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Autore: Storyteller_juliet    07/05/2017    2 recensioni
Bagheera correva. Correva come non aveva mai corso in tutta la sua vita. Voleva tornare nel posto in cui apparteneva. Nulla sarebbe riuscito a dissuaderlo. "Non si torna indietro."
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ci furono mai giorni più bui nella vita di Bagheera se non quelli che succedettero la morte di Sumitra.
Dopo tanta fatica,e tanto agitare di bastoni contro Bagheera che si rifiutava di lasciare andare la madre e che ringhiava,soffiava,e menava fendendi artigliati a chiunque cercasse di avvicinarsi, gli esseri umani riuscirono a sbarazzarsi del corpo della pantera morta.
La giovane pantera si chiuse in sè stessa.
Un pesante silenzio gravava sul palazzo di Oodaypore.
Nessuno aveva il coraggio di andare dalla pantera dagli occhi di diavaolo a fargli le condoglianze per la grave perdita subita. Nessuno ne aveva il cuore.
E bagheera sembrava esserne fatto una ragione.
E si sentiva in colpa,per il semplice fatto che non riuscisse a pensare alla madre senza scoppiare in lacrime come un cucciolo.
Ogni cosa di lei...la sua voce,il modo in cui gli parlava...tutto...
E si sentiva in colpa,perchè sapeva che Sumitra non avrebbe voluto vederlo così.
Adesso era solo. 

La giovane pantera era sempre convinta sull'evasione. Doveva andarsene da quel posto. Mantenere la promessa fatta a sua madre.
Non aveva più nulla lì. Non aveva altra scelta. Il problema era che,nonostante la sua momentanea convinzione,Abha sembrava ancora titubante. Bagheera temeva che l'avrebbe abbandonato all'ultimo.
no. non lo farà  Si disse,cercando di convincersi. Ma se l'avesse fatto? 
Allora Bagheera avrebbe dovuto continuare senza di lei...con addosso la certezza che non l'avrebbe rivista mai più.
:-Abha-: la chiamò con voce piatta e guardandola con gli occhivelati dal dolore e rossi di pianto. Doveva avere conferma che lei non avrebbe rinunciato.
La femmina scattò in piedi,erano giorni che il suo amico non parlava! Probabilmente pensava che fosse morto.
:-Bagheera,hai bisogno di qualcosa?-: chiese ansiosa,ronzandogli attorno come un ape sul polline,o almeno provandoci,visto che erano separati dalle sbarre. Ma ancora per poco,pensò la pantera.
:-Stanotte.-:
:-Cosa?-:
:-Andremo via stanotte.-: Bagheera aveva abbassato la voce per non farsi sentire,ma questa arrivò chiara e forte alle orecchie di Abha,che trasalì.
:-s-stanotte?-: balbettò,le zampe tremanti :-ne...ne sei...-:
Lui annuì :-sicurissimo.-: Si issò a sedere,anche se con sforzo immane dato che i muscoli erano rigidi perchè non si muoveva da giorni.
:-ma...di notte è pericoloso!-: rispose lei. Era chiaro che cercava il pelo nell'uovo per non dover andare via. :-potremmo scappare via ora..-:
:-Ora potrebbero vederci! Allora ci braccherebbero e ci darebbero il sonno eterno!-: ribattè Bagheera scandendo le parole con intensità feroce :- Avevi detto che non ti saresti tirata indietro. AVEVI GIURATO!-: 
:-Io non mi sto tirando indietro!-: si difese lei con forza :-è solo che...ho paura...-:
Bagheera la guardò come se fosse da mandare al manicomio :-Abha,perchè non me l'hai detto?-: Chiese.
Lei abbassò lo sguardo a terra,senza osare guardarlo :-eri così entusiasta e...e poi è successa quella cosa e...-: La voce le cedette, e Bagheera vi potè avvertire la tristezza di cui era impregnata per pensare di ave deluso il suo migliore amico.
Bagheera la guardò per un tempo infinito :-sei la mia migliore amica.-: disse :-avrei potuto aiutarti...-:
Abha abbassò la testa. Bagheera sapeva che aveva paura,ma la voleva con sè ad ogni costo. Non voleva avere la certezza che sarebbe morta anche lei.
:-Ti prego..-: implorò :-Non posso andare senza di te. Devo sapere che non è l'ultima volta che ti vedo.-:
Le sue convinzioni che,in caso di rinuncia da parte di Abha,sarebbe andato da solo volarono via.
Si rinchiuse nuovamente nel suo silenzio. Non si tornava indietro,adesso.


La notte era calda e tranquilla. Il venticello faceva ondeggiare i rami degli alberi di acacia,mandando quell'acre ma dolce profumo alle narici di Bagheera. Quella era l'ultima volta che sentiva quell'odore,l'odore che gli dava la nausea ama che in fondo era uno dei tanti odori della sua infanzia.
Era tutto intento a scassinare il lucchetto della gabbia con un artiglio. Infilava,sfilava,rigirava,si faceva male,imprecava,sanguinava ma non mollava.
Alla fine,la sua tenacia venne premiata. Poichè,in uno svbotto d'ira la giovane pantera tirò una zampata a quel maledetto lucchetto.
Con sua grande sorpresa,La porta della gabbia si aprì con uno scricchiolio di ruggine.
Bagheera fece un balzo inditero e rimase come imprietrito,per paura che qualcuno potesse aver sentito
La giovane pantera si guardò attorno. Tutti dormivano profondamente,e gli umani erano rientrati nelle loro tane da un pezzo. Era impossibile che avessero sentito quel rumore in mezzo ai tanti rumori che si udivano.
A interrompere il silenzio notturno c'era il canto dei grilli , lo scorrere del fiume e il russare di alcuni animali,quindi poteva stare abbastanza tranquillo,la natura era dalla sua parte.
Bagheera guardò Abha,addormentata accanto a lui.
:-Abha-: mormorò. La femmina aprì gli occhi,e questi incontrarono quelli di Bagheera. Il suo sguardo divenne carico di tensione e paura,oltre che tristezza.
:-è ora?-: sussurrò. Bagheera annuì senza rispondere,il suo sguardo era eloquente.
Abha si alzò,i baffi che vibravano per l'emozione e il timore. 
Bagheera prese un respiro e alzò una zampa.
Per la prima volta in tutta la sua vita sentì la terra ,seppur coperta di ghiaia,sotto le zampe. Uscì completamente dalla gabbia e resto a guardarla. Si rese conto di quanto fosse piccola,vista dall'esterno. Non poteva credere di aver sprecato tanti anni della sua vita chiuso lì.
Abha era ancora in piedi che lo guardava,lo sguardo velato di tristezza.
A Bagheera si strinse il cuore,perchè capì subito. 
:-Abha...-: Disse,cercando di vederci chiaro. La sua amica aveva cambiato idea?
Ma lei distolse lo sguardo. Bagheera sentì le lacrime salirgli agli occhi,ma le ricacciò indietro con forza,sforzandosi di non dimostrarsi debole. 
Non ci fu bisogno di dire una parola. Abha sollevò il capo e lo scosse con fermezza ma tristezza infinita.
:-Mi dispiace. so che te l'avevo promesso...ma non durerei un giorno,lì...-: Disse lei con voce tremolante :-Mia madre è nata e cresciuta qui...andare via sarebbe come abbandonare una parte del mio cuore qui. Io devo restare,Bagheera-: Si sporse dalle sbarre.
Bagheera era come strodito ; Abha aveva rinunciato. Dopo tanta attesa e tante promesse aveva rinunciato. Le lacrime minacciavano ancora di scendere inesorabili. Gli occhi gli si lucidarono.
Avrebbe voluto gridare. Protestare. Opporsi con forza a quell'improvviso cambio di idea. Ma invece annuì.
:-Apparteniamo a due posti diversi-: sentenziò. :-tu sai già chi sei,e non hai bisogno di scoprirlo. Ma io non lo so,Abha. Ho bisogno di sapere chi sono.-:
 Ci fu un istante di silenzio. L'aria restò immobile e su come se il tempo si fosse fermato,in attesa della risposta di Abha.
:-spero che tu possa scoprirlo,-: Disse lei,infine. Lo stava guardando con occhi ardenti. come se volesse imprimersi la sua immagine e ricordarsela per sempre in modo da averlo sempre con sè. :-non ti dimenticherò mai-:
Bagheera toccò il naso col suo. I due felini rimasero muso a muso per qualche istante. Bagheera si staccò con dolcezza e le diede un ultimo sguardo. :-Addio,Abha. Che ramayana di accompagni-: disse,sentento una stretta la cuore.
:-Addio,Bagheera. Lo stesso vale per te.-: La voce di lei era frammentata e ,nel buio,bagheera parve di vedere due lacrime solitarie.
Per la prima volta dopo anni,si ricordò del collare stretto che portava al collo.
Con un morso,se lo strappò dal collo,provando un lieve dolore alla mandibola,quando gli strappò una zolla di pelliccia. 
Lo prese tra i denti e lo depose a terra,nella gabbia che era stata quella sua e di Sumitra. 
:-Addio,mamma-:
Dopodichè si voltò e spiccò un balzo. Guardò un ultima volta la gabbia,la sua migliore amica,il palazzo...stava lasciando tutto ciò che conosceva per avventurarsi in un luogo del quale non sapeva nulla.
Si voltò in avanti,deciso a non guardare più indietro. Una furia sconosciuta gli animaa le zampe.
La foresta ora era davanti a lui. Da vicino era anche più immensa di quanto l'avesse immaginata. Ma nonostante la possanza di quel posto che aveva sentito nominare solo nelle storie egli anziani,Bagheera non ebbe paura.
Abbandonò la ghiaia e affondò le zampe nel terreno fangoso. Un brivido gli attraversò la schiena. Poteva sentire le vibrazioni della natura.Il respiro gli divenne pesante in gola e il cuore sembrò sul punto di eslodergli nel petto.
 Spiccò un nuovo balzo,atterrando i n un praticello d'erba verde...non ne aveva mai vista di così verde. 
Sollevò il capo e vide che la terra era coperta da una fitta cappa di alberi e liane.
La giovane pantera respirò a pieno la libertà,quella libertà da tanto agognata.
La luna gli illuminava la pelliccia nera e il riflesso risplendeva nei suoi  occhi .
Senza nemmeno pensarci,i suoi muscoli iniziarono a muoversi. Involontariamente.
Correva,ma non aveva un perchè.
Forse per la gioia della libertà finalmente conquistata. Non gli importava del fango che sgli sporcava la pelliccia,e a malapena badava dei rami che gli sferzavano il volto.
La tristezza lo abbandonò e una pura felicità prese il suo posto.
Bagheera non aveva mai realizzato di essere così veloce. Superava tronchi caduti con agili salti,schivando cespugli e rovi,balzando tra un burrone e l'altro. 
La felicità lo aveva sopraffatto,e per un attimo non pensò più a niente.

Sapeva dove stava andando.



bentornati miei cari lettori!
ahhh,il nostro bagheera ce l'ha fatta !
cosa credete che succederà?
hhmm...vi lascio il beneficio del dubbio,di nuovo!
alla prossima! restate aggiornati!

love-Juliet 
   
 
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