[Killing Stalking]
Ma questa volta, non è la semplice percezione di poterti avere ad inebriarmi i sensi ed offuscarmi la ragione, quanto la consapevolezza che ciò che sta accadendo è reale, tangibile. Quel dito che, prepotente, mi fa male, spingendo con troppa forza, forse troppo abituato alla lubrificazione naturale delle donne, lo muove con ferocia, portandomi a serrare i denti.
…Ventridue, ventitré, ventiquattro…
Il susseguirsi di una serie di dita che entrano ed escono da me, confondono il mio assiduo conteggiare, un gioco stupido nella speranza di non donare completamente il mio cuore, a qualcuno che già lo possiede.