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Autore: DxHxsmp    26/05/2017    1 recensioni
"Arrivato il giorno della partenza, i due ragazzi si presentarono in aeroporto con i soliti bagagli da mettere in stiva e i controlli da fare. Quella volta, Draco era un po' più tranquillo, perché ormai sapeva cosa doveva fare e come funzionava il tutto, anche se continuava a non condividere quei metodi "balordi". "
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Voli e altre follie'
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Un volo turbolento (parte seconda)
 
Draco ed Harry stavano insieme da cinque anni. L'ultima vacanza che avevano fatto da soli era stata splendida, erano andati in Italia, a Roma e si erano divertiti moltissimo, anche perché entrambi amavano l'Italia. Se, invece, si parla di ultima vacanza in pieno stile "babbano", la prima e ultima fatta risaliva a qualche anno fa, la loro prima vacanza insieme, il viaggio a New York fatto subito dopo i MAGO. 
Dopo quel viaggio, avevano accuratamente evitato aerei, treni, autobus e qualsiasi altro mezzo babbano per viaggiare, soprattutto perché, Harry lo sapeva, Draco non sopportava di viaggiare in quelle condizioni, si stressava parecchio, per cui si erano limitati ad utilizzare mezzi magici e avevano fatto belle vacanze ogni anno. 
Quella volta, però, il signor Potter aveva altro in mente. Nonostante la reticenza di Draco, quel viaggio a New York era stato meraviglioso, incluso il viaggio vero e proprio in aereo (e Draco che lo ammettesse o meno era d'accordo); per cui, Harry aveva programmato un viaggio alle Maldive per quell'estate, rigorosamente alla babbana...e lo aveva annunciato al suo ragazzo proprio il giorno prima della partenza. 
Come si può ben immaginare, il principino biondo non era contento, neanche un po' di quella trovata del moro, l'unica cosa che lo aveva convinto era l'allusione che Potter aveva fatto al loro primo viaggio babbano e a ciò che era successo nel bagno dell'aereo. 
Arrivato il giorno della partenza, i due ragazzi si presentarono in aeroporto con i soliti bagagli da mettere in stiva e i controlli da fare. Quella volta, Draco era un po' più tranquillo, perché ormai sapeva cosa doveva fare e come funzionava il tutto, anche se continuava a non condividere quei metodi "balordi". 
Filò tutto liscio fino al gate. Lì, qualcosa successe. Harry, che aveva ringraziato Merlino, Godric e Salazar per la fortuna che aveva avuto fino a quel momento, iniziò a maledirli uno ad uno...perché? Perché, se all'inizio era stato detto loro che il numero del gate era A18, al momento dell'imbarco, era stato cambiato e si trovava dall'altro lato dell'aeroporto, per cui avevano iniziato a correre per arrivare al posto giusto (con le lamentele di Draco in sottofondo) e, quando erano finalmente arrivati, vennero avvisati da un'altoparlante del ritardo di circa un'ora del loro volo. Draco, che non aveva ancora avuto alcuna crisi isterica, né aveva esagerato con le lagne e i piagnistei, non ce la fece più. 
"Ma dico io...che gente stupida! E questo Harry James Potter è tutta colpa tua!"
Iniziò a sbraitare puntando il dito contro il petto di Harry e ad ogni parola premeva "spingendolo" indietro "Tua è stata quest'idea del viaggio babbano! Poteva essere una delle più belle vacanze che avremmo mai fatto e tu l'hai rovinata!"
Ovviamente, stava un po' esagerando, ma era risaputo che Draco Malfoy tende al melodramma, o almeno, questo era ciò che passava per la testa di Harry in quel momento. Si trattenne, però dal farne parola con il diretto interessato, era già abbastanza irritato di suo.
"Draco, calmati ok? Non è colpa mia, come potrebbe? Pensi che volessi aspettare un'ora in più qui dentro? Siediti qui e stai tranquillo" sperava di calmarlo almeno un minimo, ma no...non ci era riuscito. 
"Dovrei stare calmo? Io? Adesso? In una situazione che avremmo evitato se solo qualcuno di nome sfregiato Potter mi avesse dato ascolto? No! E non mi siedo accanto a te!" Detto questo, Draco si mise seduto alcune file più in avanti rispetto a dove si trovava Harry, con le braccia incrociate è un broncio stampato in viso. 
Harry sbuffò a quel comportamento, perché doveva essere sempre così con lui? Che facesse ciò che voleva! Non gli importava! 
Rimasero separati per una mezz'ora circa, separati per modo di dire...anche se a distanza di qualche metro, erano seduti l'uno di fronte all'altro ma evitavano accuratamente di incrociare gli sguardi. Ad un certo punto, però, sulla sedia accanto a Draco si sedette un uomo, sulla cinquantina, piuttosto grasso e, a primo impatto, sporco; Harry, sapendo come avrebbe reagito l'altro, puntò lo sguardo verso di lui e osservò compiaciuto la scena che gli si presentò davanti. 
L'uomo aveva la maglietta sporca di sudore, ben visibile, in aggiunta ad altre macchie probabilmente dovute alla caduta di salse che ungevano il panino che stava mangiando; inoltre, portava delle infradito che si premurò di togliere per portare una gamba sull'altra, gesto che portò ad un contatto tra il piede dell'uomo e la gamba di Draco fasciata da pantaloni di alta sartoria. Il biondo, che aveva una faccia schifata da quando si era ritrovato accanto quell'energumeno, in quel preciso momento si alzò di scatto e si diresse a passo di marcia verso Harry, lasciandosi poi cadere sulla sedia vicino a lui e gettando occhiatacce a quel soggetto. 
Harry aveva evitato di scoppiare a ridere, anche se la tentazione era stata davvero forte. "Sei tornato eh? Meglio essere seduti con lo sfregiato che ti ha rovinato la vacanza piuttosto che con quello?" Quella battuta non aveva potuto risparmiarsela per quanto avesse provato a trattenersi.
Draco lo fulminò con lo sguardo, prima di sbuffare e rispondere a denti stretti. "Tu che ne dici? Meglio il mio ragazzo che, a parte il perenne disordine, ha un'igiene personale ottimo, o Shrek appena arrivato dalla palude?!" 
Harry scoppiò a ridere nel giro di qualche secondo dopo quel commento, aveva fatto vedere Shrek a Draco settimane prima e il biondo era rimasto indignato dal modo di vivere dell'orco, anche se il cartone in sé gli era piaciuto abbastanza. 
Draco, vedendo l'altro ridere in quel modo e ripensando a ciò che aveva appena detto, nonostante volesse evitare, lo seguì a ruota ed iniziò a ridere fino alle lacrime. Quell'episodio riportò la quiete tra i due e dopo pochi minuti si imbarcarono e salirono in aereo con calma. 
Il volo era piuttosto lungo, si trattava di parecchie ore di viaggio da Londra alle Maldive. I due occuparono la maggior parte del tempo guardando film, riviste e parlando delle ultime novità al lavoro per entrambi, visto che non avevano ancora avuto tempo di parlare come si deve da quando avevano preso le ferie. 
L'ultima parte del viaggio occupò parte della notte, per cui i ragazzi, ad un certo punto, crollarono e si addormentarono tranquilli. La tranquillità durò poco; mezz'ora dopo essersi addormentati vennero svegliati dal brusco movimento dell'aereo a causa del temporale che stavano attraversando; il pilota rassicurò tutti dicendo che era tutto nella norma e che entro poco tempo sarebbero passati oltre la tempesta e l'aereo sarebbe tornato stabile. 
Harry, che era più abituato a viaggiare per lavoro con aerei, a differenza di Draco, non si preoccupò affatto...si premurò, però, di rassicurare il biondo a modo suo, perché sapeva che dicendogli di stare tranquillo non avrebbe risolto nulla, soprattutto visto che Draco non avrebbe mai ammesso di essere terrorizzato in quel momento. Il moro prese la mano del biondo e la accarezzò tenendola nella sua, gli si avvicinò e prese a baciarlo con calma per qualche minuto; sentì il ragazzo perdere quella rigidità che lo aveva caratterizzato in quegli ultimi istanti e abbandonarsi alle sue attenzioni. Harry sorrise stringendolo a sé per quanto possibile finché la turbolenza non fu completamente passata; a quel punto Draco era più tranquillo e, visto che ormai mancava solo un'ora e mezza di volo, la occuparono giocando a scacchi, perché ormai non sarebbero più riusciti a dormire. 
Al momento di scendere dall'aereo, il caro Malfoy si sentì in dovere di lamentarsi un po' di quanto fosse indolenzito e della lunghezza eccessiva del volo e inziò a parlare dell'idromassaggio che non vedeva l'ora di provare con Harry. 
Il moro non fece nemmeno caso alle sue lamentele, ormai il peggio era passato e si stavano dirigendo nel loro bungalow privato dove si sarebbero goduti finalmente una meritata vacanza dopo mesi di lavoro; era felice, così come lo era Draco adesso che era sceso dall'aereo e aveva iniziato a fantasticare su tutto quello che avrebbero fatto e sulla vacanza di lusso che li aspettava. 
Si fece promettere solo una cosa da Harry. 
"Potter...abbiamo rifatto questa pazzia del viaggio alla babbana, ma è l'ultima volta capito? Prometti!" 
"Sì, Draco, ultima volta...è già tanto che io sia riuscito a convincerti una seconda volta a farlo"
"Appunto! Ed inoltre questa volta ti sei limitato a darmi solo baci casti, non ci siamo nemmeno divertiti come l'ultima volta" Draco mise un broncio che Harry spazzò via baciandolo e guardandolo con una scintilla negli occhi.
"Oh perdonatemi vostra altezza, vi assicuro che in queste due settimane vi farò divertire come meritate" detto questo si mise a ridere stringendolo a sé mentre l'altro borbottava un "sarà meglio per te Potty". 
La loro seconda e ultima vacanza alla "babbana" era iniziata. 
 



Eccomi! Non ho molto da dirvi in effetti, perché questa fanfiction è stata partorita allo stesso modo di "Un volo turbolento", ovvero, per chi non l'avesse letta, per passare il tempo in un'ora e mezza di volo! Buona lettura! 
  
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