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Autore: victoria electra black    04/06/2017    5 recensioni
||STORIA INTERATTIVA - CONCLUSA||
-
I cavalieri della Luna Rossa e del Sole Nero sono dei maghi speciali nel mondo della magia.
Solo chi ha sviluppato un particolare potere può entrare ma il sacrificio è enorme.
Chiunque riesca a superare le prove per accedervi, deve essere disposto a tutto pur di mantenere la pace, anche ad usare le maledizioni senza perdono sui propri cari se necessario.
Per questo i ragazzi che vengono chiamati, sperano di non dover superare mai le prove.
Tuttavia, alcuni non chiedono di meglio che entrare a farne parte visto che l'eternità è un dono molto ambito.
Nei secoli, però, i circoli si sono sempre più ristretti ed è il motivo che spinge i restanti 4 membri a cercarne altri nelle varie scuole di magia del mondo.
Ovviamente, Hogwarts non è esclusa.
Chi sceglieranno i cavalieri fra tutti i nostri eroi?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Zodiac Chronicles'
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Angolo Autrice:


Ciao a tutte! ^^

Ecco lo Special dedicato a Kiyomaro.

Ci ho messo un po' per scriverlo perché volevo mettere in luce anche degli aspetti del carattere di Kiyo che ancora non avevate avuto modo di vedere... non so se ci sono riuscita ma spero che vi piaccia :)

Ora vi lascio alla lettura la quale, ATTENZIONE contiene qualche SPOILER.

Baci

Vic


P.S. → probabilmente il prossimo capitolo sarà lo Special di Eric e Ted e non il continuo della storia.

Ho fatto due conti e mancano solo quattro capitoli 'normali', incluso l'epilogo, alla fine.

Degli Special, invece, mancherebbero ancora quelli di Leila, Mabel, Lavi, Eric, Ted, Kyla ed Ian.

Insieme a Gin ho deciso di 'unire' quello di Eric e Ted insieme ed anche quello di Kyla ed Ian per non arrivare dopo l'epilogo a leggere di loro.

Quindi alla fine sarebbero 4 capitoli normali e 5 Special ma, alternandoli uno ed uno, ne avanzerebbe comunque un altro.

Quindi vi metto subito dopo questo un altro Special e poi il capitolo che riprende la storia.

Vi prego non maleditemi xD, vedrò di aggiornare in fretta.


P.P.S. → l'altro Special è quasi finito quindi molto probabilmente lo posterò ad una settimana di distanza da qua.



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CAPITOLO SPECIAL 5:

Dubbi e Vivere”


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Il dubbio è l’inizio della saggezza

- Dubium sapientiae initium -
(Cartesio)



La scuola di Mahoutokoro è sempre stata, fin dai tempi più antichi, la scuola predefinita per i maghi del continente asiatico.

Situata nel punto più alto dell'inabitata (secondo i babbani) isola vulcanica Minami Iwo Jima, il maestoso palazzo di giada si stagliava, imponentemente nel cielo, dividendo nettamente le nuvole che osavano attraversarlo con sfacciataggine.

Come se un palazzo del genere potesse mai sottostare alle 'regole' che lo circondavano.

E nonostante fosse la più piccola scuola esistente - per via del numero di studenti decisamente inferiore rispetto alle altre scuole di Magia e Stregoneria del mondo - e nonostante si trovasse Koldostoretz dall'altra parte del continente, la scuola ebbe modo di spiccare all'interno della società magica, grazie alle incredibili abilità dei suoi studenti nel Quidditch.

Abituati ad andare a scuola fin dall'età di sette anni, e ad essere riaccompagnati su degli Uccelli della Tempesta Giganti dopo le lezioni, gli studenti giapponesi erano gli unici che si impratichivano nella sacra arte della Magia fin dalla giovane età.

Non a caso le loro divise, non facevano che cambiare colore a seconda del rendimento scolastico.

La divisa color oro era l'ambizione di tutti i rampolli delle più antiche famiglie giapponesi.

Ed ovviamente, il nobile clan dei Takamine, non era di pensiero differente dagli altri.

Kiyomaro ancora ricordava le parole di suo nonno, oji-san, mentre gli ricordava di quanto la conoscenza potesse essere un'arma efficace nelle mani di chi sapeva utilizzarla.


Una vita senza conoscenza è una vita a metà. Se non sai, non puoi capire, e se non capisci, che scopo ha vivere? Per questo ricordati sempre, nipote mio, di puntare sempre al massimo affinché tu possa vivere sempre al meglio


Ed era soprattutto grazie al vecchio capofamiglia dei Takamine che Kiyo era riuscito, all'età di undici anni, ad avere la tanto agognata uniforme color oro.


Il più giovane ragazzo che abbia mai indossato un simile indumento”


Così molti dei suoi professori si complimentavano con lui.

Ma a Kiyo certe cose non interessavano così tanto.

Nel senso: aveva già lasciato il segno in quella scuola, ora doveva solo cercare la propria strada nella vita.


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Villa Takamine, 21 Agosto 2025...


Era un caldo pomeriggio d'Agosto ed il sole batteva forte su quella parte del Giappone.

Kiyomaro si rigirava, dubbioso, fra le mani quel misero pezzo di carta che, pochi istanti prima, aveva scatenato le risate di tutti i presenti.

Quel giorno il gufo che recava la lettera aveva deciso, a differenza degli altri volatili che erano abituati a volare alto, di recapitare la lettera praticamente raso terra, ignaro del pericolo che incombeva imminente.

Proprio di fronte la buca delle lettere, perfettamente nascosta fra le alte spirali di bambù di fronte ad essa, il predatore aderiva il proprio corpo perfettamente al suolo in attesa di una singola mossa della sua vittima che l'avrebbe portato alla vittoria.

Quando il povero pennuto decise di appoggiarsi leggermente sul ramo accanto alla buca, il felino interpretò l'attimo come il momento propizio e si preparò ad agguantare la sua preda.

Un passo. Poi un altro ed un altro ancora.

In pochi istanti l'animale feroce si buttò completamente addosso, con le fauci spalancate, al povero gufo albino che se ne stava – ignaro – appollaiato con il muso rivolto verso la porta in attesa che qualcuno gli aprisse... o almeno lo degnasse di qualche sguardo.

Peccato per lui che in effetti qualcuno l'aveva notato...

Fu questione di un attimo e la scena che si svolse fu la seguente:

Hector – il gufo – volò dalla parte opposta della porta, solo a causa della folata di vento improvvisa che percepì sulle sue soffici piume.

Il felino si lanciò su di lui, a due passi dal suo becco, nel tentativo di divorarlo.

Il gufo, terrorizzato, tentò la fuga disperatamente e, per grazia divina, riuscì ad uscirne miracolato.

Ed ovviamente il felino, iniziando ad agitare velocemente la coda, continuò a fissare insoddisfatto la sua vittima che si allontanava velocemente dalla villa.

Il predatore si accasciò al suolo di botto solo per evidenziare maggiormente la propria seccatura.

Ridendo a più non posso, Kiyomaro ed i suoi domestici si decisero ad uscire dal loro 'nascondiglio' solo dopo aver visto l'aria insoddisfatta che aveva dipinto il muso di Orenji (*).

O Renji, come la chiamava Kiyo.

La sua maestosa tigre del bengala, regalatagli da suo nonno il giorno in cui venne a sapere proprio dell'uniforme del nipote.

Ti è andata male, mia cara” il moro si avvicinò alla tigre e, con fare affettuoso, iniziò ad accarezzargli il manto tigrato.

Questa, come offesa a causa delle risate, si allontanò leggermente dal suo padrone solo per sedersi, dandogli il sedere, poco più avanti a lui.

Altre risate si levarono per l'enorme giardino della villa finché qualcosa di bianco, posizionato proprio fra le fauci di Renji, non destò l'attenzione del giapponese.

Che cos'è questa Renji?”

Kiyomaro levò delicatamente la busta incantata dalle zanne del felino e questa iniziò ad aprirsi proprio di fronte a lui.


All'attenzione del Sig. Kiyomaro Hiroto Takamine:

Buongiorno,

siamo lieti di comunicarle che la nostra scuola è stata ammessa a partecipare alle selezioni per entrare a far parte de I Cavalieri della Luna Rossa e del Sole Nero, che si terranno il 2 Settembre alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.

La sua presenza è necessariamente richiesta pertanto, nel caso in cui non possa recarsi personalmente in Scozia, le chiediamo la cortesia di inviare una lettera di diniego specificandone le motivazioni.

Quelle non ritenute sufficientemente gravose, verranno rimandate al mittente ed il suo intervento sarà interpretato come necessario.

Augurandole un buon proseguimento.

Le auguriamo,

Cordiali Saluti


La Segreteria di Mahuotokoro


Il moro sospirò pesantemente dopo aver sollevato le proprie iridi scure verso il cielo.

Stava per piovere, una splendida giornata rovinata in pochi istanti a causa di delle semplici nuvole grigie.

Le stesse nuvole che tentavano disperatamente, ogni volta, di tagliare in due la scuola.


Chi erano questi cavalieri della Luna Rossa e del Sole Nero?

Perché non li aveva mai sentiti nominare e perché tutta la scuola doveva recarsi in Scozia?

Quei dubbi lo perseguitarono per tutto il giorno, anche perché non aveva neanche potere decisionale di sottrarsi alla scelta impostagli.


Se non sai, non puoi capire, e se non capisci, che scopo ha vivere?


Le parole di suo nonno gli risuonarono nella mente per tutto il tempo e per tutti i giorni a seguire, fino a che non arrivò il 1° Settembre e fu costretto ad iniziare l'anno scolastico.




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Campo di Quidditch, scuola di Mahoutokoro, 1° Settembre ore 17:30...


Kiyomaro guardava, con sguardo fisso e assente, il curato prato verde sotto di sé, mentre i suoi compagni di squadra continuavano a volteggiargli attorno con i loro manici di scopa.

Il mantello nero, drappeggiato da inserti dorati come la sua divisa, scintillava sotto i caldi raggi solari che il sole emanava e si distingueva nettamente rispetto a quelli dei suoi amici.

Le pluffe che sfrecciavano da un palmo all'altro dei suoi amici, con una velocità impressionante, era come se non esistessero in quel momento.

Niente esisteva.

In quel momento c'erano solo lui ed i suoi dubbi ad affliggerlo sul da farsi.

Che cosa doveva fare?

Una folata d'aria improvvisa lo fece risvegliare dal vortice di pensieri in cui era caduto, dopodiché una risata cristallina iniziò a destare la sua attenzione.

Amico, oggi è veramente uno spasso giocare a Quidditch con te. Sul serio, potrei quasi pensare che sono bravo. E tu sai come divento quando inizio a montarmi la testa” un ragazzo dai lineamenti occidentali gli si affiancò con la scopa e continuò a ridergli in faccia.

Lieto di recarti gioia, William”

Lieto di recarti gioia, William. Oh, ma andiamo! L'hai sentito Channy? Il nostro capitano è in vena di sarcasmo oggi”

Sono colpito, Will, eppure mi sembrava piuttosto serioso oggi” ribatté un altro ragazzo dai lineamenti asiatici come Kiyo, affiancandosi anch'esso ad il moro.

Piuttosto serioso? Amico mio ma l'hai visto! La gente potrebbe tranquillamente scambiarlo per un cadavere vivente, guarda che occhiaie!”

Che cosa hai fatto in queste notti, eh Kiyo?”

Assolutamente niente di indecente, se è quello che intendi quando me lo domandi con quel tuo sguardo da ebete. Non mi chiamo mica Chanyeol, io”

Uh, questa faceva male Kiyo!” Will si portò la mano al petto con fare molto teatrale e lo stesso fece, quasi contemporaneamente, anche Channy.

Kiyo alzò gli occhi al cielo, mentre un sorrisetto divertito gli si stampava in faccia.

Non era uno che dava mai troppa fiducia alla gente, specialmente ai suoi compagni di scuola con i quali era in perenne competizione per via della sua divisa, ma con quei due le cose erano andate diversamente.

William Dandelion e Chayeol Park erano diventati i suoi migliori amici fin dal suo primo giorno in quella scuola a 7 anni e, da allora, non si erano più separati.

Continuando a sorridere, Kiyo rivolse le sue iridi scure guardando silenziosamente prima uno e poi l'altro dei suoi amici.

Hai visto anche tu, Will?”

E come non notarlo, Channy”

Dici che ci darà almeno il tempo di fuggire da qua prima che provi ad ucciderci?”

Probabile, sai lui è un uomo d'onore. A meno che non decida adesso di fare l'infame e farci cadere dalla scopa”

Facendoci, magari, perdere i sensi”

E dopo essersi assicurato di essere completamente inermi e succubi del suo potere”

Probabilmente ci risveglieremo nel suo giardino con Renji che tenta di banchettare con le nostre carni”

Kiyo scoppiò a ridere di punto in bianco.

Però, ne avete di immaginazione voi due! Potreste scrivere un libro in comune”

Negativo, Kiyo, sono già il figlio di uno scrittore britannico che ha avuto la bella idea di emigrare a Singapore (*). Non farò mai lo stesso lavoro del mio vecchio” constatò William spostando le sue iridi celesti verso un gruppo di ragazzi poco più avanti di loro.

Cos'era tutta quella folla?

E poi, amico, hai idea di quanto Renji ci incuta terrore? Ogni volta che ci alleniamo a casa tua ho i brividi di paura” anche Chanyeol cambiò velocemente espressione e, come William, spostò il suo sguardo felino verso la folla che gli si avvicinava, camminando sul giardino proprio sotto di loro.

Suvvia Channy, ve l'ho detto che Renji è quasi sempre innocua”

E' quel quasi che non mi convince”

Notando gli sguardi induriti di entrambi i suoi amici anche Kiyo si decise ad osservare la scena proprio sotto di lui.

Due ragazzi stavano per picchiarsi, il che era molto insolito nella loro scuola.

Nessun ragazzo (o ragazza) sano di mente avrebbe rischiato il proprio 'onore' nel caso ne fosse uscito vinto dal duello.

E nessuno dei due accennava ad utilizzare le bacchette.


Strano.


Avete idea di quel che stia accadendo?”

Willian fu il primo dei due a parlare:

Stavo tentando di capirlo ma non si prospetta un gran finale”

Lo credo anch'io”

Sì ma perché arrivare ai pugni e non usare le bacchette? Insomma, non vi pare insolit-”

Ma le parole gli morirono in gola non appena uno dei due ragazzi, con uno spintone, fece cadere per terra l'altro obbligandolo ad aprire il lungo e scuro mantello nero che gli copriva la divisa.

A quella visione, tutti e tre sbiancarono.

Una divisa bianca.

Il segno della Magia Nera, il segno che il codice era stato infranto.

Il ragazzo si era macchiato di una delle più ignobili azioni per questo non aveva accennato a tirar fuori la sua bacchetta: per farlo avrebbe dovuto scostare il mantello e rivelare a tutti la propria divisa.


Urla di stupore e terrore si levarono dalla folla non appena videro il candido bianco della divisa ed aumentarono, maggiormente, quando il ragazzo portò la mano alla vita nel tentativo di prendere la bacchetta.

William e Chanyeol scattarono nello stesso istante di Kiyo e, sfoderando abilmente le proprie bacchette, si affrettarono a disarmare e circondare il ragazzo.

Takamine! Park! Dandelion! Lasciatemi andare ed avrete salva la vita”

Non credo che tu sia nella condizione di poter negoziare con noi” replicò immediatamente Kiyo, seguito a ruota dai suoi amici:

O di minacciare”

O di offendere come stai pensando di fare”

Dannato mezzosangue legilimens, non sei neanche asiatico tu! Sei solo il figlio di un purosangue britannico rinnegato dalla sua stessa famiglia per il semplice fatto di averti messo al mondo! Non dovresti manco rivolgermi la parola! Sai chi sono io? Io sono il figlio del grand-AH!”

Molto interessante, davvero”

Il ragazzo non ebbe neanche il tempo di finire la frase che Kiyo, irritato dall'atteggiamento di quest'ultimo nei confronti di uno dei suoi migliori amici, gli aveva già lanciato un bello 'Stupeficium' non verbale, facendolo volare dall'altro lato del campo.

Proprio nelle mani, fatalità, del Preside e del Corpo Docenti.

Chanyeol era senza parole.

Non ti ho manco sentito mentre pronunciavi l'incantesimo!”

Perché non l'ho fatto, Channy”

Esibizionista”

Hai qualcosa da ridire, Will? Vuoi fare la sua stessa fine? Perché se è così, sai, potrei accont-”

Nah, negativo boss. E poi lo sai che la mia lealtà va solo a Renji. Solo lei può torturarmi nei miei incubi. Sorry my dear”

Sempre il solito sbruffone. A questo punto dovresti ringraziarmi”

E poi sarei io lo sbruffone eh?!”

Ragazzi, direi di avviarci. Il sole sta calando e domani dobbiamo partire” s'intromise, a quel punto, Channy voltando lo sguardo verso il sole che tramontava.


Di già? il tempo è passato troppo in fretta.


Kiyomaro iniziò a contemplare anche lui il tramonto e, per un attimo, fu come se tutti i suoi dubbi si fossero dissolti nel vento... come quei raggi solari che più calavano verso il terreno e più si dissolvevano nell'aria.

Domani andremo ad Hogwarts”

La famosa Scuola di Magia scozzese”

Io non vengo”

Cosa?” all'unisono Kiyomaro e Chanyeol si girarono in direzione del biondo guardandolo stralunati.

Si scambiarono un veloce sguardo fra loro e poi iniziarono con le domande:

Perché non vieni?”

Nessuno si può rifiutare in questa scuola!”

Eccetto quelli con età inferiore ai sedici anni” rispose secco il biondo, continuando a guardare quel poco che era rimasto del sole e che presto sarebbe scomparso sotto i loro occhi.

Dettagli!”

E non cambiare discorso!”

Sputa il rospo, come hai fatto Will?!”

A quel punto il biondo si girò per guardarli entrambi negli occhi.

Come sapete, io non ho origini asiatiche e questo è appurato”

Ma che c'entrano le tue origini con le selezioni?”

Pare che una mia vecchia antenata facesse parte di quell'ordine, Kiyo, e stando alle parole di mio padre” Will sospirò prima di continuare la sua confessione “Pare che per lei non è finita bene, per questo io domani non ci vado”

Sì ma dovevi avere una scusa più che convincente per non partecipare! Come-”

Io e mio padre ci trasferiamo. Domani, verso le prime luci dell'alba”

Kiyomaro lo guardò senza parole, e ce ne voleva per azzittirlo!

Come poteva succedere? Erano praticamente cresciuti insieme loro tre! Li considerava come dei fratelli, ormai, per quale motivo non gli aveva detto niente fino a quel momento?

Non volevo rovinare il nostro ultimo giorno insieme con la tristezza, Kiyo. Lo sai, sono un legilimens e negli anni ho imparato a conoscervi. Per questo non ve l'ho detto prima”

A quel punto le parole di suo nonno gli ritornarono, pesanti e taglienti come lame affilate, alla mente.


Se non sai, non puoi capire, e se non capisci, che scopo ha vivere?


Ok, suo nonno era stato decisamente melodrammatico nel pronunciargli quella frase, ma tutto sommato non aveva tutti i torti.

Qual'era il suo scopo nella vita?


Per questo ricordati sempre, nipote mio, di puntare sempre al massimo affinché tu possa vivere al meglio.


Tuo nonno è sempre un grande, tieni sempre a mente i suoi insegnamenti. Un giorno potrebbero esserti utili”

Dove andrai ora?” domandò, intromettendosi nel discorso, Channy.

A Castelbruxo, da quel che dice mio padre... ma è ancora tutto in forse, non vuole dare troppo nell'occhio”

Kiyo assottigliò lo sguardo.


Non vuole dare troppo nell'occhio, eh?


Cosa ci nascondi Will?”

William sorrise appena.

Sei troppo intelligente per i miei gusti, Kiyo”

Se sai che ci sarei arrivato perché allora non ci dici la verità?”

Perché non posso... se non appartieni a quel mondo è inutile che tu sappia”

Sei subdolo sai?”

E' quasi un complimento a questo punto”


Ma nulle furono le richieste di entrambi di impedirgli di partire.


Il giorno dopo, mentre Kiyomaro e Chayeol si preparavano per la partenza insieme agli altri ragazzi della scuola, William si smaterializzò in Sud America.


Alla fine Kiyo aveva deciso di partire, anche perché non aveva trovato nessuna scusa plausibile per evitare di presentarsi.

Ma i dubbi, ancora, non l'avevano abbandonato.



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Quasi un anno dopo le selezioni, in una parte del globo sconosciuta ai babbani, 21 Marzo ore 16:45...


Kiyomaro continuava a leggere, ininterrottamente, il libro che aveva catturato la sua attenzione da quella mattina.

Nella biblioteca del castello che avevano costruito lui e gli altri cavalieri, dopo quel fatidico giorno, avevano trasferito tutti i libri antichi appartenenti alle proprie famiglie nel tentativo di scongiurare un'altra possibile minaccia.

Frederick Baskerville era stato duro da battere, per questo avevano deciso di ricreare una sorta di 'biblioteca di Alessandria d'Egitto' per contenere gran parte del sapere magico nascosto agli altri maghi del mondo.

Molti libri appartenevano all'ex cavaliere dell'acquario, Rune Lindström, che aveva pensato bene di lasciarli in eredità a quelli che erano diventati, negli anni, i suoi due figliocci: Iris e Nox.

E per Kiyo - dovette ammettere - erano risultati molto interessanti da studiare.

Difatti quello che riportava il titolo de 'Gli Stregoni della Sabbia' lo aveva conquistato fin da subito, quella mattina, anche se era il suo compleanno.

Ma lui non aveva mai dato troppo peso a certe cose, per questo si era dedicato completamente alla sua lettura senza avvisare nessuno dei suoi nuovi 'coinquilini', nel tentativo di non essere disturbato.

Tentativo che, ovviamente, si era risultato inefficace.

Una risata mal trattenuta e delle calde mani gli coprirono la vista, bloccando immediatamente la sua lettura.

Kiyo sorrise platealmente andando a coprire quelle mani con le proprie.

Pensi davvero che non ti abbia riconosciuta, Leila?”

Questa, nel giro di pochi istanti, scoppiò in una fragorosa risata che fece allargare maggiormente il sorriso del giapponese; poi, si affrettò a levargli le mani dagli occhi e si accomodò sul tavolo proprio di fronte a lui.

Quindi è qui che ti sei rintanato! Ti ho cercato per tutto il giorno”

Immaginavo” rispose di rimando il moro mentre una sorta di smorfia si faceva largo sul suo volto.

Eh non fare quella faccia”

Non sto facendo nessuna faccia, io”

Pensi che sia scema? Scommetto quello che vuoi che il tuo fosse un tentativo di sabotaggio”

A che ti riferisci, scusa?” chiese Kiyo strabuzzando gli occhi e guardandola con fare interrogativo.

Leila, in tutta risposta, roteò gli occhi al cielo e, dopo aver sospirato pesantemente, decise di farsi largo fra le braccia del moro, posizionandosi sulle sue gambe per poi iniziare a baciarlo avidamente.

Ovviamente, Kiyo non si ritrasse a quel contatto.

D'altronde Leila era pur sempre la sua ragazza, per questo si affrettò a circondarle la schiena con le proprie braccia ed a ricambiare il bacio.

Poi però, si staccò di botto solo per poter osservare negli occhi una Leila leggermente confusa.

La mia domanda, ancora non hai risposto” e mentre attendeva la risposta dell'americana, iniziò a baciare delicatamente il collo della sua ragazza fino ad arrivare alla clavicola, abbassandole leggermente il vestito violaceo smanicato che indossava.

Il cuore di Leila perse un battito ed il respiro diventò, seppure di poco, leggermente più pesante del solito.

A quel punto le iridi nocciola della ragazza incontrarono quelle scure come la pece del ragazzo ed i due iniziarono, silenziosamente, una sorta di lotta di sguardi che si prolungò per parecchi minuti prima che Leila iniziò a rispondere.

Oggi è il tuo compleanno” allungò la mano destra verso la guancia, con un lieve accenno di barba, verso di lui “Perché non hai detto niente a nessuno? Neanche a me”

Ma ne sei venuta a conoscenza ugualmente” ghignò leggermente lui prendendole la mano fra la sua, accarezzandola ugualmente.

Sì, per un caso fortuito! Stavo rileggendo la lista di tutti i ragazzi col fattore 'plus' che siamo riusciti ad identificare, quando sono arrivata al tuo nome ed ho letto la tua data di nascita”

Ma davvero?” Kiyomaro si portò le nocche della mano di lei in direzione delle proprie labbra ed iniziò, nuovamente, a baciarla delicatamente.

Leila stava per impazzire, se lo sentiva.

Deglutì pesantemente prima di continuare: “Potevi dirmelo, avrei voluto festeggiare volentieri il tuo compleanno”

Non sono uno che da molto peso a certe cose, mi è passato di mente, non volevo offenderti”

Non sono offesa”

Allora per quale motivo ne stiamo ancora parlando invece che rilassarci in un'altra maniera?”

Kiyomaro continuò a baciare Leila lentamente ripercorrendo il percorso precedente all'inverso: dalla clavicola fino ad arrivare all'altezza del collo.

Si fermò solo per guardarla maggiormente negli occhi e continuare il suo discorso:

E poi sono appena le cinque del pomeriggio, abbiamo ancora più sette ore prima della mezzanotte. Se sei tanto arrabbiata, credo di aver appena trovato una modo per riappacificarci” a quell'ultima parola, la voce di Kiyomaro si abbassò leggermente diventando stranamente più roca del solito.

E Leila lo capì immediatamente, per questo iniziò a sogghignare.

E cosa vorresti fare per farti perdonare, sentiamo?”

Beh avrei una mezza idea della cosa, in realtà, ma credo di volerti raccontare i dettagli una volta varcata la porta della mia nuova stanza”

Ah, ma davvero?”

Davvero”

Allora cosa stiamo aspettando?”

Leila guardò ancora Kiyomaro negli occhi prima di iniziare a baciarlo di nuovo.

Direi assolutamente niente” e, presi dalla foga della passione, entrambi si affrettarono a raggiungere la stanza del ragazzo, ma prima che varcassero la porta, la castana si girò velocemente bloccando momentaneamente la strada.

Il giapponese la guardò non capendo le sue intenzioni.

Cos-?”

Shhh” e nel dire ciò, posò un delicato bacio sulle labbra del ragazzo prima di scostarsi velocemente.

Buon compleanno, Kiyo”

Grazie di cuore, Leila”


Di punto in bianco le parole che suo nonno gli aveva pronunciato più e più volte, gli risuonarono nuovamente nella testa:


Se non sai, non puoi capire, e se non capisci, che scopo ha vivere?


Ma a più di un anno dalla sua partenza dal Giappone, ora il moro aveva trovato una risposta adeguata a quella domanda che l'aveva tanto tormentato. E non era assolutamente quella che gli aveva proposto il suo vecchio.


Il mistero dell'esistenza umana non consiste nel rimanere vivi, ma nel trovare una ragione per vivere”


Ed io, comunque, voglio vivere al meglio.


Senza indugiare ulteriormente, Kiyomaro varcò velocemente la porta della stanza con Leila e di loro due si ebbero notizie solo il giorno seguente.



The End


NOTE:


(*) Orenjiin giapponese significa 'arancione' e, dato che stiamo parlando di una tigre, ho pensato che potesse starci.


(*) Singapore → ho immaginato che, essendo Singapore uno stato indipendente, le famiglie di maghi - che si trovavano su quel territorio - potessero tranquillamente iscrivere i propri figli a Mahouokoro (e quindi spiegherei la presenza di William in quella scuola).

Stessa cosa per la Corea del Sud essendo, geograficamente, molto vicina al Giappone (Chanyeol Park sarebbe coreano).

Quindi la scuola ospiterebbe i ragazzi giapponesi, quelli coreani, quelli di Singapore e, seppure in minoranza, anche quelli di Hong Kong (che è una regione amministrativa speciale della Cina).

  
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