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Autore: Ryu Hime    18/05/2017    1 recensioni
IMPORTANTE: questa storia è il seguito de "La figlia degli Astri"
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Una nuova minaccia si abbatte sulla Gilda di Fairy Tail, vecchie conoscenze e nuovi nemici incontrano lungo il cammino che conduce fino alla Volta Celeste.
[Tratto dal testo]
In quel momento la porta della Gilda si aprì ed una figura incappucciata, vestita con abiti da viaggio e parecchio impolverata, entrò –Chi sei?- chiese Makarov dall’alto del tavolo dove era seduto.
***
-Non mi riconoscete? Devo dire di essere leggermente offeso.- rispose la voce di un ragazzo.
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-Conosco quel posto!- esclamò Lucy stupita –E’ citato in diversi libri di magia sugli spiriti stellari, è un luogo leggendario dove un tempo si veneravano come degli Dei scesi in terra. Ma non credevo che esistessero davvero.-
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–Questi individui hanno un solo obbiettivo: eliminare tutti gli Dei che ritengono ostili, o per lo meno, riescono a trovare.-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La Volta Celeste'
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In viaggio verso le stelle

Il mago delle rune fu accolto dai maghi scalmanati di Fairy Tail con calore, anzi, per essere precisi, fu accolto con talmente tanto fervore che i membri della Gilda sembravano essersi trasformati nell’onda anomala che aveva affrontato quasi un mese prima nel deserto.
Era sparito dalla circolazione da un anno, nessuno aveva più sentito sue notizie da quando era partito dopo l’ascesa di Seiza alla Volta Celeste –Dove sei stato tutto questo tempo?- chiese Natsu con esuberanza una volta che i presenti lasciarono respirare il nuovo arrivato –All’inizio mi sono limitato a viaggiare senza una meta precisa, poi sei mesi fa ho rincontrato un uomo, uno studioso del culto degli Dei; mi ha raccontato che esiste un modo per richiamare Seiza dalla Volta Celeste.- spiegò –Com’è possibile? Credevo che ormai fosse relegata in quel luogo.- considerò il Master –E’ vero, ma a quanto pare è possibile richiamarla nel mondo dei mortali rompendo il Sigillo delle Stelle.-
-Yama, ascolta; sei certo che rompere un sigillo sacro sia una buona idea?- chiese Lucy scettica –Non ci sono pericoli. Prima di impegnarmi in questa missione ho fatto delle ricerche. Una volta spezzato il sigillo renderà più flebile ed attraversabile il mondo degli Dei.- rispose con sicurezza –E come avresti intenzione di fare?- quello estrasse due oggetti di un materiale indefinito, il primo era una mezzaluna biancastra striata di blu cobalto impreziosita con dei minuscoli lapislazzuli, il secondo era un sole dai raggi ondulati impreziosito da venature d’oro e al centro un rubino piatto che gli conferiva un aspetto bollente. Entrambe sembravano completarsi a vicenda ed essere incompiuti senza l’altra metà –Questi.- rispose –Insieme formano la chiave per raggiungere la Volta Celeste. Questa l’ho trovata in una landa di ghiaccio nelle terre del Nord, c’era un vecchio santuario abbandonato che un tempo apparteneva al Clan della Luna Piena.- disse indicando la luna –Questo invece l’ho conquistato qualche settimana fa, ero nel deserto e ho trovato le Rovine del Sole, ero convinto che anche quello fosse un antico luogo di culto del Clan del Sole di Mezzogiorno e non mi sono sbagliato infatti.- disse soddisfatto –Ho scoperto che per aprire le porte della Volta Celeste occorre trovare delle rovine ancora più antiche: le Rovine delle Stelle.-
-Conosco quel posto!- esclamò Lucy stupita –E’ citato in diversi libri di magia sugli Spiriti Stellari, è un luogo leggendario dove un tempo si veneravano come degli Dei scesi in terra. Ma non credevo che esistessero davvero.-
-A quanto pare è lì che la chiave funzionerà, ma non posso farcela da solo, mi aiuterete?- chiese infine Yama –Ovvio che sì!- esclamò contento Natsu -Da dove cominciamo?- chiese Happy –Dalla città di Nagareboshi.- rispose il mago delle rune.
 
 
-Perché tutti… i viaggi che facciamo… devono essere in treno?- mormorò il Dragon Slayer privo di forze dal suo sedile –Ancora un po’ di pazienza, tra poco saremo a destinazione.- rispose Erza mentre affondava la forchetta nel suo dolce alla fragola.
Yama studiava tranquillo i suoi appunti e ogni tanto scarabocchiava qualcosa con la matita ed esaminava la chiave per aprire le Rovine delle Stelle.

Dopo sei ore di viaggio ininterrotto il treno si fermò al capolinea: una cittadella nascosta tra le montagne.
Una nonnina dai capelli argentei accolse i maghi con un sorriso caloroso –Lei deve essere Yama-san, dico bene?- chiese –Esatto, ho prenotato alcune stanze nella sua locanda un paio di mesi fa.- quella sorrise –Come immaginavo. Seguitemi.-

Tutta la città sembrava in fermento, gli abitanti stavano appendendo festoni e lanterne colorate per tutti i viali. Le strade di ciottoli erano state liberate dalle foglie cadute degli alberi davanti ai negozi, fuori dai balconi trionfi di fiori colorati grondavano dai balconi. I bambini che correvano per le strade erano vestiti a festa, i panifici sfornavano continuamente pane di ogni sorta e una musica allegra risuonava in ogni angolo –Che cosa succede?- chiese Gary incuriosito –Siete capitati nel periodo migliore.- disse la vecchiarella sorridendo –Questa sera ci sarà una festa in onore del Tempio delle Stelle che è stato rimesso a nuovo, qualche tempo fa sono venuti alcuni sacerdoti che hanno messo a nuovo quelle rovine. Non sono semplici maghi, compiono veri e propri prodigi: curano gli ammalati, anche quelli più gravi e hanno risollevato le nostre sorti economiche in poco tempo.- disse allegra.
I maghi si scambiarono degli sguardi d’intesa –Mi scusi, per caso il Tempio delle Stelle è quello che in alcuni libri è citato come Rovine delle Stelle?- chiese Lucy –Esatto signorina.- rispose la donna allegra.
 
La nonna li portò in una locanda dall’insegna “Stella del Mattino”, appena entrati un profumo di arrosto e pane appena sfornato li avvolse, così come un leggero tempore provocato dalla stufetta vicino al bancone e un aroma di legno di pino.
-Sarete affamati e stanchi per il viaggio. Le vostre stanze sono sistemate, potete sistemarvi come preferite, dirò a Shamoji di prepararvi qualcosa di caldo.- disse consegnando ai maghi un paio di chiavi.
 
I viaggiatori si divisero le stanze, le ragazze in una, i ragazzi _più Happy_ dall’altra.
Natsu si fiondò giù dalle scale non appena il profumo del cibo solleticò il suo sensibile naso.
Venne raggiunto poco dopo dai nakama e consumarono una cena a base di brasato, purea di patate, pesce alla griglia, tagliatelle al ragù, costata di manzo e scalogno, formaggi di vario tipo e pane della casa.
Una volta spazzolato tutto, su consiglio della padrona di casa, uscirono in paese per assistere ai festeggiamenti.
Le lanterne illuminavano allegre le viuzze della cittadina, bancarelle si dolciumi rendevano l’aria profumata, diversi palloncini dalle forme più svariate svolazzavano qua e là trascinati dai bambini che correvano da una parte all’altra come delle biglie impazzite.
-Questo sì che è festeggiare.- disse Erza stupita da ciò che vedeva. Natsu nel frattempo aveva provveduto a fare grade scorta di dolciumi vari, supportato da Happy, e si guardava intorno come in bambino che entra per la prima volta al Luna Park.
 
Seguendo la scia di persone che si riversavano in un unico punto arrivarono all’imponente scalinata del Tempio delle Stelle, appena in cima si stagliava la costruzione di quello che sembrava in tutto e per tutto un tempio Shintoista. In cima alle scale due figure scendevano salutando cordialmente _una più esuberante dell’altra_
Erano due ragazzi vestiti come sacerdoti, i larghi pantaloni blu scuro, una casacca bianco immacolato e dei sandali come calzature.
Avevano i capelli neri con qualche sfumatura argentea, gli occhi perlacei e la pelle chiara.
Quando li vide a Natsu andò la pallina di miele di traverso mentre gli altri strabuzzavano gli occhi, conoscevano quei due ragazzi.
Li avevano conosciuti qualche tempo fa, ma non potevano credere che si dilettassero ad aiutare la gente visto che al loro primo incontro facevano tutt’altro.




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi come promesso con il secondo capitolo di questa storia.
E' di passaggio, lo so, ma senza di questo sarebbe venuto un pasticcio, consolatevi con la scena finale ;)
Già... chi sono i due sacerdoti del Tempio delle Stelle?
Come fanno i nostri maghi preferiti a conoscerli?
Si accettano scommesse!
Scatenatevi e se possibile fatemelo sapere, sono molto curiosa.
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda angel517 per aver recensito e naturalemente tutti voi che continuate a seguirmi.
Noi ci vediamo giovedì prossimo con "Vecchie conoscienze"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciadosi e scodinzolando*
   
 
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