzione di separarci. È così bello stare finalmente assieme.
Metto le mie braccia attorno a quelle di Logan, appoggiato su di me, e incrocio le mani all'altezza del suo addome.
Lui gira la testa leggermente, per arrivare al mio collo e lasciarci un bacio leggero.
«Quanto siamo sdolcinati.» commento sorridendogli. Lui sorride ed annuisce. Restiamo ancora un po' seduti a coccolarci, finché non ci rendiamo conto che dovremmo rientrare a casa.
Andiamo con la mia macchina. Logan si siede sul posto del passeggero e, quando può, mi prende la mano destra tenendola stretta. Io ovviamente lo noto, ma senza dirglielo. Conoscendolo, si imbarazzerebbe e smetterebbe di farlo, ma io non voglio che lo faccia, così mi limito ad accarezzargli la pelle con il pollice.
«Dobbiamo decidere come comportarci con gli altri.» dico quando siamo quasi arrivati.
«Beh, per James e Carlos non c'è problema. È Alexa che non sa niente.»
«Io credo che potremmo dirlo anche a lei. Comunque, quasi sicuramente Los si sarà lasciato sfuggire qualcosa.» ridiamo entrambi. Per quanto possa sforzarsi, il latino è comunque un tipo che parla troppo.
«Okay, allora a loro tre lo diciamo.» conferma Logan.
«Sì, ma a tutti gli altri?» sa cosa intendo. I nostri familiari, i fans. Prima o poi dovremo dirlo anche a loro.
«Io preferirei aspettare, se a te non dà fastidio.» mi risponde. È normale che preferisca così, del resto la nostra relazione è solo all'inizio e lui è una persona molto riservata. Comunque, anche io la penso come lui, quindi acconsento.
Troviamo Alexa, Los e Jamie che ci aspettano in salotto. Non ci dicono niente, ma Los sembra si stia trattenendo dal ridere e James mi fa l'occhiolino.
Logan mi guarda, facendomi capire che preferirebbe lasciar parlare me.
«Okay. Vorrei darle la notizia in anteprima, ma credo che ormai anche Lex sappia tutto.» dico riferendomi in modo particolare a Carlos, che lascia andare la risata che stava reprimendo.
«Comunque sì, è ufficiale: io e Logan stiamo insieme!» sorridiamo tutti. Alexa ci viene ad abbracciare e si congratula, ammettendo che il marito gli aveva dato qualche spoiler. È bello che tutti i nostri migliori amici siano contenti per noi. Se non fosse stato così, non oso immaginare i drammi che si sarebbero verificati.
«Okay!» esclama Alexa facendo un battito di mani.
«Ora noi partiamo!» continua. Inizialmente non ci faccio caso, anzi, annuisco e sorrido. Poi però me ne rendo conto: loro tre dovrebbero andarsene domani!
«Scusa, ma cosa stai dicendo? Non avete detto che tornate a casa domani?» chiedo.
«Era così. Ma abbiamo cambiato idea. Partiamo oggi, tra qualche minuto. Dobbiamo solo mettere le ultime cose in valigia!» rimango a bocca aperta per qualche secondo. Da come sta parlando Lex, sembra che niente possa farle cambiare idea, il ché è disarmante. Ma credo di aver capito cosa c'è sotto. Mentre io e Logan eravamo fuori, hanno deciso che se fossimo tornati in casa da fidanzati sarebbero andati via, per lasciarci soli. Diabolicamente opportuni. 
Io e Logan rimaniamo ad aspettarli in salotto, appoggiati allo schienale del divano. Non ci metteranno molto a finire di fare i bagagli, perciò ne approfitto subito per parlare con Logan.
«Penso proprio che io rimarrò ancora per molto.» gli dico ironico. Lui mi risponde con un sorriso, che dopo un po', però, si spegne.
«Che c'è?» gli chiedo appena noto che si è intristito.
«Però dovrai comunque andare via. Dovremo fare sempre avanti e indietro, specialmente tu, con tutti i concerti che fai.» ha ragione, ma non voglio che pensi subito a cose tristi. È appena successa una delle cose più belle del mondo, una cosa che aspettavamo da anni, non deve rovinarsela così.
«Hey, non ci pensare. Magari sarà anche divertente. L'attesa fa parte del piacere, giusto? Sai che bello segnarsi sul calendario i giorni in cui ci incontreremo, inventandoci scuse assurde per appunti tipo "amore" scritti sulle caselle dei giorni, prepararci in tutta fretta appena cinque minuti prima dell'orario stabilito! Io probabilmente farò sempre tardi, tu, invece, sarai sempre in anticipo. Secondo me sarà divertente, rideremo sempre come matti!» mi metto a ridere anche mentre parlo. Lui fa un sorrisino, guardando verso il basso. Non sembra molto convinto.
«È ovvio che non sarà sempre tutto rose e fiori, ma non possiamo farci abbattere in partenza.» gli faccio sollevare il viso.
«Andrà tutto bene.» lo bacio. È così bello poterlo fare liberamente, appena mi va. 
È un bacio diverso da quelli che ci siamo dati precedentemente. È più voglioso. So che non è proprio il momento più adatto per lasciarci trasportare, ma non riesco a fermarmi, e a quanto pare neanche Logan. 
Ci avviciniamo anche con il corpo, le sue mani sulla mia schiena, mentre la mia mano destra va sulla sua nuca e l'altra sulla guancia. Lo faccio schiacciare ancora di più contro il mio viso, finché lui si stacca, continuando però a starmi vicinissimo, facendomi sentire il suo respiro sulle mie labbra.
Mi guarda un attimo negli occhi, poi mi bacia lui. Torna ad essere completamente attaccato a me. Per avvicinarsi ancora di più, muove in avanti il bacino, non so se volontariamente o no. Comunque, questa situazione comincia ad eccitarmi e sento che anche per lui è così.
«Ragazzi, vi assicuro che queste cose potete farle perfettamente dopo.» Carlos ci interrompe scendendo le scale con due valigie in mano, seguito dalla moglie. Noi ci stacchiamo subito, guardando male l'altra coppia e sentendoci un po' in imbarazzo tra di noi. È la prima volta che ci troviamo in una situazione come questa e stiamo insieme da appena qualche ora. Però ci è venuto spontaneo e credo proprio che se succedesse di nuovo non riusciremmo a fermarci. Sinceramente neanche lo voglio, ma non ho il tempo di pensarci, ora dobbiamo salutare gli altri. Sono scesi tutti e si stanno dirigendo fuori casa, alle macchine. Li aiutiamo a caricare le borse nel portabagagli, dopo di ché, a malincuore, li salutiamo.
Quando vado ad abbracciare Carlos per salutarlo, lui mi sussurra una cosa all'orecchio.
«Se non approfitti del fatto che siete da soli, giuri che la prossima volta che ti vedo ti prendo a calci in culo!» io gli do una spinta mentre ride. Per nascondere l'imbarazzo mi metto a ridere, senza guardare Logan, in modo che non intuisca niente. Comunque, scherzi a parte, nonostante che il bacio di prima sia stato intenso e mi abbia fatto venire in mente mille cose molto più forti, non credo che sia il caso di attuarle. Carlos mi potrà anche ammazzare, ma è meglio così.
Restiamo fuori a guardare le auto che partono, fino a quando imboccano una Via che le toglie ai nostri occhi.

Logan

Rientrando in casa non posso fare a meno di ripensare a quello che è successo prima. Se Carlos non ci avesse interrotti, non lo avrebbe fatto nient'altro. La cosa mi mette un sacco di ansia, perché ora con noi non c'è nessuno. Vorrei che accadesse qualcosa, ma allo stesso tempo sono spaventato. Mentre ci baciavamo ho fatto un movimento che potrebbe essergli sembrato provocatorio, ma è stata una cosa involontaria! Spero davvero che Kendall non l'abbia presa nel modo sbagliato.
Dato che vorrei proprio evitare l'argomento, cerco una cosa qualsiasi che non ci porti a parlarne. Mi viene in mente che dobbiamo ancora finire di vedere il film. Ne manca poco, ma non importa, perché appena arriverà alla fine sarà più o meno ora di cena, quindi dovremo andare a cucinare e non avremo tempo per chiacchiere. Spero che al momento di mangiare si sarà scordato tutto. 
«Ken, ti va di finire Resta Anche Domani?» gli propongo in modo dolce ma anche neutrale.
«D'accordo, andiamo.» e saliamo le scale per andare camera mia. 
Ci mettiamo sdraiati sul letto, abbracciati con il computer sulle gambe. Io cerco di rilassarmi, ma credo che lui percepisca che sono teso, però non mi dice niente. Nessuno dei due dice una parola per tutta la durata del film. Non è un silenzio molto lungo, dato che ciò che stiamo guardando ha durata breve. Eppure mi sembra che duri in eterno, non in senso positivo.
Appena sento la musica in sottofondo ai titoli di coda, scatto a sedere, tolgo il portatile da sopra di noi, lo metto sul comodino, mi alzo e corro al piano sottostante. Il tutto in qualche secondo. 
Entro in cucina e mi fiondo verso il frigorifero. Le prime cose che mi capitano sott'occhio sono le cotolette di pollo, perciò cucinerò quelle.
Mentre sono davanti ai fornelli, sento delle braccia che mi circondano all'altezza dello sterno. Il mento di Kendall mi si poggia sulla spalla e lui mi parla soffiandomi le parole all'orecchio.
«Non dovresti affaticarti così. È stata una giornata piena e sei appena uscito dall'ospedale.» io scuoto la testa negando.
«Non sono stanco, tranquillo.» ribatto. In risposta, lui mi dà un bacio sul collo e stringe l'abbraccio. Non posso fare a meno di entrare in apnea e bloccare ogni muscolo.
«Ma sei nervoso.» mi corregge vedendo la mia reazione. 
«Senti, lo so che centra anche il bacio di prima, quindi direi di far finta che non c'è mai stato, okay?» si stacca e va a sedersi su una sedia della penisola in cucina. Io annuisco e abbandono il cibo che sta cuocendo e mi giro verso di lui, appoggiandomi al ripiano vicino al lavandino, annuendo di nuovo.
«Sì, credo sia meglio.» dico con un filo di voce. «E sì,in effetti sono nervoso, ma credo sia normale, no?» gli chiedo.
«Certo. Ma è anche vero che ci siamo appena messi insieme e che sarebbe bello vederti più felice.» mi risponde con un sorrisetto malinconico. Comincio a sentirmi in colpa. Ha ragione, oggi dovrei solo rilassarmi ed essere contento. In realtà prima lo ero, ma poi pensare che lui dovrà andarsene e che quel bacio era molto compromettente mi ha rovinato l'umore. Ora però devo impormi e smetterla di pensarci.
«Hai ragione. Scusa. Come posso farmi perdonare?» lo guardo sorridendogli dolcemente.
Lui mi mette le mani sulle spalle e mi trascina in salotto. Mi fa sedere quasi a forza sul divano stendendo sopra di me anche una coperta leggera che già si trovava qui.
«Tu ora non ti muovi! Se vuoi ti guardi un po' di TV, quando io finisco di cucinare ti raggiungo e mangiamo qua sul divano. Chiaro?» mi parla con autorità, come se mi stesse dicendo di fare una cosa difficilissima. Può non sembrare, ma in effetti è così. Vorrei fare tutto normalmente, non come se fossi malato. Ma se fa stare Kendall più tranquillo e sereno, eseguirò.
Accendo la televisione e mi guardo un po' di programmi a caso facendo zapping.
Quando arriva lui con il cibo spengo e comincio a chiacchierare. Voglio farlo contento. Parlo tanto, rido e scherzo. Col passare dei minuti riesco a rilassarmi davvero. Va decisamente meglio, mi sento più tranquillo. Sembra che l'idea di qualcosa di intimo non sia all'orizzonte, il ché aiuta. Non è che non voglia, ma fare qualcosa del genere così presto mi metterebbe a disagio.
A fine cena, non sapendo che fare, andiamo in sala hobby e mettiamo un po' di musica dal juke-box. Con questa, abbiamo creato una bella atmosfera. Continuiamo a parlare di cose a caso. Io sono sdraiato a pancia in su sopra di lui, a sua volta steso sul divanetto. Ci abbracciamo e ci coccoliamo un po', fino a quando tutta la stanchezza e gli sforzi della giornata non mi piombano addosso, facendomi addormentare con la musica e, soprattutto, la voce di Kendall in sottofondo.

Non ho fatto sogni stanotte. Né brutti né belli. E so il perché. Non ho più motivi per fare incubi, ora va tutto bene. Non potrei essere più felice di così. Abbracciato all'amore della mia vita, mangiando dei pasticcini preparati da lui, ridacchiando ogni tanto e scambiandoci teneri baci.
I bei sogni non mi servono. Perché dovrei farne, se ne sto vivendo uno?

Angolo me:

Eeee finalmente il penultimo capitolo è pubblicato!
Lo so che faccio schifolo soPenso che sia uno dei capitoli aggiornato più in ritardo della storia!
Comunqueè sicuro che il prossimo sarà l'ultimoMi mancherà questa storiaormai credo sia un anno che la scrivoMa ne è quasi giunta la fine.

   
 
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