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Autore: sole51    11/06/2009    1 recensioni
Il vialetto d’accesso era completamente intasato. Calcinacci ovunque. Stavolta quell’idiota mi avrebbe sentita, Oh sì!! Parcheggiai in doppia fila, dietro il furgone degli operai e mi diressi a passo di carica dentro la casa. “La mia casa” mi corressi automaticamente e quel pensiero mi bastò per darmi una calmata ..salvo poi inciampare in una cassetta degli attrezzi e quasi schiantarmi a terra.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maria De Luca, Michael Guerin
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Per festeggiare la prima ondata di esami andata bene , sperando che ce ne sia una seconda altrettanto buona

Per festeggiare la prima ondata di esami andata bene , sperando che ce ne sia una seconda altrettanto buona.

Buona lettura, baci Sole.

Nell’attimo in cui aveva messo piede nella hall dell’albergo lo spaceboy era istantaneamente regredito ai 16 anni.

Sembrava di essere tornati alla nostra piccola fuga da scuola qualcosa come mille anni prima.

-..e poi voglio giocare ai dadi..-stava spiegando il suo piano a Pacey, che lo ascoltava troppo attentamente.

Mmm, decisamente li avevo persi.

-Uomini. –mi disse Brooke mettendosi al mio fianco.

Sospirai.-Non dirlo me.

Intanto i suddetti continuavano a confabulare fitto fitto.

-E’ bello che siano così uniti però.

-Bello per loro forse, non per chi ci vive.-rise della mia espressione e poi mi prese sottobraccio.

-Allora è un bene per te non essere qui sola con loro.

La guardai elettrizzata.- Che hai in mente ?

-Vedrai amica mia, vedrai.

Quando ci mostrarono le stanze cominciai ad intuire quello che aveva detto Brooke circa il saper festeggiare.

-Adoro Las Vegas!!! –Michael era già partito per l’esplorazione della suite extra lusso che ci era stata assegnata.

-Questa fa sembrare quella dell’altra volta la camera di un motel. –disse lasciandosi cadere sul divano alla fine del tour.

-Ma quanto sarà costata? –chiesi sedendomi accanto a lui.

-Non mi hai detto che è molto ricca? –Volete semplificare un problema? Basta chiedere a Michael Guerin.

-Appunto, non voglio che paghi tutto lei.

-Facciamo così, se sbanco il casinò offro io, ok? –mi attirò a sé e iniziò a baciarmi il collo.

Ridacchiai per il solletico.-Non vorrai usare i tuoi poteri per vincere vero?

Non rispose.-Michael?

-Mmm?

-Niente “Mmm?”, rispondimi…che stavate complottando tu e quell’altro debosciato prima?

-Cose da uomini. –gli sollevai il viso.

-Puoi essere più specifico? –roteò gli occhi scocciato dalla mia cocciutaggine.

-Ma niente Maria..sai..cose da uomini..tra fratelli.. –se pensava che mollassi aveva capito proprio male.

-Ancora più specifico per favore. –sbuffò e si allontanò un po’ da me. –Più fai così e più io penso a cose terribili lo sai vero?

-E va bene, Maria, va bene. –si grattò il sopracciglio.

Mmm, era in imbarazzo. NO BUONO. –Sputa il rospo Spaceboy.

-Ecco..sai che noi abbiamo dei riti di passaggio, no?

-Voi?

-Noi uomini. –Mmm. Decisamente no buono.

-Cose fra uomini..fratelli..e noi siamo fratelli da poco..quindi non abbiamo mai fatto queste cose.

Non riuscivo a capire dove voleva andare a parare, ma ero certa che non mi sarebbe piaciuto. –Non puoi semplicemente dirlo?

-..andjcofo.teepceeebb..-corrucciai la fronte.

-Cosa?

Prese un bel respiro e poi parlò mettendosi in posizione di difesa. –Streep club. –disse coprendosi ancora di più gli organi vitali come poteva.

Ma io lo sorpresi scoppiando a ridere.-E’ questo allora? –lo colpii piano sul braccio e lui si rilassò. Lentamente però, forse non si fidava della mia reazione tranquilla. –Niente urla o botte? –era davvero sorpreso.

Mi avvicinai fino a parlargli all’orecchio. –Se ti limiti a guardare.. no. –poi lo fissai negli occhi -..ma se scopro che hai allungato anche solo l’unghia del mignolo..-lasciai la frase in sospeso.

-In quel caso? –chiese deglutendo.

-Non avrei fretta di scoprirlo se fossi in te.-minacciai sempre sorridendo.

-Ma tanto è solo per ridere. – Come no!!!Da che mondo è mondo infatti gli uomini vanno a vedere gli streep quando vogliono sbellicarsi.

Vedendomi scettica continuò la sua opera di persuasione. –Te lo giuro Maria.

Il telefono lo salvò in modo classico, suonando in quel momento. Risposi io.

-Pronto?

-Ho cambiato idea! Vendo tutto e  mi trasferisco qui!!-era Pacey ovviamente.

-Hai proprietà di cui sono all’oscuro?

-No perché?

-Perché –dissi reprimendo una risata –con quello che otterresti dalla vendita della tua casa potresti stare qui al massimo una settimana.

Sbuffò.-Sei una guastafeste. Passami Michael.

-A proposito di Michael..Se combinerà qualche casino nel vostro “rito di passaggio” passerai un bel po’ di guai Witter.

Scoppiò a ridere. –Maria, come potevi pensare che non avrei organizzato un addio al celibato per il mio fratellino? –stavolta restai io senza parole. Mi voltai a guardare Michael scioccata.

-Che c’è?

-Addio al celibato?-chiesi vagamente balbettante.

-Cosa? –praticamente mi strappò il telefono dalle mani e cominciò a inveire contro Pacey.

Ahhhh. Per un momento avevo davvero pensato che…che scema!!

Dato che la telefonata sembrava andare per le lunghe andai nella stanza da letto e iniziai a sistemare i vestiti nell’armadio.

Stranamente Michael arrivò nell’attimo esatto in cui richiudevo l’armadio.

-Vuoi una mano? –gli risposi alla sua maniera, alzando un sopracciglio. –Non guardarmi così sai quanto chiacchiera Pacey.

-Chissà perché è sempre colpa di Pacey. –allargò le braccia davanti alla semplice verità di quelle parole e poi le richiuse attorno a me.

-Che hai in mente? –chiesi divincolandomi.

-Beh l’altra volta non ci siamo davvero goduti la nostra suite..

-Beh era un po’ più affollata..

-Ma stavolta no però..è tutta per noi..

-.mmsì.. –maledetto aveva cominciato a far lavorare a dovere le labbra sul mio collo .

-E chissà quando ci ricapiterà un’altra vacanza deluxe tutta gratis.. –ottima osservazione certo, e in più  le sue mani avevano trovato la strada sotto la mia maglietta.-E poi non mi hai mai fatto vedere come si è svolto esattamente il tuo provino..

-Provino?

-Come streaper ricordi? –gli schiaffeggiai la mano che era quasi arrivata al mio seno. –Fu tutta colpa tua!

-Però stavolta ti ho accompagnato no?

Sbuffai .-Certo, ma solo per la vacanza gratis..

-Pignola.

-Scroccone.

Ok, il battibecco preliminare era durato abbastanza. Decisi di godermi l’attimo e lo assecondai.

Prima che me ne rendessi conto eravamo intenti a sbaciucchiarci sull’enorme letto che occupava buona parte della stanza.

Ma evidentemente nell’ultimo periodo il destino aveva deciso di rovinare i nostri piani, e infatti fummo interrotti per l’ennesima volta dal telefono.

-Non ho intenzione di rispondere quindi ignoralo.-mi disse deciso.

-Potrebbero essere Peyton e Brooke.

-O Pacey..dai ignoralo..richiameranno..

Tentennai qualche secondo ma poi mi allontanai un po’ da lui.-Potrebbe essere lavoro.

-Sta diventando davvero una pessima abitudine. –lo presi per un assenso e mi fiondai sul telefono. –Pronto?

-Signorina De Luca?- bene non era nessuno dei nostri compagni di viaggio, forse il nostro programma poteva riprendere tranquillamente.

-Sì sono io. –poi mi voltai sorridendo e dissi a Michael che era qualcuno dell’albergo.

-Sono del servizio di sicurezza dell’albergo, dovrebbe venire giù alla reception.

La mia schiene si tese all’istante e il mio tono di voce si fece incerto. –C’è qualche problema?

-E’ per i suoi documenti. Potrebbe scendere per favore? Si tratterà di pochi minuti.- serio e secco.

Michael mi fu subito vicino. Io lo fissavo inquieta. –Signorina?

-Oh sì, sì scendo subito.-riattaccai la cornetta come se scottasse.

-Un problema con i documenti. –dissi con un filo di voce.

-Chi era?

-La sicurezza dell’albergo. –iniziai a tremare.

-Non può essere Maria, lo sai. –mi abbracciò stretta. –Siamo al sicuro. Abbiamo eliminato ogni traccia.

Era vero. Tutto quello che l’FBI aveva trovato sugli alieni era stato trovato e distrutto. Tutto..e tutti.

Al ricordo di quello che era successo mi scappò un gemito.

Era stato per proteggerci certo..e solo in risposta al loro attacco..ma delle persone erano morte e non c’era niente per cambiare questo fatto.

-Scendo con te. –mi lasciò e cominciò a rivestirsi. –Coraggio.

Presi in mano la mia maglia ma non riuscii a rimettermela.

Un pensiero mi immobilizzò. –Maria..

Alzai lentamente lo sguardo su di lui. – E se non fossero..umani?

La faccenda FBI poteva anche essere stata sistemata..ma quella alieni-brutti-e-cattivi no.

Ce n’erano ancora e noi non sapevamo dove né con che aspetto e soprattutto con quali intenzioni.

-Alieni?-mi sembrava di sentire il soldato che c’era in lui vagliare le varie conseguenze della mia ipotesi.

-Sì. –sussurrai.

Prese il cellulare .-Chiamo Pacey. Tu vestiti intanto.

Lo feci cercando di fermare il tremito delle mie mani.

Calmati Maria, calmati!!

Non potevo andare giù in quello stato. Anche se si fosse trattato di un semplice controllo li avrei insospettiti.

-Non risponde. –intuendo la mia crisi mi rassicurò subito. –Avrà lasciato il cellulare in camera..non preoccuparti..

Facile a dirsi!!-Su andiamo.

Il percorso fino alla hall mi sembrò eterno.

Credevo di aver lasciato alle spalle il periodo della paura.

Pensavo che finalmente tutto sarebbe stato tranquillo. Che fossimo al sicuro.

Sempre tenendomi per mano Michael si diresse verso il bancone. –Sono Michael Guerin. Hanno chiamato per un problema della mia ragazza..

-Maria De Luca. –la voce venne dalle nostre spalle.

Sussultai come per una scossa e poi mi voltai lentamente.

Conoscevo quella voce.

La paura si trasformò all’istante in furore.

Lasciai la mano di Michael e mi scagliai contro i tre uomini di fronte a me.

 

  
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