Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: _ChocolateKookie_    06/05/2017    1 recensioni
In una delle tante giornate di pulizia di primavera una ragazza sta scegliendo cosa portare in soffitta
dei suoi vecchi giochi, e tra essi, nello scatolone colmo ricompaiono i suoi vecchi amici d'infanzia; ne afferra uno
tra le mani, per sentire quella consistenza morbidosa che avevano un tempo.
Ciascuno aveva un proprio nome e una caratteristica diversa rispetto ad un altro.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Jung Hoseok/ J-Hope, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 7 Hye-jin quando tornò a casa si diresse verso la sua camera, era convinta che Jimin fosse lì. Spalancò la porta guardandosi a destra e sinistra, ma del ragazzo non ce n'era l'ombra.
La ragazza sospirò e un senso di colpa le attraversò la mente. Si precipitò nel salotto con l'auspicio di trovarlo lì, ma anche quella fu la seconda delusione. Trovò Hoseok seduto comodamente sulla poltrona. "Hoseok, per caso sai dov'è Jimin?" chiese titubante la ragazza, nella speranza di una riposta positiva.
Il maggiore scosse la testa a destra e a sinistra, segno di negazione. Hye-jin si rattristò, era tutta colpa sua se Jimin era arrabbiato con lei.
"Ehi, non preoccuparti per lui. È solo arrabbiato, poi gli passa" disse il ragazzo mostrando uno dei suoi sorrisi.
"Dici davvero?" chiese Hye-jin sedendosi vicino al maggiore.
"Piccola mia, puoi starne certa" Hoseok le sfiorò i capelli arrivando fino alla lunghezza. "Nel caso ne senti proprio la mancanza puoi provare a chiamarlo, lui ti sentirà".

La ragazza si alzò di scatto "Grazie" sussurrò prima di sparire nella sua camera.

"Jimin", proferì il suo nome e nello stesso istante si guardò attorno. Provò a chiamarlo una seconda volta, ma il ragazzo non si decideva a farsi vedere.
"Jimin, ho bisogno di parlarti. Ti prego" lo supplico. La ragazza andò a sedersi sul letto, ormai stanca. E un altro sospiro uscì dalle sue piccole labbra rosee.

"Cosa vuoi dirmi?". La voce rabbiosa del ragazzo la fece sussultare e girare in un attimo. Era vicino alla finestra e non sembrava intenzionato ad avvicinarsi a Hye-jin, lo sguardo accigliato del ragazzo era a dir poco inquietante, così la ragazza prese l'iniziativa parandosi davanti a lui. "Mi dispiace, mi dispiace di averti mentito". Jimin non era in grado nemmeno di guardarla, fissava dei punti qualunque all'interno della stanza.
La ragazza fece una pausa, ma proseguì poco dopo.
"Non volevo farlo, e solo che Chanyeol non vi andava molto a genio così-"
"Così ti sei confidata con Yoongi" sbottò di colpo il ragazzo. "Perché lui, e non me?" domandò poco dopo.

"Perché Yoongi è stato in grado di rassicurarmi, voleva aiutarmi. Tu hai dimostrato odio verso Chanyeol, come potevi consigliarmi cosa fare?"
"Be' questo è vero, non mi va di certo a genio quel pallone gonfiato, ma la cosa certa è che qualcosa ti consigliavo" disse incrociando le braccia al petto.
"Perché hai impedito a Chanyeol di baciarmi?" chiese Hye-jin. Jimin guardò di nuovo altrove e, solo una volta incrociò gli occhi della ragazza.  "Forse, perché sono un po' geloso" ammise, con un lieve rossore sulle guance. La ragazza scoppiò a ridere e Jimin non poté non arrossire ancora di più. "Ehi cos'hai da ridere ora?" chiese il ragazzo.
"Lo immaginavo, però volevo la tua conferma". Disse Hye-jin soddisfatta.

"Guarda che non c'è nulla da ridere, sono ancora arrabbiato con te. Non credere che ti perdonerò così facilmente" proferì il ragazzo girandosi dall'altro lato.
"Oh ti prego guanciotte paffutelle non tenermi il broncio così" proferì Hye-jin abbracciandolo da dietro e poggiando la testa sulla schiena del ragazzo. Jimin rimase pietrificato dal gesto della ragazza, non si aspettava certo un gesto simile.
"Ehi, ma come mi hai chiamato? Guanciotte paffutelle? Non mi si addice proprio!"
"Certo che ti si addice e visto che ci siamo voglio toccare le tue guanciotte" La ragazza si sporse per pizzicare le gote del ragazzo, ma quest'ultimo glielo impedì bloccandole le mani. "Yah! Non provarci nemmeno per sogno!" il maggiore quasi urlò e la ragazza mise un broncio di disappunto. "Piuttosto dammi un bacio" asserì il maggiore, assumendo uno sguardo malizioso.
"Jiminie pabo" la ragazza tentò di liberarsi dalla presa del ragazzo, ma non ci riuscì perché Jimin era più forte di lei. Si ritrovò catapultata sul letto con su sopra il ragazzo che scrutava ogni angolo del suo viso, la ragazza sentì il cuore perdere un battito, per la vicinanza del ragazzo e per lo sguardo del maggiore fisso su di lei.
Jimin la contemplò a lungo, si perdeva nelle iridi della ragazza e nei suoi magnifici tratti del viso. Le liberò i polsi dalla sua presa per sfiorarle il viso candido percorrendo la guancia e la mandibola con un tocco leggero, aveva persino paura a sfiorarla.

La ragazza se ne stava sotto di lui, inerme e, di tanto in tanto sbatteva le ciglia rapidamente tenendo gli occhi fissi sul ragazzo. Nel momento in cui Jimin si stava avvicinando al viso della ragazza Yoongi irruppe nella stanza spalancando la porta. Rimase talmente sorpreso che per poco non gli cadeva la mascella a terra.
Jimin si allontanò dalla ragazza mordendosi il labbro inferiore a sangue.

"Puoi smetterla di flirtare con lei?" esordì Yoongi guardandolo serio. L'altro non ci pensò due volte a rispondergli. "Può farlo quel pallone gonfiato non vedo perché non posso farlo io" ribatté. 

"Non voglio ripetertelo più Jimin" proferì il ragazzo dai capelli verdi richiudendo la porta alle sue spalle.

"Gli piaci! Perciò si comporta in quel modo" disse Jimin una volta che Yoongi se ne era andato.
"Non è vero. Come puoi dirlo?" domandò.
"Lo so e basta va bene? Sono un ragazzo pensi che non so ciò che prova? Lo sapevo fin dall' inzio" mormorò tra sé. "Piuttosto, cos'è successo dopo con quel pallone gonfiato?" chiese in un sussurro.
"Niente..." borbottò Hye-jin.
"Be' se ti disturba dimmelo, ci penserò io a picchiarlo" disse alzando il pugno in aria. La ragazza a quella scena non poté non sorridere. "Io e lui siamo solo amici" specificò lei.
"Amici un corno" brontolò. "Meglio non parlare di questo argomento, altrimenti rischio di litigare di nuovo con te" continuò il maggiore.

La ragazza notò il viso di Jimin più sereno e non cupo e arrabbiato, era riuscita a riappacificarsi con lui e ne era più che felice.
Per un momento notò una scintilla di malizia negli occhi del maggiore, Hye-jin sentì le guance scottare più del previsto, considerò la scena avvenuta in quei minuti indietro; alla vicinanza del viso del ragazzo, a quelle labbra dischiuse da cui fuoriusciva l'aria calda e, a quei occhi che continuavano ad osservare ogni parte del suo corpo. La presenza del maggiore le faceva sussultare di poco il cuore, soprattutto quando quest'ultimo osava.
Hye-jin sentiva il suo cuore confuso, non riusciva a capire con esattezza cosa provava per Jimin. Sapeva solo che in presenza sua diventava paonazzo in viso.

Non era convinta fosse amore perché in realtà stava bene anche con Yoongi. Riusciva a capirsi perfettamente con il ragazzo dai capelli verdi e, con il suo sesto senso percepiva persino le sue preoccupazioni. La pacatezza del ragazzo la tranquillizzava e, seppur non sorridesse così facilmente, Hye-jin era dell'idea che avesse un bel sorriso. Tornò alla realtà solo quando Jimin le cinse i fianchi con le braccia. Non oppose resistenza e affondò il viso nella maglia soffice del maggiore, beandosi del profumo che emanava.
"Ricordati che ti voglio bene" borbottò il ragazzo con voce ovattata, stringendola con maggiore forza. La ragazza si lasciò stringere dalle possenti braccia di Jimin, estasiandosi delle carezze che quest'ultimo le infondeva di tanto in tanto sulla testa.

  
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