“Non fare
la bambina, Temari. Torna qui!”
Shikamaru si
ritrovò a correre per casa, con una siringa in mano, inseguendo una Temari che
non aveva proprio voglia di farsi pungere dal suo ragazzo.
Il dottore
le aveva prescritto delle punture di ferro, visto che le pillole non avevano
fatto effetto, ma lei non le voleva. Non voleva diventare un colapasta, perché era
sicura al 1000% che Shikamaru non solo non le sapeva fare, ma le avrebbe fatto
anche male.
“Ho detto
di no, Nara. Io le punture non me le faccio!”
Ma vuoi
per la carenza di ferro, vuoi per la stanchezza, Temari si ritrovò per terra,
con Shikamaru sopra di lei a bloccarla.
“Devi
fartele. Vuoi stare ancora male?”
“Tu mi
farai male. Non le sai fare!”
Era arrabbiata
con il dottore, con lui, con sé stessa per essersi fatta prendere. Stupido ferro
che non ne voleva sapere di salire, nonostante i quintali di carne mangiata. E si
arrabbiò ancora di più quando le scoprì una natica e le fece la maledetta
puntura. Eppure…
Eppure era
stato tanto delicato che non aveva sentito assolutamente nulla. E lei che
credeva che le avrebbe fatto male.
“Quindi? Ti
ho fatto male?”
Si alzò
dal corpo della giovane con la siringa ancora fra le mani.
“Tantissimo!”
“Seccatura.”
“Prendimi
in braccio, non riesco ad alzarmi.”
Lo sentì
sbuffare, ma fece quello che lei gli chiese, poggiando la siringa sul mobile e
prendendola in braccio.
“Devo
buttare la siringa.”
“Prima
occupati della paziente.”
E non ce
la fece a dirle di no, stringendola a sé e portandola nell’altra stanza.
"Raccolta di flashfic partecipante alla Challenge "La sfida dei duecento prompt" indetto da msp17 sul forum di EFP"