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Autore: Fujiko91    08/05/2017    3 recensioni
Sono tornata con una raccolta di One Shot!
Presentazione:
*1° Aneddoti della vita.(Thorin/Bilbo)
*2° L'amore, c'è non c'è e poi torna.(Thorin/Nuovo personaggio/Bilbo)
*3° Bilbo Mìriel e Thorin. (Thorin/Nuovo personaggio/Bilbo)
*4° Un messaggio in Bottiglia. (Thorin/Bilbo - Fili/Kili)
*5° Il mio affetto fraterno si tramutò in amore (Fili/Kili)
*6° C'era una volta ... (Thorin/Bilbo)
*7° Il mondo oltre la finestra (Thorin/Bilba) (Bilba è la versione femminile di Bilbo!)
*8° Incondizionatamente ( Thorin/Bilba - Nuovo personaggio - Fili/Kili) (Bilba è la versione Femminile di Bilbo)
*9° La parola chiave è: amore (Thorin/Bilbo -Bard/Bilbo - Fili/Kili)
*10°Bag End.(Thorin/Bilbo - Merry/Pipino - Sam/Frodo)
*11°Una storia no sense. (Thorin/Bilbo)
*12° Gli occhi sono lo specchio dell'anima. (Thorin/Bilbo)
*13°Gli Eroi della Terra di Mezzo. (Frodo/Sam - Thorin/Bilbo - e tutti)
Auguro una buona lettura a tutti!
Genere: Drammatico, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Bilbo, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
Capitoli:
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Note: in questa One shot sono presenti...
Personaggi: Bilbo, Nuovo Personaggio, Thorin e altri
  Tipo di coppia:Het/Slash ma maggiormente Het
 Genere sentimentale/drammatica 
Avvertimenti:Bilbo può risultare OOC. (Riletta e corretta).




 

Il signor Bilbo Baggins era sempre stato uno hobbit diverso dalla massa  un po anche perché gli piaceva la solitudine.

Ma non era sempre stato così, infatti quando era un bambino amava andare per il bosco alla ricerca di elfi, gnomi e tesori di nani.

Non ne aveva mai trovato nemmeno uno, nonostante questo, non si arrendeva.

Poi, con il susseguirsi degli anni, aveva modificato il suo stile di vita, regolarizzandolo. A trentatre anni passava infatti molto tempo nella locanda discorrendo con gli amici.

Il primo era uno hobbit piccolo e grassottello con i capelli riccioluti castano scuro, parlava solo del suo orto e diceva: “Anche quest’anno le mie zucche hanno vinto un premio!”

Il secondo invece era biondo e magro con gli occhi color azzurro. “Miei cari amici, quest’anno ho vinto un premio per il miglior giardino dell’anno!”

I discorsi giravano sempre intorno a giardini, orti, case, mercatini, birre, campi, bestiame e molte altre cose che a Bilbo non interessavano.

A quel tempo frequentava ancora molto i cugini Took, evitati dagli altri a causa del loro amore per le avventure. A  Bilbo piaceva invece andarli a trovare, facendosi raccontare le loro storie, bevendo birra speciale fatta dallo zio.

Le avventure di suo zio parlavano di draghi, elfi, nani, stregoni, orchi e tantissime altre creature.

Bilbo però si era innamorato di una sola di quelle storie: quella che parlava di una principessa bellissima, con capelli dorati, caduta sotto un incantesimo lanciato da un mago malvagio, finendo col venir salvata da un principe. L'Hobbit si immedesimava a tal punto da credersi lui quel principe dall’armatura dorata.

Poi purtroppo lo zio Took morì e così Bilbo divenne un Baggins a tutti gli effetti.

Ebbe inizio il solito tran-tran , il quale divenne anche alquanto noioso, tutti i giovedì c’era il bucato, ogni giorno era buono per mettere a posto l’argenteria e i pizzi di sua madre. C’era pure il giorno per togliere la polvere dagli scaffali. E infine ogni volta che andava alla locanda era per parlare del suo orto e del suo bel giardino con altri vecchi Hobbit, anche se il signor Bilbo Baggins aveva solo 50 anni quindi, per uno hobbit, era ancora molto giovane.

Molti nel villaggio commentavano la sua vita privata, era solo e non aveva figli ma nessuno osava chiedere al diretto interessato, d’altro canto se da giovane Bilbo era stato un hobbit compagnone ora era un’amante della solitudine.

Quella stessa solitudine che ora gli era stata rubata, sottratta per un’avventura e poi lui stesso alla fine di quella cosa ne aveva iniziata un'altra ma più personale. Infatti, alla fine della guerra, quando il suo amico Thorin si era ripreso dalla malattia del drago, lui gli aveva chiesto di rimanere lì, nel regno di Erebor.

Quei soli tre mesi si erano trasformati in anni e quell'amico ora era divenuto, qualcosa in più.

Ma un giorno mentre si trovava a preparare del thè una voce femminile chiese: “Mi scusi, lei sa per caso dov’è lo studio del Re Thorin?”

Bilbo si voltò immediatamente, anche perché non poteva essere una nana  la proprietaria di una tale voce femminile, quando lo fece rimase per dei minuti senza parlare ma poi si riprese e si rimise a posto. “Ma certo che lo so anzi l’accompagno io.”

La giovane elfa stava di fianco a un Bilbo molto più agitato del solito tanto che, quell’insolita scenetta, attirò l’attenzione di Kili e Fili i quali si misero a pedinarli. A un certo punto a rompere il ghiaccio fu lo stesso Bilbo: “Mi deve perdonare... se la sto osservando così, ma lei mi ricorda la dama dei miei sogni... detto così è un po’ patetico, non trova?”

L’elfa abbasso il suo sguardo e con le sue lunghe mani morbide accarezzò i riccioli di Bilbo. “Certo è strana come frase... ma la trovo molto dolce e carina, magari dopo la conversazione con il Re potremmo andare a Dale... mi hanno detto che ora è molto bella…”

“Oh! Ma certo ed io sarò lieto da farle da cicerone…”

Fili e Kili si guardavano sempre più smarriti, alla fine dovettero abbandonare il pedinamento visto che i due erano giunti davanti allo studio dello zio.

I nipoti attesero che i due uscissero dalla stanza e se ne andassero per poi entrare a loro volta e dopo aver chiuso alle loro spalle la porta, “Zio, ti dobbiamo parlare di Bilbo”

Thorin si voltò verso Kili. “Che ha fatto stavolta Bilbo?”

“Zio, tra te e Bilbo le cose come vanno?” fu la domanda diretta di Fili a quel punto, Thorin si dovette sedere. “Tra me e lui va tutto bene, in fondo siamo sposati da quattro anni... Ma perché mai questo vostro interesse?”

A rispondere questa volta fu Kili: “L’abbiamo visto con un elfa…”

“Ma certo sono venuti prima, l’elfa non sapeva la strada per il mio studio e Bilbo l'ha accompagnata e quindi?”

“Sì lo sappiamo ma ... Ora lui e lei sono andati a Dale e poi Bilbo ha detto una cosa strana... Le ha detto che lei è come la dama dei suoi sogni, scusaci zio,magari è solo una nostra preoccupazione infondata, in fondo Bilbo ama solo te!”

Thorin non disse più nulla gli fece solo cenno di uscire.

Mentre Thorin rifletteva, su cosa fare o chiedere a Bilbo, quest’ultimo era in giro per Dale con l’elfa e non si era accorto che era stato visto da parecchi amici vecchi e nuovi, i quali chissà cosa avrebbero mai potuto pensare. Ma a Bilbo non importava.

“Adesso che ci penso non ci siamo neppure presentati. Io mi chiamo Bilbo e tu mia dama?”

“Io mi chiamo Miriel, sai, hai un bellissimo nome Bilbo ma visto che tu mi chiami mia dama,  ti posso chiamare mio cavaliere?”

Era ovvio che in quel momento Bilbo aveva perso ogni pudore e buon senso. “Ma certo io sarò per sempre il suo cavaliere! Mia dama dorata.”

Miriel era un'elfa dai lunghi capelli dorati e fini, gli occhi azzurri e il vestito bianco con delle rifiniture dorate.

Bilbo dopo averla riaccompagnata alla sua tenda, ai margini del lago, fece ritorno a Erebor quando ormai era notte fonda.

Appena accese la candela posta sul suo comò nella stanza da letto che divideva con suo marito:

“Oh! Thorin mi hai spaventato… Ma cosa ci fai lì seduto?”

“Come cosa ci faccio?Stavo per mandare le guardie a cercarti! Sai almeno che ore sono?”

“No non lo so e non m’importa!”

“Cosa? Ma stai bene, Bilbo? Vuoi un thè?”

“Il thè è per vecchi Hobbit! Ed io sono al pieno della mia giovinezza, in fondo ho appena cinquantatre anni e poi oggi ho incontrato la dama dei miei sogni... lei è così bella, sai si chiama Miriel.”

Thorin rimase stupefatto da tanta maleducazione da parte del suo compagno. “Bilbo, come osi, parlarmi di un elfo femmina in questi termini? Tu non stai bene, è ovvio che quella lurida ti abbia incantato con uno dei suoi incantesimi, è meglio che domani vada a far chiamare Gandalf…”

“Ma quali incantesimi, tu non sai nulla dell’amore, per stanotte dormirò da lei se domani mi vuoi sono ai piedi del lago nella sua tenda.”

Thorin non fece neppure in tempo a ribattere che Bilbo non c’era più.

Il giorno seguente, davanti al trono di Thorin, vi era invece Gandalf

“Vecchio amico mio, perché mai mi hai fatto tornare qui?”

“Gandalf, non sono mai stato così felice di vederti, si tratta di Bilbo... Si comporta in modo strano,più strano del normale intendo... Magari tu capirai qualcosa in più!”

“Mh, non so... Bilbo è sempre stato un po’ strano, ma se tu dici che è più pazzo del normale allora penso proprio che una bella chiacchierata con lui gli farà bene.”

Alla fine Gandalf s’incamminò fino all’accampamento degli elfi, ovviamente fu accolto con molti riguardi e fu fatto entrare nella tenda di Miriel.

Lei se ne stava seduta su di un trono intagliato nel legno di quercia e accanto a lei c’era Bilbo che l’ ascoltava cantare.

Appena il piccolo Hobbit lo vide esclamò: “Gandalf vecchio amico mio! Cosa ci fai qui? Non mi dire che alla fine Thorin ti ha fatto venire qui”

“Penso che lui sia preoccupato per te... Che ne dici di uscire un attimo da qui e parlarmene, Bilbo?”

“Mia dama, esco un attimo con il mio amico poi torno subito da te, aspettami.”

Gandalf rimase un attimo con il pensiero a quel breve scambio di parole che pareva ricordargli qualcosa gli venne in mente appena si trovarono all’esterno della tenda. “Bilbo, non ci posso credere... Lei non è la dama di quella storia che ti raccontava tuo zio, questo lo sai vero?”

“Ma certo che lo so, anche se devi ammettere che le assomiglia molto... Comunque a lei non dà fastidio dirmi quelle parole! Allora cosa volevi da me Gandalf?”

“Tu ed io siamo amici, quindi dimmi ciò che ti preoccupa Bilbo.”

“Io ... L’amo ... Ho sempre pensato fino a ieri di amare Thorin e invece mi accorgo di amare quest’elfa, ma non perché lei assomiglia a quella dama, ma perché con lei io mi sento di nuovo vivo come un tempo. Vorrei tanto rompere il matrimonio che mi lega a Thorin e potermene andare a vivere nelle terre di Lindon a Ovest della Contea. Prima che tu dica qualcosa a Thorin sappi che questa è la decisione del mio cuore …”

Gandalf nel frattempo si era seduto su d'una pietra e si era messo a fumare la sua erba pipa. “Sappi una cosa, mio caro Bilbo, rompere il matrimonio con Thorin significherebbe farsi odiare. Lui ti odierebbe e magari ti vorrebbe morto, non si scherza con le leggi dei nani, anzi con i Durin loro sono molto vendicativi …”

In quel momento dalla tenda uscì Miriel.

“Io non abbandonerò Bilbo! Ora se vuole andare, le mie guardie l’accompagneranno fino alle porte di Erebor” ma Bilbo aggiunse:

“Domani io e Miriel andremo a parlare con Thorin, se vuoi esserci anche tu... vieni pure.”

Alle orecchie di Gandalf apparve come una supplica così alla fine fece cenno di sì , ci sarebbe stato anche lui, sicuro di dover salvare per la seconda volta il suo amico Bilbo dalle mani di Thorin. Anche se questa volta gli pareva che la vera vittima fosse proprio il nano.

Il giorno dopo arrivò veloce, Gandalf aveva deciso la sera prima di dormire a Dale per non dover rispondere a domande troppo scomode, alla fine però era andato a Erebor di mattina presto e si era fatto ricevere da Thorin.

“Allora si può sapere cos’ha Bilbo?”

“A dire il vero verrà lui stesso a dirtelo... con Miriel. Senti Thorin, ti prego di non far pazzie o sarò costretto a fermarti per la seconda volta …”

In quel momento arrivarono anche Kili e Fili.

“Ma Gandalf, lo zio ora sta meglio, come puoi solo pensare che potrebbe far del male a Bilbo?”

“Non lo penso … lo so

Thorin non fece in tempo a rispondere che in quel momento qualcuno bussò alla porta.

“Avanti! Entrate pure, spero che tu Bilbo abbia delle spiegazioni valide per tutto ciò!” gli disse con tono arrabbiato Thorin.

Bilbo entrò tenendo per mano Miriel, Kili e Fili si guardarono, mentre Gandalf teneva pronto il suo bastone nel caso Thorin non avesse retto.

In quel momento a parlare fu Bilbo

: “Hai ragione, ti devo delle spiegazioni... ma non so cos’altro dirti se non che  amo Miriel, con lei mi sento vivo, come un tempo , come quando avevo trentatré anni. Lei è la mia vera metà, io a te Thorin ,voglio bene ,ma non in quel modo, ti vedo più come un amico. Ora non ti chiederò di non odiarmi anzi fallo, ma ti prego lasciami andar via con Miriel.”

Thorin si dovette trattenere molto dal non prendere la sua spada dal fodero e usarla per uccidere Bilbo, ma in fondo lui l’amava. “Ma io ti amo, non posso lasciarti andare, tu sei mio marito siamo sposati, tu sei mio!”

Bilbo gli si avvicinò, forse un po’ troppo.

“Thorin ti prego, lasciami andare, io me ne andrò in un modo o in un altro con Miriel!” Non avrebbe dovuto pronunciare quel nome così vicino. Thorin gli si avventò contro, fu troppo veloce per Gandalf o per Kili e Fili, ma non per Miriel che, prima che Thorin potesse tirar fuori la sua spada, gli aveva già ferito la spalla con una delle sue frecce

“Zio! Stai bene?”

“Il mio braccio! Tu, maledetta elfa, non ti sei già presa tutto? Hai preso il mio Bilbo”

“Io non mi sono presa nulla, diglielo mio cavaliere.”

“Io e Miriel ci conosciamo da tanto, non è come pensi tu Gandalf, lo so anch’io che non è la dama del racconto di mio zio Took! Ma dopo aver ascoltato varie volte quella storia, un giorno incontrai nel bosco della contea, una giovane elfa, allora avevo trentacinque anni ero giovane. Le medicai la caviglia e quando lei mi chiese il mio nome io riuscii solo a dirgli che ero e sarei stato per sempre il suo cavaliere.  Quando l’ho rivista, l’altro giorno, non l’ho riconosciuta subito ma lei aveva il mio fazzoletto, quello usato per la fasciatura anni fa, lì ho capito quanto la amavo. Io e Miriel ce ne andiamo, tieni, questo è l’anello e se ci seguirai . . . Ti prego di non farlo Thorin”

A parlare fu Fili, Thorin era troppo addolorato da quell’addio per pronunciare alcun che

“Se  te ne andrai da questo regno, Bilbo, non potrai più farci ritorno, sappilo. Ma dimmi, Miriel vale veramente questo alto prezzo?”

“Si! In fondo lo sappiamo entrambi che io sono uno Hobbit e come tale amo la natura e non di certo le caverne, quindi alla fine non mi mancherà molto... Anche se un po’ mi mancherete voi. Ma, se vorrete, potrete venirci a trovare , addio Thorin.”

Thorin non rispose. Bilbo e Miriel, avevano fuori dal portone, dei cavalli bianchi che li attendevano e con essi in un paio di minuti scomparvero alla vista dei nani.

Fu Gandalf a parlare: “Thorin, non so cosa dirti se non che mi dispiace molto per tutto ciò!”

“Non dispiacerti, forse era destino che io e il signor Baggins non stessimo insieme per sempre …”

Anche se nei giorni e nei mesi e negli anni seguenti Thorin cercò di dimenticare Bilbo, fu del tutto inutile, perché il suo cuore non si era legato più a nessuno se non per fugaci avventure, della durata di una sola notte.

Invece per Bilbo fu tutto diverso, alla fine lui e Miriel andarono a vivere nella contea con più precisione in una casetta vicino alla casa dei Took.

E lì ,tre anni dopo , presero con loro il piccolo Frodo Baggins, il piccolo Hobbit era rimasto orfano di entrambi i genitori ma Miriel gli fece da madre nei migliori dei modi.

Un giorno d’estate il giovane Frodo, di soli 11 anni, se ne stava tranquillamente a giocare con i suoi cugini Merry e Pipino e il suo migliore amico Sam, quando un giovane nano che aveva lasciato indietro altri due chiese: “Scusate, conoscete per caso la nuova ubicazione della casa del signor Bilbo Baggins?”

A rispondere con un certo entusiasmo fu Pipino: “Ma certo! Lui è il figlio di Bilbo e di Miriel!”

Un Frodo alquanto imbarazzato, rivolgendosi al nano più anziano che si fece avanti con aria interrogativa e arrabbiata, disse: “Io e Bilbo siamo cugini... Ma visto che i miei genitori sono venuti a mancare, sono stato cresciuto da Bilbo e da Miriel... Ma voi cosa volete da loro?”

A rispondere fu un altro nano giovane e biondo: “Siamo solo dei suoi vecchi amici, volevamo sapere se stava bene , tutto qui …”

A interferire fu di nuovo Pipino il quale non era mai stato il più sveglio degli Hobbit. “Mio cugino Frodo voleva dire che il suo amico, quello lì il vecchio, sembra alquanto nervoso, ergo voi volete uccidere Bilbo e Miriel!”

Merry corresse la frase: “Mio cugino Pipino voleva dire che noi sappiamo chi siete... voi due siete Kili e Fili e lui è Thorin, il nano che non vuole che Bilbo faccia la sua vita felice con Miriel.”

Fili trattenne Thorin il quale però disse: “Io vorrei vederlo con i miei occhi quanto sono felici quei due!” e così fu accontentato.

I tre nani furono condotti dai tre giovani Hobbit vicino a casa Baggins, quando arrivarono Frodo corse in casa. “Zio Bilbo! Zia Miriel! C’è Thorin!”

“Cosa? Arriviamo subito!”

Bilbo e Miriel uscirono immediatamente, a parlare fu Bilbo

: “Cosa vuoi Thorin?”

“Vedo che non sei molto felice di vedermi Bilbo... Questo mi rammarica molto. Sai in questi anni, ho solo avuto avventure con molti nani, ma mi manchi. Ti rivoglio al mio fianco!”

“Non posso e non voglio tornare! Io sono felice qui , con la mia Miriel e Frodo... Mi dispiace Thorin”

“Tu sei sempre stato molto bravo a chiedere scusa o a dirmi che ti dispiace... Ma alla fine sono solo menzogne! Ecco cosa sono, io ti amo, io ti ho sempre amato, ma tu non l’hai mai fatto, mi hai sempre mentito... Ma io ti rivoglio, io raderò al suolo tutto, io porterò la guerra in queste terre!”

In quel momento due giovani Hobbit gli si scagliarono contro e lo buttarono giù da cavallo e Pipino gli sferrò un pugno e Merry urlò: “Se oserai farlo, chiameremo Gandalf! Bilbo è felice e tu devi solo lasciarti il passato alle spalle!”

Miriel per tutto il tempo non si era mossa.

Ma in quel momento Thorin sentì la voce di Miriel nella sua mente che gli diceva: “Thorin Re di Erebor, se tu farai una cosa simile, il mio esercito ucciderà tutta la tua gente e i tuoi eredi saranno ridotti in schiavitù. Vuoi questo futuro per loro? Lo farò se tu oserai far del male a Bilbo.”

“Andiamocene, non torneremo mai più, deve star tranquillo signor Baggins che non ci rivedrà mai più!”

“Zio? Tu lo ami,non puoi lasciare l’impresa!”

“Sì che posso... per non soffrire più del dovuto, addio signor Baggins!”

Bilbo tornò in casa con Miriel e furono seguiti da Frodo dopo che aveva salutato i suoi cugini e Sam. E appena fu in casa andò da Bilbo. “Ma ora lascerai Miriel?”

“Ma certo che no! Io e tua zia staremo insieme per sempre!”

Da quell’episodio passarono molti anni, e nessuno seppe più nulla di Thorin o dei suoi nipoti, poi le molte guerre dovute all’anello del potere fecero dimenticare tutto.

Bilbo avrebbe compiuto la bellezza di centoquattordici anni ma Miriel gli donò parte della sua immortalità e così tornò giovane come ai suoi trentatré anni.

Miriel e Bilbo, dopo che Frodo decise di salpare con Sam per la volta delle terre immortali, decisero di andare a trovare Thorin per vedere come stava.

Dale era sempre più bella, ora al posto di Bard c’era Bain, che era un ottimo Re forse non come suo padre, ma era allo stesso modo rispettato e amato.

Invece Erebor, all'esterno era più grigia del solito, Bilbo aveva saputo da Frodo della scoperta nelle Miniere di Moria dei due corpi di Balin e di Ori e gli era dispiaciuto molto.

Ma ora che si trovava lì, non sapeva bene se fosse stata una buona idea, ma alla fine lui e Miriel erano andati a bussare alla porta e ad aprirgli venne con sua grande sorpresa Bofur, certo era più anziano e leggermente più grasso,appena aprì la porta esclamò:

“Bilbo? Ma come? Sei tu? Come fai a essere sempre così giovane?”

“È grazie a lei, a mia moglie! Dove sono Kili, Fili e Thorin?”

“Vieni con me …”

Bilbo e Miriel si ritrovarono all’interno di quello stesso studio, dove tutto era iniziato, dopo un paio di minuti furono raggiunti da Kili, Fili e Thorin. Kili e Fili rimasero di sasso davanti a Bilbo ma prima che  potessero dire qualcosa fu Bilbo a parlare: “Sì lo so, sono sempre uguale anzi sono più giovane... Miriel mi ha donato parte della sua immortalità!” Solo allora notò che Thorin aveva solo più capelli bianchi e il viso segnato dal dolore, Kili aveva più barba e Fili aveva più barba e più capelli bianchi; a rispondergli fu lo stesso Thorin: “Capisco... Quindi perché sei venuto qui? Per vedere se ero morto così da poterti godere la tua nuova vita?”

“Quello che si deve lamentare qui sono io, Thorin! Non ti sei più fatto vedere… Neppure per la guerra dell’anello, sai che il portatore era Frodo? Lo sai quanto dolore ho patito, sai quanto mi sia sentito in colpa... Perché quello che non sai è che sono stato io a trovare l’anello e a usarlo per salvarti durante il nostro viaggio, sono stato io a portarlo alla contea e sempre io a darlo a Frodo, sono stato un vigliacco, avrei dovuto farmi donare prima questa cosa da Miriel e risparmiare tutto l’inferno al mio Frodo ma non l’ho fatto, alla fine io e te Thorin non siamo così diversi!”

“E dimmi ora ti senti meglio? Ora che me l’hai detto, ti senti meglio Bilbo?”

“Sì, ora che l’ho detto a qualcuno anzi, al mio migliore amico, al mio secondo amore, si, mi sento meglio!”

“Io sarei stato il tuo secondo amore?”

“Si Thorin, alla fine quando mi sono sposato con Miriel,  le ho detto che tu sei stato il mio secondo amore! Perché tu sei questo per me Thorin…”

“Oh! Non so cosa dirti... Io ti amo Bilbo ma devi capirmi, in questi anni io…”

“Tu hai sofferto per causa mia, non ti chiederò scusa, tranquillo, perché sono diverso, quello che ti chiedo è solo una cosa chiudi gli occhi ti prego.”

Thorin e gli altri nani chiusero gli occhi, quando li riaprirono erano tutti e tre di nuovo giovani, e a quel punto Bilbo chiese: “Allora siete pronti per una nuova avventura insieme a noi?”

“Sì che lo siamo, Bilbo, mio migliore amico! E amore.”

Il gruppo era formato da Bilbo, Miriel, Thorin, Fili e Kili e il nuovo viaggio li portò lontano e infine verso le terre immortali.

Un giorno di un anno non bene definito

“Lo sai Thorin, che sei un buon compagno?”

“Lo so io, come lo sa anche Miriel, tu Bilbo Baggins sei un buon compagno per entrambi!”


Angolo dell'autrice:

1° Non picchiatemi ma ho voluto cambiare un po e far in modo che per una volta fosse Bilbo a tradire Thorin per un'elfa e spero di esserci riuscita bene u.u Anche se magari ora molte di voi volete uccidermi! xD

2° Mi scuso per il ritardo ma è stato un brutto periodo che per fortuna pare sia finito si spera! ù.ù

3° Ringrazio chi recensisce e chi legge e la mia beta grazie mille! :*

A presto! La vostra Fuji.

 
  
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