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Autore: MalfyWay65    07/05/2017    1 recensioni
la storia è ambientata a Beacon Hills, ma in mondo parallelo, prima dei cavalieri fantasma.
La protagonista è Carol, che si è appena trasferita in questa città e, poco a poco, entrerà in contatto con il branco e i suoi segreti.
Carol sarà amica o nemica?
Genere: Demenziale, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isaac Lahey, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2






Corsi in biblioteca, o almeno, cercai di muovermi il più velocemente possibile senza dare nell'occhio. Presi il cellulare e scrissi un messaggio veloce a Alice, con su scritto:

STA SUCCEDENDO ANCHE QUI.

Poi lo rimisi via. “Dove cavolo è?” pensai. Mi arresi quasi subito e chiesi indicazioni a un ragazzo molto alto, con i capelli chiari e una sciarpa attorno al collo.
«Scusa» dissi. Si notava parecchio la differenza dall'altezza tra me e lui, ora che gli ero vicina.
Si voltò e abbassò un po' lo sguardo per guardarmi «Si dimmi»
Maledizione, era bello, i suoi occhi azzurro chiaro mi fecero arrossire subito  «Sono nuova, non trovo la biblioteca, mi potresti dire dove si trova?» gli chiesi, timidamente.
«Basta che svolti alla fine del corridoio e vai a sinistra, quando sei nel cortile, la grande porta» mi spiegò facendo dei segni su come dovevo svoltare.
«Okay, grazie mille!» e poi me ne andai.
Nel breve tragitto, prima della svolta, incrociai lo sguardo con Scott, che andava dalla direzione diversa della mia.
«Isaac!» sentii dire ad alta voce e mi voltai, e il ragazzo a cui avevo chiesto aiuto prima si stava unendo con Scott, Stiles e una ragazza che non conoscevo, dai capelli color rosso fragola.

Cercai ovunque in quella maledetta biblioteca, saltai anche le lezioni del pomeriggio per andare avanti nella mia ricerca. «Sotto la parola Luna non c'è, sotto a categoria soprannaturale no, mistero manco... Dove cavolo è? L'hanno già preso?» mormorai tra me e me, innervosita.
Girai tra gli scaffali, per vedere se, magari, intravedevo qualcosa che poteva anche minimamente avere a che fare con la Luna Nera.
E infatti ecco li, Astronomia. Presi un'enciclopedia che parlava di eclissi e quelle cose li e lo sfogliai.

“Luna Nera: una Luna che si posiziona davanti a quella conosciamo già, coprendola per 12 ore notturne. È un evento che succede ogni 900 anni, nelle civiltà passate si credeva che, grazie a questo avvenimento, le creature soprannaturali non pure perdessero i loro poteri, mentre quelle di sangue puro, quindi nate con questi poteri, acquistano forza. Si narra che esiste un modo per ritardare questo avvenimento, ma pochi sono riusciti a far arrivare la Luna Nera con più di 100 anni di ritardo. Il modo in cui, le vecchie civiltà, posticiparono questo evento viene tramandato da generazioni, ma a noi resta sconosciuto ”

Lessi, per vedere se era la definizione giusta e poi strappai la pagina che parlava di quello che interessava a me, e anche a loro, sperando che non l'avessero già letto.
Riuscii ad uscire da quel posto infernale soltanto alle cinque del pomeriggio, quando ormai c'erano poche persone per la scuola.
Attraversai i cortile per andarmene dalla scuola, mentre altri alunni stavano giocando a LaCross, o almeno, quello che credevo fosse La Cross, non sono mai stata brava negli sport quindi non li distinguevo più di tanto.

Il giorno dopo, mentre che arrivavo a scuola, pensai a quell'argomento che avevo tanto evitato il giorno prima.
Se sapevano della Luna, vuol dire che ne avevano a che fare, ma in che modo? E perché, più che altro.

Arrivai al mio armadietto e, con un marker nero, ci disegnai il segno della pace all'interno, assieme a una foto John Lennon e dei My Chemical Romance, che avevo portato da casa.
La prima ora era quella di chimica, e la cosa mi terrorizzava alquanto, non sapendo manco fosse la formula dell'acqua tra poco.
L'insegnante mi fece sedere a un banco da lavoro, con sopra le provette e quelle cose li brutte che non sapevo usare.
Mi avvicinai molto lentamente, mentre che arrivarono anche gli altri alunni, poi mi sedetti, con qualche difficoltà, allo sgabello, e  iniziai a guardare male, il più lontana possibile da loro, gli oggetti disposti sul banco.
«L'hai trovata la biblioteca ieri alla fine?» mi sentii chiedere. Mi voltai e vidi seduto vicino a me Isaac, che mi guardava con un mezzo sorriso.
«Ah. Si, grazie mille» risposi,  un po' in soggezione. «Io sono Isaac Lahey.» si presentò, tendendomi la mano, che io strinsi subito in risposta «Carol Way, piacere mio.»
Parlammo su un po' di cose durante quell'ora, mi chiese come mai ci eravamo trasferiti e gli risposi per il lavoro del compagno di mia mamma. Una balla come un'altra, no?

 


Ehi! Grazie di essere arrivati al secondo capitolo! ^^
volevo ringraziare Vulpina, per aver recensito il capitolo 1, mi ha fatto davvero molto piacere! Ti ringrazio tantissimo per avermi fatto notare gli errori di battitura, non me ne ero davvero accorta, quindi grazie mille, davvero! Appena ho letto la tua recensione li ho corretti subito, spero che la mia storia continuerà a piacerti e ti invito di continuare a dirmi cosa ne penserai dei futuri capitoli! ^^

   
 
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