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Autore: Bay Stallion    14/06/2017    1 recensioni
E’ l’inizio del sesto anno e Draco ha una missione importante da svolgere per il Signore Oscuro, se fallisce lui e la sua famiglia verranno uccisi. Solo una persona può aiutarli a fuggire e permettergli così di salvarsi…
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Lucius Malfoy, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da V libro alternativo
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Abituata alla candida civetta di Harry e al piccolo Leotordo di Ron, che le consegnavano la maggior parte delle sue lettere, Hermione fu sorpresa di scorgere dalla sua finestra un allocco dal piumaggio ben curato avvicinarsi alla sua finestra, era strano quasi quanto il fatto di ricevere la posta via gufo nel mondo babbano.
Per quanto la situazione fosse strana, il gufo sembrava proprio venire nella sua direzione. La ragazza si fece da parte per lasciarlo passare e, con molta perplessità, sfilò la lettera dalla zampa tesa del gufo. La sua sorpresa fu ancora maggiore quando lesse il nome del mittente: Draco Malfoy.
<< Non è possibile>> disse decisa scuotendo la testa. Perché mai Malfoy avrebbe dovuto mandarle una lettera? Durante le vacanze estive poi...
Riluttante aprì la busta e cominciò a leggere la lettera:
Granger, so che ti sembrerà strano ricevere una lettera da me, ma ti chiedo di fare uno sforzo e continuare a leggere prima di gettarla nel camino. Ho bisogno del tuo aiuto, anche se non posso spiegarti subito il perchè, immagino che tu conosca la motivazione – "le lettere possono essere intercettate" pensò Hermione –ma se accetterai di incontrarmi ti spiegherò tutto nei minimi dettagli, hai la mia parola. Ti assicuro che non te lo chiederei se non fosse un'emergenza. Se sarai disposta ad ascoltarmi, ti farò sapere luogo e orario dell'incontro. Aspetto la tua risposta via gufo.
Draco
Doveva trattarsi sicuramente di uno scherzo. Draco Malfoy, il ragazzo che odiava per principio tutti i Nati Babbani, che chiedeva aiuto a lei, Hermione Granger, e addirittura le proponeva di vedersi. Sebbene l'intera circostanza fosse assurda (per non dire ridicola), la curiosità di Hermione era troppa per rinunciare ad un'opportunità del genere. Scarabocchiò una risposta su un foglio di pergamena che teneva sulla scrivania:
Se il tuo obiettivo era quello di lasciarmi senza parole, devo ammetterlo, ci sei riuscito in pieno. È molto strano ricevere unatua lettera dal nulla, forse anche troppo per rinunciare a sapernedi piú. Fammi sapere dove dobbiamo incontrarci.
Hermione
Legò la risposta alla zampa dell'allocco e lo guardò spiccare il volo dal davanzale della sua finestra fino a diventare un puntino in lontananza. << Che strano >>
Il giorno dopo Hermione non aveva dimenticato quello che era successo, anzi, non era riuscita a pensare ad altro. Non si era sentita di raccontare il tutto a Ron e a Harry, i quali avrebbero sicuramente disapprovato la sua decisione, in ogni caso voleva prima scoprire che cosa stava succedendo.
Era seduta a gambe incrociate sul divano del salotto di casa sua, i suoi genitori erano usciti. Si mordicchiava il pollice mentre pensava a cosa potesse volere Malfoy da lei, lui che per anni l'aveva derisa e umiliata perché i suoi genitori erano Babbani, ora voleva il suo aiuto. Doveva essere proprio disperato. Guardava il caminetto spento di fronte a lei, pensando che forse avrebbe davvero dovuto bruciare la lettera senza leggere il resto, almeno si sarebbe risparmiata quei tormenti.
Poi senza alcun preavviso delle fiamme color smeraldo si accesero nel mezzo del camino e lei vide qualcosa vorticare al loro interno. Quando il fuoco si spense andò a recuperare la piccola scatola, alla quale era legato un biglietto: Indossalo stasera a mezzanotte. D.
Rimosse in fretta il nastro di seta bianco che ricopriva la piccola scatola di velluto blu e ne estrasse un fermacapelli d'argento che aveva l'aria di valere una fortuna. "Deve essere una passaporta".
Fino a tarda sera, continuò a rileggere la lettera, incredula di fronte a quelle parole. Ormai ne conosceva ogni virgola a memoria. Non disse niente ai suoi genitori per non spaventarli: loro non sapevano niente di Voldemort e del periodo di terrore che stava vivendo il Mondo Magico, sicuramente si sarebbero allarmati più di quanto fosse necessario, mentre lei sapeva che finchè si trovava sotto la guida di Silente, sarebbe stata al sicuro.
"non te lo chiederei se non fosse un'emergenza" quale poteva essere questa emergenza tanto grande da costringerlo a chiedere il suo aiuto?
Con questi quesiti a vorticarle nel cervello, alle undici e mezza finse di andare a dormire, augurando ad entrambi i suoi genitori la buonanotte, salì in camera sua e si sistemò il fermacapelli in testa, che scoprì pesare molto più di quanto pensasse. Infine pregò che quei minuti passassero il più velocemente possibile.
23:58
Era quasi il momento, ormai. Aveva il fiato corto, se l'avessero minacciata?
23:59
Come le era venuto in mente di accettare, i Malfoy la detestavano...
00:00
I suoi piedi si staccarono dal pavimento e in un secondo non era più in camera sua, ma in un ampio salone con il pavimento di pietra. Di fronte a lei c'era una grande scala che immaginava portasse alle camere da letto. Sulla destra un camino di marmo sormontato da uno specchio. Al centro della sala un grande lampadario di cristallo, decorato a mano. "Accidenti".
Indugiò sul posto per qualche istante prima di accorgersi di Narcissa Malfoy che avanzava verso di lei da un corridoio alla sua sinistra << Signorina Granger, che piacere sapere che ha accettato l'invito del nostro caro Draco >> ma il suo sguardo non trasmetteva neanche l'ombra di un qualche compiacimento.
<< Salve, signora Malfoy >> sorrise in maniera cordiale Hermione
<< Puoi chiamarmi Narcissa. Mio marito dovrebbe essere qui a momenti con mio figlio. Loro ti spiegheranno tutti i particolari >> Hermione annuì.
Trascorse qualche minuto guardandosi intorno, nel più totale imbarazzo, poi le fiamme del camino divennero improvvisamente verdi e due sagome ne vennero fuori, spargendo cenere sul pavimento immacolato. Draco, che durante l'estate era cresciuto di parecchi centimetri, incrociò per un momento lo sguardo di Hermione, ma lo distolse subito. Suo padre invece, Lucius Malfoy, spalancò i suoi occhi grigi mentre un mezzo sorriso aleggiava sul suo volto << Signorina Granger, ci rincontriamo >>
Hermione colse la lieve nota di provocazione, infatti anche lei ricordava bene l'ultima volta in cui aveva parlato con Malfoy senior. Fu allora che quell'uomo aveva deriso lei e la sua origine Babbana, e fu allora che aveva capito che tipo erano i Purosangue, ringraziando di non esserlo anche lei.
<< Buonasera, signor Malfoy >> questa volta non sorrise come aveva fatto con Narcissa. << Draco >> si rivolse al ragazzo con un cenno della testa, che lui ricambiò << Come va, Granger?>> disse, guardando distrattamente le fiamme nel camino.+
<< Avremo tempo per chiacchierare più tardi, adesso direi di dedicarci al motivo per cui le abbiamo chiesto di venire fin qui >> il signor Malfoy sembrava impaziente di liberarsi di lei, non che volesse rimanere.
<< Si accomodi pure in cucina, signorina Granger >> propose Narcissa, con finta gentilezza.
<< Certo >> rispose Hermione, senza distogliere lo sguardo dal signor Malfoy.
 
   
 
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