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Autore: Violetta_    09/06/2017    1 recensioni
Sequel di "Gelosia fraterna -Entropia-"
Dopo aver quasi celebrato un matrimonio-disastro, dopo aver evitato una guerra, dopo aver scoperto le dolci metà dei rispettivi fratelli, il trio Sabaku adesso dovrà adattarsi alla sua nuova vita... di nuovo.
E non saranno i soli.
***
Gli ultimi capitoli saranno composti da una raccolta di one-shot/ flashfic in modo da tornare alla situazione di equilibrio della prima ff della trilogia.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kankuro, Matsuri, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Temari | Coppie: Gaara/Matsuri, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gelosia fraterna '
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Missione ad Ame
(seconda parte)







Due giorni dopo Temari incontrò i ninja di Konoha e ciò che vide le fece gelare il sangue nelle vene.



Passi il team 8, non aveva nulla contro quei jounin, va bene Sakura, dopotutto un ninja medico come lei faceva sempre comodo, ovviamente non aveva alcuna obbiezione contro la presenza di Shikamaru... ma che diamine ci faceva Naruto. L'hokage. Lì?


<< Ben arrivati! >> disse il biondo con il suo solito sorriso.

La jounin si avvicinò a Shikamaru.

< Ti prego dimmi che è venuto solo per salutare >>
<< Na. Sei fuori strada >>
<< Ma si rende conto che adesso il suo ruolo è stare seduto su una scrivania? >>
<< No Temari. Gliel'ho spiegato mille volte ma non ci arriva >>

Lei si mise una mano sulla fronte.

<< Baka... >>
<< Cambiando discorso. Mi aspettavo un gruppo più numeroso >>
<< Kankuro ha proseguito verso Ame come squadra di supporto >>
<< Wakatta >>



*



Il paese della pioggia non era cambiato granché dopo la guerra: gli edifici numerosi ed imponenti, la pioggia incessante e il cielo perennemente cupo rendevano l'intera zona piuttosto inquietante.
E se il paese almeno sfoggiava qualche fiume, piccoli boschi e qualche lotto di terra poco edificato qua e la, il villaggio principale invece sembrava una vera e propria struttura di prigionia.

<< Wow silent hill esiste davvero >> disse Sumire in modo sarcastico.
<< Fa poche battute Sumire. Bisogna agire nel massimo silenzio >>

Il gruppo infatti si era infiltrato dentro le mura passando per vie sotterranee e subacquee dunque se fossero stati scoperti per loro sarebbe significata morte certa.

Arrivarono davanti ad una barriera molto alta bloccata dall'interno, non c'erano altri appigli o ingressi a parte un tunnel.

<< Quel tunnel è l'unico ingresso >>
<< Ma è piccolissimo. Chi ci può entrare? >>
<< Io >>


Il gruppo si girò verso Sumire. In effetti grazie alle sue doti feline non sarebbe stato un problema per lei infiltrarsi.

<< Non fare nulla di avventato >> disse Kankuro prima di lasciarla andare.

Sumire annuì e con un abile balzo arrivò versi l'imboccatura del tunnel.

Si districò dentro il cunicolo senza molte difficoltà.

Dopo pochi minuti la porta della barriera si aprì davanti a loro.

Sumire uscì la testa, era completamente bagnata.

<< Bisogna attraversare quell'edificio laggiù >> disse indicando dritta di fronte a loro << La via è libera. Forza muoviamoci >>



*



Qualche ora dopo il team di Temari ed i ninja di Konoha arrivarono alle porte di Ame.

<< I vostri documenti! >> disse per nulla amichevole un ninja addetto al controllo delle mura.

Temari si fece avanti mostrando il suo pass.

<< Siamo ambasciatori di Suna e di Konoha. Siamo stati invitati da Tenshi-sama >>

I controlli durarono per una buona mezz'ora.

<< Potete entrare >>

Vennero scortati sino al palazzo principale del villaggio: la Pain's tower. Davanti ai cancelli furono accolti da un piccolo gruppo di shinobi e dalla Daimyo.

<< Benvenuti >>

Tenshi, nonostante fosse a capo del villaggio, era una ragazza pacata e poco vistosa, con dei piercing sull'orecchio sinistro, uno nell'angolo a destra del labbro superiore e lunghi e lisci capelli arancioni.
Si vociferava che fosse la figlia di Pain e Konan ma nessuno ne aveva la certezza.
Quando notò Naruto tra il gruppo batté gli occhi due volte celando la sua sorpresa e immediatamente dopo chinò il capo.

<< Hokage-sama è un onore avervi qui >>

Dal canto suo l'hokage sfoggiò un gran bel sorriso.

<< Grazie a voi per l'invito e per la vostra ospitalità >>

La ragazza fece cenno di seguirla e percorsero un lungo corridoio grigio sino ad arrivare in un'enorme sala semilluminata, vuota ad eccezione di un grande tavolo rotondo al centro.
Temari e Shikamaru si guardarono negli occhi poco convinti.

<< Sedete prego >>

Gli ospiti presero posto, Shino si guardò intorno notando le luci sul soffitto, alcune illuminavano ad intermittenza come se fossero rotte e contrastavano con la perfetta cura della sala e del palazzo che sicuramente era stato ristrutturato da poco.
Tenshi poggiò delicatamente le mani sul tavolo parlando a tutti ma guardando Naruto, l'ospite col grado più alto.

<< Gradite del the? >>

Lui rispose con un sorriso bonario, sembrava molto rilassato nonostante la presenza dei ninja davanti la porta.

<< Lo accettiamo volentieri >>

La ragazza guardò i due ninja che chinarono subito il capo ed uscirono dalla sala lasciando il loro capo sola con gli ospiti, poi si sedette.

<< Vi starete domandando il perché di questo invito: da quando il paese fa parte dell'unione shinobi ci sono stati dei cambiamenti nel villaggio. Tuttavia io sono capo da poco tempo e gradirei ascoltare i vostri suggerimenti e consigli per migliorare la nostra alleanza >>
<< Sarà un vero piacere per noi >>

Stavano conversando ormai da parecchi minuti: avevano iniziato parlando dell'organizzazione del villaggio, delle differenze nell'organizzazione del trasporto di armi e della difficoltà nel coltivare le erbe mediche visto il clima piuttosto sfavorevole.
La tensione si era andata via via allentando e Naruto aveva iniziato a fare persino qualche piccola battuta.
Sakura stava dando dei suggerimenti riguardo la gestione delle unità mediche, Shikamaru aveva poi continuato parlando dell'accademia.
Tenshi ascoltava con molta attenzione, tuttavia più di una volta si era guardata intorno con circospezione e più volte aveva aperto la bocca come se volesse parlare ma poi si era limitata ad annuire.

<< Vi sono davvero grata per queste informazioni >>
<< Di nulla Tenshi-sama >>

Si stavano per congedare quando un ninja bussò alla porta.

<< Avanti >>
<< Tenshi-sama ho un messaggio piuttosto riservato per voi >>
<< Prego >> gli fece cenno di avvicinarsi.

Quando fu abbastanza vicino il ninja la afferrò per il collo puntandole un kunai alla gola.
Le porte si chiusero di scatto ed improvvisamente e un gruppo di ninja sbucarono dal nulla due di loro si piazzarono dietro Naruto e gli puntarono dei kunai alla gola ed alla tempia.

Un altro gruppo attaccò i restanti ospiti.

<< Mendokuse ma quanti sono? >>

Shikamaru sbuffò e tolse le mani dalla tasca ma quando le unì per utilizzare la sua tecnica d'ombra il suo atteggiamento fu molto meno spavaldo: era improvvisamente a corto di chackra.
Temari roteò gli occhi al cielo convinta che il ragazzo fosse troppo annoiato per attaccare.

<< Oddio frignone quanto sei noioso... >>

Ma quando aprì il suo ventaglio puntandolo contro un gruppo di nukenin tutto quello che provocò fu un misero spostamento d'aria.

<< Ma che...? >>

Anche Naruto provò ad attaccare ma sentiva tutto il suo corpo indebolito, la stessa sensazione aveva colpito gli altri ninja alleati.
Hinata utilizzò con molta fatica la sua tecnica oculare: vide uno strano meccanismo sul tetto collegato ad uno spesso intreccio di fili che circondava le pareti dell'intera stanza ed assorbiva il loro chakra così lentamente da non destare sospetti.
Probabilmente aveva iniziato a funzionare già nel preciso istante in cui erano entrati nella camera per provocare quell'effetto.

<< Accidenti... >>

L'intera stanza era una trappola e i ninja si ritrovarono bloccati da quella potente tecnica.

Un nukein completamente coperto di nero, viso e testa inclusa, si avvicinò a Tenshi sogghignando.

<< Bene, bene, bene. A quanto pare le cose andranno meglio del previsto: elimineremo sia il capo della pioggia che quello di Konoha... >>

La ragazza digrignò i denti ed affilò lo sguardo sibilando.

<< Taki ... >>
<< Si Tenshi-sama. Hai indovinato >>
<< Come hai fatto ad entrare nel villaggio? Ti avevo bandito >>
<< Ci sono molti più nukenin di quanto pensi tra i tuoi tirapiedi >>

Le prese il viso con una mano stringendo le guance con forza.

<< Il popolo ti ha eletta a suo capo per una leggenda, una sciocca bugia. Ma sappiamo entrambi che sono io il vero capo di Ame >>

La ragazza cercava di attivare la sua tecnica oculare ma si sentiva debole e priva di forze. Probabbilmente lei era stata la più esposta ai fili della trappola.

<< Tu non sai niente... sei solo un viscido... con te a capo il villaggio, anzi l'intero paese, andrebbe in declino >>

Aveva avvertito il pericolo da qualche settimana, motivo per cui aveva chiesto l'aiuto degli alleati, ma mai avrebbe pensato che la situazione fosse così grave.
Si sentiva in colpa per aver messo in pericolo anche i ninja alleati: si riscriava un terribile incidente diplomatico che avrebbe coinvolto due delle cinque grandi terre.

<< Vedremo ragazzina... >>

Il ninja diede l'ordine di colpire gli shinobi di Suna e di konoha mentre lui apriva la mano formando una lama col suo chakra.

Proprio quando le speranze sembravano vane Temari vide il braccio di Karasu sbloccare il meccanismo dei fili. Una volta disattivato il chakra tornò ai legittimi proprietari che piano piano andavano riacquistando vigore.

Sumire con un potentissimo calcio tramortì Taki mentre Matsuri utilizzò il suo giavellotto per attaccare un gruppetto che teneva bloccati i suoi compagni, poi tirò due kunai liberando Naruto.

<< Adesso si che si ragiona! >>

Una volta liberi di poter utilizzare il loro chakra sia per i ninja di Konoha che per quelli di Suna fu una bazzecola sventare il colpo di stato.

<< Andiamo Akamaru, sgranchiamoci un po' le gambe >>

I due utilizzarono la tecnica della moltiplicazione selvatica ed eliminarono i nukenin che tenevano bloccata la porta.

Temari vedendo che nella sala era tutto sotto controllo era uscita per controllare la situazione nel corridoio, molti nukenin erano stati abbattuti da Kankuro tuttavia altri erano pronti ad attaccare.

Aprì il ventaglio e richiamò la tecnica del taglioetaglia eliminando buona parte degli avversari mentre Shikamaru si stava occupando di due che la stavano prendendo alle spalle.

<< Ti sei davvero sprecato Shika... >>
<< Mendokuse sentirò mai uscire un “grazie” dalla tua bocca? >>

All'interno della sala Taki si era ripreso dal colpo e si stava preparando ad attaccare la Daimyo con le sue lame di chackra, sfortunatamente per lui Naruto era ricorso al suo rasengan schiacciandolo contro il pavimento e mettendolo K.O.

<< Stai bene Tenshi? >>

La ragazza, ancora un po' frastornata, annuì e si piazzò davanti i ribelli che adesso senza un capo non sapevano come reagire.
Una volta liberato il corridoio i ninja della pioggia poterono entrare a palazzo e sventare definitivamente la ribellione.
Tenshi diede l'ordine di imprigionare i nukekin.



*



Grazie alla collaborazione degli alleati non ci volle molto per riprendere il controllo del villaggio.
I cittadini di Ame avevano ripreso a svolgere le normali attività, ed i jounin, anche loro sotto l'effetto del meccanismo, avevano riacquistato il loro chakra.
Vennero controllati tutti i palazzi principali e smantellati tutti quei meccanismi, inoltre vennero rafforzate le misure di sicurezza per evitare ulteriori incidenti.

<< Non so davvero come ringraziarvi >>

I ninja di Suna e Konoha si trovavano adesso davanti ai cancelli del villaggio, Tenshi si era inchinata di fronte a loro mostrando tutta la sua gratitudine.

<< Avete salvato il mio paese e la mia gente da una possibile guerra >>

Naruto sfoderò uno dei suoi brillanti sorrisi.

<< Da questo momenti i rapporti di Ame con Suna e Konoha diventeranno ancora più forti. Dattebayo! >>

Lei ricambiò il sorriso e si voltò verso i ninja di Suna.

<< Portate i miei ringraziamenti anche al Kazekage-sama >>
<< Non mancheremo >> disse Temari.




*



<< Evvai grande lavoro ragazzi >>>

Durante il tragitto di ritorno Naruto e Kiba avevano iniziato a festeggiare e a vantarsi di quanto erano stati bravi, di quanto erano stati forti e del fatto che le loro tecniche erano le migliori.

<< Kiba-kun, non dovresti dire così >> lo aveva ammonito Hinata, ma il suo modo di fare timido non aveva sortito molto effetto.

L'hokage preso dall'euforia fermò l'intero gruppo ed insistette per ospitare le squadre della sabbia almeno per un paio di giorni.
Kankuro stava per rispondere categoricamente di no ma non aveva fatto i conti con la sorella che gli aveva tappato la bocca con la mano destra annuendo.

<< Sarebbe scortese rifiutare il gentile invito dell'hokage >>
<< Ma dobbiamo fare rapporto >>
<< Manderò un messaggio a Gaara, non entrerà nel panico per qualche giorno di ritardo >>

Mentre i due erano intenti a discutere Sumire si avvicinò ad Akamaru e si inginocchiò davanti a lui iniziando ad accarezzargli la testa.

<< Ma chi è questo bellissimo cucciolotto? Ma quanto sei bello tu? >>

Aveva preso a massaggiargli la schiena e a fargli i grattini sul collo.

<< Lo sai che sei stato proprio bravo durante la battaglia? Proprio un bravissimo cucciolone >>

Akamaru, dopo un breve momento di diffidenza, aveva preso a scodinzolare godendosi le coccole della ragazza sotto gli occhi piuttosto interessati di Kiba.

<< Ma quanto sei dolce >>

Alla fine l'Inuzuka decise di avvicinarsi con un piccolo sorrisino spavaldo.

<< Sai, è il mio cane. Si chiama Akamaru >>

Kankuro assottigliò lo sguardo.

Sumire continuava a guardare Akamaru ed a fargli le coccole.

<< Ma che bel nome che hai! Dammi la zampa >>

Ovviamente il cane obbedì all'istante, subito dopo Sumire alzò la testa verso Kiba.

<< Complimenti è davvero un bell'esemplare di Akita Inu >>

Inevitabilmente al ragazzo blirrarono gli occhi nell'apprendere che la ragazza conosceva abbastanza bene le razze dei cani. Ed era anche piuttosto carina.

<< Arigatou. Io... io sono Kiba >>

Lei si mise in piedi porgendogli la mano.

<< Sumire. Molto piacere >>

Kankuro avvertiva un fastidiosissimo prurito alle mani ma non ebbe il tempo di intervenire poiché Naruto si era avvicinato dietro di lei assottigliando lo sguardo.
Non era la prima volta che fissava la ragazza preso da un dubbio enorme e, quando sentì il suo nome, non poté far altro che avvicinarsi e rivolgergli quella domanda.

<< Aspetta ma tu sei... Neko? >>
   
 
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