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Autore: Cecilia    24/05/2017    1 recensioni
Le conseguenze di Flashpoint presentano il loro conto e toccherà alla Leggende, in un viaggio in un futuro prossimo, a pagarne il salato prezzo tra sconvolgenti verità ed inaspettate rivelazioni.
Fan Fiction in due momenti tra l'universo che conosciamo e quello nuovo che si crea dopo la guerra finale del tempo...
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Rip Hunter, Sara Lance, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PESTILENZA - Desaad – Star City  2047

Il futuro che aspettò il gruppo formato da Speedy, Atom, Nightshade e Heat Wave, e che raggiunsero grazie all’anello della Legione di Mia, era a dir poco spaventoso. La Star City che la giovane ricordava come la sua amata casa adesso brulicava nelle strade di cadaveri ricoperti di mosche e un odore di morte che appestava le strade. Ciò che Desaad aveva fatto con il suo club, ove sesso e perversione facevano da padrone, era stato diffondere lentamente come un’epidemia la sua oscurità portando così a creare, manipolare e aggravare qualsiasi tipo di malattia e infezione, anche quelle più rare. Era un modo veloce per mettere a morte qualsiasi umano che non fosse stato marchiato e scelto per essere portato nel nuovo mondo di Darkseid ove solo l’oscurità e la disperazione avrebbero fatto da padrone.

Mia si portò una mano al naso, mentre sentiva una forte scossa percorrerle la schiena. Quella era la sua casa e la voglia di correre dai suoi genitori era fortissima, tanto che si sentiva pregna di una debolezza che non le apparteneva. Fu solo quando la forte mano di Ray si appoggiò sulla sua spalla, che lei sentì che non le era permesso cedere tanto meno di pensare al peggio.

«Non dobbiamo perdere tempo, dobbiamo trovare questo scellerato e fermarlo… guardate il cielo è nero più delle mie ombre…» esclamò Nightshade che mai lo avrebbe ammesso mai si sentiva scossa da quello tanto che Mick al suo fianco le fece l’occhiolino per darle il suo appoggio, mentre con l’arma in spalla aveva già avuto modo di scoprire che si trovava piacevolmente a suo agio con quella brunetta…

«E chi dovrebbe fermarmi, voi?»

Fu allora che Desaad si teletrasportò di fronte a loro. Il sorriso sghembo e gli occhi azzurri che seducevano senza il minimo sforzo. Era giovane, molto più di quanto Ray e Mick si aspettassero, era sexy e vestito attillato di nero con quel chiodo di pelle era irresistibile perfino per loro. L’anello scintillò sulla mano che si passò sul mento, mentre leccandosi le labbra li guardava già eccitato all’idea dello scontro.

«L’Apocalisse sta arrivando…» mormorò alzando gli occhi al cielo, prima di passarsi una mano tra i corti capelli biondi.

«Ma un po’ di sana violenza nel mentre non mi dispiace affatto!» disse per poi con un semplice movimento annoiato scagliare Speedy lontana contro un cassonetto e al contempo disarmare Heath Wave.

Anche Nightshade e Atom fecero facilmente la stessa fine, quando tentarono di usare le loro capacità contro di lui.

«Mia adorata… ti dispiace se mi doni questo piacere?» sussurrò infine alle spalle di Mia, al suo orecchio con un tono che l’avvelenò e la portò velocemente a scagliarsi con tutte le sue capacità d’arciere contro Ray.

Eve dal canto suo lanciò un’occhiata a Mick poco lontano da lei, quel buzzurro le aveva detto di un piano, di un’idea e qualcosa le diceva che era il momento giusto se voleva metterlo in atto e così spedì senza esitare sia il suo compagno di avventura che Desaad nella Land of Nightshades… era l’unico luogo in cui il loro avversario non avrebbe avuto altro potere se non la sua forza e la sua resistenza, non che fosse poco, ma quanto meno tutte le altre sue immense abilità erano bloccate.

«Cosa diavolo ti è passato per la mente?» le urlò Palmer che aveva assistito alla scena, ma che al contempo stava cercando di fermare Mia senza farle male.

«Quello per cui siamo venuti e ora sta zitto e vediamo di fermare la tua fidanzata impazzita!»

«Non è la mia ragazza!»

Ma la vigilante non era certo lì per discutere e creando degli omuncoli di ombra glieli mandò contro per cercare di tenerla occupata, tuttavia la furia con la quale l’aveva caricata Desaad era immensa e così non poté fare altro che calcare la mano, ma ben presto Ray le abbassò le mani contrariato dalle sue azioni.

«Ma che ti prende mh? Così la ucciderai!»

Una delle sue ombre era riuscite a bloccare Mia per la gola e ora stringeva con tutta la sua forza.

«Ci ucciderà. La sua forza non è normale…»

«Non se io posso impedirlo!» e così dicendo Atom si fece piccolo ed entrando Speedy riuscì ad andare a toccare le cellule stimolate da Desaad che nel cervello della giovane erano i ricettori che si attivavano quando si assumeva una droga e gli bastò riuscire a interrompere il collegamento per uscire da lei e tornando normale vederla barcollare.

«Ciò che hai fatto è disgustoso…» esclamò la donna della Suicide Squad richiamando le sue ombre e vedendo Mia cadere a terra scossa, ma al contempo pian piano sempre più lucida. Tornando in sé.

Ray le fu subito accanto, una mano sulla sua schiena e l’altra a cercare il suo viso per assicurarsi che stesse bene.

«Ora sarà davvero improbabile che accetterai di uscire con me…» mormorò divertita Mia alzando il suo sguardo e tossicchiando, ma facendogli capire che stava bene. Certo un po’ confusa, ma intera. Era inutile non avrebbe mai smesso di lavorare per far sì che Palmer cedesse alle sua avance, lo stesso che adesso ridacchiò e alzandosi in piedi le porse una mano per aiutarla a fare lo stesso, ma tirandola un po’ troppo e finendo così di averla contro di lui. Occhi negli occhi e una vicinanza che a Speedy non dispiacque proprio per nulla tanto che dopo avergli fatto l’occhiolino finì per lasciargli un bacio sulla visiera della sua suit.

«Cederai Palmer…» lo provocò lei, prima di essere interrotti da Nightshade disgustava.

«Prima che vomiti, teniamoci pronti… non sappiamo se Mick avrà fortuna e Desaad potrebbe tornare…»

«Ehm sì ecco…» mormorò impacciato Ray che guardava la ragazza che fino a quel momento aveva tenuto tra le braccia allontanarsi.

«Dove hai detto che lo hai mandato esattamente?»

La Land of Nightshades appariva come una foresta fitta e buia ove il cielo era invisibile per via del groviglio di rami che vi erano di alberi spogli e tristi. Era una dimensione magica che nata dall'oscurità si cibava di essa e per questo rendeva più debole Desaad, ma non meno pericoloso. Mick dal canto suo sembrava entusiasta e quando finalmente si trovò faccia a faccia con quella feccia non ci pensò due volte a scagliarsi contro di lui e combattere con l'unica cosa che aveva: stesso. Calci, pugni e ciò che il suo avversario amava di più: tanta tanta violenza.

Tuttavia quel bastardo era dotato di una resistenza sovraumana che seppur dimezzata in quel luogo gli dava un grande vantaggio che unita alla sua forza sovraumana rendeva il compito a Mick, di riuscire a sfilargli quel maledetto anello, un poco più difficile.

Nightshade, nella loro chiacchierata prima di partire per quella missione suicida, gli aveva detto che non avrebbe potuto tenerli lì dentro per molto. Non se non volevano essere consumati da Incubus e dunque il suo asso nella manica doveva usarlo bene.

In quel momento però era a terra, sul terriccio bagnato e ricoperto di foglie e aveva sputato una gran quantità di sangue, lo stesso che ormai perdeva un po' dappertutto come nei migliori incontri di boxe, peccato che Desaad fosse ancora fresco come una rosa.

«Sai cosa ti dico? Questo gioco non mi diverte più…» e così dicendo ben presto Mick ebbe sopra di sé il suo avversario che stringendolo alla gola con una mano iniziò a soffocarlo godendo del suo lento agonizzare, rideva nel farlo, perché nonostante il suo provarci non aveva la forza per liberarsi della sua presa.

Ciò che però lui non poteva sapere era che Nabu non se ne era andato senza lasciargli un regalo, anche se in un primo momento Mick non aveva compreso immediatamente cosa fosse. Quando si era risvegliato dopo la possessione di Dottor Fate aveva visto comparire delle Chiavi della Vita sui palmi delle sue mani per poi sparite, ma poi aveva compreso che erano ancora lì… magari per essere utilizzate nel momento opportuno e seppe che fosse quello. Così ben presto la mano di Mick sul polso di Desaad iniziò lentamente a bruciarlo ed ora era lui che rideva. Amava il fuoco e ora lo stava creando dalle sue stesse mani. C’era forse qualcosa di più bello?

«C-Cosa? C-Cosa stai facendo?»

«Sto cambiando biondino!» ironizzò Heath Wave prima di vedere con immenso piacere la sua mano finire cenere e i suoi urli riempire quella dimensione prima che delle ombre lo portassero via e l’anello ricadesse sul suo petto. Finalmente Mick poté ributtarsi con la testa a terra e riprendere aria, mentre guardando l’anello poggiato sul suo torso prenderlo e buttarlo lontano, nello stesso momento in cui ricompariva sull’asfalto di Star City e sotto gli occhi di Ray e Mia che subito gli corsero incontro sia per vedere come stava e sia per sapere se aveva sconfitto Desaad. La risposta? Una risata fragorosa e un’occhiata languida a Nightshade poco lontana annoiata, ma in realtà colpita dalla sua destrezza.

«Allora quella birra… me la offri dolcezza?»

 

Lo avreste mai detto che Mick sarebbe stato l’eroe di questo scontro? Ha mostrato anche grandissima abilità nell’avere un piano di riserva, mentre dall’altra parte ormai la tensione sessuale tra Ray e Mia è palpabile: ma come finirà?

Nel mentre vi invito a rimanere sintonizzati, ora si va nel passato e… quali eroi troveremo e contro quale Cavaliere dell’Apocalisse?

 

   
 
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