Nostalgia.
Non
appena suo figlio varcò la soglia di casa gli si
fiondò addosso, non dandogli
nemmeno il tempo di aprir bocca.
Lo stava
aspettando da qualche ora perché sapeva.
“Mamma,
ce l’ho fatta, ho liberato papà e non puoi capire
cosa ho visto! Era tutto
vero!”
Henry
sciolse l’abbraccio, era elettrizzato e in lui rivide se
stessa qualche anno
addietro.
Conosceva quella luce negli occhi, quell’euforia.
Soltanto
un uomo riusciva a smuovere in modo tale l’istinto e la
passione irrefrenabile per
l’avventura, l’ignoto.
Jack.
****
Elizabeth
si era ripromessa che quella sarebbe
stata l’ultima volta che l’avrebbe visto e
l’avrebbe fatto esclusivamente per
il bene di suo figlio, nessun altro fine.
Era stato facile per lei scovarlo, anche perché il
pirata pareva non curarsi affatto della taglia sulla propria testa,
quasi tutti
lo conoscevano e in qualsiasi posto lui andasse le sue gesta non
passavano mai
inosservate.
Il veliero che le avevano indicato era arenato
sulla spiaggia e lei si domandò quale altro Capitano al
mondo avrebbe potuto
comandare una ciurma da una nave diroccata come quella.
Fece qualche altro passo sul bagnasciuga quando lo
vide.
Era solo e puntava malinconico l’orizzonte con una
bottiglia fra le mani.
La
Perla, pensò.
Fu a quel punto che trovò il coraggio di chiamarlo.
“Jack.”
Il Capitano ebbe un fremito e quando incontrò i
suoi occhi sembrava avesse intravisto un fantasma.
“Elizabeth?”
Lei si avvicinò, abbozzando un sorriso.
Jack era rimasto tale e quale all’ultima volta che
si erano incontrati, forse con qualche ruga e bottiglia di rum in
più.
“Sbaglio o avevi promesso che non ci saremmo mai
più rivisti? Non sai resistermi, eh?”
tentò lui, traballando su se stesso.
Elizabeth indossava un vestito lungo, simile a
quello che la soffocò la prima volta che le salvò
la vita. Ebbe l’impressione
che gli anni avessero un effetto magico su di lei, la rendevano ancora
più
bella.
“Sono qui per mio figlio, Jack” tagliò
corto lei.
Sparrow emise un sorriso beffardo.
“Il caro vecchio Will sta sempre a pescare, eh?”
“Sono seria. Henry vuole liberare suo padre dalla
maledizione e ha bisogno di te.”
“Cosa ti fa pensare che esiste un modo per spezzare
la maledizione? E poi l’ultima volta che ci siamo visti se
non erro sei stata
tu a dirmi di fare qualsiasi cosa per stare alla larga da tuo
figlio.”
“Si e vedo come tu ci stia riuscendo alla grande:
Henry ti sta dietro da mesi ormai.”
Jack scosse la testa in totale dissenso.
“Non è affatto vero. E poi se ho una certa fama
non
è colpa mia.”
“Il Tridente esiste e tu lo sai. Aiutalo, non
voglio che si metta nei guai.”
Elizabeth non fece in tempo a finire la frase che
comprese il paradosso di quella sua richiesta.
Jack rise di gusto.
“Affidi tuo figlio ad un pirata?” la
sfidò,
prendendosi tra le mani una delle sue treccine.
Ecco che aveva dato inizio a quel loro gioco.
Lui la provocava e lei lo tentava.
Elizabeth d’altro canto non riuscì a resistere e
fece
due passi verso di lui, trovandosi a qualche centimetro dal suo volto.
Ci
risiamo,
constatò.
Doveva stare attenta, questa volta.
L’odore di Jack era rimasto lo stesso, sapeva di tabacco
e rum scadente.
“Mi fido di te.”
Non occorreva che gli dicesse altro.
Il Capitano assottigliò lo sguardo, esaminandola.
Fu tentato di accarezzarle la chioma dorata, ma non
ne ebbe il coraggio.
Sentiva il respiro regolare di Elizabeth sul mento,
ormai era diventata un’abile giocatrice, sicuramente
più spietata di lui.
Le loro bocche si sfioravano, mentre la
consapevolezza di quell’ indomabile collisione
d’anime si faceva sempre più
evidente, caotica.
Jack non l’avrebbe lasciata andare questa volta.
“Curiosità?” sussurrò,
toccandole appena il collo
con la punta del naso.
Elizabeth Swan sapeva di mare, percepiva la
salsedine sulla sua pelle.
Sei
sempre tu, Pirata.
Erano
così vicini, così simili.
Elizabeth posò le mani sul petto del Capitano, sentiva
il ticchettio di ogni singolo battito. Elettricità. Paura.
Colpa. Onde che s’infrangono
fra le rocce.
Jack le ricordava il mare, nonostante spesso si
fermasse a fissare l’orizzonte sperando di scrutare
l’Olandese.
“No” lo allontanò.
Era più una preghiera che un ordine.
Sparrow arretrò, alzando le mani in segno di
arresa.
“Abbiamo un accordo?” domandò lei.
Jack acconsentì, ma non riuscì a dire
nient’altro.
Elizabeth accennò un sorriso incerto, prima di dargli
le spalle.
Lui continuò a seguirla con lo sguardo.
Del
mare non se ne ha mai
abbastanza.
Ad
un tratto Elizabeth si fermò e si rivolse
un’ultima
volta lui.
Qualcosa gli doveva.
“Nostalgia, Jack. Nostalgia.”
****
Henry
la strattonò fino alla rupe che cadeva a
picco sul mare.
“La vedi, mamma? Quella è la Perla!” le
spiegò suo
figlio, indicando la nave dalle vele nere all’orizzonte.
Elizabeth ebbe un fremito.
“C’è anche Jack! Jack Sparrow”
esclamò Henry contento.
“Capitan Jack Sparrow” lo corresse
impercettibilmente Elizabeth.
Era
vero, del mare non ne avrebbe
mai avuto abbastanza.
Nota
dell’autore
L’altro
giorno sono
andata a vedere POTC5 e niente sto sotto una marea di feels Sparrabeth
che non
potete capire.
Il bello è che mi ero
davvero convinta si fossero assopiti e invece niente, sono tornati
più forti di
prima, tanto da farmi scrivere per la prima volta in questa sezione.
Che dire sulla fic?!
Ovviamente è ambientata poco prima dell’inizio del
quinto film, quando Henry è
alla ricerca di Jack.
Ecco io mi sono
immaginata questa cosuccia, non tanto per gli Sparrabeth ( beh si,
anche per
quello), ma per la povera Elizabeth.
Ma scusatemi il Re dei
Pirati che se ne sta buona buona a casa ad aspettare il figlio ed il
marito?!
ELIZABETH SWANN?!
Non può essere, quindi
nel mio scenario Capitan Swann marca stretto il suo ragazzo e pure
Jack lol.
Da questo quel “sei
sempre tu, Pirata.”
D’altra parte il film mi
è piaciuto, non al livello dei primi tre, ma sicuramente
l’ho preferito al
quarto. Poi nonostante non abbia mai shippato Will ed Elizabeth devo
ammettere
che la loro reunion mi ha fatto commuovere, anche se forse è
stata più la
visione di Keira nei panni di Elizabeth lol.
Ultima nota: wow, ma la
scena post-credit?! Ditemi che è il caro vecchio Davy Jones
che pure lui ci
tiene alla reunion del trio iniziale. Io ci spero.
Alla
prossima!
Alice