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Autore: tess89    10/06/2009    2 recensioni
Ccosa succederebbe ai nostri amati vampirelli se per un giorno interminabile un loro desiderio si realizzasse? Uno e un solo desiderio per un solo giorno... Vedremo cosa combineranno!
Genere: Romantico, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho postato subito il primo capitolo per vedere se poteva interessarvi ^__^!
Buona lettura
Kisses Tess



Capitolo 1
“Si comincia di mattina”



Emmett.

Mi seccava. Mi seccava da morire. Rosalie mi aveva praticamente costretto a fare il facchino per tutta Seattle alla ricerca dei suoi adorati vestiti firmati, borsette, scarpe col tacco quindici e compagna bella.
Amavo Rose profondamente. Ma in momenti come quello mi sarei dato per latitante.
Ma come non cedere davanti quegli occhi da cerbiattina che mi facevano impazzire? Inutile negarlo. Rosalie Hale sapeva come comprarmi. Ma avrei dovuto pensare anch'io a come essere ripagato.
Mi fermai a guardare una vetrina di un negozio di intimo che offriva merce da definire proibita e fuori commercio. Ma già Rosalie mi aveva dimostrato molte volte che quelle cose sapeva come indossarle.
Niente, la mia vendetta doveva essere diversa. Rosalie se l'immaginava che dopo una mattinata in giro per lo shopping avrebbe dovuto fare la brava mogliettina che adempie ai suoi doveri coniugali. Soprattutto se aveva molte volte recitato le sue promesse nuziali.
Potevano essere moltiplicati i punti dei doveri coniugali nella lista di una brava mogliettina qualora quella ti trascini all'altare almeno una decina di volte in mezzo secolo? Mi augurai di si.
Chi la fa l'aspetti, si dice.

Bella.

Non lo capivo. Proprio non lo sopportavo quando si comportava in quella maniera. Altro che diciassette anni o centonove, addirittura! Quando faceva il permaloso, aveva il cervello di un bambino di due anni.
Nemmeno potevo fare il paragone con nostra figlia Renesmee, perchè lei, a soli pochi mesi di vita, sembrava essere più matura di lui!
Cosa potevo farci io? Nulla! Sono diventata vampira con annessi e connessi. Non ha nulla di cui lamentarsi!! E invece che fa? Si lamenta!
Edward era tutta la mia vita, non mi pentirò mai di avere scelto lui come compagno per l'eternità.
Ma quando è troppo è troppo!
“Non mettermi il broncio, Isabella! Ho ragione e la devi smettere, di comportarti come una bambina!”Ruggì lui infuriato. Ci mancava il fumo che usciva dalle narici e un anello appeso al naso e sarebbe stato un toro perfetto. Attenzione, sarebbe stato comunque bellissimo...
Ma quando mi chiamava col mio nome per esteso voleva dire che era grave.
“Io bambina?! Ma senti un po' ti pare il caso? Mi sa che il bambino dei due sei tu!”
Odiavo litigare con lui, ma certe cose se le poteva risparmiare.
Ci trovavamo nella nuova scuola che frequentavamo, nella città in cui ci eravamo trasferiti.
Ogni tanto tornavamo a Forks per andare a trovare mio padre ma per questioni logiche avevamo cominciato una nuova vita in un altra località.
Ovviamente, il primo giorno di scuola, gli occhi di tutti erano puntati sui nuovi arrivati.
Poteva capitare che qualcuno facesse degli strani pensieri alla vista di tre belle ragazze.
Che potevo farci io?! Nulla! Ma come lo spiegavo al mio caro maritino leggi-pensieri un poco geloso?
“Ti ho detto che ti stava mangiando con gli occhi! E per educazione non ti riferisco che cosa ha pensato!” disse infine lui. Incrociò le braccia al petto e si diede l'aria un po' altezzosa. Questo mi fece uscire un poco fuori di senno.
“Senti, lo capisci che non è colpa mia! Blocca un poco il tuo potere e vedrai che ti calmi! La verità è che non ti rendi conto di cosa proviamo noi ragazze che siamo sempre sotto i riflettori di voi maschietti! Vi basta avere una donna a portata di mano che vi cade sempre l'occhio!!Sai che ti dico mi piacerebbe che potessi metterti nei panni di una ragazza che deve subire le radiografie di voi uomini!” sbottai adirata.
Lo vidi digrignare i denti e dilatare le narici. Di nuovo mi sembrava di avere davanti un toro.
“E sai che ti dico io? Mi piacerebbe che ti mettessi nei panni di un ragazzo che deve subire le radigrafie degli altri uomini verso propria moglie!”
Mi ero leggermente calmata. Lo sfogo aveva fatto effetto.
“Saresti una bella femminuccia sempre sotto i riflettori...” dissi sarcastica.
“Saresti un ragazzo con i normali pensierucci che si fanno questi sbandati nel periodo adolescenziale!”
“Bene.” sbottai irritata.
“Bene!” concluse lui.
E, con i nostri nasini all'insù, procedemmo ognuno verso le sue lezioni scolastiche.




  
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