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Autore: Evola Who    02/06/2017    1 recensioni
Han e Leia decidono di passare una settimana romantica su Naboo. Ma si parla sempre di Han e Leia, e di certo non sarà una settimana tranquilla....
Giorno 1: Lunedì.
Giorno 2: Martedì.
Giorno 3: Mercoledì.
Giorno 4: Giovedì.
Giorno 5: Venerdì.
Giorno 6: Sabato.
Giorno 7: Domenica.
Giorno Extra: Sorpresa!
{ Han/Leia | Raccolta One-Shot}
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Han Solo, Luke Skywalker, Principessa Leia Organa
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Leia, Han & Co.'
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Giorno 4
Giovedì
 

Palazzo di Naboo, stanza di Han e Leia. 14:30.

Leia era dentro all’enorme cabina armadio situata nella loro stanza, mentre Han era andato sul Falcon per controllarne le condizioni.

Avevano passato la mattinata sulle pianure per vedere le villette in vendita, e ne avevano trovata una molto carina, confortevole, grande e luminosa, con tanto di parcheggio per il Falcon e una villetta più piccola vicino alla loro, perfetta per Chewbe.

Pensavano che andasse bene, ma prima di comprarla volevano mostrarla a Luke e Chewbe per aver un loro giudizio, anche se per loro era perfetta.

Quando Leia era ritornata in stanza si era fatta una doccia, e ora era dentro alla cabina armadio.

Indossava un completo intimo dal taglio maschile, color verde acqua, ovvero: una canotta corta che, quando alzava le braccia o faceva movimenti particolari, le scopriva tutto l’addome e dei mini boxer che le lasciava scoperte tutte le gambe. Aveva la treccia legata che le cadeva sulla schiena.

Era sola e tranquilla, cercava tra i vestiti – un po’ di quelli che si era portata dietro, e un po’ di quelli offerti dalla regina – per trovare qualcosa da indossare quella stessa sera e l’indomani per il ballo della Luna.    

Arrivò Han, si appoggiò alla porta scorrevole con le braccia conserte, con lo sguardo malizioso e gli occhi putanti sul corpo di Leia: l’addome nudo quando alzava le braccia per prendere o riporre un vestito, il seno nudo sotto alla canotta, dalla quale si intravedevano i capezzoli rigidi, le gambe nude, magre e lisce, sode e muscolose quando si metteva in punta di piedi per raggiungere i ripiani più alti, e i boxer che facevano risaltare il suo sedere sodo e piccolo.  
Han ammirò lo spettacolo, mangiandosela con gli occhi.

Capì che lei non si era ancora accorta della sua presenza, così decise di attirare la sua attenzione, dicendo, con tono malizioso: “Ciao”. 

Leia sussultò, si girò, prese un vestito a caso e si coprì con vergogna, come fosse completamente nuda e lo rimproverò con tono irritato: “Han!”.

Lui rise di gusto per la scena, mentre lei lo fulminava con con lo sguardo e aveva le guance arrossate per l’imbarazzo.

“Che diavolo ci fai tu qui?!” domandò, irritata da quella ristata.

“Beh, ci dormo anche io in questa stanza insieme a te. Ricordi?” rispose Han, con tono sarcastico e un ghigno divertito.

Leia guardò in basso con aria infastidita e, rendendosi conto della sua domanda, specificò: “Intendevo, come mai sei già qui? Credevo che fossi dentro al Falcon a sistemare delle cose”.
“È vero” rispose Han, con aria indifferente, facendo spallucce “Ma non c’era molto da fare. E poi, mica avrei passato lì tutto il giorno, lasciandoti sola…”   entrò della cabina armadio con uno sguardo malizioso e si avvicinò pericolosamente a lei, con lo sguardo da cacciatore.
 
Leia era un po’ spaventata e capì subito le sue iniezioni, così disse con tono non molto convinto: “Esci da qui”.

“Perché dovrei?” rispose Han, appoggiano il gomito su una fila di scaffali davanti a lei.
“Perché mi sto cambiando”.

“E allora? Di cosa ti vergogni?”.

“Vergognarmi?” chiese Leia, confusa.

“Dopo la prima notte durante la quale abbiamo solo dormito insieme sul Falcon prima di arrivare su Bespin…” si avvicinò lentamente al suo viso e continuò a parlare, con voce profonda e bassa “E la nostra prima notte nella capanna degli Ewok su Endor?”.

Leia lo guardò negli occhi rapita dalla sua voce profonda, ricordando la loro prima volta.  

“E quando, per festeggiare la vittoria per la sconfitta dell’impero, mi sono divertito a toglierti quel sexy vestito da selvaggia, mentre tutti gli altri dormivano…” orami era a pochi centimetri dalle sue labbra “E tu mi dicevi dove mettere le mani o fare certe cose non adatte ad una ragazza per bene, mentre sussurravi il mio nome…”.

“Sono ancora una ragazza per bene…” ribatté Leia, incerta.

“No, non lo sei” Han la baciò.

All’inizio si trattava di un bacio semplice e casto; poi, diventò appassionato e ardente. Leia fece cadere a terra il vestito che aveva tra le mani, e mise le braccia attorno al collo di Han, lui gliele avvolse attorno alla schiena. Sperava veramente che nessuno li andasse a disturbare, come era accaduto con il loro primo bacio sul Falcon.

Si baciavano e stringevano con passione, con la voglia di riscoprirsi l’un l’altra, come due ragazzini in piena fase ormonale, follemente innamorati.

Quando il bacio diventò ancora più appassionato, sapendo che entrambi volevano andare ben oltre, Han abbassò le mani sulle cosce di Leia, facendola alzare all’altezza dei suoi fianchi, mentre lei aggrappò con le gambe intorno al suo bachino, sentendo l’erezione sotto ai suoi pantaloni.

Han si staccò dal bacio e Leia gli disse, con tono ironico e con sguardo malizioso: “È il tuo blaster o sei solo contento di rivedermi?” fece uno sorriso sfacciato, guardando verso il basso.

Han apprezzò la battuta e rispose, con gli occhi semi chiusi, guardando il suo seno: “Potrebbe essere entrambe le cose”.

“E… quindi, dovrei aver paura?” chiese Leia, con un finto sguardo innocente.

Le piaceva di interpretare il ruolo della ragazzina innocente e inesperta, la cosa faceva eccitare sia lei che Han.

“Non mi sembravi spaventata la prima volta...” rispose Han, appoggiando la sua contro quella di Leia, con un ghigno divertito in faccia.

“Tu eri più nervoso di me…” rispose lei, carezzandogli la testa con un sorriso divertito dal ricordo: Leia era nervosa perché era la sua prima volta, ma era anche incuriosita e desiderosa di imparare. Han era nervoso, persino più di lei, perché voleva soddisfarla, cerando di non apparire come un animale ma come un amante dolce.

Per entrambi era stata la notte più bella della loro vita.

E ora, non potevano più fare a meno di quel contatto fisico. Han ricambiò il sorriso e ritornò a baciarla con la stessa foga di prima.

Vide che dietro di loro si trovava uno scaffale piccolo per le scarpe, quadrato, così camminò verso il mobile. La appoggiò lì sopra, continuando a baciarla, finché non si abbassò per baciarla sul collo, facendola gemere un po’.  

Nel frattempo Leia abbassò le mani per sfilare il gilè nero di dosso ad Han, per poi accarezzargli la schiena sotto la maglia.

Adorava il suo copro imponente, anche se fisicamente non era particolarmente muscoloso o perfetto, per lei era l’uomo più sexy e virile che avesse mai incontrato. Adorava come le carezzava il copro e di come la baciava, la faceva eccitare moltissimo e lo desiderava sempre di più.

Quando Han le mise le mani sotto la canotta, cerando di togliergliela, a Leia venne un’idea e lo fermò, dicendo: “Aspetta”.

Han si fermò, la guardò con aria confusa e disse: “Che cosa c'è?”.

“Stavo pesando ad una cosa” rispose lei, accarezzandogli con un dito il petto nudo dalla scollatura della maglia.

“Visto che abbiamo passato mesi a concederci di nascosto sulle basi e intorno al Falcon, e visto che abbiamo un letto, un vero letto, che abbiamo inaugurato lunedì... che ne dici di spostarci lì per divertirci?” spiegò con una voce eccitante, ma lo guardò con gli occhi pieni di malizia e il sorrisetto sfacciato.

Han rimase un po' sorpreso dalla sua idea, ma poi fece il suo solito ghigno, si abbassò verso il suo orecchio, dicendo a bassa voce: “Credevo che ti piacesse appartarci in ogni dove, con la sensazione costante di essere scoperti, che ci faceva eccitare ancora di più”.

Leia sorrise, dicendo: “Sì, ma ora che siamo in vacanza, voglio godermi questo momento con te fino in fondo, in totale comodità”.

“Principessa viziata...” disse Han, con tono sarcastico, mente lei rideva.

La prese in braccio, mentre Leia si teneva stretta a lui con gambe e braccia.
Uscirono dalla cabina per dirigersi verso il letto, vi si buttarono sopra, sdraiati e continuarono a baciarsi in un modo quasi selvaggio.

Han si staccò dal bacio, cominciò a scivolare lentamente fuori dal letto. Quando scese, Leia si mise in ginocchio davanti a lui, cominciando a sciogliersi la treccia, mentre Han si toglieva la maglia e gli stivali.

Poi Han salì sul letto a quattro zampe, gattonando verso di lei, mentre Leia si allontanava fino alla fine letto. Si guardarono negli occhi, sorridendo, come un cacciatore e la sua preda.
Quando Han la raggiunse, chiese sarcastico: “Ora dove vuoi scappare?”.

“E chi ha detto che voglio scappare?” rispose Leia, con lo sguardo pieno di lussuria.

Lo baciò a tradimento in un modo abbassato finché non si sdraiarono insieme sul letto. Han le carezzava i fianchi, mentre lei gli accarezza la schiena, finché Leia non abbassò lentamente le mani verso le sue natiche, ancora coperte dai pantaloni, così slacciò la cintura e glieli abbassò.

Han rimase un po' sorpreso da quel gesto impulsivo, di solito Leia non era così passionale.
“Come siamo impazienti oggi...” disse ironico.

Leia lo zittì, baciandolo, poi aggiunse: “Zitto”.

“Ti voglio, Han” fece un piccolo sorriso.

Lui rimase sorpreso delle sue azioni e risposte, di solito non era così attiva, ma capì che stava cercando di eccitarlo e che si stava divertendo non poco.

Le sorrise e, senza pensarci troppo, ritornò a baciarla e pian piano le tolse la canotta mentre le accarezzava il fisico. Han cominciò a baciarla con passione sul collo, finché non alzò lo sguardo e vide il copro di Leia: il petto bianco e liscio, il suo seno piccolo e sodo, i capezzoli dritti e rosa, il suo fisico magro che sembrava così fragile, i capelli lunghi sparsi che cadevano sul tutto il letto e il suo respiro affannoso.

“Sei bellissima” le disse, con tono sincero e gli occhi pieni di ammirazione.

“Tu sei stupendo” rispose lei, alzandosi verso di lui per baciarlo, in un modo più lento e dolce, mentre Han le metteva le mani tra i capelli.

Han le accarezzò la schiena, la fece sdraiare, continuando il bacio, scese sul collo, sul petto, sulla pancia mente andava ancora più giù fino a toglierle i boxer con le mani.

Un’ora dopo…

Erano sdraiati sul letto, stanchi ed esausti dopo l’orgasmo, ma erano entrambi sodisfatti.
La prima volta che Leia aveva fatto l’amore con Han era stato il giorno più felice della sua vita.

Aveva paura, ma si fidava di lui di lui, che era stato un amante molto dolce e appassionato. Non credeva che il sesso potesse essere così divertente, ma fare l’amore con la persona che amava era molto meglio.

Quella volta, Han aveva avuto paura, voleva sodisfarla, cerando di non sembrare un animale. Era Leia, una principessa e soprattutto la donna che amava e che lo aveva salvato, più di una volta. Ma era stato stupendo e Han si era ricordato che cosa significasse fare l’amore con la persona che amava.

Leia salì sopra ad Han, appoggiando le braccia sul suo petto, con la testa sopra sue mani. Mente lui, con gli occhi chiusi e con un sorriso sodisfatto, le carezzò i capelli con mano, mentre con l’altra la stringeva sopra al bacino. 

Leia aveva un sorriso felice e gli accarezzò il petto. 

“Lo sai? Dovremmo prenderci queste settimane per noi un po’ più spesso” disse Han con gli occhi chiusi.

“Perché sono rilassanti?”. 

“No, perché se queste vacanze ti fanno prendere così tanto l’iniziativa, non mi dispiacerebbe farle più spesso” aprì gli occhi con un ghigno divertito.

“Perché? Quando ci appartavamo in giro per le base o nel Falcon?” chiese Leia, sarcasticamente.

“Diciamo che dovevo perdere io l’iniziativa per entrambi!” rispose Han, dandole un pizzicotto sui fianchi.

Leia alzando gli occhi, facendo un finto broccio e arrossendo, mentre Han rideva. Lei abbassò la testa sul suo petto, mente lui le accarezzava i capelli.

“No, comunque… mi mancava questo tipo di intimità. So che dopo non avremo molto tempo per concedercela” disse Han, con tono quasi dispiaciuto.

“Non è detto” rispose Leia “L’Impero non esiste più, sta nascendo la nuova repubblica, noi ci sposeremo e faremo due settimane di luna di miele” alzò la testa, guardandolo negli occhi.

“In più, la nostra vacanza non è ancora finita” fece un sorrisetto sodisfatto. 

Han lo ricambiò, dicendo: “Ti adoro”.

“Lo so”.

Si diedero un bacio sulle labbra, lei ritornò ad appoggiarsi del suo petto e lui le carezzò la testa.

“Comunque, dovremmo uscire stasera” disse Leia, con un piccolo sorriso, mettendo un dito sul mento di Han.  

Lui la guardò con gli occhi spalancati, buttò la testa sul cussino, sbuffando, e Leia rise per la sua reazione.

“Ma dobbiamo proprio?” chiese lui, sbuffando.

“Sì, stasera c’è la notte bianca, ovvero un evento che festeggia l’ultima notte della primavera, prima di festeggiare la notte della Luna. So che faranno dei mercatini di artigiani, i negozi rimangano aperti per tutta la notte e ci sarà anche la musica. Mi piacerebbe andarci e magari compare un pensierino per Luke e Chewbe”

Han alzò gli occhi al cielo, sbuffando.

“Poi, vorrei trovarmi un vestito nuovo per il ballo di domani” aggiunse Leia.

“Ma ti sei portata due valigie di vestiti! In più la regina ti ha offerto letteralmente un armadio pieno di abiti!” indicò la cabina armadio con la testa.

“Allora aggiungeremo qualcosa in più sulla lista di nozze” rispose Leia, divertita.  

“Ma se abbiamo aggiunto talmente tanche cose che possiamo arredare mezza casa!”.

Leia rise per l’espressione imbronciata di Han e per il suo continuo sbuffare.

“Niente scuse! Ho voglia di uscire e tu hai bisogno di una doccia” disse divertita, si alzò e andò in bagno.

Han buttò di nuovo la testa sul cuscino, sbuffando.

“Oppure” Sentì la voce di Leia provenire del bagno “Per fare in fretta possiamo farla insieme”

Han alzò la testa, capì che era più che un invito, si alzò e corse verso di lei.  

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Note:
Ecco un racconto un pò hot tra i nostri due eroi,
spero che vi sia paciuto perchè è la
prima volta che scrivo qualcosa di... "spinto"
ed è stata un pò un "oddisa" a scrivere.
Ma sempra che sia uscito bene!
Buon festa della repubblica!
Evola

 


 
   
 
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