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Autore: Flyer95    28/05/2017    0 recensioni
(Ristesura dopo 7 anni)
Ho deciso di rivedere e ricorreggere questa fanfiction perché pochi giorni fa, avendola riletta causa nostalgia, ho notato la presenza di molti errori di scrittura e di forma che mi hanno fatta rabbrividire. Ero davvero piccola e questi errori possono essere “tollerati” a causa della mia inesperienza. Tuttavia si tratta del mio primo lavoro e mi dispiace davvero che sia in questo stato, quindi lo sto riscrivendo. Buona lettura!
Tratto dal primo capitolo
A distanza di un anno dalla fine del terzo torneo mondiale di beyblade, Takao decise di invitare tutti i nostri amici bladers per una breve vacanza a casa Kinomiya un’enorme villa stile giapponese, con annesso dojo.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi tornata con un nuovo capitolo di Blooming Flowers! Buona lettura! =)

 

 

Sorpresa

 

 

Mikaru e Larry avevano lanciato i loro bey, dando vita ad un incontro emozionante: i due sfidanti erano quasi alla pari e continuavano a fronteggiarsi senza esclusioni di colpi. Mikaru decise di fare sul serio e attaccò il bey di Larry con la tempesta di ghiaccio. Larry rimase stupito: con quella mossa, la sua trottola, Titanium, aveva rischiato di uscire dal beystadium. Si rese conto, dunque, che la sua avversaria l’aveva superato e non poteva accettarlo. Con rabbia, invocò il suo bitpower, un enorme Golem di pietra, che andò completamente fuori controllo, scagliando Larry contro il palco e devastando l’intero beystadium e gli spalti vicini. Gli spettatori, impauriti, si diedero alla fuga insieme a DJ Man. Rimasero solo i ragazzi, le Blooming Flowers e il maggiordomo, che assistevano alla scena, impotenti. La ragazza affrontò il bit impazzito, cercando di arrestare il bey avversario con la Fenice. Purtroppo, quello continuava a respingere i suoi attacchi. Mark scese vicino al beystadium e si mise di fronte a lei: “Ti piace la mia creatura? Non riuscirai mai a batterla perché è completamente diversa da tutti gli altri bitpower! Questo torneo è stato solamente un diversivo: in realtà l’ho organizzato per testare il mio esperimento.”

“Hai messo a rischio la vita di un tuo discepolo solo per questo?” domandò, sconvolta.

“A volte, per raggiungere uno scopo, è necessario fare dei sacrifici. Divertiti con la mia creatura: chissà se riuscirai a batterla.” ghignò sadicamente, mentre il Golem, da quel momento, si concentrò solo su di lei ed attaccò Auranix, causando un violento impatto che fece volare via la povera Mikaru.

La ragazza si rialzò, un po' ammaccata, e si riavvicinò al beystadium: “Non ti permetterò di vincere! Te la farò pagare per tutto quello che hai fatto! Auranix, attacca con tutte le tue forze! Vai con tempesta di ghiaccio!” La fenice obbedì alla sua padrona e si scagliò violentemente su Titanium; l’impattò generò una luce potentissima, che costrinse tutti i presenti a chiudere gli occhi.

Una volta che furono in grado di riaprirli, videro che il bey di Larry aveva smesso di girare: aveva vinto Mikaru. Le ragazze esultarono e Mark, in preda al panico, fuggì dallo stadio, seguito dai ragazzi, rifugiandosi nel suo ufficio.

La bionda si fiondò da Larry per soccorrerlo e tirò un sospiro di sollievo, vedendo che era solo svenuto. Il presidente Daitenji si avvicinò a lei: “Non ti preoccupare, a lui ci penserò io. Tu e le ragazze dovete rincorrere Mark, prima che sia troppo tardi!” lei annuì e raggiunse le sue compagne, che l’aspettavano all’uscita dello stadio.

“Che facciamo ora?” chiese Emily.

“Da qui, le cose si complicano: per arrivare all’ufficio di Mark, dobbiamo arrivare al terzo piano utilizzando l’ascensore. Tuttavia, esso ci può portare solo al primo piano: per accedere ai livelli successivi, bisogna ottenere una carta d’accesso che possiede solo il caporeparto. Ogni carta d’accesso ci farà salire di un livello, quindi per arrivare da Mark ce ne serviranno due, che si trovano al primo e al secondo piano. Dobbiamo farci strada tra i nostri nemici per ottenerle. Ora andiamo.” le ragazze annuirono e, una volta raggiunta la hall si fiondarono nell’ascensore.

Arrivate al primo piano, uscirono fuori e si trovarono in un lungo corridoio, costeggiato alla loro destra da un’infinita distesa di porte chiuse. Di fronte a loro, invece, vi era una porta singola.

“Era da tanto che non venivo in questo postaccio! Il caporeparto si trova oltre quella porta.” disse Mikaru cominciando ad avanzare, seguita dalle altre. Arrivate quasi a destinazione, dovettero fermarsi perché, dalla porta frontale, uscirono Brooklyn, Moses, Mystel, Garland, Raul, Michael, Eddy, Steve, Rick, Ralf, Oliveu, Andrew, Gianni, Lai, Gao, Kikki, Boris, Sergey e Ivan, che si misero in posizione per attaccare le ragazze.

Ming Ming, Julia e Mathilda si misero davanti alle altre: “Noi restiamo qui a combattere, mentre voi recuperate la carta e andate avanti. Non preoccupatevi, ce la caveremo.”

Le quattro esitarono un po', per poi fare come era stato loro suggerito: oltrepassarono i ragazzi, entrarono nella stanza e, recuperato il pass, schizzarono verso l’ascensore. 

Arrivate al secondo piano, cominciarono a correre verso la loro meta ma, dalla porta di fronte a loro, uscirono Takao, Rei, Max e Daichi.

Le ragazze si fermarono nuovamente e Mao si rivolse a Mikaru: “Io, Hilary ed Emily ci battiamo con loro. Tu, vai avanti.”

Lei annuì e, presa la seconda carta, schizzò fulminea nell’ascensore. Finalmente, raggiunse il terzo piano e vide Mark, intento ad entrare nella porta di fronte a lei. Furente, gli si avventò contro e lo scaraventò sul pavimento mentre la porta si richiuse alle sue spalle. Lei non se ne curò e continuò ad avanzare per prendere a botte Mark, dato che era riuscito a divincolarsi, finché una voce a lei familiare si rivolse a lei: “Da quanto tempo non ci vediamo, Mikaru. Sai, sei molto cresciuta in questi anni.”

Lei si fermò e si voltò di scatto verso una figura, seduta sulla scrivania di fronte a lei e, quando la riconobbe, sbiancò. Si trattava di un uomo distinto che indossava un abito nero, come quello di Mark: aveva lunghi capelli castani, con un ciuffo che copriva uno dei suoi occhi neri; al suo fianco stava seduto il professor K. Non ricevendo risposta, continuò “Vedo dai tuoi occhi che ti ricordi di me.”

Mikaru, terrorizzata, cadde in ginocchio: “Ma allora è veramente lei? Signor Bryan Dorl?”

Bryan rise, malignamente: “Certamente! E ora la mia vendetta si compirà del tutto.”

 

FINE DECIMO CAPITOLO

 

Cosa succederà alla nostra amica? Riuscirà a sconfiggere Bryan e a salvare i suoi amici? Lo scopriremo nei prossimi capitoli! A presto! =)

                                                                                                                                                 

   
 
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