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Autore: slv_93    26/05/2017    0 recensioni
Beatrice è una ragazza italiana da poco laureata in Management che vive a Londra. Il suo sogno è trovare un lavoro e sistemarsi nella capitale inglese. La ragazza, contro ogni previsione, viene contattata dalla Modest! Management, importante agenzia che cura molti artisti tra cui gli One Direction, e che le propone uno stage di 6 mesi.
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Tratto dal capitolo 9:
"Merda!"
Ripose il cellulare nella tasca dei pantaloni e lo guardò con aria interrogativa.
"Ci sono i paparazzi, dannazione!"
Solo in quel momento la ragazza alzò lo sguardo e vide dei fotografi nascosti dietro agli alberi a pochi metri da loro.
"Sono la vostra manager, Harry. È normale che io stia con voi" disse scrollando le spalle. Poi si bloccò di colpo e lo guardò preoccupata.
"Che ti prende?" le chiese.
"Guarda come cazzo sono vestita! Ho una maglietta dei cinesi con lo smile e una kefiah da terrorista rosa! O mio Dio che figura di merda!"
"Tu non sei normale"
Questa storia è disponibile anche su Wattpad!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Gli amori più belli, ogni tanto, vengono fuori dalla piega segreta di ciò che in apparenza può sembrarci uno sbaglio
(Massimo Bisotti)

Erano passati 10 giorni da quando Beatrice ed Harry avevano trascorso quello spensierato pomeriggio in tandem. Si erano incontrati segretamente quasi tutti i giorni e anche quando Harry era impegnato con le interviste e le varie prove, i loro sguardi si erano incrociati di continuo.

A Bea sembrava di essere tornata alla sua prima cotta adolescenziale. Harry la faceva sentire così spensierata e felice che tutto il resto passava in secondo piano. Se ripensava a quando si era imposta di essergli solo amica, si rendeva conto di quanto fosse stata cieca, o piuttosto di quanto non volesse vedere. Harry era, da subito, entrato nel suo cuore con i suoi modi di fare a volte un po' burberi, le sue battute spinte, ma anche con la sua dolcezza, la sua simpatia e il suo modo di farla divertire.

Quel giorno erano appena arrivati a Baltimora per l'ultima tappa del tour prima della pausa di 10 giorni. Il video di Drag me down era uscito il 31 luglio e aveva fatto un boom di visualizzazioni entro poche ore; forse perché era il primo video senza Zayn e tutti erano curiosi di vedere come se la cavavano i ragazzi senza di lui.

Qualche giorno prima, Marco aveva dato a Bea quattro fascicoli da studiare dicendole solamente: "È il momento che anche tu ne sia al corrente". Lei lo aveva guardato confusa, ma senza fare domande.

Una volta arrivata in camera, aveva iniziato a sfogliare il primo dossier per scoprire, con sorpresa, che Marco le aveva messo in mano le vite dei ragazzi. Anno e luogo di nascita, famigliari, istruzione, lavori svolti, relazioni e tante altre vicende più o meno private. Aveva aperto solamente la cartella di Liam e, appena aveva visto di cosa si trattava, l'aveva richiusa, ignorando le altre tre.

In passato, aveva già avuto a che fare con questo genere di questioni, ma i suoi responsabili l'avevano informata prima di conoscere i clienti, quindi per lei quei fascicoli erano solo carta. Con Liam, Niall, Louis ed Harry era diverso; lei li aveva conosciuti di persona e si era affezionata a loro. Per questo, guardare tutte quelle vicende personali le sembrava una violazione della loro privacy.

Non poteva rimandare a lungo ma decise, per il momento, di lasciar perdere; non era di vitale importanza che sapesse quelle informazioni, c'erano Marco e Aidan per ora.

Si alzò pigramente dal letto diretta in cucina. Quando era annoiata le veniva fame. Shay e Tyler la prendevano sempre in giro per questo, soprattutto perché, in quei momenti, preparava da mangiare per un esercito trasformando la cucina in un campo di battaglia.

Uscendo dalla sua stanza trovò Niall, Louis e Liam seduti sul divano mentre erano concentrati sui loro cellulari.

"Siete così calmi e silenziosi oggi. Devo preoccuparmi?" chiese facendo spostare i loro occhi in contemporanea su di lei.

"No, tutto ok. Stiamo solo controllando i nostri Twitter" la informò Louis.

"Sai, per vedere i commenti riguardo al video" ci tenne a precisare Niall.

"Sì solo per questo" concluse Liam.

"Voi tre non mi convincete" disse Bea guardandoli con sospetto. "Dov'è Harry?" chiese loro quando si accorse che mancava proprio lui.

"Nella sua stanza" risposero all'unisono prestando di nuovo tutta la loro attenzione ai cellulari.

Quei tre erano strani, veramente molto strani. Di sicuro le stavano nascondendo qualcosa, ma che cosa?

Scosse la testa e decise di non pensarci. Aveva una voglia matta di pancakes, ma non sapeva se ci fossero tutti gli ingredienti.

Aprì i vari scompartimenti e notò con sorpresa che la cucina era rifornita. Uova, farina, latte, burro, zucchero. Sì c'era tutto! Si mise a preparare l'impasto mentre metteva a scaldare la piastra.

Forse un'occhiata a quei fascicoli dovrei darla pensò mentre distribuiva un po' di pastella sulla piastra.

Sì, tanto prima o poi devo pur leggerli. E poi è il mio lavoro si disse girando il pancake dall'altra parte.

"Mmm che profumino"

Bea sobbalzò per lo spavento e la sua mano venne a contatto con la superficie rovente.

"Porca merda che male!" si lamentò aprendo il rubinetto.

Due mani piene di anelli si unirono alle sue sotto il getto d'acqua.

"Stai bene?" le chiese Harry accarezzandole la parte lesa.

Lei annuì incontrando il suo sguardo. Due occhi verdi la scrutavano preoccupati.

"Mi sei mancata" le confessò sottovoce asciugandosi le mani.

Quando erano con gli altri non si erano mai trovati così vicini. Non volevano destare sospetti, così si limitavano a vedersi trovando delle scuse per la loro assenza. A volte, Harry diceva di andare in palestra e Bea in piscina; altre, lui inventava di voler fare un giro da solo, mentre lei fingeva di ricevere una chiamata.

Di solito, si incontravano di sera così potevano fare un giro nella città in cui erano. Harry, ovviamente, si metteva il cappuccio e abiti poco appariscenti rispetto alle camicie che adorava e comunque non andavano mai in posti affollati. 
Se ne stavano così, per ore, a guardare le stelle al parco, a mangiare un gelato o a raccontarsi la loro vita. Il tutto quando non erano impegnati a baciarsi.

Si sentivano entrambi due adolescenti e forse era proprio questo che adoravano. In quei momenti uscivano dal mondo reale in cui vivevano. Harry non si sentiva più uno dei membri della band più famosa del momento, mentre Bea era felice di conoscere il vero Harry.

"Anche tu mi sei mancato" confessò riprendendo a cucinare.

Gli dava le spalle, ma sentiva che lui la stava osservando. A volte, Harry la fissava così intensamente che ne era imbarazzata. Non gli aveva mai chiesto cosa pensasse in quei momenti, ma poteva immaginarlo. Era pur sempre un ragazzo. Dolce, premuroso e sensibile, ma anche lui pensava al sesso 19 volte al giorno, come aveva letto in un articolo.
Si abbassò un po' i pantaloncini per cercare di nascondersi.

"Ti cadranno i pantaloni se li tiri così" le fece notare divertito. Poteva immaginarsi le sue fossette mentre sorrideva.

"Allora tu non guardarmi il sedere" ribatté lei facendo un altro pancake.

"Chi ti dice che te lo stia guardando?"

"Sono come le maestre, ho gli occhi anche dietro la testa"

Harry si mise a ridere. "Ah quindi anche in Italia vi dicono sta cazzata per farvi stare zitti"

"Sì, le addestrano tutte nella stessa scuola di magia e stregoneria di Hogwarts" scherzò Bea.

Sentì di nuovo la risata di Harry e non riuscì a non girarsi. Era così bello quando rideva. A volte, era perfino costretto a tenersi la pancia e si piegava in avanti perdendo il respiro. Bea sarebbe rimasta ore a guardarlo ridere.

"Perché mi guardi così?" le chiese ancora sorridente.

"Perché sei bello. Non solo esteticamente intendo. Sei bello dentro" confessò senza pensarci, o forse era così felice che non le importava di risultare ridicola.

Harry smise di sorridere e si alzò dalla sedia su cui aveva preso posto. La raggiunse in due passi e la baciò.

Le mani di Bea raggiunsero subito il suo viso, mentre quelle di Harry le avvolsero la vita accarezzandole la pelle non coperta dalla maglietta.

Lei piegò leggermente la testa permettendo ad Harry di approfondire il bacio. La prese in braccio appoggiandola sul tavolo della cucina, senza darle il tempo di prendere fiato.

"Bea, c'è puzza di brucia..." disse Niall entrando in cucina.

I due si staccarono all'istante con le labbra gonfie e i respiri affannati. Bea scese dal tavolo correndo a spegnere il fornello, mentre Harry si sistemò la camicia imbarazzato.

"Non vi preoccupate, già lo sapevo. Ci sono delle vostre foto su Twitter" spiegò il biondo senza scomporsi.

"Come su Twitter??" chiese Harry guardando alternativamente Niall e Bea. "Cazzo! Se Marco lo viene a sapere siamo nella merda!"

"C'è un piccolo problema. Marco già lo sa" disse una terza voce.

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Ta daan!!! Colpo di scena. Di chi sarà questa "terza voce"? Cosa succederà a Bea? E al suo rapporto con Harry?
Tutto nella prossima puntata! ;)

Ahahahaha

Baci malefici,
Silvia

   
 
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