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Autore: Selene_90    10/06/2009    7 recensioni
(Per Ginny W) Si sa, i figli delle famiglie purosangue sono estremamente viziati, pensano che tutto sia loro dovuto... e il nostro piccolo Draco non fa certo eccezione.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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desideri piccolo lord efp


Eccomi tornata nuovamente alla carica per un occasione specialissima: é il compleanno della mia Pulce: Tanti auguroni Ginny W.
100 di questi giorni sorellina!
Non starò a dire quanto importante tu sia per me e per annaly, penso tu ormai lo sappia benissimo! Ti lascio con la speranza che questo piccolo pensierino ti faccia piacere.
Sono felicissima di averti conosciuto.
Ancora auguri!
Come sempre Grazie mille ad Annaly per l'aiuto. Sarei morta senza di te! 



Auguroni da parte di Annaly:
Al mio cucciolo, con tanti auguri di buon compleanno e ricorda che ti adoro.






DESIDERI DI UN PICCOLO LORD

MAKE A WISH





-Tutto bene, Draco?-

Due iridi argentee si alzarono sorprese, rispecchiandosi in quelle gemelle del padre che, scrutandolo, cercava di capire cosa stesse combinando suo figlio da coinvolgerlo tanto.

Una luce birichina animò lo sguardo del piccolo Malfoy mentre, con innata disinvoltura, nascondeva alla vista del padre il suo piccolo tesoro.

-Certo padre. Mi stavo esercitando a scrivere- esclamò, con fare orgoglioso, mostrandogli un foglio di pergamena in cui facevano bella mostra svariati nomi di ingredienti, in una calligrafia sottile e confusionaria e Lucius Malfoy annuì impercettibilmente, guardando suo figlio illuminarsi al suo cenno.

Era veramente fiero di lui. Un vero Malfoy: testardo, orgoglioso, caparbio, astuto, viziato, intelligente, consapevole di ciò che significava essere un Malfoy e possessivo verso ciò che riteneva inconfutabilmente suo. A soli cinque anni, Draco era la sua perfetta fotocopia.

Quando il genitore lasciò la stanza, Draco attese ancora qualche secondo prima di tirare fuori il piccolo foglio di pergamena che aveva gelosamente nascosto alla vista del padre.

Come un qualsiasi bambino di una delle famiglie di purosangue più rinomate e prestigiose dell'intero mondo magico, Draco era un bambino viziato. Estremamente viziato. Ma tanto, tanto, viziato: ciò che voleva lo otteneva… sempre!

Bastava che dicesse semplicemente: ”lo voglio”, che suo padre o sua madre, con un solo movimento del capo, gli facevano avere tutto ciò che desiderava.

Tutto... o quasi. Ci sono cose che neanche un Malfoy può permettersi di comprare; alla domanda: “Mamma posso avere Harry Potter per il mio compleanno?” posta a cena quella stessa sera, con il fare innocente tipico della sua età, Lucius Malfoy cominciò a tossire convulsamente guardando suo figlio con un'espressione indecifrabile.

-Posso papà, vero?-

Il piccolo si rivolse al genitore con uno sguardo determinato, chiaramente convinto che voler avere Harry Potter fosse come chiedere di avere il manico di scopa più nuovo sul mercato.

-Tesoro...- si intromise Narcissa Malfoy bloccando il più che evidente rifiuto categorico del marito, - non puoi avere Harry Potter. Lui è un bambino come te, non è un lecca - lecca al sangue - cercò di fargli capire, accarezzandogli lievemente il viso.

-Non capisco- disse guardando sua madre con occhi confusi, -tu hai papà. Perché io non posso avere Harry Potter?- Era dalla nascita che sentiva parlare di questo Harry Potter; era quasi un qualcosa di proibito, che ormai lui doveva avere a tutti i costi.

La madre sorrise davanti all'innocenza del figlio, ammonendo invece il marito che aveva preso a tossire, neanche avesse appena inghiottito uno snaso urticante.

-Draco, amore...- iniziò, non sapendo bene quali parole usare, per farglielo capire -facciamo una cosa, vuoi? Perché non aspetti di diventare grande e conoscerlo? Magari non lo vorrai più; forse non ti sarà simpatico...- tentò di convincerlo, ma allo sguardo scettico del figlio proseguì sospirando: -Ti ricordi la mini scopa volante che ti abbiamo regalato a natale? Ti ricordi anche che fine ha fatto?-

Il bimbo aggrottò le piccole sopracciglia corrucciando lievemente la fronte e incrociando le braccia al petto.

-... sostituita poco dopo dal modello successivo e lasciata completamente dimenticata da una parte, nonostante prima la volessi così tanto. Hai capito cosa voglio dire, Draco?-

Il piccolo si prese alcuni secondi di tempo per riflettere sulle parole della madre: -Si madre. Ma di Harry Potter c'è n’è uno- continuò caparbio, -non c'è un modello successivo- borbottò mettendo su il broncio.

Narcissa rise, nonostante tutto, scompigliando amabilmente i capelli biondissimi del figlio così uguali a quelli del marito, se non addirittura più chiari.

-Tesoro, fidati, tra un po' te ne dimenticherai preso da chissà quale nuova cosa...-

-No! Io voglio Harry Potter. Voglio Potter! Perché non posso averlo? Papà?- si rivolse supplicante verso il genitore, mostrando una caparbietà e determinatezza degne del grande Lucius.

-Draco...- sospirò l'uomo, fissando la fotocopia di se stesso, dritto in quello sguardo risoluto.

-Ti prometto che non vorrò sostituirlo con nessun altro...- pigolò.

Che male poteva fare in fondo?

-D'accordo. Ma ad una condizione!- mise in chiaro vedendo il volto del piccolo illuminarsi a quelle parole.

-Devi prima riuscire a diventare suo amico. Accetti Draco?-

A quelle parole il suo volto divenne la maschera della felicità: - Accetto papà. Te lo prometto, ci riuscirò e tu sarai orgoglioso di me!- promise, per poi scappare via dalla sala sotto lo sguardo divertito della madre e quello ormai rassegnato del padre. L'unica nota positiva era che Draco, molto probabilmente, si sarebbe dimenticato della sua nuova ossessione molto presto.

O almeno, questo era quello che speravano.

Ed ora Draco era lì, a fissare concentrato il foglio di pergamena che aveva davanti agli occhi: sua madre gli aveva detto che molto probabilmente se ne sarebbe ben presto dimenticato, accantonando l'idea di avere Harry Potter tutto per se e allora lui avrebbe fatto in modo che ciò non accadesse… mai.

Dopo diversi minuti si alzò dalla scrivania su cui era stato chino tutto preso dal suo lavoro e posando la piuma osservò la pergamena, finalmente soddisfatto del suo operato. Con una piccola ed infantile calligrafia facevano mostra di se tutte le cose che voleva e che ancora gli mancavano: vari giochi magici in voga tra i bambini del suo rango, una sorellina, finire a serpeverde, un animale degno di un Malfoy, diventare il più bravo cercatore del mondo, avere tanti amici e, infine, lasciato per ultimo, la scritta: “HARRY POTTER ( PER IL MIO COMPLEANNO)” come degna conclusione della lista dei desideri di un piccolo lord come lui.

Non si sarebbe dimenticato di Harry Potter! Mai.

L'aveva promesso. E un Malfoy mantiene sempre la parola data.









Allora che ne pensate? Mi merito qualche commentino da parte vostra o no? ^^

Ancora tanti auguroni a Ginny, e fatemi sapere.

Farete contenti sia me che la festeggiata.

  
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