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Autore: Chiaaa17    04/05/2017    1 recensioni
Blaine non aveva mai creduto nel destino. Eppure, a distanza di qualche anno da uno dei giorni più importanti della sua vita, proprio non sapeva a chi (o a cosa) dovesse essere tanto grato.
Kurt, invece, preferiva pensare che ciò che avevano se lo erano guadagnato, con le unghie e con i denti, ma soprattutto non lo dovevano a nessuno.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Si tenevano ancora per mano. L'unica cosa che illuminava la stanza buia era la tenue luce che Kurt aveva acceso sul suo comodino, dal momento che le persiane chiuse non permettevano alle luci che illuminavano fuori di farsi strada anche nella stanza. Erano sdraiati nella solita posizione, si guardavano negli occhi, con I nasi che quasi si sfioravano dalla vicinanza. Fu Blaine ad interrompere il silenzio: -se ci pensi bene, è cominciato tutto dal bacio di Karofsky- disse, come continuando ad alta voce I suoi pensieri. -cominciato tutto in che senso?- Kurt amava parlare del suo passato insieme a Blaine, ma c'erano alcuni argomenti che non gli piacevano particolarmente. -ricordi? La prima volta che sono venuto al McKinley è stato perchè tu mi avevi chiamato, quasi in lacrime, dicendomi che avevi finalemente capito perchè quell' "uomo di Neanderthal" non ti lasciava in pace un secondo. -me lo ricordo, meno di un'ora dopo eri già arrivato, pronto ad ascoltarmi e asciugarmi le lacrime. Mio eroe. Blaine sorrise. Alla fine non gli ci era voluto molto per decidere che aiutare Kurt era molto più importante di due ore di economia domestica. Era semplicemente uscito prima da scuola sperando che il primo autobus passasse in tempo per raggiungerlo prima della fine delle sue lezioni. Kurt continuò: -ci conoscevamo appena, persino il messaggio che poco prima mi avevi inviato non era necessario... voglio dire, non che non avessi apprezzato. Quel "coraggio" è finito per diventare a lettere capitali una decorazione del mio armadietto insieme alla tua foto, ma ci eravamo incontrati... da quanto? Un paio di giorni forse?- -credo di non avere una spiegazione. È capitato tutto molto in fretta, a cominciare da quando ti ho preso per malo la prima volta, sulle scale della Dalton. È sempre stato così. Come fai a ricordarti tutti questi dettagli, comunque? L'armadietto, il messaggio...- non che Blaine non ricordasse dalla prima all'ultima cosa che avevano condiviso, semplicemente voleva sentire la risposta. -sei stato tu a tirare fuori il discorso, non fingere che tu non ricordi I dettagli delle nostre peime uscite ora! -Kurt rideva- e poi sai benissimo che ricordo ogni piccolo particolare perchè già dal nostro primo incontro avevo un'enorme cotta per te. Peobabilmente avrei tenuto il conto anche di quante volte mi sorridevi in un giorno se ne avessi avuta la possibilità.- Blaine sorrise. Non I stancava mai di sentir parlare Kurt dei propri sentimenti nei suoi confronti. Annullò la distanza che li separava e lo baciò per un secondo, e quando si allontanòper guardarlo negli occhi, I suoi erano appannati, nel ripensare a tutto ciò che avevano passat per ritrovarsi li, su quel letto, in quel preciso istante. Si asciugò in fretta le lacrime per non far notare nulla a Kurt, dopodichè proseguì: -stavamo parlando della mia prima volta al McKinley, dico bene?- nel dire ciò si tirò su fino a sedersi sul letto, e con un gesto della mano invitò Kurt a fare lo stesso. -volevamo aiutare Dave, chissà cosa speravamo di ottenere. Lui mi è venuto addosso come una furia quando ho cercato di parlargli. Tu mi hai difeso, per quanto potevi. In quel momento, sei stato tu il mio eroe. Kurt non sapeva cosa dire. Non si ricordava il dettaglio dell'aggressione, neanche ora che Blaine lo stava aiutando a ripercorrere l'accaduto. Ciò che invece gli era ben rimasto impresso era invece ciò che era successo appena dopo: -eravamo seduti sulle scale antincendio, io ero sconvolto per quel bacio. Mi offristi il pranzo. È incredibile come in un attimo riuscisti a farmi cambiare umore.- - dovevo pur fare qualcosa per tirarti su di morale, no? Andammo al Bel Grissino, fu la nostra prima uscita. Parlammo di Patti Lupone e Lady Gaga, Vogue e probabilmente molte altre cose- -io ricordo bene invece- lo interruppe Kurt- che io parlai di tutte queste cose, tu ascoltavi pazientemente sorridendo, senza neanche sembrare troppo disinteressato in effetti. Probabilmente avevo cominciato a parlare acon macchinetta come faccio quando sono nervoso, e neanche me ne ero accorto.- Blaine aveva di nuovo gli occhi lucidi, stavolta accompagnati da un'espressione di pura malinconia e distacco, come se si fosse perso in qualche ricordo lontano anni. Kurt si avvicinò e gli strinse entrambe le mani nelle sue.-Blaine, tutto bene? Che succede?- Blaine non riusciva a trovare le parole adatte, era un concetto quasi troppo astratto per essere espresso a voce. Ci provò comunque: -te lo ricordi cosa ho detto, al nostro matrimonio, quando ci scambiammo le promesse?- Kurt era ancora perplesso, ma forse cominciava a capire.- hai detto che non avresti mai pensato di riuscire a trovare il vero amore. Ma guardami,- gli lasciò una mano per posarla delicatamente sul suo viso. -sono qui, e ti amo.- Una lacrima percorse il viso di Blaine. -lo so, ti amo anche io. Sei l'amore della mia vita Kurt, non mi stancherò mai di ripetertelo. Ed è per questo che fa quasi male tornare indietro a quando eravamo solo amici o non ci conoscevamo affatto, sembra tutto così vuoto. Per non parlare del fatto che mi sento in colpa, quasi, nel sentirti parlare dei sentimenti che provavi nei miei confronti sin dall'inizio, sapendo che io non li ricambiavo. E so che è una cosa stupida, confrontare il presente con il passato, ma non posso che sentirmi l'uomo più fortunato della terra, perchè ho te accanto, e mai avrei immaginato che una cosa così bella potesse accadere proprio a me.- Anche Kurt aveva gli occhi lucidi, ma al contrario di Blaine, lui sorrideva, ed era uno dei sorrisi più sinceri che qualcuno gli avesse strappato, per lo meno nell'ultimo periodo. -Blaine, il passato è passato, lo stiamo ricordando per ridere e commuoverci, non di certo per rattristarci. In più, ciò che eravamo prima non conta, importa solo ciò che siamo adesso, e I sentimenti che proviamo l'uno per l'altro. Se può contare, io ho sempre pensato che sarei rimasto a vivere con mio padre innumerevoli gatti fino al giorno in cui lui mi avrebbe cacciato di casa. Neanche io avrei mai potuto immaginar tutto questo, te, eppure eccoci qui, e di certo non dovremmo rattristarci pensando a quelli che avremmo potuto essere.- Blaine stava sorridendo. Si allungò verso Kurt e lo strinse in un lungo abbraccio.- ti amo così tanto- -ti amo anche io-
   
 
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