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Autore: Nikita Danaan    02/06/2017    1 recensioni
"Mi alzo, sentendo l'esigenza di andare in bagno solo che appena apro la porta mi trovo di fronte quello che sembra un buco nero "Ma che cosa...?!"non riesco nemmeno a terminare la mia esclamazione che vengo risucchiata in quel baratro e faccio appena in tempo a rendermi conto della mia gatta accanto a me che mi metto a gridare per la paura che sto provando".
***
Nicole, una normale quindicenne, amante dell'anime "Inuyasha", trova un buco nero nel suo bagno e ci finisce dentro con la sua gatta. Quest'ultima apprende all'improvviso la capacità di parlare ed entrambe si ritrovano nel periodo Sengoku, descritto da Rumiko Takahashi, e Nicole farà la conoscenza dei personaggi del suo manga/anime preferito. Solo che il suo arrivo scombussolerà gli eventi che voi conoscete.
***
Disclaimer: questa storia inizialmente parte con la Squadra dei Sette.
Ora la storia è completamente diversa da quell'arco narrativo.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Kirara trova(per fortuna dopo una quindicina di minuti di camminata dato che per colpa della freccia infuocata,a cui ho fornito tutta la mia energia, sono leggermente affaticata e perciò vorrei riposarmi)una grotta a pochi margini dall'uscita del bosco e Kagome tira fuori dal suo zaino giallo limone due sacchi a pelo su cui vengono posati Sango e Inuyasha.
Intanto Miroku ha in mano un sacchetto da cui estrae delle foglie verdi tutte sbriciolate "Cosa sono quelle?"gli chiedo perplessa e lui mi spiega "E' uno degli antidoti al veleno che ci ha dato una volta Jinenji: bisogna dare da mangiare a Sango le foglie,poi quando starà meglio berrà l'infuso fatto con queste ultime e così dovrebbe ristabilirsi".
"Ok,Kagome come sta invece Inuyasha?". Mi giro verso la ragazza che sta estraendo la freccia dalla spalla del mezzodemone "Sta bene,ora si è addormentato grazie a un calmante della mia epoca: conoscendolo non starebbe fermo un attimo quindi farlo dormire è la scelta migliore".
"Avete fatto bene,Divina Kagome"le risponde Miroku. Io mi appoggio alla parete della grotta vicino l'uscita,facendomi cullare dal vento piacevole e il canto degli uccelli. "Che sonno..." e Morfeo mi accoglie a braccia aperte nel suo mondo onirico.
"Allora ero una comune sacerdotessa che viveva in una poleis sconosciuta quasi a tutti nelle terre della Tessaglia. Il mio nome era Eileen e tutti sostenevano che ero protetta da Atena Nike in persona, inoltre ero anche nata sotto la costellazione della Fenice,la quale, secondo la credenza della mia epoca, mi avrebbe concesso il potere della Fiamma della Vita e con essa proteggevo la mia città. Le mie armi erano il tiro con l'arco,che, grazie alla Fenice, le frecce infuocate, che ottenevo tramite il suo potere,erano più efficaci delle frecce normali, e la capacità di usare la spada insegnatami dal mio popolo. Io non ero originaria della Grecia,ma di un' isola, Amanduila,che veniva descritta nei miti".
"Il mio popolo,gli Amanduili, erano ottimi spadaccini e abili guerrieri,persino le donne erano combattenti formidabili. La nostra tradizione culturale ci imponeva da molti secoli di spedire in Grecia colui o colei che nasceva nel giorno in cui la costellazione della Fenice dava il suo influsso più potente per farlo diventare un eroe o una maga-sacerdotessa. Io fui mandata proprio in quella piccola cittadina, perchè la Fenice stessa mi apparì in sogno dicendomi che dovevo proteggerla da eventuali creature malvagie che avrebbero potuto attaccarla e così,all'età di 11 anni,giunsi sulle coste greche magicamente e gli abitanti mi hanno accolto ed eletto come loro sacerdotessa".
"I fatti che sto per narrarti adesso sono accaduti quando avevo circa 25 anni: nessuno lo sapeva ma io feci una cosa che una sacerdotessa non dovrebbe fare...mi sono concessa a un uomo!".

"Niky??...NIKY!!". Spalanco gli occhi e sposto velocemente le braccia e la mia testa dalle ginocchia che ho appoggiate al mio petto.
"Oh,ti eri addormentata...scusami ma ho bisogno del tuo aiuto"mi spiega dispiaciuta Kagome,resasi conto che mi ha svegliata senza volere. Io mi alzo(lasciando lì la mia gatta Lulù che dorme raggomitolata)e le faccio un cenno con la mano per farle capire che è tutto apposto "Cosa devo fare?".
"Puoi andare a prendere l'acqua? Mi serve per fare l'infuso a Sango e dato che ho visto un pozzo mentre Kirara ci portava qua...".
"Si si tranquilla,vado io,vieni con me Kirara?". La nekomata miagola e mi affianca con un balzo.
"Bene,queste erbe temo che non siano sufficienti quindi vedo se le riesco a trovare qui nei dintorno,nel caso Miroku è partito per il campo di Jinenji"dice la studentessa ma una voce la fa girare verso il sacco a pelo dove sta la sterminatrice.
"Da solo??!"le chiede appunto una preoccupata Sango appena risvegliatasi "Per quanto lui abbia il Vortice è pur sempre un umano".
"L'ho visto salire su Hachi insieme a Shippo,quindi voleranno fino al campo" le spiega Kagome.
"Tu pensa a riposarti e a far agire l'antidoto"le ordino io. Lei annuisce, e si risdraia sul sacco a pelo.
"K-kagome...dove vai?"la voce roca, e in questo momento stanca, di Inuyasha giunge debole alle nostre orecchie. Lei si accuccia vicino a lui per far sì che non alzi il busto e non si sforzi "Resto qui nei dintorni,vado a cercare le erbe curative per Sango e anche per te" sorride per rassicurarlo ma lui si intromette,testone come al solito "N-non è ho bisogno...non sono un debole essere umano io!".
"Taci e stai tranquillo,io torno subito ok?"riprova, usando il tono più dolce possibile. Lui la fissa per un momento e mi sembra di vedere i suoi occhi brillare...
"Ok,ma se tra 20 minuti non sei tornata ti vengo a cercare, mh?"le propone questa sorta di compromesso con il suo broncio tipico. Lei ridacchia e gli risponde "Mezz'ora?".
"Non di più!"ribatte lui.
"Allora io e Nicole andiamo"e gli da un bacio sulla guancia. 
Si, avete capito bene,infatti l'han'yo è tutto rosso come la sua veste e io sto urlando dalla gioia nella mia testa "CHE BELLA LA SHIP!!".
Fuori dalla spelonca al riparo dalle sue orecchie supersoniche esclamo scherzosamente per prenderla un po' in giro "E tutta questa audacia è dovuta a...?". Superfluo dire il colore della sua faccia; 
"E-ecco io pensavo che quando si riprenderà...io potrei anche dirgli che...ecco...". Ma io la interrompo subito senza neanche accorgermene, strillando "VUOI DICHIARARTI??!".
"Shh,abbassa il tono". Io mi tappo la bocca con entrambe le mani e lei continua sempre tutta rossa e balbettante "S-si,non posso andare avanti così,nel dubbio,per cui...".
"E' un ottima idea!Sono sicura che sarà più felice anche lui!".
"Dici?Però Ki..."prima che pronunci il suo nome le spiego la teoria che mi ronza in mente riguardo al rapporto di Inuyasha e la sacerdotessa non-morta "Non ti negherò il fatto che lui l'ha amata, ma questo tu già lo sai perché non sei stupida, però, secondo me, ora prova senso di colpa, sentendosi responsabile per la sua morte, e al massimo affetto, in memoria del vecchio sentimento amoroso nei suoi confronti. Adesso anche uno scemo come lui si è accorto che ama solo te! Io vedo come ti guarda,dovevi vederlo mentre ti parlava poco fa! Si capisce che è stracotto di te!!".
Kagome è ancora più rossa di prima e riesce a dirmi semplicemente "D-davvero?Tu credi che...?".
"SI!"urlacchio da brava fangirl quale sono. "Tu pensaci,io vado a prendere l'acqua. Ci vediamo tra 30 minuti qui,prima che venga a cercarti il tuo tesoruccio"."Ma smettila!". Io le faccio il gesto della vittoria con due dita e la linguaccia, poi saltello con il mio secchio di legno in mano,mentre intanto cerco con lo sguardo il pozzo. 
"Chissà se stanotte continuerò quel sogno che stavo facendo su Eileen...vorrei sapere cos'altro le è successo...forse persino lei è stata ingannata ed ha lottato contro colui che amava..."
Dopo qualche minuto di camminata,Kirara miagola per attirare la mia attenzione "Dimmi".
La demone gatta inizia a correre verso una costruzione fatta di legno "Brava l'hai trovato!" la accarezzo e lei emette un versetto troppo dolce.
Io lego alla corda il secchio e lo calo nel pozzo e aspetto un attimo, poi inizio a tirarlo su ma il marchingegno,che mi sembrava già a prima vista arrugginito,si blocca.
"Cavolo...Dai vai, bagaglio vecchio come mio nonno!". Stranamente, legato col mio fiocco della veste sacerdotale, ho ancora un coltellino che mi aveva dato Miroku e quindi taglio la corda,ma i miei riflessi lenti come un bradipo non afferrano il secchio che cade nel pozzo. "Ma che due pa...!"sto per esclamare ma una voce maschile mi fa tacere all'istante."Ehilà,c'è nessuno?".
Dove l'ho già sentita?Mi pare di conoscerla ma non saprei... "Scusi chiunque lei sia,signore o signora,mi chiamo Hiro Nobunaga e sono un samurai che sta facendo addestramento e mi sono perso".
Hiro??!!Oddio è il tizio che mi voleva accecare quando giunsi nel Sengoku!!Speravo di non vederlo più...
"Kirara prendi i miei occhiali e nasconditi tra quei cespugli finché non te lo dico io ok?".
La gatta li prende tra i denti e fa come le ho ordinato,mentre io, con il nastro bianco che era nella manica della mia veste,mi lego i capelli in modo disordinato e mi schiarisco la voce provando a renderla acuta come l'altra volta "Nobunaga-san,è da un po' che non ci si vede".
Lui esce dalla boscaglia e inizialmente non capisce, poi si illumina d'immenso* e si inchina "Nobile sacerdotessa, siete voi...cioè è lei!Cioè...".
Oho, quando mi camuffo così non sono più una ragazzina o una strega, eh birbone?Così impari a tentare di accecare la reincarnazione di una potente maga-sacerdotessa come me,MUAHAHHA!No ok,sto delirando,devo cacciarlo via,ma prima...
"Ahah va bene anche il lei..."tento di ridacchiare garbatamente ma un ghigno cerca di formarsi sul mio volto. NO,non è ancora il momento di ridere devo trattenermi...**
"Mi scusi,potrebbe aiutarmi?"gli domando. Quasi quasi lo sfrutto a mio vantaggio..."Certo,sacerdotessa"risponde lui.
"Stavo attingendo l'acqua al pozzo,ma si è incastrato il meccanismo e così ho tagliato la corda,però,ahimè,mi è sfuggito il secchio,non è che lei,Nobunaga-san...".
"Certamente,lo faccio subito!"non mi fa neanche finire che lui si guarda un attimo intorno e, vedendo un bastone piuttosto lungo, lo raccoglie per poi calarlo nel pozzo.
Dopo attimi di silenzio borbotta "Ecco...l'ho quasi preso...". Tira su il bastone alla cui estremità c'è il secchio che io afferro prima che cada di nuovo "La ringrazio infinitamente,Nobunaga-san" e mi inchino.
Lui balbetta un "D-dovere,sacerdotessa". Quando rialzo la testa me lo ritrovo ad un palmo dal naso che tenta di scostarmi i capelli dal volto...
CHE VUOLE FARE!!?No,se mi riconoscesse sarebbe un grosso problema... "Eppure,ho la sensazione di conoscervi"sussurra, ritornando a usare il voi inavvertitamente, ma io rapidamente mi sposto.
"Non credo Nobunaga-san,questa è la seconda volta che ci vediamo". "La vostra voce...".
Quando me lo fa notare mi accorgo che il mio tono non è più acuto ma è tornato come sempre. Rimango paralizzata dal terrore,perché, durante il nostro primo vero incontro, lui ha sentito la mia voce.
"...perché voi parlate con un tono vocale che non vi appartiene?".
Io ho il cuore in gola e gli occhi sgranati,ma ad un certo punto si sente il rombo di un tuono insieme ad una folata di vento che si abbattono sul luogo e ciò comporta che i miei capelli si spostino e lui riesce a vedere il mio viso anche per pochi attimi "TU!!" esclama, urlando disgustato dalla scoperta.
"KIRARA!"urlo e la gatta, diventata gigante, salta fuori dal cespuglio lanciandomi gli occhiali, che afferro saltando successivamente sul suo dorso.
"MALEDETTA FERMATI!" estrae la katana e si dirige verso di me. Intanto ha iniziato a piovere e sia i miei che i suoi capelli sono appiccicati sulla faccia. Hiro arriva giusto prima che Kirara corra via e mi afferra per un braccio come per strattonarmi via dalla schiena della nekomata "STREGA,CHE HAI FATTO ALLA SACERDOTESSA?!".
Lui crede che io mi sia sbarazzata di "lei"??! Io ghigno, data la situazione troppo assurda, e spostandogli i capelli neri dal volto gli sussurro all'orecchio "Sono sempre stata io,lei non è mai esistita...".
Non gli lascio neanche il tempo di commentare che ordino a Kirara "VOLA VIA!".
Lui forse ancora sconvolto lascia andare la presa sul mio braccio ed io mi ritrovo quasi subito nel cielo con l'acqua che mi inzuppa gli occhiali impedendomi di vedere bene, ma sento chiaramente,sovrastato dal vento e dal temporale,Hiro Nobunaga gridare "EILEEN!!".
Come fa a sapere di Eileen?Che lui la conoscesse??No, è impossibile lei è esistita tantissimo tempo fa...  
Kirara mi riporta alla grotta,però mentre scendo scivolo nel fango, finendo col grugno in una pozzanghera. "Bleah,che schifo...".
"Niky!" una mano mi rialza e mi riporta nella caverna "Ka-kagome...".
"Sei fradicia e stai tremando; ecco tieni una coperta" me la porge e io mi avvolgo in quella e lei fa lo stesso con un' altra. 
"Mi dispiace,ho perso il secchio"mi invento visto che nella fretta generale di fuggire da Hiro Nobunaga l'ho lasciato al pozzo.
"Tranquilla, io non ho trovato le erbe...speriamo che a Miroku sia andata meglio"mi sorride leggermente tremando un po' seduta contro la parete di roccia.
"Ma con questa tempesta deve per forza fermarsi da qualche parte"le rispondo io.
"Si, ovviamente, mi auguro finisca presto se no sarebbe un guaio se non riuscisse ad arrivare qua: certo,Sango ha preso le erbe, ma per rimettersi completamente ha bisogno dell'infuso".
"Kagome...siete tornate...sento odore di pioggia". Inuyasha si alza dal sacco a pelo e contemporaneamente si alza anche Kagome.
"Devi stare giù" lo prende per le spalle nude(gli ha tolto le due vesti per medicarlo)per riportarlo sul sacco a pelo.
"E poi devi coprirti altrimenti prenderai freddo".
"Tsk,sto bene" sposta con la sua solita arroganza e una mano sola quelle di Kagome da lui,ma assicurandosi di non farle male.
"Almeno stai seduto". "Se insisti" incrocia le gambe e le braccia per poi sedersi dove prima stava lei. Kagome rimane in piedi scioccata dal fatto che sia stato così arrendevole,ma subito dopo Inuyasha borbotta:
"Che fai lì come una scema?Siediti qui". Lei si avvicina irritata pronta a dirgliene quattro, però l'han'yo inaspettatamente le prende il polso tirandola giù bruscamente per metterla al suo fianco e passarle un braccio sulle spalle.
Inutile dire che il volto di Kagome va a fuoco ed io, per non disturbarli,prima controllo che Sango dorma tranquilla, dopo cerco di dormire. Anche perchè devo continuare il sogno...
//Angolo dell'autrice//Finalmente tornata con il nuovo capitolo!!Uff,mi sono venute delle idee anche per il prossimo e mi dovrebbero bastare per scriverlo il prima possibile.
Ora la spiegazione di alcuni *:
*si illumina di immenso= Ungaretti ne sarebbe fiero XD
**
No,non è ancora il momento di ridere devo trattenermi...= Light Yagami ne sarebbe fiero XD
Bene,questo "angolo dell'autrice" è stato più breve del solito e quindi...Alla prossima!
Bye bye!^w^



   
 
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