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Autore: Pixel    08/06/2017    5 recensioni
"Il profumo di Tony era ancora la cosa più bella del mondo."
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tony si svegliò avvolto da un dolce profumo di more. Si sentiva inebriato, come la notte prima. Conosceva Jazmine da una vita, possibile non si fosse mai accorto di quanto gli piacesse il suo odore?


Il viso della ragazza era ancora nascosto nel suo petto, come se per tutta la notte non avesse trovato un posto migliore per appoggiare i suoi sogni. Si stupì del suo braccio disteso lungo il corpo di Jazmine, doveva averla abbracciata involontariamente durante il sonno.
Non si mosse, sia per paura di svegliarla, sia perchè voleva averla vicina, ancora per un po'.
Non si era mai realmente reso conto di essere così protettivo, ma era questo che aveva sempre fatto con le sue sorelle, e anche con Jazmine finchè lei glielo aveva permesso.
Sentì una morsa allo stomaco nel pensarla sola e poco lucida a casa di Bryce. Quasi come per riflesso incondizionato la strinse leggermente più a sé.


“Tony?” mugugnò lei mentre stropicciava gli occhi.
Il ragazzo ebbe un sussulto improvviso, realizzò di non essere pronto al suo risveglio.
Quando sentì il corpo di lei allontanarsi dal suo gli parve di provare una vaga sensazione di vuoto, una vertigine che scelse di ignorare.
Si tirò leggermente su, appoggiando la schiena al muro freddo, si rese conto di quanto fosse ancora intorpidito, come se si fosse svegliato solo in quel momento.
Allontanarsi ancora di più gli sembrò improvvisamente la cosa più giusta da fare, si alzò dal letto di scatto.
Jazmine era ancora intontita dal sonno e dai postumi della notte precedente.
“Cosa sta succedendo?” domandò lecitamente.
“Hai esagerato con l’alcool ieri, e se ricordo bene la tua famiglia è tanto devota quanto la mia, quindi...”
“Quindi, mi hai salvato la vita.” completò la frase mentre si massaggiava la tempia “le prediche sulla sobrietà e la compostezza di mio padre sono ancora peggio di questo mal di testa.”
Lui tirò un sospiro di sollievo, come se sentisse di dover tenere nascosto qualcosa.
“Non c’è di che. Hai già una scusa plausibile per quando tornerai a casa?”
“I miei escono presto per andare a lavoro, li rivedrò stasera e dirò che sono rimasta a dormire da Shery. Ma tu cosa ci facevi alla festa?”
“Oh niente, in realtà sono un supereroe sempre pronto a salvare una fanciulla in difficoltà.” scherzò cercando di eludere il discordo.
Lei rise. “Inizio a crederci.”


“Ehi Tony, tua madre mi ha detto che potevo venire a svegliarti.” il ragazzo fece appena in tempo a finire la frase che si ritrovò a bocca aperta. Clay, che stava per entrare nella stanza di Tony come fosse la sua, rimase immobile con il braccio ancora disteso e le dite avvolte attorno alla maniglia.
Tony colto alla sprovvista fece un balzo indietro, Jazmine in un riflesso incondizionato avvolse il più possibile il corpo nel lenzuolo come a coprire una nudità che in realtà era già nascosta dalla maglia indossata la sera prima.
“Ti aspetto giù?”
Tony alzò il sopracciglio marcato e la sua espressione fu abbastanza eloquente da portare Clay ad uscire e richiudere immediatamente la porta.
“Okay, forse è meglio che io esca da lì.” disse indicando l’ampia finestra alla sua sinistra.
“Non se ne parla, siamo al secondo piano!” disse perentorio.
“Non devo saltare, c’è la scala antincendio al lato.”
“Ma perché dovresti calarti da li e non puoi usare le scale normali, come le persone normali?” disse ponendo enfasi sull’ultima parola.
“Da quanto tempo i tuoi genitori non mi vedono in questa casa?”
“Da parecchio effettivamente…” notò solo in quel momento che quella era la prima volta dopo anni che Jazmine rimetteva piede in casa Padilla.
“Appunto, non mi sembra il caso che mi vedano uscire da camera tua di prima mattina con un aspetto stravolto.”
“I miei sanno che...” il tono era quasi imbarazzato, capitava raramente.
“Lo so che lo sanno.” lo interruppe brusca “ma non voglio che mi vedano così.”
Lui si prese un attimo per riflettere “Continua a non piacermi l’idea che tu debba calarti dalla finestra.”
Lei non rispose nulla, fece cadere le lunghe gambe al lato del letto, recuperò le ballerine blu e le mise ai piedi prima di alzarsi e dirigersi verso la finestra.
“Non sto chiedendo il tuo permesso, hermanoi.” e sotto gli occhi increduli di Tony si mise a cavalcioni sul cornicione prima di iniziare a scendere agevolmente le scale antincendio.
Lui corse ad affacciarsi e la osservò in silenzio fino a che non posò i piedi sul prato.
Tú eres locaii, Jazmine.” urlò.
Lei rise e agitò il braccio per salutarlo “Grazie di avermi salvata ieri notte!” disse prima di voltargli le spalle e dirigersi verso la casa di fronte. Lui rimase alla finestra a guardala allontanarsi finché non sentì qualcuno bussare, si ricordò di Clay che lo stava aspettando fuori dalla camera e si affrettò a raggiungerlo.
“Amico, che ci fai qui?”
“Io sono solo venuto a chiederti se volevi fare colazione insieme a me da Monet prima della scuola e ti trovo con una ragazza nel letto, cosa mi sono perso?”
“Era solo troppo ubriaca per tornare a casa ieri e l’ho fatta rimanere a dormire qui.”
“E avete solo dormito?”
Tony gli diede una spinta leggera che riuscì comunque spostare l’amico, decisamente più smilzo di lui, di diversi centimetri.
“Non essere idiota!”
“Beh, non sarebbe la prima volta che mi stupisci...” disse mentre si rimetteva in equilibrio.
“Se non la smetti di dire idiozie oggi è la volta buona che ti picchio. Non è la prima volta che mi fai innervosire nelle ultime settimane.”
“Perché ti arrabbi tanto?”
“Perché è un’amica.”
“E dormi spesso con le amiche?” Clay aveva un umorismo tra l’ebete e l’irritante. Di tutta risposta Tony gli colpì l’esile braccio con le nocche “ti ho avvertito!”

 
* * *


Le ci volle una lunga doccia calda per riprendersi. Aveva immaginato così tante volte di svegliarsi con accanto Tony che ora che era successo non le pareva vero che potesse essere bello tanto quanto lo era nella sua testa. La pelle ambrata a contatto con la sua, le forti braccia avvolte intorno al suo corpo in una stretta delicata e poi il suo profumo, come sempre, il profumo di Tony capace di avvolgere ogni cosa e insinuarsi nella sua testa per farle perdere la cognizione della realtà.
Quando lui si era allontanato vedendola sveglia avrebbe voluto impedirglielo, aveva dovuto reprimere l’istinto di stringere tra le dita la sua maglietta bianca e tirarlo a sé. Avrebbe voluto semplicemente dirgli “Stai con me.”
E quante altre volte avrebbe voluto ripetergli quelle tre parole, ma non ne aveva avuto il coraggio.
Pensò che aveva fatto bene a non farlo, visto il comportamento strano che aveva assunto subito dopo il ragazzo, forse semplicemente dettato dall’imbarazzo o dal disagio di avere un’intrusa nel letto. E come gran finale, l’espressione sul suo volto quando Clay Jensen aveva spalancato la porta, come se Tony avesse desiderato che lei scomparisse in modo che nessuno la potesse vedere in quella camera, in quel letto in cui lei prima si era sentita così bene.
Tony aveva da sempre la capacità di farla sentire amata e rifiutata allo stesso tempo. Ma tanto più riusciva a farla stare bene con lui, tanto più faceva male il successivo e inesorabile rifiuto.
Ripensò a quella frase lasciate a mezz’aria “I miei sanno che...” non sopportava il fatto che dovesse specificarglielo. Lei lo sapeva, lo sapeva bene. E non le interessava sentirlo uscire dalla sua bocca.
Percepì qualche lacrima confondersi con l’acqua, ma non ci fece troppo caso.

Deja de ser una nenaiiiJazmine!” Ordinò a sé stessa.

Note:
iFratello
iiTu sei pazza
iiiSmetti di essere una bambina


Nda:
Vi dico la verità, a me questa storia piace. Mi piace Jazmine e mi piacciono i suoi sentimenti, amo Tony e il suo essere così diverso dagli altri e talvolta da sè stesso. Penso sia un personaggio capace di esplorare veramente le tante diverse sfumature di un rapporto. Nonostante l'idea generale sia un po' strana penso che potrebbe funzionare per questo sto provando a continuare la storia. Non so ancora bene che piega prenderà il tutto, l'unica cosa che so è che mi piacerebbe avere i vostri pareri per andare vanti al meglio, per confrontarci e scambiarci opinioni. 
Sono assolutamente ben accette el critiche costruttive, anzi, sarebbero apprezzate. 
Intanto ringrazio chi ha seguito lo scorso capitolo e chi leggerà questo :)

 
  
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