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Autore: victoria electra black    09/05/2017    4 recensioni
||STORIA INTERATTIVA - CONCLUSA||
-
I cavalieri della Luna Rossa e del Sole Nero sono dei maghi speciali nel mondo della magia.
Solo chi ha sviluppato un particolare potere può entrare ma il sacrificio è enorme.
Chiunque riesca a superare le prove per accedervi, deve essere disposto a tutto pur di mantenere la pace, anche ad usare le maledizioni senza perdono sui propri cari se necessario.
Per questo i ragazzi che vengono chiamati, sperano di non dover superare mai le prove.
Tuttavia, alcuni non chiedono di meglio che entrare a farne parte visto che l'eternità è un dono molto ambito.
Nei secoli, però, i circoli si sono sempre più ristretti ed è il motivo che spinge i restanti 4 membri a cercarne altri nelle varie scuole di magia del mondo.
Ovviamente, Hogwarts non è esclusa.
Chi sceglieranno i cavalieri fra tutti i nostri eroi?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Zodiac Chronicles'
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CAPITOLO SPECIAL 4:

'The Truth Behind Mind Control'



Angolo Autrici:


Hola!

Ok... giunte a questo punto immaginiamo che ormai abbiate capito che siamo delle ritardatarie croniche... vi chiediamo perdono ma - per quanto riguarda Gin – ha preferito concentrarsi di più sull'epilogo dell'altra sua storia; invece – per quanto mi riguarda – ho avuto qualche problemino nel gestire il mio tempo personale...

La sessione estiva sta arrivando!

Comunque, senza prolungarci troppo, vi lasciamo al capitolo :)

Speriamo che vi piaccia.

Grazie ancora a tutti voi che continuate a seguirci con pazienza :)

Baci

Vic & Gin


P.S. → chiunque diventerà la centesima recensione della storia, avrà come 'privilegio' il premio di vedere il suo oc protagonista nel prossimo Special! (ovviamente, è riferito a quelle persone che hanno chiesto di poter partecipare).

Nel caso nessuno recensisca allora metteremo un nostro personaggio.

P.P.S. → abbiamo disseminato degli 'indizi' all'interno il capitolo... vediamo se riuscite ad indovinarli ;)


**



Image and video hosting by TinyPic Adelaide Queen




Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso sistemare le vele in modo da poter raggiungere la mia destinazione”

(Elif Shafak)



Adelaide era sempre stata una bambina promettente (a detta dei suoi genitori) fin da quando aveva appena 5 anni.

Entrambi i coniugi Queen aveva capito fin da subito che la loro unica figlia non poteva essere come tutti gli altri bambini 'normali'.

Non a caso, quando la piccola piangeva, degli 'incidenti' capitavano dentro casa loro... incidenti che poi si placavano solo quando la bimba smetteva di piangere e ritornava tranquilla e serena.

Lucy Queen ancora, dopo quasi dieci anni, rimpiangeva il prezioso servizio da thé di porcellana che era esploso dal nulla in salone - quella mattina di metà primavera – proprio quando lei aveva negato alla piccola Ada di giocarci.

Coincidenze? Loro lo dubitavano e, difatti ne ebbero la conferma quando giunse la lettera di ammissione alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

Anche se i suoi genitori erano delle persone impegnate e passavano il minor tempo possibile con la figlia, erano comunque orgogliosi di Adelaide.

Ada ne era convinta, anche perché gliel'avevano ripetuto più e più volte da quando aveva iniziato a frequentare la scuola.


Si sieda Signorina Queen, si metta comoda. Ho bisogno di parlarle di una questione alquanto delicata”


Ma lo sarebbero stati ugualmente se fossero venuti a conoscenza del fatto che, proprio quel giorno del suo terzo anno, la preside Minerva McGranitt l'avesse convocata nel suo ufficio con estrema urgenza?


Preside, perché sono qui? Non ho fatto niente di male”

Oh, tranquilla mia cara, lo so che tu non infrangeresti mai le regole di questa scuola”

Allora non vedo il motivo per cui-”

Adelaide” la riprese velocemente la preside avvicinandole, sospesa in aria, una tazza di thé con dei biscottini “Come ho già detto, ho bisogno di parlarle di una questione delicata. Si sieda.”

Bene... dal 'tu' ora era passata al 'lei'...

La cosa non prometteva bene.

E, seppur con aria alquanto contrariata, Adelaide prese posto alla scrivania del suo ufficio, proprio di fronte alla preside, mentre iniziava ad intingere il cucchiaino all'interno del liquido ambrato.

Ha mai sentito parlare del Pilastro della Magia?”

Se non sbaglio... non è il pilastro a cui noi maghi e streghe attingiamo la magia?”

Precisamente. La sua posizione è sconosciuta a tutti noi comuni maghi, solo delle persone speciali conoscono la sua esatta collocazione. Questi maghi sono incaricati di proteggere il Pilastro fin dai tempi che furono. Fin da quando la più piccola particella di magia esistente prese piede all'interno del nostro mondo”

Adelaide era senza parole.

Perché convocarla per raccontarle una storia?

Perché mi sta dicendo questo? Perché proprio a me, preside?”

Perché io non penso che lei sia una strega qualunque”


**


Hogwarts, un mese prima, anno 2022...


Insomma, professoressa, sono qui per chiederle un favore”

Mi dica pure, Signorina Queen”

Ada prese un respiro profondo prima di esporre la sua richiesta alla professoressa, nonché preside della scuola.

Era comunque in ansia anche se aveva ripassato mentalmente il discorso decine e decine di volte.

Insomma, far spostare una verifica di Trasfigurazione non era proprio una passeggiata.

Ma le sue amiche avevano piena fiducia in lei e nella sua 'ars oratoria' – così l'avevano soprannominata loro – che la contraddistingueva all'interno del gruppo.

Pertanto, quel giorno, la mora aveva richiamato a sé tutto il suo coraggio da grifondoro per porre la tanto agognata richiesta alla preside.

Doveva portare a casa la vittoria.

E doveva portarla a qualsiasi costo!

Questo era quello che si era ripetuta per tutto il tragitto.

E l'opzione di un rifiuto non era contemplata all'interno della sua testa.

Volevo chiederle”

Sì?”

Ma quanto era difficile avanzare una richiesta se la tua interlocutrice non ti degnava neanche di uno sguardo, presa com'era a correggere dei compiti dei ragazzini del primo anno!

Così le parole uscirono veloci – e sofferte – nel tentativo di attirare l'attenzione della professoressa.

Volevochiederlesepotevaspostarelaverificadidomanilasettimanaprossima”

Scusa... non credo di aver afferrato”

E, proprio come da programma, la Mc alzò lo sguardo verso la grifondoro prestandole – finalmente – l'attenzione che meritava.

Volevo chiederle...” Ada prese un respiro profondo “se poteva spostare la verifica di domani la settimana prossima” e ripeté tutto con estrema lentezza in modo che la professoressa immagazzinasse la richiesta all'interno del suo cervello.

Strabuzzando gli occhi e scuotendo leggermente la testa, la preside espresse – balbettando leggermente – la propria opinione.

Mi dispiace, Signorina, ma credo sia impossibile”

Ma la prego, professoressa, è fondamentale che lei sposti la verifica di domani!”

Potrei sapere il motivo di tanto disturbo da parte sua?”

Ecco... vede... il fatto è che domani, dopo le lezioni, ci sarebbe la partita di Quidditch... noi della squadra avremmo qualche problema a prepararci fisicamente se lei domani ci lascia la verifica-”

Oh, beh, se la mette così allora sono ancora più convinta della mia decisione: NO!”

Detto ciò, la Mc si alzò velocemente dalla cattedra e – facendo levitare tutti i compiti degli alunni che stava correggendo – si affrettò a raggiungere il proprio ufficio nel tentativo di non essere disturbata ulteriormente.

Ada, ovviamente, le corse dietro insoddisfatta della risposta appena ottenuta.

Si tratta della partita dell'anno! Serpeverde contro Grifondoro! Lei, più di tutti gli altri insegnanti, dovrebbe capire cosa voglia dire vincere contro Serpeverde!”

L'aveva quasi urlato per tutto il corridoio ma ad Ada non poteva fregargliene assolutamente niente. Anche perché non c'era quasi anima viva, quindi avrebbe potuto continuare all'infinito con quella scena.


Lei doveva portare a casa la vittoria.


Per quanto l'idea di poter dare questo schiaffo morale a tutti i bambocci e ai palloni gonfiati, che riempiono le stanze di quell'insulsa casata, mi alletti” la Mc si bloccò di colpo solo per potersi girare in direzione della grifondoro “non posso assolutamente acconsentire a tale richiesta. Vede, Signorina Queen, se io oggi le dessi il permesso andrei a creare un precedente. Precedente che potrebbe essere riutilizzato anche da altri studenti per propositi inferiori

Ada sospirò chiudendo per pochi istanti le sue iridi scure.

Stava per perdere. Per la prima volta nella sua vita la sua 'ars oratoria' avrebbe fatto cilecca.


Ma non si diede per vinta fino alla fine! Per questo ci riprovò ulteriormente e, riaprendo di scatto gli occhi, avanzò nuovamente nella sua richiesta:


Professoressa... la prego

Nell'esatto istante in cui la mora pronunciò quelle parole, scandendole lentamente, qualcosa iniziò a stordire la mente della McGranitt.

Come se le fosse appena stato lanciato un incantesimo 'Confundus', l'anziana signora, si ritrovò a reggersi il capo con la mano sinistra.

Cosa stava succedendo?

Sbatté più e più volte gli occhi nel tentativo di riprendere il controllo ma, più tentava di farlo, e meno riusciva nell'impresa.

Alla fine fu completamente sopraffatta da quella particolare magia.

E va bene, Signorina Queen, la verifica di domani non si farà, non per voi almeno...”

C-cosa?”

Ada non credeva alle proprie orecchie.

Ha sentito benissimo. Dica pure ai suoi amici di impiegare questo pomeriggio ad allenarsi per la partita. Ovviamente, non sposterò la verifica, ma voi della squadra siete tutti esonerati!”

La ringrazio infinitamente professoressa!”

Sì, sì, ora vada” e, con un abile gesto della mano destra, la preside congedò Adelaide la quale se ne andò, ovviamente, felice come una pasqua.


Eppure qualcosa non quadrava.


Nell'esatto istante in cui Adelaide svoltò l'angolo del corridoio, Minerva ritornò in sé e continuò a domandarsi cosa fosse effettivamente successo.

Era stato come se la propria volontà fosse stata messa a tacere nell'angolo più recondito della sua coscienza.

Come se al suo volere si fosse sovrapposto quello di qualcun altro.


Ma non c'era nessuno nel corridoio a parte Adelaide!


Ed ora che ci pensava... non aveva appena fatto, alla fine, esattamente quello che gli aveva chiesto la ragazza?


Potere mentale.

Se non sbaglio devo aver letto qualcosa riguardo ciò in uno dei libri di Albus Silente. Ma Adelaide non può averlo imparato da qualcuno... Di solito queste sono abilità innate... abilità che si tramandano di generazione in generazione... un po' come i cavalieri del Sole Nero e della Luna Rossa... Ma i genitori di Adelaide sono dei babbani! È impossibile che la ragazza sia nata con tali abilità senza che nelle sue vene scorra del sangue magico! Eppure...


La McGranitt fece per andarsene dal centro del corridoio per raggiungere, finalmente, il suo ufficio.

Una volta entrata non ci pensò due volte e si affrettò a leggere il paragrafo del libro contenente l'origine della magia.

Ed il dubbio che occupava i suoi pensieri, con fare incessante, diventò sempre più concreto piano piano che leggeva.


Nella mia vita ho avuto modo di conoscere parecchi maghi e streghe talentuosi ma credo che non abbia MAI incontrato una persona tanto emblematica come Frederick Baskerville.

Primogenito del nobile casato dei Baskerville, pare che padroneggi una sorta di potere oscuro a me sconosciuto.

Lo chiamano: il cavaliere dell'oscurità.

Deduco che il nome prenda ispirazione dalle sue abilità di manipolare i sentimenti negativi della gente e trasformarli in oscure nubi sufficientemente letali. Ma, oltre ad essere un ragazzo di appena diciott'anni, non noto alcun altro dubbio nei suoi confronti. Pare essere un ragazzo dall'animo nobile e gentile con il prossimo e, nonostante il suo potere possa far pensare a lui come un'eventuale minaccia, Frederick mi è sembrato sufficientemente capace nel controllarlo.

Tuttavia, quello che maggiormente mi ha incuriosito di lui, è sicuramente la storia di COME certe abilità si siano manifestate.

Mi ha spiegato che di solito, un mago, tali abilità le eredita da un lontano membro della sua famiglia con il quale 'spartisce' una sorta di codice genetico molto simile. Lo ha chiamato 'fattore plus'. E qui arriva il bello: ovviamente, la persona, per poterlo ereditare deve avere qualcuno a cui fare riferimento. E questo qualcuno, a sua volta, deve avere un altro qualcuno. E poi un altro, ed un altro, ed un altro... fino a che non si giunge all'origine del tutto. Una persona, comune, a cui si risale per la ricerca di questo codex.

Dalle sue parole ho potuto captare solo delle semplici informazioni basilari, anche perché non si è esposto più di tanto sull'argomento, ma sembrerebbe che il famoso Pilastro della Magia – da cui noi attingiamo qualsiasi tipo e/o forma di magia – a ritmi irregolari si... come si può dire... diverta a fare degli scherzi alla gente.

Queste sono state le sue parole.

Frederick sostiene che esso, quando sente la nascita di una persona destinata a fare grandi cose, si diverta non solo ad elargire la magia ma a dargliene in una quantità 'fuori dal normale'.

Ed è proprio questo eccesso che fa si che la persona in questione sviluppi questo tipo di abilità.

Questi maghi la chiamano: eccesso di magia involontaria (*).

Sembrerebbe, poi, che le capacità cambino da individuo ad individuo a seconda di alcuni fattori esterni, come: l'ambiente sociale, familiare, culturale... ma anche in base alle emozioni che sprigiona nel corso della sua vita.

Mi ha spiegato che un ragazzo, per esempio, con una particolare inclinazione alla giustizia possa tranquillamente arrivare al punto di manifestare questa caratteristica in degli oggetti. E mi riportava l'esempio di come la sua più grande amica, Bluebell Dandelion - cavaliere de Segno della Bilancia -, fosse sempre stata una ragazza con un alto ideale della giustizia; di conseguenza il suo potere iniziò a prendere la forma di tante spade affilate che si materializzavano sotto suo preciso ordine mentale.

Ed è proprio questo che più mi affascina: l'esistenza di una mente tanto superba e sviluppata in modo da controllare, solo pensando, quello che vorrebbe maggiormente.

Bluebell controlla le sue spade per difendersi, perché la sua mente entra in una sorta di lap dove si innescano vari meccanismi che la portano a voler fare esattamente quello che vuole a questi oggetti.

Che cosa potrebbe significare possedere un potere del genere?

Comandare le persone facendogli fare quel che si vuole.

Sicuramente, sarebbe spaventoso...”


Fine Paragrafo 17, 'Le estensioni della Magia' di Juan-Ludwig King, anno 1568


**


Cosa intende dire quando afferma che 'non sono una strega comune? Ed io cosa c'entro con questa storia del potere mentale e... e... questo Frederick Baskerville!”

Ada sbatté violentemente, senza rendersene conto, la tazzina di porcellana sul legno di mogano intarsiato della scrivania.

Le stava forse dicendo che non era normale?

Stava forse insinuando che, nonostante fosse una nata babbana ed una talentuosa strega nell'arte della Trasfigurazione, c'era comunque qualcosa che non andava in lei?

Io credo che lei ed il Signor Baskerville abbiate molto di più di quello che pensa in comune”

Come può affermarlo così, su due piedi, con l' unica prova di un paragrafo di un libro del 1700!”

E' della seconda metà del '500, in realtà” rispose pacata la preside nel tentativo di acquietare le acque.

La grifondoro si stava agitando e non di poco.

Sta scherzando spero?”

Sono serissima Adelaide”

Ok, mi faccia un esempio. Un singolo esempio che mi faccia riflettere di avere queste particolari abilità ed io non insisterò ulteriormente sulla questione!”

Minerva sospirò pesantemente e, con passo felpato, si diresse in direzione della vetrata: sfregandosi le mani dietro la schiena, prese un respiro profondo prima di raccontare l'accaduto ad Adelaide:

L'altra settimana i suoi amici, il Signor Burke ed il Signor Weasley, si stavano azzuffando nel mezzo del corridoio degli arazzi e lei è riuscita a placarli... non è vero? Ed è riuscita anche a farli confessare su chi per primo, avesse iniziato ad aizzare l'altro”

Sì” Ada guardò la preside con aria interrogativa... cosa c'entrava ora la lite fra i suoi amici?

Il silenzio si fece spazio in mezzo alla conversazione.

Era un cupo giorno piovoso e le gocce d' acqua non facevano che sbattere impetuosamente sul vetro colorato della finestra.

Forse non aveva scelto proprio il giorno migliore per raccontare la verità alla sua allieva.

Ma lei doveva sapere. Doveva sapere che era diversa dagli altri.

Lei voleva solo fare la cosa giusta, lo so... ma, indirettamente, è stata in grado di manipolare le loro menti e piegarle al suo volere anche se si trattava di una misera lite fra ragazzi”

Come può dirlo con certezza! La mia 'ars oratoria'-”

Quella che lei chiama 'arte' in realtà è un qualcosa di molto più complesso”

La preside si portò, velocemente, la mano sinistra all'altezza della fronte.

Stava succedendo di nuovo.

E sta cercando di manipolarmi anche adesso... Signorina Queen” a quel punto, l'anziana signora si girò in direzione di Adelaide e, correndole praticamente contro, continuò il suo discorso “ma non lo sente il potere? Il potere che sprigiona nel tentativo di farsi dire la verità dalle persone... il potere di tentare di sentirsi dire quello che vuole e poi ottenerlo! Davvero proprio non lo sente?! Si guardi bene dentro se stessa.”

La grifondoro era senza parole.

Deglutendo pesantemente ed abbassando la testa sulle proprie gambe fu costretta ad ammettere la verità.

Quel senso di potere che provava ogni volta che riusciva nei suoi intenti... quell'adrenalina che la rendeva elettrica e piena di vita, nel giro di pochi istanti... sì, era quello a cui la preside si riferiva.

Sono un abominio: come potrò più fidarmi della gente se, indirettamente, sono capace di manipolarle?!”

Calde lacrime rigarono il volto di porcellana della mora al solo pensiero di quello che le era successo. Proprio quella mattina, Louis Weasley le si era dichiarato ed attendeva solo una sua risposta.

Ma come avrebbe fatto a dirgli di 'sì' se manco sapeva se i sentimenti del ragazzo – di cui era innamorata praticamente da sempre – erano veri o solo una pallida aberrazione della sua volontà?!

La preside le si avvicinò e le poggiò una mano sulle spalle, nel tentativo di darle conforto.

Ci lavoreremo insieme, stia tranquilla”


**


Da quel giorno, Adelaide Queen, non fece altro che isolarsi completamente da tutte le persone che lei reputava 'amici'.

Da tutti tranne che dalla sua migliore amica, Jennifer Benson la quale sembrava allietare il suo grande senso di solitudine.

Eppure, dopo l'abbandono di quest'ultima alle selezioni per essere nominata cavaliere, la grifondoro fu costretta – nuovamente – a fare i conti con la cruda realtà: lei era da sola.

Da sola a causa delle sue abilità... a causa del fattore 'plus' e del Pilastro della Magia che le aveva inferto un bello scherzetto il giorno della sua nascita.

Eppure...


Londra, 10 Agosto, dopo le selezioni, ore 13:45...


Image and video hosting by TinyPic Eric La Rouge


Ada! Avanti, piantala!”

Mai! Hai giurato che avresti fatto qualsiasi cosa avessi voluto se avessi perso la scommessa. Ricordi, Eric? QUALSIASI!”

Sì ma farmi imbrattare la faccia di gelato al cioccolato, davanti a tutti, non rientrava decisamente nei miei piani! Pensa se qualcuno dei cavalieri ci vedesse? Già immagino la faccio disgustata di Iris”

A quelle parole, Adelaide scoppiò in una fragorosa risata proprio in faccia al biondo dagli occhi cangianti.

Dopodiché si buttò, presa dall'enfasi, sul verde prato del parco in cui si trovavano continuandosi a reggere lo stomaco con le braccia.

Capirai, già non fa altro che riprenderci dalla mattina alla sera dicendo: 'un giorno o l'altro mi farete venire il diabete a forza di guardarvi sbaciucchiare!'” continuò la grifondoro imitando la voce della maga dai capelli violacei, fra una risata e l'altra.

Che poi, io dico, mica è costretta a guardarci?”

Precisamente!”

A quel punto entrambi non ebbero più alcun freno inibitore.

Probabilmente, se qualcuno fosse passato in quel preciso istante, li avrebbe presi per due pazzi appena usciti da un ospedale psichiatrico.

Tuttavia a nessuno dei due pareva importare troppo di quello che pensasse la gente, per questo continuarono a ridere per parecchi minuti.

Andare a zonzo per le strade di Londra si era rivelata un'ottima idea, quella mattina, quasi quanto quella di pranzare con un cono gelato perché, entrambi, a corto di soldi.

Avevano sbagliato a prendere la metro; un piccione aveva 'espulso materiale organico dal suo corpo' sulla camicia a quadri di Eric; Eric aveva dovuto BUTTARE quella camicia, nel primo secchio dell'immondizia, a causa della puzza che aveva iniziato ad emanare e, come se non bastasse, un cane aveva pure tentato di morderlo!

Qualsiasi altra persona avrebbe etichettato quel giorno come 'il peggiore della mia vita' ma non Adelaide.

Anzi, forse nella sua vita non era mai stata più felice come in quel momento.

Con tale pensiero in mente si girò in direzione del biondo e poi gli si stese sopra, iniziando lentamente a baciarlo fino a raggiungere un certo livello di passione, cominciando col togliergli il gelato al cioccolato dal viso.

E' questo per cos'era ?” domandò lui, una volta che si furono staccati per riprendere fiato.

Per te, che mi rendi felice”


The End



(*) NOTA: Eccesso di magia involontaria → non è niente di che, in effetti, ma è solo una 'ripetizione' (diciamo così...).

Questo era il titolo dell'altra interattiva che aveva iniziato a scrivere Gin (da cui, poi, è nata questa storia) e che ha eliminato quasi subito a causa di problemi personali.

Nella spiegazione ci tenevamo solo ad evidenziarlo :)


Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto.

Alla prossima!




  
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