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Autore: slv_93    07/06/2017    0 recensioni
Beatrice è una ragazza italiana da poco laureata in Management che vive a Londra. Il suo sogno è trovare un lavoro e sistemarsi nella capitale inglese. La ragazza, contro ogni previsione, viene contattata dalla Modest! Management, importante agenzia che cura molti artisti tra cui gli One Direction, e che le propone uno stage di 6 mesi.
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Tratto dal capitolo 9:
"Merda!"
Ripose il cellulare nella tasca dei pantaloni e lo guardò con aria interrogativa.
"Ci sono i paparazzi, dannazione!"
Solo in quel momento la ragazza alzò lo sguardo e vide dei fotografi nascosti dietro agli alberi a pochi metri da loro.
"Sono la vostra manager, Harry. È normale che io stia con voi" disse scrollando le spalle. Poi si bloccò di colpo e lo guardò preoccupata.
"Che ti prende?" le chiese.
"Guarda come cazzo sono vestita! Ho una maglietta dei cinesi con lo smile e una kefiah da terrorista rosa! O mio Dio che figura di merda!"
"Tu non sei normale"
Questa storia è disponibile anche su Wattpad!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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È quando si nascondono le cose che poi si muore soffocati

(Charles Bukowski)

HARRY'S POV

"C'è un piccolo problema. Marco già lo sa" disse una terza voce.

Avete presente quei film in cui la scena è a rallentatore e lo spettatore riesce a cogliere ogni particolare che lo circonda? Ecco, io mi trovavo in una di quelle situazioni.

A Bea cadde la ciotola dell'impasto avanzato che si sparse ai suoi piedi, mentre Niall sembrava essersi trasformato nella sua statua di cera conservata al Madame Tussauds.

Guardai il punto in cui avevo sentito quella voce familiare e trovai Marco in persona che ci guardava con un'espressione indecifrabile sul volto. Fu dopo il silenzio eloquente di chi si trova con le mani nel sacco che ricominciò a parlare.

"Chi credevate di prendere per il culo, eh?" sputò arrabbiato.

"Marco, non volevamo prenderti in giro! Non sono cose che si possono decidere, è successo e basta" cercai di difenderci.

"È successo e basta?? È successo e basta? Non doveva succedere, cazzo! Siete due incompetenti! Tu perché lo sapevi fin dall'inizio" disse indicando Bea che lo fissava spaventata. "E tu perché sai che dovresti parlarne prima con me" concluse guardandomi.

Mi passai nervosamente una mano tra i capelli. Odiavo dover stare sempre ai loro ordini.
Harry esci con quella modella. Harry sorridi. Harry fai quella battuta. Harry qua, Harry là!

"Per una volta volevo vivere la mia cazzo di vita senza dover sempre dirti tutto!" urlai esasperato.

"Peccato che io sia il tuo manager ed è tuo dovere farmi sapere tutte le tue...avventure!" gridò Marco riservando un'occhiataccia a Bea.

"Chi ti dice che sia un'avventura?" lo provocai mettendo le mani sui fianchi.

"Dai!! Ma davvero? Vuoi farmi credere che ora siete innamorati?" sbottò lui ridendo.

"Ma qual è il tuo problema?" chiesi iniziando a realizzare un'amara verità. "Sei forse interessato a lei?"

Era l'unico motivo che mi venisse in mente. Altrimenti non mi sarei spiegato tutto quel cazzo di teatrino melodrammatico in stile Beautiful.

Marco non rispose, ma si limitò ad abbassare lo sguardo e questa fu una conferma a ciò che temevo.

"Ecco qual è il tuo problema! Sei semplicemente geloso" lo accusai fuori di me.

"Voi due siete troppo diversi! Fate lavori complementari, ma allo stesso tempo così opposti! Non puoi innamorarti di lei. Complicherebbe troppo le cose" cercò di spiegare iniziando a girovagare per la cucina con le mani tra i capelli.

Mi accorsi subito di come aveva sviato il discorso. Ero bravo in quel campo; anni e anni di smentite e facce di cazzo anche quando una situazione era palese, mi avevano fatto fare esperienza.

Stavo per ribattere che non fossero affari suoi, quando vidi Bea avvicinarsi a Marco, dopo aver scansato la mano di Niall che cercava di trattenerla.

"Guardami" ordinò calma piazzandosi davanti a lui. Marco obbedì guardandola negli occhi e notai il suo sguardo ammorbidirsi.

Non potevo ancora credere che fosse interessato a lei! Non avevo mai dato particolare importanza ai sorrisi che le riservava o al suo modo di parlarle, ma ora che ci facevo caso mi davo dello stupido per non averlo capito prima.

"Vuoi licenziarmi?" continuò lei imperturbabile. Adoravo la sua indole coraggiosa e la sua capacità di andare dritta al punto, a costo di rimetterci lei stessa.

Lui abbassò di nuovo lo sguardo per un momento, probabilmente trovando le parole adatte.

"Non potrei mai licenziarti, Bea" disse con un tono...dolce, forse???

"E perché mai? Lo prevede il mio contratto"

Marco la guardò negli occhi di nuovo e le disse qualcosa in italiano.

Bea rimase a fissarlo per alcuni secondi e poi anche lei rispose nella loro lingua, accarezzandogli la guancia.

Da dove veniva tutta questa confidenza? La mia fottuta gelosia prese il sopravvento.

"Ok, basta. Che cazzo vi state dicendo? Voglio capire anche io" ordinai prendendola da un braccio per farla voltare verso di me.

Il suo sguardo di rimprovero mi fece mollare la presa. Sapevo di dovermi fidare di lei, ma vederla con un altro non mi faceva ragionare.

"Lasciaci soli" mi chiese Bea implorante.

Non avevo intenzione di muovermi di un millimetro sapendo che a lui piacesse lei. Col cazzo che li lasciavo soli!

"Ti prego, Harry" continuò sfiorando il dorso della mia mano.

"Ok, ma solo per cinque minuti" acconsentii stringendo la sua mano morbida ancora appoggiata alla mia.

Uscii con Niall, ma restai in ascolto appoggiando l'orecchio alla porta chiusa. Volevo sapere cosa ci fosse di così privato che io non potessi sentire.

"Che cosa è successo di là? Urlavate come pazzi" chiese Louis sdraiato sul divano. Decisi di ignorarlo per sentire cosa dicessero nella stanza.

"Marco sa di Harry e Bea e ovviamente si è incazzato" spiegò Niall sedendosi su una sedia della sala da pranzo.

"Perché stai appoggiato alla porta, Haz?" domandò Liam.

Erano una fottuta palla al piede quei due, non riuscivo ad ascoltare!

"Harry pensa che Marco sia innamorato di Bea". Per fortuna c'era Niall che mi aiutava a sopportare quei due.

"Ma è una cosa assur..."cominciò Louis scattando in piedi.

"Volete stare zitti, cazzo!" sbottai infastidito.

"Andiamo nella mia stanza ragazzi, detective Conan deve indagare" mi prese in giro Niall. Lo mandai a fanculo, ma lui mi ignorò completamente. Sapevo di essere irritante, alcune volte.

Finalmente, appena se ne furono andati, riuscii a capire cosa
stavano dicendo in cucina.

"Lui ti ama?" sentii chiedere da Marco.

Io la amavo?? Non riuscivo ancora a fare chiarezza. Ero sempre stato un completo disastro nel capire i miei sentimenti. O forse avevo soltanto paura di essere ferito di nuovo.

"È troppo presto ancora. Ci conosciamo da così poco tempo" spiegò lei.

"A me è bastato" le rispose.

Mi accorsi di stringere i pugni troppo forte. Avrei voluto sfondare quella cazzo di porta e appenderlo al muro. In genere, non ero mai stato un tipo geloso, ma sapere che Marco fosse innamorato della mia Beatrice mi faceva andare fuori di testa.

"Marco, mi metti in difficoltà. Non so se riesco a lavorare con te sapendo quello che provi per me"

"Non ti creerò problemi, credimi. Visto che Harry mi ha provocato, era inutile negare. So di essere egoista, ma odio saperti con lui. Non fraintendere, io gli voglio bene, ma vorrei esserci io al suo posto"

E pensare che lo consideravo un amico. Invece lui non voleva la mia felicità, ma pensava solo a se stesso.

E se Bea avesse preferito lui? Magari prima o poi si sarebbe accorta che io non potevo darle quello che Marco le offriva. Inutile negarlo, io avevo una vita complicata e starmi dietro era difficile. Non l'avrei mai obbligata a stare con me solo perché io la volevo nella mia quotidianità.

"Comunque sia, ora risolviamo questo scandalo" concluse risoluto.

"Cosa intendi per risolvere?"

"Harry, entra. So che ci stai ascoltando" disse Marco alzando un po' la voce.

Merda! CazzoFanculo!

Ora sarei passato per lo spione, ma non potevo fingere di non averlo sentito. A volte mi facevo schifo da solo per quanto fossi prevedibile.

Entrai con nonchalance dando un'occhiata di ammonimento a Marco e prendendo posto accanto a Bea.

"Allora cosa avete intenzione di fare?" ci chiese il mio manager.

"Strano che mi fai questa domanda. Di solito decidete tutto voi" sputai risentito.

"Non fare il bambino" mi sgridò. Nei suoi occhi vedevo la rassegnazione. Probabilmente aveva capito che non dovesse romperci le palle.

"Volete ufficializzare la vostra relazione o smentire?" continuò incrociando le braccia al petto.

Per me non ci sarebbero stati problemi a dirlo a tutti, ma forse Bea non voleva stare al centro dell'attenzione. La guardai per farle capire che stava a lei decidere. Se avesse voluto negare l'avrei capita. Sarebbe stato difficile dover leggere tutte le stronzate che scrivevano i giornalisti solo per il gusto di dire qualcosa o i commenti offensivi sul web.

"Ufficializziamo" annunciò distogliendo lo sguardo dal mio. "Posso vedere che foto è stata diffusa?"

Marco cercò nel suo telefono e glielo porse. Mi avvicinai per vederla anche io. Eppure, non mi sembrava di esserci fatti beccare in atteggiamenti intimi. Voglio dire, di sera ci saremmo accorti di un flash o di un fotografo.

La foto scattata, infatti, non era nulla di compromettente: nessun bacio, nessun abbraccio. Avremmo potuto smentire visto che sembrava un'uscita tra amici o semplicemente tra un cantante e la sua manager.

Tuttavia, non volevo farlo. Volevo poter uscire liberamente con Bea, ovviamente nei limiti della nostra sicurezza. Nasconderci non serviva a niente, dal momento che io la volevo e lei voleva me, da quello che aveva detto.

"Sicura che vuoi farlo?" le chiesi accarezzandole la gamba da sotto il tavolo.

Lei annuì decisa e riconsegnò il telefono a Marco.

"Ok, allora chiamo Harry e Richard e cerco di convincerli a non licenziarti, in caso di riuscita diffonderemo la notizia ai media. Se, invece, ti vogliono licenziare, decideremo come comportarci. Non si torna indietro, sappiatelo" disse alzandosi dalla sedia.

Era strano come fosse riuscito ad accantonare i suoi sentimenti per pensare, ancora una volta, alla mia immagine. Lo ammiravo per questo, nonostante avesse voluto fregarmi la ragazza. Io non ci sarei mai riuscito.

Bea lo ringraziò e con un cenno del capo sparì in soggiorno.

"Non voglio che tu lo faccia perché ti senti obbligata" le confessai quando fummo soli.

"Harry, io voglio farlo. Ovviamente se anche tu lo vuoi" mi disse dopo avermi dato un leggero bacio sulle labbra.

"Ovvio che voglio!" esclamai forse un po' troppo deciso.

Mi sorrise per la prima volta dopo tutto quel casino, era incredibile come riuscisse a farmi stare bene. Era me che voleva, non Marco, non i miei soldi, né tanto meno la notorietà. Beatrice era quello che stavo cercando.

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Buongiorno! Allora vi aspettavate che fosse Marco la terza voce, ma che fosse innamorato di Bea? Mi fa una tenerezza lui, solo che la nostra biondona é già accaparrata da Harold, quindi GIÙ LE MANI! :D

P.s. adoro la faccia di Harry nella gif. Sembro io quando vedo certa gente🙈

baci,
Silvia

   
 
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