Buongiorno mondo :D Oggi per noi Oliciters è proprio una bella giornata *-*
Ho bisogno di commentare la puntata con qualche altro shipper :D
PS. su FB mi chiamo Olicity EFP :D
E ora buona lettura *-*
CANBERRA
Non appena l’aereo tocca il suolo australiano rimetto per la quarta volta dentro uno di quei stupidi sacchetti di carta che gli steward forniscono. Dig affianco a me mi tiene i capelli e mi passa una mano sulla schiena: << Non sono proprio fatta per volare >> dico sentendomi un po’ in colpa.
Mi passa un fazzoletto e mi pulisco la bocca, poi bevo un sorso d’acqua: << Sono stata male ogni viaggio che abbiamo fatto io e Oliver quando siamo partiti dopo la sconfitta di Ra’s al Ghul >>
<< Bene, allora al rientro te li terrà lui i capelli >> dice speranzoso il mio amico dalla pelle scura.
<< Sempre che torni con noi >>
<< Felicity non sono arrivato fino a qua per accettare un no come risposta. E se ti conosco bene so che è così anche per te >>.
Annuisco piano sapendo che ha ragione.
Entriamo nella camera doppia dell’hotel che ho prenotato e ci mettiamo subito al lavoro.
Poggio il mio portatile sulla scrivania e controllo il localizzatore: le T-Sphere sono ancora attive e danno un segnale forte. Trascrivo l’indirizzo sulle note del cellulare e ci dirigiamo fuori alla ricerca di Oliver.
Camminiamo da un’ora e mezza ormai: il taxi ci ha lasciato nel punto più vicino alla nostra destinazione. Peccato che la nostra destinazione siano delle colline che somigliano più a montagne per quanto sono ripide.
Dig non ha fatto altro che chiedermi se ce la facessi o se sentissi dolore alle gambe o alla schiena. Non ho mai camminato così tanto dopo l’intervento. Ho risposto che stavo bene ogni volta, ma una parte di me mentiva. Tuttavia non mi interessa: il mio unico scopo è trovare Oliver e convincerlo a tornare a casa.
In cima alla collina c’è una sola casetta di legno e secondo le T-Sphere è quella dove dovrebbe trovarsi Oliver.
Dig mi chiede muta conferma con uno sguardo e io, altrettanto silenziosamente, gliela do.
Ci avviciniamo alla porta, John alle mie spalle, prendo un profondo respiro e finalmente busso.
Dopo soli due colpi sento dei passi avvicinarsi e la maniglia girare. Ma davanti a me non trovo Oliver. Davanti a me trovo una donna.
<< Posso aiutarvi? >> chiede sorridente.
Bastardo!