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Autore: miry1410    24/05/2017    2 recensioni
Si narra che ogni essere umano abbia legato al dito mignolo un filo rosso del destino e che seguendone le estremità esso lo condurrà verso la propria anima gemella.
Raccolta di Drabbles e OS, ispirati a diversi momenti di Superanatural
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più stagioni
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Le luci accecanti del locale creavano bagliori quasi divini e si mescolavano coi suoni ovattati delle grida di piacere di vecchi cacciatori stanchi, giunti fin lì chissà dopo quanti chilometri con il solo scopo di rilassare le membra stanche, ma non prima di consumarsi nei fumi alcolici e nell'onnipotenza del gioco d'azzardo.

Sam era nascosto in un angolino, invisibile a tutti, quasi fagocitato dai suoi vestiti troppo larghi e troppo consunti. Cercava di mimetizzarsi nella folla senza lasciarsi assorbire dal degrado che quel posto trasmetteva, respirando profondamente nelle maniche della sua felpa che aveva impresso ancora l'odore del fratello. Felpa indossata fino a poche ore fa.

Dean, era l'unico motivo per cui Sam era giunto da solo, a piedi nella notte, fin dentro quella bettola decadente. Da quando erano arrivati in quella città, il fratello maggiore si comportava in modo strano, più evasivo e sfuggente. Parlavano raramente ormai e quasi Sam non ricordava più cosa significasse passare un sabato sera accoccolati sopra un vecchio divano di motel a guardare l'ennesima replica di un vecchio western in tv. Spesso senza nulla da mangiare, ma comunque godendosi la compagnia l'uno dell'altro.

Sam aveva trovato il biglietto da visita di quel vecchio locale decadente accartocciato nel cestino del bagno qualche giorno prima, e si era convito che dovesse seguire il fratello, così quando lo avrebbe trovato a scommettere con i soliti farabutti più loschi di lui, per recuperare soldi che John aveva dimenticato di lasciarli, l'avrebbe implorato con quel suo sguardo sperduto di smetterla e di trovarsi un part time più sicuro.

Avrebbero patito un po' di più la fam, ma Sam era sicuro che Dean sarebbe stato più al sicuro. Tutto questo era già successo altre volte ed era certo che questa non sarebbe stata diversa.

Le luci improvvisamente si spensero in tutta la sala per illuminare a giorno il piccolo palchetto al di là del bancone del bar e lo spettacolo lasciò senza parole Sam. Al centro di quel posto infimo dimenticato da dio, stava in piedi, nudo e dilaniato dallo sguardo altrui, Dean.

Dean era in tutta la sua acerba bellezza dei suoi diciotto anni, privo di ogni vergogna e con uno sguardo fiero che avrebbe lasciato desistere anche il più becero dei cacciatori dal fare un commento di troppo su quel corpo appena sbocciato e su quegli occhi troppo verdi per essere veri.

Sam, attonito da quello che gli si parò davanti, restò in silenzio, mentre lo show del fratello non era che appena cominciato. La musica rock che martellava le orecchie accompagnava una danza oscena e il ragazzo si dimenava sotto i riflettori con movenze sinuose.

Un corpo troppo giovane e troppo usato metteva in mostra le sue ferite e i suoi lividi e tutti quei segni lo rendevano irresistibile agli occhi avidi di quegli uomini inaspriti dalla mancanza di qualsiasi forma d’amore. Troppe mani lascive allungavano le loro banconote sporche di fluidi e alcool dentro gli slip di suo fratello, fermandosi su di lui più di quanto non avrebbe dovuto essere loro concesso.

Sam, nell’immediato non seppe dare una risposta ai sentimenti che gli stavano attanagliando l’animo al protrarsi di quella visione. Da una parte avrebbe voluto crollare su quel pavimento appiccicoso, rannicchiarsi e piangere maledicendo qualsiasi entità si stesse divertendo alle loro spalle, aggiungendo sofferenze e umiliazioni senza fine alle loro giovani vite. Sam si sentì pervadere anche da una rabbia mai sentita prima e avrebbe voluto saltare sul quel palco, mordere le mani dell’ennesimo rifiuto della società intento a toccare Dean e portare infine il fratello al sicuro nell’angolo più sperduto di questo mondo orribile, al riparo da sguardi e tocchi indiscreti.

Purtroppo non fece niente di tutto quello e rimase come un’ombra a vegliare per tutta l’esibizione, disprezzandosi perché nonostante lo spettacolo squallido il suo corpo non riusciva a reprimere la reazione dovuta ai sentimenti per niente fraterni che aveva sempre covato per il fratello maggiore e che in quel periodo lo tormentavano più che mai. 

Quando quello spettacolo osceno fu terminato Sam, sempre comportandosi come un’ombra silenziosa, si apprestò a seguire il fratello nelle retrovie di quel locale, conscio di quel che sarebbe successo se non si fosse affrettato a farsi riconoscere e di conseguenza porre un freno a tutta quella miseria. Affrettò il passo, che si tramutò quasi in una corsa e Sam riuscì ad afferrare la manica di Dean, che giratosi di scatto pronto a colpire, rimase di stucco quando si trovò davanti la figura esile e tremante di rabbia del fratellino.

 

Quest’ultimo con una forza quasi sovraumana lo spinse contro il muro e bloccò ogni via di fuga, avventandosi sul suo collo, mordendolo e trasmettendo attraverso quel gesto tutta la sua gelosia e la sua ira.

“Mai più, Dean… Non deve succedere mai più, preferisco morire di fame piuttosto che sapere che quelle sudice e sporche mani di vecchi possano anche solo sfiorare un centimetro del tuo corpo!

Esclamò per poi aggiungere frettoloso, anticipando le giustificazioni che il fratello stava per riversargli addosso “No, non mi interessa quello che hai da dire, tu da oggi smetti. E’ chiaro, Dee?” Così Sam chiuse con un bacio la sua sgangherata, e sotto tutti i punti di vista sbagliata, dichiarazione d’amore, eppure quella notte la forza di un bacio tanto agognato, quanto inatteso, restituì l’innocenza e l’amore ad un ragazzo che li credeva perduti da tanto tempo.

  
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